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Fabbricanti di Pianoforti in Italia
dal 1710 a 1849

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1710

 

 

I precursori dal 1710 a 1780 con la nascita del pianoforte

 

 

 

 

 

CRISTOFORI Bartolomeo
| CRISTOFALI | CRISTOFANI

(1655 - 1731)

 

 

1722

 

Pianoforte a coda ca. 1720, The Metropolitan Museum of Art, New York, U.S.
Pianoforte a coda ca. 1720, foto su Gallica
Pianoforte a coda ca. 1722, Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, Roma, Italia
Pianoforte a coda ca. 1725, Collezione privata (strumento mancante, l'azione sopravvive), Vancouver, British Columbia, Canada
Pianoforte a coda ca. 1726,
altre foto, Universität Musikinstrumenten-Museum, Lipsia, Germania
Pianoforte a coda ca. 1726
, e l'iscrizione, (probabilmente distrutto durante la seconda guerra mondiale) Musikhistorisches Museum von Wilhelm Heyer, Cöln, Germania

1711

DESCRIZIONE D'UN GRAVICEMBALO COL PIANO, E FORTE
"Aggiunte alcune considerazioni sopra gli strumenti musicali.
Se il pregio delle invenzioni dee misurarsi dalla novità, e dalla difficoltà, quella, di cui siamo al presente per dar ragguaglio, non è certamente inferiore a qualunque altra da gran tempo in qua si sia veduta. Egli è noto a chiunque gode della musica, che uno de'principali fonti, da'quali traggano i periti di quest'arte il segreto di singolarmente dilettar chi ascolta, è il piano, e il sorte che corrisponde al chiaro, e scuro della pittura: o sia nelle proposte, e risposte, o sia quando con artifiziosa degradazione lasciandosi a poco a poco mancar la voce, si ripiglia poi ad un tratto strepitosamente : il quale artifizio è usato frequentemente, ed a maraviglia ne'gran concerti di Roma con diletto incredibile di chi gusta la perfezione dell'arte. Ora di questa diversità, ed alterazione di voce, nella quale eccellenti sono fra gli altri gli instrumenti da arco, affatto privo è il cembalo; e sarebbe da chi che sia stata riputata una vanissima immaginazione il proporre di fabricarlo in modo, che avesse questa dote. Con tutto ciò una sì ardita invenzione è stata non meno felicemente penfata, che eseguita in Firenze dal Sig. BARTOLOMEO CRISTOFALI, Padovano, Cembalista stipendiato del Serenissimo Principe di Toscana. Egli ne ha finora fatti tre della grandezza ordinaria degli altri gravicembali, efon tutti riusciti perfettamente. [...]" Giornale de letterati d'Italia, 1711, p. 144-159 e Rime e prose : parte raccolte de varii libri, e parte non piu stampate, Scipione Maffei (Marchese), 1719, p. 309-315

CRISTOFORI
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BIOGRAFIA

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Cristofori costruirebbe 20 pianoforti prima della sua morte in 1731. Uno dei suoi allievi, Giovanni FERRINI, costruiti piani a Firenze fino al 1755.

"Mécanique de piano, de B. Cristofori. - Bartolomeo Cristofori (Padoue, 4 mai 1653 — Florence, 17 mars 1731) imagina en 1709 une mécanique qui permettait de jouer piano ou forte sur le gravicembalo, et il exposa en 1711 un instrument construit d'après le système dont on voit ici le modèle. Cristofori, baptisé sous le nom de Cristofani, a été aidé dans ses travaux par Giovanni Perrini. Le comte S. Maffei, dans son Giomale dei letterati d'Italia (t. IV), est le premier écrivain qui ait appelé l'attention sur le facteur particulier de Ferdinand de Medici" Le musee du Conservatoire national de musique : catalogue descriptif et raisonne, 1884

 

Padova

Firenze (Toscana)

?  

CHRISTOFANI : Trascrizione sul libro dei battezzati della parrocchia di San Luca, a Padova; vi è scritto Christofani e non Cristofori in quanto nel padovano il nome Cristoforo è ancora spesso mutato in Cristofano. (¹³)

Bartolomeo CRISTOFORI °Padova 4 maggio 1655 - Firenze, 27 gennaio 1731 è stato un artigiano italiano, costruttore di clavicembali e altri strumenti a tastiera.

Il pianoforte, il cui meccanismo è stato inventato nel 1700 dal padovano Bartolomeo Cristofori, ha compiuto 300 anni, ma non vi sono dati confortanti sulla diffusione di questo strumento in Italia. (⁷)

Lavorò presso la corte dei Medici a Firenze intorno al 1690. Tra il 1698 e il 1700 inventò il Gravicembalo con il piano e il forte: Sono pervenuti a noi solo tre pianoforti, che ora si trovano uno a Lipsia, uno a New York e uno a Roma (costruito nel 1722, conservato presso il Museo degli strumenti musicali).

Dalla descrizione che Maffei ha dato lo strumento inventato da Cristofori, sulla testa del martello sembravano ai piccoli pezzi di pelle di cervo foderato nella parte superiore.

1839 - " [...] Cependant l'idée, l'idée première est tout dans ces sortes de trouvailles; les moyens d'exécution viennent après et ne sont que des accessoires. Cette idée lumineuse appartient à Cristofali, telle est. du moins mon opinion, si j'ose la’ donner dans une cause qui a soulevé tant de controverses.
Un écrit périodique publié à Venise, Giomale de’ Lillerali d’Italie, tome V, année 1711, pages 144-159, contient un article intitulé : Nuova invenzione d'un gravecembalo col piano e forte. Cet article est accompagné du dessin de l'instrument nouveau construit par Bartolomeo Cristofali, de Padoue; le texte du journal en donne la description. Beaucoup d'auteurs, et, parmi eux, Salimbeni, qui devait être porté à soutenir l'honneur de son compatriote, veulent que Cristofali n'ait publié son invention qu'en 1718. Pour arriver à cette preuve, il faut nécessairement frapper de nullité le témoignage du journal vénitien, ou démontrer que sa date est postérieure à 1711. C'est la que gît la question. La vérification de cette pièce importante doit juger le différend et terminer le procès. M. Anders affirme solennellement que la date de 1711 est incontestable, de même que le nom de Cristofali, que plusieurs ont appelé Cristofori. M. Anders est un savant qui montre autant de patience dans ses recherches que d’exactitude dans ses citations; je me range donc sous sa bannière, et j'attribue l'invention du piano à l'Italien Cristofali, en attendant que d'autres preuves me soient administrées.
En 1716, cinq ans plus tard, Marius, facteur de clavecins à Paris, fit paraître, dans le recueil des machines et des inventions approuvées par l’Académie, le dessin et la description de ses clavecins à maillets. L'année suivante, 1717, Amédée Schrœter, organiste de Nordhausen, concevait un instrument analogue, dont il présenta seulement, en 1721, deux essais inachevés à l'électeur de Saxe.
Cependant Schrœter, bien que le dernier en date, passe néanmoins pour l'inventeur du forte-piano. Schrœter réclame l'honneur de cette invention dans une missive publiée dans les 'Lettres critiques' de Marpurg en 1763, c'est-à-dire, cinquante-deux ans après la publication de Cristofali. C'est prendre hypothèque un peu tard, et le conservateur Marpurg devait opposer au requérant des fins de non-recevoir bien positives; les délais étaient expirés depuis trop long-temps.
La préférence accordée à Schrœter par l'opinion vient de ce que l'Allemagne avait accueilli favorablement les instrumens construits sur le modèle de l'organiste de Nordhausen, tandis que les inventions de Cristofali, de Marius, étaient négligées en ltalie comme en France : les premiers pianos partirent de l'Allemagne pour se répandre dans ces deux pays. [...]" Revue de Paris : journal critique, politique et littéraire, 1839, p. 192

Voor de Nederlandstaligen : Twaalf redeneeringen over nuttige muzikaale onderwerpen, 1756, p. 548-554

 

 
FERRINI Giuseppe 1783 Firenze ?

 

Giuseppe Ferrini, figlio di Giovanni FERRINI, cura fino alla sua morte, avvenuta nel 1783, gli strumenti a tastiera della corte a Firenze (¹³)

 

 
PIANTANIDA Felice 1799  

 Fortepiano a tavolo ca. 1778, Museo degli Strumenti Musicali, Castello Sforzesco, Milano, Italia
Fortepiano a tavolo ca. 1799,
Universität, distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, Lipsia, Germania

VEDERE ANCHE ...

PIANTANIDA Gaetano

 

Milano  

2311, contrada del Rovello (**1828)(**1829)(x1830)(**1831)

1110, contrada di San Margherita (**1834)(**1836)(**1837)(x1838)(**1839)(**1841)(***1842)(*1843)

contrada del Bocchetto [caffè Sanquirico] (y1844)(**1845)(***1845)(yy1846)(**1847)(**1848)(**1850)(**1853)(**1854)

 

 

Fabbricante di 'Fortepiani' a tavolo ca. 1800-54; (⁴)(⁵)

Ed editori di musica (**1839) ------- 'Accordatore di cembali' (x1830) -------- 'Accordatore di cembali; ricapito al caffè Sanquirico' (x1844)(y1844)(yy1846)(**1848)

PIANTANIDA Camillo (**1828)(**1829)(x1830)(**1831)(**1836)(x1838)(**1839)(***1842)(x1844)(y1844)(**1845)(***1845)(yy1846)(**1848)(**1850)(**1854)

"Piantanida Camillo, accordatore di cembali; ricapito al negozio di Ferdinando Artaria e figlio, contr. di s. Margherita 1110." Guida di Milano per l'anno 1842, p. 440 - Vedete Ferdinando ARTARIA

 
DE MEGLIO Carlo
| DE MAGLIO

 

 

 

 

 

 

1800  

Piano a coda ca. 1830, Sotheby's 2003/2004

DE MEGLIO
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ESPOSIZIONI

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BREVETTO

"Del Signor Carlo de Meglio, costruttore di pianoforti, per un nuovo modo di appoggiare le corde, differente da quello del Signor Erard." Annali civili del regno delle due Sicilie, 1840, p. 38

"(N.° 6789.) Decreto che concede una privativa a D. Carlo de Meglio pel suo trovato di collocare ne' piano-forti la cordiera di un sol pezzo di ottone.
Napoli, 29 Novembre 1840. FERDINANDO II. PER LA GRAZIA DI DIO RE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE, DI GERUSALEMME ec. DUCA DI PARMA, PIACENZA, CASTRO ec. ec. GRAN PRINCIPE EREDITARIO DI TOSCANA ec. ec. ec.
Veduto il parere della Consulta de’ nostri reali dominii di qua del Faro; Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato;
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo quanto segue.
ART. 1. Concediamo a D. Carlo de Meglio Privariva di anni cinque ne’ nostri reali dominii di qua del Faro, a' termini del decreto de' 2 marzo 1810 provisiamente in vigore, pel suo trovato di collocare ne' pianoforti la cordiera di un sol pezzo di ottone.
Sulla proposizione del nostro Ministro Segretario di Stato degli affari interni;
2. Il nostro Ministro Segretario di Stato degli aifari interni è incaricato del a esecuzione del presente decreto.
Firmato, FERDINANDO.
Il Ministro Segretario di Stato degli affari interni Firmato, NIUCOLA SANTANGELO
Il Consigliere Ministro di Stato Pres. interino del Cons. de’ Ministri. Fir. MARCHESE DI PIETRACATELLA." Collezione delle leggi e de' decreti reali del Regno delle Due Sicilie, 1840, p. 141

INFO EXTRA

"Archetto metallico" per pianoforte progettato da Carlo De Meglio, 1840 (Archivi di Teatro Napoli)

 

Napoli 11, strada San Mattia [primo piano] (x1826)(**1832)

Strada S.-Calterina di Sienna (*1827)(*1829)

52, al largo di [via] Montesanto (*1836)(x1840)(*1842)

20, Vicolo secondo Porteria San Tommaso d'Aquino (**1844)(*1845)(*1854)(xxx1855)

14, Strada Trinità degli Spagnoli (*1854)(xxx1855)(**1856)(***1865)

40, Strada Santa Anna de' Lombardi (*1854)(xxx1855)

 

'Fabbricante di pianoforti' 1800-55; (¹⁰)(x1860)(*1832)(*1834)(**1889)

Un allievo di Conrad GRAF (°1804)

Fratelli DE MEGLIO  - o - DE MEGLIO Carlo & Giovanni (**1832)(**1844)(*1854)(xxx1855) - Vedete DE MEGLIO Giovanni (°1800) su questa pagina.

DE MEGLIO Carlo (**1856)(**1889), vedete (°1828) su questa pagina.

1827 - "De Meglio hat bei vielen der Eingebornen desshalb den Vorzug, weil der Mechanism seiner Instrumente sich gleich anfangs zum brillanten Vortrag mehr eignet, indem, nächst den übrigen guten Eigenschaften, der Ton auch bei neuen sangbarer klingt und keinen solchen Kraftaufwand erfordert, als jener des Molitor. Seine Instrumente sind indess nicht vorzüglich dauerhaft, und halten nicht besonders die Stimmung. Ich will jedoch damit den Gehalt dieser Instrumente nicht zu sehr herabwürdigen; aber insoferne als, wie gesagt, ein Clementi, C'ramer, Hummel ein Pianoforte Molitors; ein Ries, Moscheies, Lanza ein Instrument des De Meglio zum Vortrage ihrer Konzertstücke wählen würden, in so weit glaube ich den Werth und das Verhältnis dieser beiden Künstler gegen einander ohne alle Partialität angeben zu können. De Meglio wohnt in der Strada S. Catterina di Sienna." Cäcilia, 1827, p. 287

1829 - "Parmi les facteurs de piano-forte, il en est deux qui se disputent le premier rang : Molitor né allemand, et Demeglio indigène. Abstraction faite de toute préférence pour mes compatriotes, je suis d'avis que Molitor l'emporte sur son rival. Ses relations avec les meilleurs fabricans de Vienne, dont les instrumens qu'il fait venir au fur et mesure fui révèlent, année par année, les améliorations successivement introduites, ces relations, disons nous, lui donnent sur tous ses rivaux des avantages incontestables, quoiqu'on ne puisse nier que Demeglio ne perd pas de temps à se les approprier ensuite. Cependant il ne peut guère se mettre de niveau avec son rival que lorsque celui-ci a reçu de Vienne avis de quelques nouvelles inventions. Quant à la faculté créatrice, aucun des deux ne la possède; ce ne sont qne des éclectriques qui ont appris à distinguer ce qui, au-delà des monts, peut convenir au public qu'ils se sont chargés de satisfaire.

Auprès de beaucoup de Napolitains, Demeglio obtient la préférence, parce que le mécanisme de ses instrumens se prête du premier abord au jeu brillant, et parce que, dans les plus neufs, le son est tout de suite mélodieux, et n'exige pas, pour être produit, un aussi grand emploi de force que ceux de Molitor. Ils ne se distinguent pas par la durée, et ne tiennent particulièrement pas très long-temps l'accord. Je ne prétends pas cependant abaisser leur mégite, et quand j'aurai dit que Clementi, Cramer, Hummel, préféreraient, pour jouer dans un concert, un piano de Molitor, tandis que Ries, Moscheles et Lanza, choisiraient un instrument de Demeglio, j'aurai, je crois, donné, sans partialité, une idée véritable du mérite relatif des instrumens de ces deux facteurs. Demeglio demeure Strada S.-Calterina di Sienna." Revue musicale, Volume 4, François-Joseph Fétis, 1829, p. 152-153 - Vedete MOLITOR

 

Medaglia d'oro alla Mostra del Lavoro, Napoli 1800 | Elenco d'exposizione Napoli, 1826 | Medaglia d'oro Napoli, 1828 | Medaglia d'oro Napoli, 1832 | Medaglia d'oro, 1838 | Brevetto privativa, 1840 | Medaglia di argento Napoli, 1844 | Elenco d'esposizione Napoli, 1853 | Elenco d'esposizione Firenze, 1861 | Parigi, 1867 | Elenco d'esposizione Milano, 1881 | Medaglia d'oro, Napoli, 1890

MARINI Charles
| MARINIEN | MORINI | Carlo
1805  

Carlo MARINI

Pianoforte a tavolo del 1805, Collezione Artemio Versari, Museo della musica, chiesa di San Maurizio, Venezia, Italia
 
Pianoforte a tavolo del 1812, Cité des Arts, Chambéry, Francia

Carlo MARINI & Luigi ALOVISIO

 Pianoforte a tavolo del 1830, Collezione Tagliavini, Bologna, Italia

FOTO EXTRA

Pianoforte a tavolo del 1812

   

Clicca per ingrandire le foto

 

Torino 31, contrada della Provvidenza [primo piano] (y1829)(y1831)(y1832)(y1833)(y1834)(y1835)(y1837)

'Fabbricante di pianoforti' a tavola ca. 1812-38; (¹)

Carlo MARINI & Luigi ALOVISIO (ca. 1805-30)(y1829)(y1831)(y1832)(y1833)(y1834)(y1835)(y1837) -  vedete anche ALOVISIO Luigi (°1824)

'Fabbricanti d'organi' (y1829)(y1831)(y1832)(y1833)(y1835)(y1837) ------- 'Accordatore di cembali' (y1834) ------- 'Fabbricante di pianoforti' (xx1838)

VEDETE ANCHE ...

 ALOVISIO (°1824) a Torino, su questa pagina

 

 
 

PRESTINARI Giuseppe

(1777 - 1844) 

 

1810  

Un fortepiano del costruttore viennese KARL FUCHS e si puo' datare all'incirca al 1820. Come risultà dall'etichetta fu venduto a Milano nel negozio di Domenico Prestinari.

Pianoforte di 'Carlo FUCHS', del negozio di Prestinari a Milano

 Pianoforte a tavolo ca. 1825-30, Museo degli Strumenti Musicali, Castello Sforzesco, Milano, Italia

PRESTINARI
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Milano

Corbetta (Milano)

 

4120, Corso de' Moroni (**1820)(*1821)(**1821)(**1822)

 3993, contrada de’ Nobili [casa Pestalozza] (**1824)(**1826)(**1827)(**1828)(**1829)(***1829)(x1830)(**1831)(**1833)(**1834)(**1836)(***1836)(**1837)(x1838)(**1839)(**1841)(**1842)(**1843)(**1846)(**1853)(**1854)(***1855)(**1857)(***1858)(**1859)

12, via Unione (**1870)(y1871)(**1873)(**1879)

a Milano

a Corbetta

'Fabbricante di pianoforti a tavolo' e organi (?) ca. 1810-1926; (⁵)(*1814)(x1926)

Milano

'Accordatore, fabbricatore e negozio di cembali nostrali e di Vienna' (x1830)

PRESTINARI Sorelle, negozianti di pianoforti (**1854)(***1855)(y1871)(**1873)(**1879)

'Magazzino per vendita e nolo di pianoforti e fisarmoniche' (y1871) ------- 'Fabbrica di Organi da Chiesa e Piano forti' (x1899) ------- 'Orgel- u. Pianobauer, -Reparateur u. -Stimmer' (x1912)

PRESTINARI Giuseppe (x1899)(x1912)

Seguito da RICORDI & FINZI (°1882)

Corbetta

'Orgel- u. Piano-bauer' (x1906) ------- 'Pianobauer, -Reparateur u. -Stimmer' (x1926)

 

 

1807

 

 

Se nel 1807 a Napoli c'erano 26 cembalari, quarant'anni dopo si registravano 93 fabbriche di pianoforti, di cui 20 di costruttori stranieri stabilitisi a Napoli; si trattava in gran parte di imprese artigianali, molte delle quali con una lunga tradizione alle spalle, come la famiglia Fabbricatore, che dalla seconda metà del Settecento si era distinta per la produzione di strumenti a corde e che nell'Ottocento si era espansa anche nel settore dell'editoria.

 

         
 

CIPOLLONE Quirino

 

1810

 

 Pianoforte n° 56 del'800, appartenuto al compositore Francesco Masciangelo, Lanciano, Italia

"FABBRICA DI PIANOFORTI E DI ORGANI IN LANCIANO - Coloro che amano il progredire delle arti liberali ed industriali nel nostro paese, leggeranno certamente con piacere in queste pagine ogni notizia che attesti questo avanzarsi in qualunque punto del nostro paese – ln Lanciano, ragguardevole città dell'Abruzzo Citeriore, si è stabilita e va ogni dì prosperando una fabbrica di pianoforti e di organi diretta da Quirico Cipollone. Quest'artefice nipote del conosciutissimo e valoroso Quirico Gennari, che ha lasciato grande rinomanza di se per aver costruito moltissimi famosi strumenti di tal fatta, fra quali basterà citare l'organo della Reale Basilica di S. Francesco da Paola in Napoli, e l'altro nella Chiesa della SS. Trinità nel Monistero de Benedettini in Cava, segue le orme dello Zio, s'ispira nelle sue opere, e si studia di creare novità, aggiungendo altri pregi ad istrumenti di tanta imortanza. Infatti i pianoforti di ogni estensione e orma da lui costruiti, nulla lasciano a desiderare per dolcezza di suono, per finitezza di lavoro, e ben possono reggere al paragone di quelli provenienti dall' estero. Dicasi lo stesso degli organi.

 

Lanciano (Chieti) ?

 

Compositore (?) e 'Fabbricante di pianoforti' a tavola ca. 1810; (⁷)

Seguito da DI DIEGO Luigi e Giuseppe (°1866)


(il seguito)

Nel maggio dello scorso anno 1852, per invito ricevuto dalla Società Economica di Abruzzo Citra, presentava il Cipollone a quel dotto Consesso un pianoforte di forma verticale, che riscosse applausi da tutti gl'intelligenti, e fu rimeritato con una medaglia di onore, oltre una retribuzione pecuniaria. Egli ha pure voluto costruire un organo che suona a cilindro, e può suonarsi anche colla tastiera: la riuscita è stata superiore ad ogni aspettativa. Questo lavoro elogiato grandemente, fa bella mostra di sè per esatto e ben condotto magistero interno, non che per esterni ornamenti. ll Cipollone, non profauo alla scienza musicale, in cui anzi si è addentrato in modo, che come buon compositore di musica chiesastica viene universalmente applaudito; ha anche il dono naturale di finissimo orecchio, mercè il quale è inarrivabile per ridurre a persetto accordo glistrumenti di cui è parola. E già le cospicue famiglie di Chieti e di altre città della provincia, della sua opera si avvalgono per mantener sempre armoniosi e perfettamente accordati i loro pianoforti. È desiderabile che questo distinto artefice, vienaggiormente incoraggiato mercè molte commissioni, vada semprepiù ingrandendo la sua fabbrica, e perfezionando l'arte cui con tanto amore e con tante belle disposizioni si addice. M. C." Poliorama pittoresco opera periodica diretta a spandere in tutte le classi ..., 1854, p. 159

 

INFO EXTRA

QUIRINO nel 'Abruzzo Cultura'

 

 
BERRA Giovanni

 

 

1820

 

INFO EXTRA

I BERRA : UNA FAMIGLIA TORINESE DI COSTRUTTORI DI PIANOFORTI

 

VEDETE ANCHE ...

BERRA Cesare (°1850)

 

Torino

Corbetta (Milano)

20, Casa Fiore (1800)

20, contrada de' Mercanti (y1837)(y1839)(y1840)(y1841)(y1842)

17, via Santa Teresa (y1845)(y1846)(y1847)(y1848)(y1851)(y1852)

 

'Fabbricante di pianoforti' a tavolino e pianoforti verticali ca. 1820-1853; (¹³)(¹²)

Il capostipite Giovanni Berra inizia la sua attività a Torino intorno al 1820 e può essere considerato uno dei precursori di quella che sarà, lungo il corso di tutto il secolo e fino alla metà del '900, una fiorente produzione locale. Il none di Giovanni Berra spicca, assieme a quello di Francesco Weiss e Giuseppe Marchisio, tra i sei riportati nelle guide di Torino del 1836 alla voce Negozianti di piano-forte.

BERRA Giovanni (ca. 1820 ?? - 1884)(¹⁰)(y1840)(y1841)(y1842)(y1845)(y1847)(xx1854)(xx1855) prima del 1858

'Negoziante di piano-forti' (y1837)(y1839)(y1840)(y1842)(y1845) ------- 'Fabbricante' (y1846)(y1847)

 

 
ALOVISIO Luigi

 

 

1824  

FRATELLI ALOVISIO

Pianoforte a tavolo del 1820, Collezione Tagliavini, Bologna, Italia

 

ALOVISIO

Pianoforte a tavolo del 1824, Collezione Andrea Cavigliotti, Italia

Carlo MARINI & Luigi ALOVISIO

 Pianoforte a tavolo del 1830, Collezione Tagliavini, Bologna, Italia

TORINO - "585. Panarmonico, ossia organo a tastiera ed a cilindro, chiuso in una cassa impiallacciata di mahogany : le canne son tutte di legnò : il cilindro ed i mantici son mossi da pesi per via di ruote dentate; arrestando il movimento del cilindro, lo stromento si suona come gli organi ordinarii. Opera del sig. Luigi Alovisio, fabbricante d'organi e di cembali in Torino, via della Provvidenza, n.° 31." Catalogo dei prodotti dell' industria de' R. Stati ammessi alla Pubblica ..., 1838, p. 119

 

Torino 31, via della Provvidenza [primo piano] (y1829)(y1831)(y1832)(y1833)(y1835)(y1837)(xxx1838)(y1839)(y1840)(y1841)(y1842)(y1843)(y1845)(y1846)(y1848)(y1851)

(b) 29, Contrada Ospedale (y1847)(y1848)

[4], via della Provvidenza [casa d'Harcourt](*1844-45) (xx1871)(*1871-72)

(b) n. 0 bis, Contrada Provvidenza, Casa Rorà (y1851)(y1852)

 

'Fabbricante di pianoforti' a tavolo, cembali, ed organi ca. 1824-72; (⁵)(⁷) (*1871-72)

MARINI Carlo & ALOVISIO Luigi (ca. 1805-37)(y1829)(y1831)(y1832)(y1833)(y1837) -  vedete anche MARINI Carlo (°1805)

'Fabbricanti d'organi' (y1829)(y1831)(y1832)(y1833)(y1837) ------- 'Fabbricante d'organi' (y1839)(y1840)(y1841)(y1842)(y1843) ------- 'Fabbricante d'organi a cilindro' (y1845)(y1846) ------- 'Fabbricante d'organi a cilindro' (b) (y1847)(y1848)(y1852) ------- 'Fabbricante d'organi per chiese' (y1848) ------- 'Fabbricante d'organi per chiese' (y1848)(y1851)

ALOVISIO Luigi (y1839)(y1840)(y1841)(y1842)(y1843)(y1851)

ALOVISIO Francesco (b) (y1847)(y1848)(y1852)


(il seguito)

TORINO - "Instrumenti di musica se ne trovano a profusione. Cembalo a coda del signor Gregori, cembalo a tavola del signor Weiss, organo a tastiera ed a cilindro del signor Alovisio, viola e violino dei signori Presenda, violino e chitarra del signor Guadagnini, chiarino e flauto del signor Cortellini, i quali instrumenti debbono tutti essere di una rara eccellenza, ma per ne udi il suono, come exempli - gratia per me, tanto fa il cembalo del signor Weiss e l'organo del signor Alovisio come il mortajo, il trepiede e il campanello del signor Domenico Boeri." Il messaggiere torinese prose scelte di Angelo Brofferio, 1839, p. 472

TORINO - "136. Armonia di lastrette di cristallo, con tastiera di quattro ottave : cassa impiallacciata di mogano con filetti bianchi; del sig. Luigi Alovisio, fabhricatore di organi e piano-forti, in Torino, via della Provvidenza." Catalogo dei prodotti dell'industria de' R. Stati ammessi alla pubblica Esposizione dell'anno 1844 nelle sale del R. Castello del Valentino e degli oggetti di belle arti che ne accrescono l'ornamento, 1844, p. 40 (MuseoTorino.it)

TORINO - "MEDAGLIA DI RAME - Signor Luigi ALovisio, via della Provvidenza, casa d'Harcourt, a Torino. Questo fabbricatore di organi e di piano-forti ha esposta un'armonica di lastrette di cristallo con tastiera di quattro ottave, e con cassa impiallacciata di mogano e ornata di filetti bianchi. I suoni dell'armonica, parcamente e giudiziosamente impiegati, sono capaci di produrre effetti pieni di soavità. Lo strumento esposto dal signor Alovisio è degno di lode per la giustezza de' suoni e per la buona costruzione del meccanismo. La Camera aggiudica una medaglia di rame al signor Luigi Alovisio. - MEDAGLIA DI RAME." Giudizio della Regia camera di agricoltura e di commercio di Torino ..., 1844-45, p. 370-371

 

Elenco d'esposizione Torino, 1838 | Medaglia di rame Torino, 1844

DE MEGLIO Giovanni
| DE MAGLIO
1828

 

DE MEGLIO
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Brevetto nel 1866 : "Attestato di privativa industriale (12 Marzo 1866 - Vol. 6.° N.° 373), per anni sei, a datare dal 31 Marzo 1866, rilasciato al Sign. De Meglio Giovanni a Napoli, per un trovato che ha per titolo: - Pianoforte a doppio scappo adattabile alla costruzione dei pianoforti cosi detti alla Tedesca. Tavola XXIII.
Lo scappo introdotto nel piano forte indicato nel disegno col N.° 1 porta una fuga assai inclinata affinchè il martellino colpito con forza regolare, possa scorrere una quantità bastante a produrre l'oscillazione della corda.
La coda della bacchetta del martellino N.° 2, è fatta a doppia curva, (e non già ad angolo come nei piani ordinarii) affinchè possa facilmente sottomettersi al suo scappo N.° 1, onde ricevere il secondo colpo prima che torni a riposare sul cuscinetto N.° 9.
Lo scappo N.o 1 nel ricevere regolarmente l'urto del martellino N. 3 si scosta tanto quanto vi è d'uopo per fare oscillare la corda, e questo movimento vien regolato dalla chiavetta N.° 6, che si allontana e si avvicina a seconda del bisogno, per dar l'ugua glianza all'intera tastatura.
Il secondo scappo N.° 5 che serve di sostegno al primo N.° 1, riceve dal martellino i colpi con maggior forza e ne viene che il primo scappo N.° 1, urta il secondo N.° 5 (munito di una molla N. 8) ed il martellino N. 3, va a frenarsi nel suo paramartello N. 4, dimodochè, rallentando il dito senza toglierlo dal tasto, il martello invece di riposarsi nel suo cuscinetto N.° 9 viene urtato subito dal secondo scappo N. 5 e resta sospeso per ricevere i ripetuti colpí del tasto, quando ne venisse di dover trillare o di dover suonare a tempo celerissimo.
Nel nuovo pianoforte, il paramartello N.° 4 è fatto a balestra ed è posto un ventimetro e mezzo più alto che non nel pianoforte ordinario. Ciòè anche vantaggioso se si osserva che quanto più alto incappa il martellino, tanto più la piccola coda N.° 2 si trova presso a sottomttersi al proprio scappo N.° 7. Tali modoficazioni hanno poi il vantaggio di arrecare ai pianoforti oltre notevole semplicità e lunga durata, una non comune economia." Bollettino delle privative industriali del regno d'Italia, 1866, p. 56

 

Napoli 11, Strada S. Mattia (**1832)

Fabbrica : 20, vicolo secondo Porteria S. Tommaso d'Aquino (xx1844)(*1845)(*1854)(xxx1855)

29, vico 2, strada San Tommaso d'Aquino (**1856)

14, Strada Trinità degli Spagnoli (xxx1855)

3, vico Pietro a Majello (*1893)

53, Vicolo Lungo Gelso (xx1890)(*1895)(*1896)(x1896)

Piazza N. Amore (1902)

248, Corso Umberto I Rettililo (*1903)(*1905)(*1906)

4, vico Tre Re (x1906)

via Roma (*1909)(*1910)

317, via Roma [difronte S. Giacomo] (x1912)(x1926)(*1929)(**1933)(y1935)(*1937)(x1946)(y1947)

 

'Fabbricanti di pianoforti' e pianoforti a coda, mandolini ca. 1832-1947 ; (⁵)(*1845)(**1889)

"Fabbrica di Pianoforti e deposito di Piani esteri, Casa fondata nel 1800, si costruiscono Mandole e Mandolini privilegiati, Traforo Armonico e Pressione alle corde."

Figlio di Carlo DE MEGLIO (°1800), su questa pagina.

DE MEGLIO Fratelli o DE MEGLIO Carlo & Giovanni (**1832)(*1845)(*1854)(xxx1855)

DE MEGLIO Giovanni (**1856)(**1889)

DE MEGLIO Giovanni & Figlio (1890)(etichetta in un mandolino dal 1895 : Forntorini della real casa Cav. Giovanni de Meglio e figlio Fabbrica di Piano-forti e deposito di Piani esteri, Casa fondata nel 1800, Si costruiscono Mandole e mandolini privilegiati, Trafono Armonico e Pressione alle corde, Medaglie d'oro alla nostra del lavoro, Napoli 1890, Napoli - Vico Lungo Gelso, 53, Anno 1895)

DE MEGLIO Leopoldo (*1862), figlio di Giovanni DE MEGLIO.

DE MEGLIO & Figli (xx1890)(*1893)(*1895)

DE MEGLIO Giovanni' (x1896)

'Fabbr. di pianoforti' (x1896) ------- 'Pianofabrik' (xx1890) ------- 'Piano-Handlung' (x1906) ------- 'Piano-, Harmonium-, Sprechm.- u. Mandolinen-Handlung auch Reparatur-Werkstatt' (x1912)(x1926)

GUNI & Figlio, successori (*1903)(*1905)(*1906)(*1907)(*1909)(*1910)

DE MEGLIO Giovanni & Figlio (x1906)(x1912)(x1926)

DE MEGLIO G. & F. (**1933)

DE MEGLIO Giovanni (y1935)(*1937)(y1947)


(il seguito)

Brevetto nel 1886 : "RAPPORTO intorno al perfezionamento arrecato ai pianoforti dai Signori Giovanni de Meglio e figlio, letto nella tornata del 16 Settembre 1886. Gli abili fabbricanti di pianoforti, Giovanni de Meglio e figlio, con officina nell'Istituto Casanova, avendo trovato il modo di graduare secondo il bisogno la resistenza dei tasti al tatto del pianista, domandarono in proposito il giudizio del nostro Istituto. Una commissione composta dai socii Semmola Vetere e Palmieri assistita dal Comm. Florimo ando ad esaminare le modificazioni arrecate al meccanismo delle tastiere.  Trovò utile il risultamento pratico che si otteneva e proponendo la piccola medaglia d'argento in premio agl' inventori, esprimeva il desiderio che nel passare da un grado all'altro non dovesse il pianista aver bisogno dell'opera del costruttore, ma che potesse da se medesimo e con operazione semplicissima conseguire il detto scopo. Ora i Signori de Meglio essendo riusciti a soddisfare questo desiderio della commissione, espressero alla Presidenza il voto che il loro perfezionamento fosse giudicato - La Commissione antecedente quindi fu incaricata di esaminare e riferire. La medesima assistita anche questa volta cortesemente dal venerando maestro Florimo, esamino accuratamente il lavoro dei Signori de Meglio e ne fu altamente compiaciuta. Essa quindi vi propone che la piccola medaglia d'argento già deliberata in premio ai Signori Giovanni de Meglio e figlio sia convertita su quella di argento del grande conio accademico. F. VETERE - E. SEMMOLA - L. PALMIERI, relatore." Atti del R. Istituto d'Incoraggiamento di Napoli, 1886, p. 4  - e - "La medaglia di argento del grande conio accademico, fu concessa ai signori Giovanni de Meglio e figlio, abili fabbricanti di pianoforti, con officina nell'Istituto Casanova, per una importante modificazione arrecata al meccanismo delle tastiere dei pianoforti, la cui mercè il pianista può graduare a suo piacere la resistenza dei tasti al tatto della sua mano. La detta modificazione ha riportato favorevole giudizio di valorosi artisti tra i quali mi piace ricordare il venerando Comm. Florimo. [...]" Atti del R. Istituto d'Incoraggiamento di Napoli, 1886, p. 9

 

Medaglia d'oro Napoli, 1828 | Medaglia d'oro Napoli, 1832 | Medaglia d'oro, 1838 | Brevetto privativa, 1840 | Medaglia di argento Napoli, 1844 | Elenco d'esposizione Napoli, 1853 | Elenco d'esposizione Firenze, 1861 | Elenco d'esposizione Londra, 1862 | Parigi, 1867 | Medaglia de merita Vienna, 1873 | Medaglia d'oro, Napoli, 1890

BERLYANS Luigi
| BERLIANS

(ca. 1782 - ?)

1830

 

Piano a coda ca. 1846, Collezione granducale del Conservatorio Cherubini, Firenze, Italia

FIRENZE - "Altro pian-forte egregiamente lavorato presenta fuori di concorso il signor Luigi Berlyans di Firenze. In questo strumento è ammirabile la costruzione e posizione dei martelli, ai quali è adattato tal meccanismo per cui la voce prodotta viene notabilmente prolungata." Relazioni Intorno Alla Terza Riunione tenuta in Firenze nel 1841, p. 241 o Annali di fisica, chimica e matematiche, Volumes 3 à 4, 1841, p. 311

FIRENZE - "9. LUIGI BERLIANS di Firenze. Due piano-forti verticali e due piano-forti orizzontali." Catalogo dei prodotti naturali e industriali della Toscana presentati all ..., 1854, p. 128

FIRENZE - "SIGNOR LUIGI BERLYANS DI FIRENZE. - Erano da questo esposti quattro piano-forti, di cui due verticali e due a coda, nella costruzione dei quali era stato prescelto per uno il modello di Pietro Erard e per l'altro quello di Pleyel. Nella tastiera del secondo l'espositore avea usata tale disposizione che per effetto di essa ciascun tasto potea individualmente venir tolto, senza che fosse smontato l'intero meccanismo. Sebbene in uno di questi l'estensione della scala diatonica fosse troppo limitata, il che è da reputarsi grave difetto, non comune però all'altro, rendendo ambedue suoni potenti, puri, armonici, avendo agile la tastiera e presentando una grande esattezza nel modo col quale in essi ogni parte era eseguita, il Consiglio reputò meritevole il signor Berlyans del premio della Medaglia d'Argento." Rapporto generale della Pubblica Esposizione dei prodotti naturali e ..., Firenze, 1854, p. 149

PARIGI - "Il existe d'excellentes fabriques d'instruments harmoniques à Bologne, Césène, Pésaro. En Toscane, les meilleurs pianos droits sont ceux des frères Reali, et ceux à queue de M. Berlyans, et les meilleures orgues sont celles fabriquées par Antoine et Michelange Ducci, de Florence, et par Landi, de Sienne." L'Italie économique, avec un aperçu des industries italiennes à l'Exposition, 1867, p. 275

 

Firenze via de'Neri (***1856)

via Ghibellina (***1863)

2, Borgo degli Albizi (y1880)(x1889)(*1893)

52, via Pietrapiana (x1896)(x1906)(x1912)

 

'Fabbricante di pianoforti' ca. 1835-1912

Erano i primi per introdurre la doppia azione dello scappamento di ERARD.

Figlio di Carlo DE MEGLIO (°1800)

1835 - "Fabbrica di Pian-forti a Firenze, ed a Milano.
Nella fabbrica Berlyans di Firenze si non terminati quattro Pian forti col Pancone di metallo ed altre particolarità per maggiore stabilita, una bella invenzione di Monsieur Berlyans, de’ quali tre sono esitati con grande onore dell'Autore. Adesso si son finiti altri due Pian-forti particolari, che si terranno a posta per chiunque vorrà tenere accademia, i quali sono posti in una gran Sala ed invita tutti i sigg. Maestri e Dilettanti, che avranno piacere di sentirli.
ln detta fabbrica si trovano de’ Pian forti di meccanismo inglese. Di più un deposito di Pian forti usati di diversi Autori da vendersi e darsi a nolo. A motivo delle molte ordinazioni per la bella sua invenzione di quel gli strumenti, ha ingrandita la sua fabbrica, o fa sapere che prende chiunque lavorante che si presenterà in detta fabbrica. Detto fabbricante fa sapere che manda i Pian-forti ai compratori dentro Toscana franchi di trasporto, e di qualunque altra spesa. [...]" L'Eco, giornale di scienze, lettere, arti, mode e teatri, Volume 8, 1835, p. 447

1868 - "M. Berlyans, fabricant de pianos à Florence, âgé de 76 ans, avait un énorme calcul dans la vessie. Les douleurs, les besoins fréquents d'uriner, de formidables hématuries, etc., etc., ne lui laissaient'plus ni trêve ni repos. La santé était si délabrée que l'on taxait de folie mon projet de le guérir par la lithotritie. Pour la litholomie, autant aurait valu le condamner immédiatement à mort sans merci ni pitié. [...]" Le vrai trésor de la santé, ou Doctrine nouvelle sur l'origine, la nature ..., Constant Crommelinck, 1868, p. 278

BERLYANS Ann[in]a [di Luigi[ (y1880)(**1889)(x1896)(x1899)(x1906)(x1912)

'Noleggiatrice di pianoforti, armonium e arpe' (y1880) ------- 'Piano- u. Musikinstr.-Handlung' (x1906) ------- 'Piano-, Harmonium-, Musikinstr.-Handlung' (x1912)

 

Elenco d'esposizione Firenze, 1841 | Medaglia d'argento Firenze, 1854 | Elenco d'exposizione Parigi, 1867

DUCCI Michelangelo & Antonio 1830

 

Pianoforte ca. 18??, Collezione (privata?), Salento, Italia

DUCCI Fratelli
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Brevetto del 1851 : "Concessioni di Privilegi escusivi. L'I. R. Ministero del Commercio, con Decreto del giorno 21 agosto 1851 N. 6559 H, [...] - Ad Antonio e Michelangelo Ducci, fabbricatori di piano-forti e di organi a Firenze, un privilegio pure di cinque anni per l'invenzione di un nuovo istromento musicale detto Baristato, che è un'ottava più basso del contrabasso, che per la forza e la chiarezza del suo suono è specialmente idoneo per l'orchestra." Foglio della camera di commercio e d'industria della provincia di Milano, 26/10/1851, p. 34

Brevetto del 1866 : "ATTESTATO di privativa privativa industriale (25 ottobre 1866 Vol. 7.° N. 64) per anni tre, a datare dal 31 dicembre 1866, rilasciato al Sig. Ducci Giuseppe a Firenze, per un trovato che ha per titolo : - Nuovo sistema di meccanismo per piano-forti verticali. Tav. LXX
I pianoforti ai quali intendo applicare la mecca. nica di nuovo sistema, sono piccoli, dell'altezza di un metro e 02 centimetri, e larghi sette ottave, fabbricati solidamente con un buon sistema di intelajatura di correnti di legno, é panconi assicurati con viti e barre di ferro, allo scopo di poterli, armare di una buona incordatura, nei bassi, le corde sono fasciate di rame, é le ultime venti sono a doppia fasciatura, e ciò ho potuto fare, perchè la meccanica, con la sua disposizione mi permette di avere tutto lo sviluppo di un pianoforte a Coda; ed insieme, una solidità di colpo del martello, che è assolutamente impossibile ad aversi in pianoforti si piccoli adoperando le meccaniche di Francia i cosi detti Bibi; ove tutti i pezzi sono impiccoliti.
I pregi di questa meccanica, sommariamente descritti sono:
In piccolo spazio gran sviluppo ai pezzi di movimento, gran semplicità per esser composto di pochi pezzi, minore attrito per la sua azione spontanea.
Minima spesa per essere di facile fattura.
I pezzi consistono nel tasto semplice (come negli altri pianoforti) » che ha alla sua estremià uno zoccolo, il quale porta un pezzo basculato da due viti, una delle quali lo fissa, l'altra lo tiene al punto d'altezza. Questo pezzo che chiamo Basquille, è fatto a forcella, e porta imperniato lo scappamento rivolto in basso che con la sua testa va a prendere il martello nella presa fasciata di pelle, ed il martello che è fisso su di un regolo solido fa diverse operazioni; da ii colpo alla corda; scosta lo smorziere che sta în appoggio al di dietro del medesimo; e quindi ritorna sul para-martello, il quale è un semplice filo d'ottone invitato nella basquille ed entrante nell'asta del martello, che è forata. Lo scappamento ha uno sdrucciolo che al punto di scatto, si trova contro un bottone di legno fasciato di pelle, su cui scivola, appena dato il colpo, per poco che si scemi la pressione del testo la molla che è dietro lo scappamento. lo respinge, e lo obbliga a rientrare nel suo punto di scatto, lo smorziere fatto a lamina, è imperoiato in una forcella ed è respinto da una molla che lo obbliga verso le corde, e nello stesso tempo respinge il martello verso il suo para-martello appena dato il colpo; il regolo che porta lo smor ziere è mobile, si fa agire col pedale, ed è combinato in modo che movendosi si mantiene alla stessa distanza di contatto dal martello.
Tutti i pezzi sono guarniti di feltri e pelli, come negli altri Pianoforti.
I pregi di questa invenzione, consistono nell'aver ridotto la Meccanica a soli cinque pezzi príncipali cioè: Basquille, Scappamento, Martello, Smorziere, & Para-martello: nell'aver mantenuto nei singoli pezzi, le proporzioni di un Pianoforte grande, mercè la rivoltatura dello scappamento; nell'avere in fine ottenuto tutti gli effetti propri degli altri Pianoforti verticali, senza complicazioni di chiamate, di cigne e regolatori; ma il ventaggio da prendersi in speciale considerazione si è quello della felice disposizione dei pezzi soprannominati, che contribuisce non poco alla semplicità, ed alla mitezza del prezzo dell' Istrumento.
La maniera di regolare lo scappamento è facicilissima: dato il caso che per abassamento di panni, lo scappamento si sia allontanato, basta serrare la vite sulla Basquille ed allentarla al caso che non rientri. Per il punto di scatto, vi è fra il martello e lo scappamento un regolo, che porta tante viti con bottoni di legno, fasciati di pelle, e stringendoli, si accelera lo scatto, mentre allentandoli si ritarda, acciò poi, che lo smorzo sia sempre a contatto con le corde, si piega il ferretto che porta in testa." Bollettino delle privative industriali del regno d'Italia, 1866, p. 238

IL TRIBUNALE

I fratelli DUCCI contro il signor Angiolo DE SIMONE in Annali di giurisprudenza : raccolta di decisioni della Suprema, Volume 19, 1857, p. 2070-2071

"Abbiamo pure da ricordare fra gli oggetti di mobilia, gli eccellenti piano forti che si fabbricano alla Piazza presso S. Donato in Poggio nel Chianti dal Sig. Michele Angiolo Ducci, i quali per finitezza di lavoro e per dolcezza d'armonia nulla hanno da invidiare ai migliori fabbricati in Germania." Rapporto delle adunanze tenute dalla terza classe dell'I. e R. Accademia, 1838, p. 102

"Piano-forti e Organi. - Michelangiolo Ducei di Monte-Castello ha intrapreso da qualche anno la fabbricazione dei piano-fortì con tal precisione e bellezza meccanica, e con tanta dolcezza di suono, da meritar la menzione onorevole. Il Ducci valendosi in tali opere dell’ abeto nostrale bene scelto, lo ha fallo riconoscere atto pei piani armonici quanto quello di Germania ; ed è sperabile che questa fabbricazione possa prendere tanto piede da non aver bisogno di far venire di colà i piano-forti. Abbiamo 7 tra fabbricatori di piano-forti e d’organi." Notizie e guida di Firenze e de' contorni, 1841, p. 99 (archive.org)

Varlungo (Firenze) Piazza presso S. Donato in Poggio nel Chianti (***1838)

via Evangelista, nel Palazzo Gondi (*1841)

[2], Piazza San Gaetano (*1846)(***1854)(***1856)(***1863)

[1 & 2], Piazza San Gaetano (xx1860)(xxx1860)(y1868)(1871)

Piazza degli Antinori da Santo Gaetano (x1872)

36, Lung'Arno Nuovo (***1873)

40 pianoforti per mese

 

'Fabbricanti di pianoforti' ca. 1833-1873

DUCCI Michele Angiolo (***1838)

'Machina d'impiallacciatura idraulico'; in 1841 dai fratelli Antonio e Michelangelo Ducci, di cui la ditta di pianoforte è fiorito a Firenze a partire da 1830 a 1847 (⁵) p. 57

Pianoforti come Carl Andreas STEIN (⁷)

1843 - "Pianoforti e Organi. Michelangiolo Ducci di Monte-Castello ha intrapreso da qualche anno la fabbricazione dei piano-forti con tal precisione e bellezza meccanica, e con tanta dolcezza di suono, da meritar la menzione onorevole. ll Ducci valendosi in tali opere dell'abete nostrale bene scelto, lo ba fatto riconoscere atto pei piani armonici quanto quello di Germania; ed è sperabile che questa fabbricazione possa prendere tanto piede da non aver bisogno di far venire di colà i piano-forti. Abbiamo 7 tra fabbricatori di piano-forti e di organi." Enciclopedia del negoziante ossia gran dizionario del commercio dell ..., 1843, p. 2458-2459

DUCCI Carlo ? (xxx1860) - vedete DUCCI Carlo

DUCCI Giuseppe & Compagnia, dal 1866 - vedete DUCCI Giuseppe

1866 - "Col privato atto de'24 febbraio 1866, recognito ser Vincenslao Querci, Giuseppe e Luigi del fu sig. Antonio Ducci possidenti e negozianti domiciliati in Firenze hanno fra loro constituita una Società commerciale per la fabbricazione dei piano-forti. La residenza della Società è posta fuori la Porta alla Croce, sulla R. via del Ponte a Sieve a numero comunale 178 presso Varlango. La ragion di commercio è la seguente: Giuseppe Ducci e Compagnia. Giuseppe Ducci è reggente e direttore della Società e fabbricazione. Le obbligazioni della Società si emettono con la firma d'ambedue i soci. I capitali sociali sono stati fissati in italiane lire 20,000 salva la facoltà d'aumentarli occorrendo.- La Società ha avuto il suo principio nel suddetto giorno ed avrà la durata di anni dieci con facoltà di prorogarla per anni cinque quando non avvenisse la disdetta sei mesi prima dello spirar del decennio. Firenze, il 26 febbaio 1866. Giuseppe DUCCI - Luigi DUCCI. Visto per la legalità, e verità delle retroscritte firme del sigg. Giuseppe e Luigi Ducci." Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia N. 061 del 2 Marzo 1866

DUCCI A. & M. (y1868)

'Gran deposito di musica, piani ed altri strumenti. Rappresentati dal sig. F. Lucca di Milano per affitto defli spartiti per i teatri' (y1868)

DUCCI (x1872)(***1873)

Il fratelli Ducci finalmente produrrebbero fino a 40 piani per mese. 


(il seguito)

"Piano-forti di Vienna a prezzi fissi. Antonio e Michelange Ducci, fabbricatori d'organi, piano-forti e fisarmoniche in Firenze, via Evangelista, nel palazzo Gondi, si fanno un dovere di avvisare i loro ricorrenti che attese le molte occupazioni riguardanti la loro professione onde facilitare i contratti dei piano-forti di Vienna del loro deposito situato in detto locale, hanno stabilito i prezzi fissi come appresso.
Piano-forti a coda, di legno-noce, con cinque registri, estesi ottave sei e mezzo, con più il 'sol'.

 

 

Zecchini

Pottié . . . . . . . . . . . . . . . 70
Simon, vera copia dei piano-forti Graf . . . . 61
Bayer . . . . . . . . . . . . . . . 51
Bayer con incordatura all'inglese, estesi fini al 'la'. 55
Scott estasi fino al 'la'. . . 50
Paridon . . . . . . . . . . . . . . . 46
Paridon con cassa elegante all'inglese . . . 49
Schrimpf . . . . . . . . . . . . . . 45
Schrimpf con cassa elegante alla francese . . . 46
Dohnal . . . . . . . . . . . . . . . 47
Dohnal a coda corta . . . 38
Dorr . . . . . . . . . . . . . . . 45

I suddetti offrono la vistosa diminuzione di valore che resulta dai prezzi di sopra stabiliti, sprando di trovare il loro conto nello smercio, contentandosi di un tenne guadagno, d'altronde si lusingano con certezza di contentare il genio dei ricorrenti, essendo stati da loro stessi a Vienna, e lasciatovi persone abili incaricate di visitare gli istrumenti, e rigettare quelli che fossero trovati difettosi.
Presso i medesimi trovansi pure molti altri piano-forti a coda e a tavolino delle migliori fabbriche di Vienna, dei quali hanno creduto inutile stabilire i prezzi, riservandosi a far ció, quando saranno conosciuti più comunemente i loro autori.
Si ricevono commissioni di piano-forti per tutti gli autori di Vienna e di Parigi.
In tutta la Toscana chi commettesse piano-forti ai suddetti, gli potrà ricevere direttamente da Vienna, franchi di porto, al prezzo suddetto in qualunque della città doganali di Toscana e del Ducato di Lucca che gli piacesse di scegliere; purchè sian date in tempo le relative commissioni di più saranno garantiti per la qualità richiesta.
Si avvertono i signori commettenti che se a caso gli strumenti che riceveranno non fossero di loro piena soddisfazione son pregati a render ne subito intesi i soprascritti da cui saranno ricevuti e cambiati in altri da scegliersi a piacere al detto loro deposito, sempre a prezzo di lista." La Moda. Giornale dedicato al bel sesso. (Estensore: Francesco Lampato), 1841, p. 244 - Vedete POTTJE, SIMON, BAYER, SCOTT, PARIDON, SCHRIMPF, DOHNAL e DORR
(°1837) a Vienna, Austria

"Antonio e Michelangiolo Fratelli Ducci, Fabbricanti di Organi, Fisarmoniche e Piano-Forti, proprietari di un Magazzino fornito di un grande assortimento di Piano Forti di Germania, di Francia e d'Inghilterra, da vendersi e darsi a nolo, non che delle Macchine suddette, rendano noto al Pubblico che hanno ottenuto dall'I. e R. Dogana il permesso d'introdurre i legnami esteri con sper dizione condizionata, per segarsi alle loro Macchine le quali si raccomandano da se stesse per i grandi vantaggi che si ritraggano dall'unitezza e sottigliezza delle foglie segate e dal risparmio di legname e dalla piccolezza ed unitezza dei coccoli tagliati, perchè nel primo caso è molto più facile e più sollecito il lavoro d'inapiallacciatura e nel secondo un solo quarto d'ora di cottura basta ad estrarre da coccoli la sostanza che serve alla tinta, si raccomandano ancora grandemente per la discretezza dei prezzi, che sono i seguenti;
Le foglie di Noce, Magogane, Acero, e simili si segano a Soldi 5. 4. il braccio quadro.
Il Campeggio, si taglia a L. 1 13 4 le libbre cento
Scuotano 2 - -
Verzino 2 6 8
Sandalo giallo 1 13 4
Sandalo rosso 2 6 8
I Legni da segarsi (che dovranno essere spianati da una parte) e da tagliarsi si ricevono al Magazzino dirimpetto la porta dei Mulini in Via de' Renaj, dove trovansi vendibili a prezzi fissi le foglie già segate, e il Campeggio già tagliato detto di S. Domingo, di buonissima qualità a L. 4U. 6- 8. il cento.
Altri legni a prezzi discretissimi." Gazzetta di Firenze, 06/07/1843, p. 66

"Fra le generosità di molti che prestarono l'opera loro gratuitamente nell'Accademia eseguita al Cocomero a benefizio di Venezia, è debito nostro di notare quella dei Signori Ducci proprietari del Magazzino di PIANI-FORTI in Piazza S. Gaetano i quali per il nolo della sola sera dell'Accademia di un loro PIANO-FORTE pretesero la bagatella di cinque Francesconi !! Noi desideriamo che il nome di questi patriottici cittadini sia ricoperto della stima che merita ???" Il lampione giornale per tutti, Firenze, 05/12/1848, p. 488

 

Menzione onorevole Firenze, 1833 | Medaglia d'oro di 1° classe, Firenze, 1841 : Elenco d'esposizione Firenze, 1844 | Elenco d'esposizione Milano, 1871 | Elenco d'esposizione Milano, 1881

LACHIN Nicolo
| LACHINI  | LACCHIN
1830

 

Pianoforte a coda ca. 1856, Collezione Fondazione Musicale Masiero e Centanin, Padova, Italia
Pianoforte a coda ca. 1860, Collezione Fondazione Musicale Masiero e Centanin, Padova, Italia

LACHIN
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ESPOSIZIONI

ARTICOLO

1855 - "Altri però vi sono oppositori sinceri e candidi, fra i quali dobbiam nominare principalmente l'Annotatore friulano citato nella Gazzetta ufficiale di Venezia. La quale dopo avere ai 24 Marzo 1855 N. 69 accennato con lode al Violicembalo del P. Taparelli, inserisce imparzialmente nel n. 82 (10 Aprile) una rettificazione dell'Annotatore friulano: secondo il quale questo istrumento fu inventato, 30 anni sono, dall'Abate Gregorio Trentin padovano, il primo che abbia posto in onore i pianoforti italiani, istitutore e maestro di Nicolò Lachin, attuale fabbricatore rinomato di Pianoforti in Padova, che ottenne gli onori degli elogi del Pianista Thalberg, e fu premiato con medaglia d'oro dall'1. R. Istituto in Venezia. L'Editore del giornale L'Armonia può trattare questo istrumento esistente nel negozio Lachin in Padova, nel quale suonando sopra una tastiera da forte piano n'escono i suoni di Viola e di Violoncello. È singolare la coincidenza cosi dell'istrumento come del nome, imperocché anche l'ab. Trentin lo fregiò di quello di Violicembalo. [...]" La Civiltà cattolica, 1855, p. 493

Padova via Selciato del Santo (x1855)

4021, via Selciato del Santo (**1889)

Selciato Santo (xx1890)

[4021], via del Santo (*1903)(*1905)(*1906)(x1906)(*1907)(*1909)(*1910)(x1912)(*1921)(*1922)(x1926)

19, via del Santo (y1918)(*1929)(*1937)(y1939)(y1942)(y1947)

 

'Fabbricante di pianoforti' verticale ed a coda ed armonium, 'negoziante di pianoforti di Vienna' ca. 1830-1947 [dal 1830 (x1912)]; (⁵)(¹²)

'Allievo del distinto sig. Abate Trentin' (**1846) - Vedete TRENTIN

'Pianofabrik und Handlung' (xx1890) ------- 'Piano-Fabrik, [sowie] Piano- u. Harmonium-Handlung' (x1906)(x1912)(x1926)

Piani con Pleyel azione (⁷)

LACHIN E. (*1929)

LACHIN N. (y1947)

"Il sig. Nicola Lachin, negoziante e fabricatore di piano-forti in Padova, allievo del distinto sig. abate Trentin, tiene un deposito abbondante di scelli clavicembali delle fabriche più celebrate di Vienna, e ne fa un abbondante commercio a prezzi moderatissimi. Egli sempre più operoso ed innamorato delle recenti riforme e perfezionamenti, per cui le fabriche di Marsiglia si avvantaggiarono su quelle della Germania, si è messo in corrispondenza con la casa Boisselot, e già il primo strumento, non appena giunto alla sua officina, allogò sull'istante, ed altri ne aspetta fra poco che possono dirsi il compendio della perfezione sott'ogni rapporto.

Eleganza nella forma, lavoro finito con intarsii di ottone all'esterno, costruzione interna maravigliosa con rinforzi di ferro fuso; di facile maneggio, di sempre eguale registro, di suono forte e dilicato ad un tempo, armonioso nei soprani, pieno e vibrato nei bassi : ecco i pregi non pochi di questo nuovo modello della casa Boisselot, a cui si aggiunga il sistema dei suoni sostenuti a piacimento.

Sia lode pertanto al bravo ed intraprendente Lachin per averci fatto conoscere ed apprezzare così rilevanti modificazioni e miglioramenti della scuola francese che raggiunse finora il più allo grado di perfezionamento, da notarsi nella storia della fabricazione dei Piano-forti." Il Caffè Pedrocchi, 22/03/1846, p. 94

"Provenivano i primi, mezzo secolo addietro, da Ratisbona, ed erano a quei tempi i migliori. Ne giungevano pure di eccellenti, conformati a tavolino, da Londra. Nella seconda epoca austriaca cominciavano ad aversi da Vienna, costando allora dai 120 ai 160 zecchini, perchè ricchi di fregi di getto, con miniature, rappresentanti battaglie, con banda turca, e con molti registri. Nel corso di quattro lustri si perfezionarono a tal grado, che intendesi subito un classico, quando si nomina un Conrad Graf, un Brodmann, uno Steim [Stein], uno Streicher, e un Besendorfer [Bosendorfer]; e il prezzo in oggi comune è dagli 80 ai 100 ongari. Di presente ne arrivano da Marsiglia con tastiera un po' pesante, e faticosi a suonarsi, ma pur sufficienti per costruzione; gli ottimi poi derivano da Parigi, nè si acquistano in copia, essendo di considerevole prezzo. Anni sono, ne avevamo una fabbrica, tra noi distinta: era dell'ab. Gregorio Trentin, alle Muneghette in s. Stefano, ove fioriva l'istituto diretto dal maestro G. G. Ayblinger e costruiva egli pianoforti eccellenti che gli venivano anche da principi ordinati per il merito delle invenzioni, e di cui taluni suonansi tra noi, e costruiva anche arpe ad imitazione di Parigi. Egli ebbe anzi 5 medaglie d'oro, per l'arpe stesse, per il cembalo metagosano, e per quello organistico. Ora fiorisce in Padova la rinomata fabbrica, sotto la ditta Trentin e Lachin. I nostri attuali fabbricatori sono Gio. Hug s. Apollinare, Giacomo Fiori sulle fondamente nuove, calle del trasporto; Luigi Hoffer, a s. Gio. Grisostomo; e Donadi Ermenegildo in calle del forno a castello." Manuale ad uso del forestiere in Venezia, 1847, p. 228-229

"Nè lascierai di visitare la fabrica premiata di piano-forti di Nicolò Lachin in Via Selciato del Santo; nel quale artista riscontrerai l’arte coltivata con vera passione, per cui non gli riesce difficile di emulare i migliori fabricatori di Germania, accostandosi i suoi pianoforti, nel pregio e nella qualità, ai migliori che vengono di Francia; adoperando nel costruirli materie nostrali, se ne togli i feltri e le corde, che riceve d’Inghilterra, al paro de’ fabricatori di Parigi, di Marsiglia e dell’austriaca Vienna." Nuova guida di Padova e suoi dintorni con disegni di Marco Moro. - Padova, 1855, p. 186

 

Medaglia d'oro dell’Istituto Lombardo, Venezia, 1854 |
Medaglia d'oro dall'I.R. Istituto Veneto,
1854 |
Medaglia d'oro dall'J.B. Instito Venezia, 1855 | Elenco d'esposizione Firenze, 1861

MARCHISIO

Marchisio in Guida generale di Torino 1871-72 p. 282

THE SIENA PIANO

Ecco un articolo sul un pianoforte forse fatto per MARCHISIO di Torino. The Siena Piano. Vedete anche il commento alla mostra a Parigi nel 1867 ["pianos sculptés par Bertolozzi et Ferri, de Sienne."] E vedete i commenti sull' exposizione del 1867

1830  

TITOLO

'Fabbricanti Pianoforti, proveditori delle LL. MM. il Re d'Italia ed il Re di Portogallo'(**1872)

PARIGI - "21. Marchisio frères, Turin. — Piano staticophone à cordes obliques, en bois de noyer sculpté, à système d'équilibre ou de compensation entre la puissance (corde) et la résistance (barres de fer). — Piano avec sculptures de MM. Bertolozzi et Ferri de Sienne. Clavecin staticophone en noyer à cordes obliques.— Production annuelle: 250 clavecins de différents modèles.—Prix: 600 à 1,800 fr. chacun. — Scies circulaires, couteaux à machines, tours.— Matières premières indigènes et étrangères. — Débouché: Italie, étranger. [1489.] " L'Italie économique, avec un aperçu des industries italiennes à l'Exposition, 1868, p. 202 e Catalogue général: Exposition Universelle de 1867 à Paris, Volume 1, 1867, p. 126

PARIGI - "La sculpture sur bois figure dans l'exposition du mobilier. On notera de beaux supports de très jolis encadrements de feuillages et de fruits. Nous passerions bien sous silence le piano des frères MARCHINO [sic] de Turin, car nous savons que les pianos sculptés ne sont pas en faveur. Le public n'admet guère cette alliance des deux arts; la musique pourrait souffrir des soins donnés à l'ornementation. Mais ce piano doit trouver grâce. Ses trois reliefs (bande d'amours qui jouent ensemble), les deux amours qui portent négligemment à chaque coin les candélabres, sont des sculptures fort jolies. Dût-on ne jamais jouer de ce piano, on voudrait le posséder chez soi au moins pour le voir." Les curiosités de l'Exposition Universelle de 1867 suivi d'un indicateur, 1867, p. 118-119

PARIGI - "Pianoforti verticali. - [...] Dei verticali nel dipartimento Italiano se ne rimarcava uno di Berra, uno di Mola e due di Marchisio tutti di Torino, tutti più o meno in cattivo stato poichè nessuno li curava." Il Pianoforte, guida pratica per costruttori, accordatori, etc., Sievers, 1868, p. 227

TORINO - "Marchisio Fratelli di Torino. Inventori del Piano-forte da essi appellato staticofone. Ritrovato che aggiunge forza e solidità all'istrumento. — Premio di I Classe." Expo Torino - Torino e le sue vie, Giuseppe Torricella, 1868 - e - Rivista contemporanea nazionale italiana, 1868, p. 93

PARIGI - "Je préfère les pianos demi-obliques de MM. Marchisio frères, de Turin. La sonorité est égale et distinguée, le clavier facile, les caisses, en chêne sculpté, accusent la patrie des arts plastiques." La musique, les musiciencs, et les instruments de musique chez les ..., Jean Pierre Oscar Comettant, 1869, p. 657

TORINO - "Marchisio Fratelli di Torino. Inventori del Piano-forte da essi appellato staticòfone. Ritrovato che aggiunge forza e solidità all'istrumento. — Premio di I Classe." Rivista contemporanea, Volume 54, 1871

Vedete il seguito

"Al magazzino di Giuseppe Marchisio accanto San Francesco di Torino è giunta una quantità di pianoforti a coda ed a tavolo dei migliori autori di Vienna, che può facilitare molto nei prezzi. Oltre a questi tiene un piano-forte a coda di nuova costruzione con due tastiere, e filarmonica dentro." Gazzetta Piemontese, 1832, p. 246

"Nel magazzino di Giuseppe Marchisio, contrada di S. Francesco di Torino, casa Gianotti, num. 15, vi sono arrivati da Vienna una quantità di piano forti di moderna costruzione e e di legni finissimi." Gazzetta Piemontese, 18/11/1837, p. 1084

"VENDITE ED AFFITTAMENTI - Casse da pianoforti in quantità, di varie dimensioni: da vendere. Ricapito al magazzino di pianoforti di G. Marchisio, piazza san Carlo, palazzo dell'Academia Filarmonica, n. 6, pianno terreno" Gazzetta del popolo, Nummers 1-310, 1850

"Casa fondata nel 1830 Fratelli Marchisio,inventori del Pianoforte Staticofone, Negozianti e fabbricanti Pianoforti, proveditori delle LL. MM. il Re d'Italia ed il Re di Portogallo. Assortimento di Pianoforti dlle più riniate fabbriche Estere, per vendita e per nolo. Salone per concerti. Grande laboratorio per ristauri di Pianoforti. Deposito degli organi-Alexandre. Torino (Via Rossini, 8 e 10, con succursale a Roma, via Frattina, 134-135 e via Mario de' Fiori, 1-2" Economista di Roma, rivista ebdomadaria, 07/01/1872, p. 1

 

Torino

Roma

contrada di San Francesco (*1837)

13, contrada San Francesco di Torino, seconda corte, piano 2 (y1837)(y1839)(y1840)(y1841)

13, contrada San Francesco d'Assisi [secondo cortile, piano 2] (y1842)(y1843)(y1845)(y1846)(y1847)

16, contrada della Meridiana, Borgo Nuovo (y1842)(y1843)(y1845)(y1846)(y1847)

6, Piazza San Carlo, Palazzo dell'Academia Filarmonica (y1848)(1850)

4, Piazza S. Carlo (y1851)(y1852)

11, Piazza Vittorio Emanuele (1854-58)(¹⁰)

2, via San Teresa (1859-62)(¹⁰)

 8, via dell'Ippodromo (1863-74)(¹⁰)(xx1868)

8, via Rossini (xx1871)

8-10, via Rossini (*1871-72)(**1872)

 7, via Principe Amedeo (1875-76)(¹⁰)

29, via Barbaroux (1879-81)(¹⁰)

11, Piazza Vittorio (?), piano nobile

a Torino

134-135, via Frattina (x1871)(**1872)

1-2, via Mario de' Fiori (x1871)(**1872)

a Roma (succursale)

 

'Fabbricante di pianoforti' ca. 1830-81;(¹⁸)

 Famiglia di musicisti piemontesi, originaria di Buttigliera d'Asti, trasferitasi a Torino. (¹⁶)

MARCHISIO Pierantonio (¹⁶), 'Fabbricante di pianoforti'

MARCHISIO Sebastiano, padre (?) e fabbricante di cembali e i primi pianoforti

MARCHISIO Giuseppe Antonio (1795 - 1858)(1836-52)(¹⁰)

MARCHISIO Antonio - "MARCHISIO ANTONIO, professore e compositore, nacque a Bottigliera d'Asti il 19 febbraio 1817 e morì a Torino nel 1875." I maestri di musica italiani del secolo xix: notizie biografiche, 1834, p. 106

MARCHISIO Giuseppe (y1837)(y1839)(y1840)(y1841)(y1842)(y1845)(y1846)(y1847)(y1851)(y1852)

'Tiene magazzino di piano-forti di Vienna' (y1837)(y1839)(y1840)(y1841) ------- 'Tiene magazzino di piano-forti di Vienna e di Parigi' (y1842)(y1843)(y1845)(y1846)(y1847)(y1848)(y1851)(y1852)

MARCHISIO Fratelli [MARCHISIO Frères](1854-76)(¹⁰), Antonio e Giuseppe

1874 - "I fratelli Marchisio che si dedicano alla fabbricazione degli stromenti fini, ne vedono con soddisfazione diminuita riguardo a Torino l'importazione dall'estero, e si lusingano che ove si perseveri nello sforzo di produrre stromenti inappuntabili, si giungerà ad eliminare la concorrenza straniera per questo prodotto, il quale, nato in Italia, può giungere nell'Italia stessa a un alto grado di perfezione." Atti del Comitato dell'inchiesta industriale, 1874, p. 13

MARCHISIO Giuseppe Enrico (1831 - 1903)(1879-81)(¹⁰), "MARCHISIO GIUSEPPE ENRICO, pianista e compositore, nacque a Torino l'otto marzo 1831." I maestri di musica italiani del secolo xix: notizie biografiche, 1834, p. 106


(il seguito)

PARIGI - "Anche il signor Aimonino e i fratelli Marchisio di Torino, e il De Meglio di Napoli, vanno rammentati per pianoforti in cui si veggono de'lodevoli tentativi per il loro perfezionamento; ma più di tutti il sig. Vincenzo Lachin di Padova e il sig. Maltarello di Vicenza per i loro pianoforti a coda, pregevolissimi per forza e dolcezza di suono." L'Italia alla esposizione universale di Parigi nel 1867, rassegna critica, 1867, p. 348

TORINO - "In questa casa, con le attigue sue dipendenze, tengono i fratelli Marchisio il loro Stabilimento per la fabbricazione di pianoforti. In essa sono impiegati ottanta operai, e annualmente si producono dai 250 ai 300 istrumenti, numero che prova in quanto credito son tenuti i pianoforti che escono dalla vasta fabbrica, i quali non temono il confronto dei migliori di Francia e di Germania. La casa di commercio dei fratelli Marchisio sussiste fin dal 1830. Questa famiglia, che conta le due sorelle Carlotta e Barbara, note per la loro valentia nel mondo teatrale, il maestro di musica e di canto cav. Antonio, il concertista di pianoforte cav. Giuseppe, ed Enrico direttore dello Stabilimento, è eminentemente artistica e industriale." Torino e le sue vie, Giuseppe Torricella, 1868

TORINO - "131 Marchisio fratelli, Via Ippodromo, 8. Pianoforte di legno noce, scolpito." Rivista contemporanea nazionale italiana, 1868, p. 278

TORINO - "Marchisio Fratelli di Torino. Inventori del Piano-forte da essi appellalo staticofone. Ritrovato che aggiunge forza e solidità all'istrumento. — Premio di I Classe." Rivista contemporanea, Volume 54, 1868, p. 93

TORINO - "pianoforti a coda" e "Pianoforte detto Staticofone" Expo Torino 1868 (¹⁰)

TORINO - "[...] il signor Marchisio (via Rossini, 8) ne fabbrica eziandio di quelli che costano fino a 2000 lire." Torino, descrizione illustrata di A. Covino, 1873, p. 129

Brevetto del 1867 : "Marchisio G. E. a Torino. Pianoforte staticofone. " L'Italie économique, avec un aperçu des industries italiennes à l'Exposition ...‎, 1867 e Annuario scientifico ed industriale: rivista annuale delle scienze d ..., 1867, p. 631

"Marchisio frères, Turin. — Piano staticophone à cordes obliques, en bois de noyer sculpté, à système d'équilibre ou de compensation entre la puissance (cordes et la résistance (barres de fer)." L'Italie économique, avec un aperçu des industries italiennes à l'Exposition ...‎, 1867

Brevetto del 1900 : "296992. Brevet de quinze ans, 8 février 1900; Marchisio, représenté par la société Thirion et Bonnet, à Paris, boulevard- Beaumarchais n° 95. Délie doigts Marchisio pour accélérer la partie mécanique de l'étude du piano et autres instruments de musique." Bulletin des lois de la République française, 07/1901, p. 1738 (gallica.bnf.fr)

 

Elenco d'esposizione Firenze, 1861 | Elenco d'esposizione Parigi, 1867 | Medaglia di prima classe Torino, 1868 | Premio di I Classe Torino, 1871

FEDERICO Fratelli
| FEDERICI

 

 

1831  

Brevetto di 1837 : "Nuovo mezzo escogitato dal M. di cappella napolitano, sig. Luigi Pastina posto in pratica da’ signori fratelli Federici, fabbricanti di Pianoforti in Napoli per la infallibìlità della tastiera di detto strumento, e per la esatterra della esecuzione nel suonare.
L'invenzione è la seguente.
Al di sotto di ciaschedun tasto esiste una piccola molla proporzionata al bilancino ed alla molla opposta, in modo che, calato il tasto non una, ma mille volte, si rimette sempre al suo luogo, rendendolo nè troppo duro, nè troppo debole, senza che mai possa fallire, e ciò evita anche che il martello possa uscire fuori del monachetto, che è situato dietro la bracciola : quindi pare che si sia trovato ciocche in tanti anni non si è potuto, e ciò che sempre si desiderava per rendere perfetto questo strumento." La Fama. Giornale di scienze, lettere, arti, in. dustria e teatri, Vol. 2, 1837, p. 148

Brevetto a Napoli, 1860: "FEDERICO Pasquale ed Angelo. Perfezionamenti alla fabbricazione dei pianoforti. S. A. 7 settembre 1860." Atti del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di ..., Volume 10, Napoli, 1863, p. 200-201

NAPOLI - "Fabbrica di piano-forti de' fratelli Pasquale e Aniello Federico, in via Speranzella N.° 100. Piano-forte di legno maogano a sei ottave e mezzo e quattro tasti acuti, ossia con alamirè acuto. Vi è la guarnizione traforata e con meccanismo di nuova foggia per ducati 300." Elenco di saggi de' prodotti della industria napoletana presentati nella ..., 1840, p. 63

NAPOLI - "Manifattura di pianoforti de’ fratelli Federico sita nella strada Speranzella N.° 100.
Pianoforte di legno palissandro a sei ottave e mezzo, e due tasti, con due pedaliere, e con la spina di ottone divisa a pezzi sino alla estremità degli acuti. La spina di ottone è portata in questo pianoforte per tutta l’ intera cordiera, e la fascia che mantiene la cordiera è di ottone. Il suo meccanismo è all’ uso inglese, ed evvi lo smorzo costrutto in modo che non produce alcun rumore. Il costo è duc. 450."
Elenco di saggi de prodotti della industria napolitana presentati nella ..., 1842, p. 46

NAPOLI - "Essi sono con tastiera di sette ottave e due tasti, come similmente l'è costrutto il pianoforte di Egidio Helzel, e l'altro di Angelo Federici." Expo Napoli - Rapporto letto al Real Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali, Francesco Cantarelli, 1844

NAPOLI - "Fabbrica di pianoforti dei fratelli Pasquale ed Agnello Federico, in via Speranzella N.° 100. Pianoforte di legno mogano a sei ottave e mezzo, e due tasti, con tre pedaliere, per duc. 260." Elenco di saggi de' prodotti della industria napolitana presentati nella ..., 1844, p. 53

(il seguito )

 

Napoli 118, vico lungo del Gelso (*1836)

100, via [Strada lunga] Speranzella (x1840)(*1842)(**1844)(*1845)(*1854)(xxx1855)(**1856)(xx1890)(*1893)(x1906)(x1912)

 

'Fabbricante di fortepiani' a coda e a muro ca. 1831-1912

FEDERICO Fratelli o Pasquale & Antonio (*1836)

FEDERICO Fratelli o Pasquale & Aniello (x1840)

FEDERICO Pasquale (***1853)

FEDERICO Pasquale & Angelo (*1845)(***1855)(*1863)

FEDERICO Fratelli (*1845)(**1889)(xx1890)(*1893)(x1906)

'Pianofabrik' (xx1890)(x1906)(x1912)

Fortepiani verticale e fortepiani a coda (nella forma ERARD - Paris), (⁵) p. 56, o da confrontare con i modelli di PREISIG a Napoli.


(il seguito)

NAPOLI - "Bella e numerosa si è mostrata la fabbricazione degli strumenti musicali in questo concorso industriale. Non meno di un'arpa, un pianoforte ad arpa, e nove pianoforti di svariate forme ne contiene la gran Sala, de'quali alcuni sono di legni esotici, altri di legni nostrali, ma quasi tutti rassomigliansi per gli ornamenti che li decorano, e per la eleganza e precisione con cui sono lavorati. Dei diversi meccanismi di pianoforti parlammo dettagliatamente nel nostro rapporto sulla mostra dell'anno 1838, e conseguentemente ora accenneremo solo qualche particolare che merita la vostra attenzione. La meccanica e lo scappamento del pianoforte de'soci Giovanni Schmid e Giacomo Eppler sono all'uso inglese, e ciò che vi troviamo di nuono, è la spina ed i bischeri situati al di sotto del pancone; poichè il martello battendo la corda in senso opposto, la rende più salda, e la voce fassi più armoniosa e chiara." Annali civili del regno delle due Sicilie, Vol. 31-33, 1843, p. 136

NAPOLI - "Anche i fratelli de Meglio han lavorato col meccanismo inglese il loro pianoforte verticale: evvi però in esso lo smorzo costrutto in modo da potersi armare tutto a tre corde, per facilitarne lo accordo. Tre pianoforti di diverso lavorìo sono quelli del fabbricante Vincenzio Mach, ma tutti contengono il meccanismo tedesco; uno è a tavolino di bellissima forma, ed ha la tastiera di sole sei ottave, e gli altri due sono a coda di elegante aspetto, e di armonioso suono. Essi sono con tastiera di sette ottave e due tasti, come similmente l'è costrutto il pianoforte di Egidio Helzel, e l'altro di Angelo Federici." Rapporto letto al Real Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali, 1844, p. 55-56

NAPOLI - "Fabbrica di pianoforti di Pasquale Federici. Pianoforte di gran concerto alla Erard, Con varie modificazioni del costruttore." Elenco di saggi de' prodotti della industria napolitana maggio 1853, p. 51

NAPOLI - "I premiati sono quindici. Due con grande medaglia d'oro, e sono i signori Federico Pasquale e De Meglio Carlo: sei con piccola medaglia d'oro, i signori Breazzano Vincenzo, Helzel Giorgio, Helzel Egidio, Mach Vincenzo, De Meglio Giovanni, Sievers Ferdinando: sette finalmente con medaglia d' argento, i signori Bretschneider Paolo, Carrabba Pietro, Dei Baroni Corvo Girolamo, Leone Giuseppe, Maurer Giovanni, Muller (fratelli), Muti Raffaele. [...] Il Pianoforte dei Federico è alla Erard." Gazzetta musicale di Milano, 12/02/1854, p. 53-54

NAPOLI - "Pianoforte del signor Pasquale Federici. - Non poca rinomanza han saputo presso di noi acquistarsi i fratelli Federici coi loro lavori di solida e positiva costruzione. Era di tal genere il pianoforte per gran concerto alla Erhard [sic] messo alla gara, il quale segnalatasi specialmente per gli acuti, che a dirlo artisticamente eran veri e non finti; circostanza che ne produceva mollo armonica la voce, ne rendeva i toni di squisita bontà, e metteva gradatamente in accordo i sonori bassi con i flautati acuti. E noi perciò ci congratidianio coi fratelli Federici non solo per la maestria dimostrata nella costruzione dello strumento in esame, ma per la nota operosità ancora con cui migliorano e rendono finiti i loro lavori." Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumes 50-52, Naples (Kingdom). Real Ministero dell'interno, 1855, p. 57

PARIGI - "21. Federico, fratelli, Napoli. - Pianoforte (sistema Pleyel)." Catalogo generale, Commissione reale italiana per l'Esposizione universale del 1878 in Parigi, 1878, p. 60

 

 

Medaglia d'argento Napoli, 1840 | Medaglia di argento Napoli, 1844 | Elenco d'esposizione Napoli, 1853  | Elenco d'esposizione Parigi, 1878

COLOMBO Angiolo Cesare

(? - 1899)(²)

1832

 Pianoforte a coda n° 88 ca. 1858, Museo degli Strumenti Musicali, Castello Sforzesco, Milano, Italia

COLOMBO
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ESPOSIZIONI

ARTICOLI

Brevetto del 1856 : "COLOMBO ANGELO CESARE, in Milano. Per migliorata costruzione di pianoforti anche con intelajatura di ferro atta a mantenere l'accordatura medaglia d'argento, con giudizio sospeso per premio maggiore 1856 in Milano. Per ampliata fabbricazione di pianoforti medaglia d'oro 1857 in Milano." Collezione degli atti delle solenni distribuzioni de'premj d'industria fatte ..., 1857, p. 454

Brevetto del 1860 : "Attestato N. 370, vol. 2° - perfezionamenti al pianoforte. P. - 3 anni, a datare dal 30 giugno 1860 - Colombo Angelo Cesare, a Milano, via S. Mattia alla moneta N. 4." Descrizione delle macchine e procedimenti per cui vennero ..., Volumes 4-6, 1860, p. 317

MARCHE

COLOMBO (1922)(dati.acs.beniculturali.it)

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 altri con il nome COLOMBO

Vimercate

Milano

Venezia

 

CASA PRINCIPALE & FABBRICA : 1023, Corsia del Duomo (*1836)

23, via Vittorio Emanuele (x1906)(x1912)(x1926)

a Vimercate

FILIALE : 4, contrada San Mattia alla Moneta (*1838)

1023, Corsia del Duomo (***1856)

1025, corsia del Duomo (**1857)

3134, contrada San Mattia alla Moneta (***1858)

4, via o contrada S. Mattia alla moneta (x1858)(xx1860)

6, via Moneta (**1870)(y1871)

14, via Tre Alberghi (**1873)

7, Piazza San Sepolcro (y1873)(**1879)

6, via Nuova (1883)(²)(y1884)

4, via Rasori (1885)(²)

15, via Disciplini (xx1882)(**1886)

8, Passaggio Carlo Alberto (x1889)

1, Piazza Magenta (**1889)

Fabbrica : 12, via Unione (1892)(²)(x1896)(x1899)(x1906)

6, via Mussa (*1893)

2, Passaggio Carlo Alberto (x1896)(x1905)

7, via Unione (1910)(²)

Fabbrica : 12, via Unione (y1918)(*1921)

via Dante (x1926)

4, via Porlezza, angelo Camperio (x1926)(y1939)(yy1940)

a Milano

FILIALE : 4023, calle S. Paterniano (x1858)

a Venezia

 

40 impiegati in 1855 - 57

150 piani per due anni in 1857

'Fabbricante di pianoforti' verticali e a coda ca. 1848-1940 [dal 1832 (x1906)(x1912)(x1926)]; (x1860)(*1932)(⁷)(¹²)

"COLOMBO, originario di Vimercate, Sicuramente Angelo Cesare, originario di Vimercate, già negli anni ’40 gestisce con il fratello Carlo una fiorente fabbrica di pianoforti denominata «Fratelli Colombo» (nel 1851 espongono un loro strumento all’Esposizione industriale di Milano). Nel frattempo Angelo si reca con Luigi é Stucchi, anch’egli di Vimercate, presso Boisselot (Marsiglia) per apprendere le tecniche di costruzione con i nuovi sistemi di intelaiatura muniti di spranghe di ferro. Produce strumenti particolari, fra i quali lo scurtorne (un pianoforte a piccola coda) realizzato in legno di abete." (²) - Vedete BOISSELOT (°1827) a Marsiglia in Francia e STUCCHI (°1846), su questa pagina in fondo

Successore a CAMPLOY & COLOMBO

Vimercate

COLOMBO Carlo (x1889), 'Fabbricante di pianoforti'

COLOMBO [Carlo] & Figlio (xx1890)(*1893)

'Pianofabrik' (xx1890) ------- 'Fabbrica di pianoforti' (x1899) ------- 'Pianofabrik' (x1906)(x1912)(x1926)

COLOMBO & Cia (1903-32)

COLOMBO Francesco (x1906)(x1912)(x1926)(*1932)

Milano

COLOMBO Angelo Cesare (y1871)(**1873)(xx1882)(y1884)(1886)(**1889)(xx1890)(1892)(x1899)(x1912)

'Fabbrica privilegiata e premiata di pianoforti' (y1871)(xx1882) ------- 'Fabbrica premiata con due medaglie d'oro e cinque d'argento' (y1884) ------- 'Fabbricante di pianoforti' & 'Negozio di pianoforti' (x1889) ------- 'Pianohandlung' (xx1890)

COLOMBO Francesco (x1905)

1906 - Proprietario : Silvio COLOMBO (x1906)

'Piano-Fabrik u. -Handlung' (x1906) ------- 'Piano-Macher, auch Piano- u. Harmonium-Händler' (x1912) ------- 'Piano-bauer u. -Händler' (x1926) ------- 'Fabbrica pianoforti nazionali e deposito pianoforti esteri' (y1939)

1912-26 - Proprietario : Carlo & Guido COLOMBO (x1912)(x1926)

COLOMBO A. C. (x1926)

PUBBLICITÀ

  Guida di Milano e provincia, 1940, p. 1683

 

Elenco d'esposizione Milano, 1851 | Elenco d'esposizione Milano, 1853 | Medaglia d’argento dell’Istituto Lombardo, 1855 | Medaglia d’oro dell’Istituto Lombardo, 1857 | Medaglia d’oro dell’Istituto Lombardo, 1860 | Elenco d'esposizione Firenze, 1861 | Elenco d'espozione Milano, 1871 | Elenco d'espozione Milano, 1881

Brevetto : Innovazione nei pianoforti, 1899

VAGO Antonio 1832

 

Pianoforte a tavolino ca. ?, Liceo Musicale “O. Vecchi” di Modena (⁴)

1840 - "766 Vago Antonio, successo a Giuseppe Cattaneo, fabbricatore e negoziante di piano-forti, insignito di sovrano privilegio e premiato dall’ I.R. Governo." Dizionario pittoresco della storia naturale e delle manifatture ad uso della ..., 1840, p. 764

1848 - "Al Leone di Porta Orientale si trovò pure un piano-forte a coda, di ottave sei e mezzo, dell’autore Fritz [di Vienna], che il signor Antonio Vago, fabbricatore e negoziante di piani-forti, volle somministrare al bisogno; e dopo otto giorni avendolo ritirato lo trovò intattissimo, sebbene avesse ricevuto ed acqua e sole, e fosse stato tutto coperto di terra." Cronaca della rivoluzione di Milano, 1848, p. 92

Milano  

425, contrada del Durino (**1842)

423, contrada del Durino (**1841)(**1843)(x1844)(y1844)(**1845)(***1845)(yy1846)(**1847)(**1848)(**1850)(**1853)(**1854)(**1855)(**1857)(***1858)(**1859)

58, Corso Venezia (**1870)(y1871)

30, via San Damiano (**1879)

4, via Conservatorio (**1881)(xx1882)(**1886)(**1887)

12, via Rastrelli (xx1890)(*1893)(*1896)(*1897)

71, Corso San romano (x1912)

 

 

'Fabbricante di fortepiani' ca. 1832-97

Successore a Giuseppe CATTANEO (°1834), su questa pagina; (x1844)(y1844)(yy1846)(**1848)

'Fabbric. e negoz. di piano-forti' (x1844) ------- 'Fabbric. e negozio di piano-forti' (y1844)(yy1846)(**1848) ------- 'Fabbr. ed accordatore di pianoforti' (y1871) ------- 'Fabbr. di pianoforti' (xx1882) ------- 'Piano-Reparteur u. Stimmer' (xx1890)(x1912)

In 1851 fuso con ABATE Stefano dal 1853

VIGO [VAGO] Antonio & Domenico 1871-85; (⁷)

VAGO Antonio (y1871)

VAGO Pio (xx1890)(x1912)

"Vago Antonio, success. a Gius. Cattaneo, fabbric. e negoz. di piano-forti, contr. del Durino 425." Guida di Milano per l'anno 1842, p. 441

 
BERZIOLI Giuseppe

(1803 - 1871)

 

 

 

 

1834  

TITOLI

'Fabbricante di pianoforti al servizio della corte di Parma' (1854)

'Fornitore del Regio Teatro' (1857)

Pianoforte a coda (di Verdi ?), nel museo di Busseto, Italia
Pianoforte verticale ca. 1860, Museo Glauco Lombardi, Parma, Italia
Pianoforte a coda 1860-80, Galleria d' Arte Moderna, Firenze, Italia

"Si dice che Giuseppe Verdi si fosse espresso favorevolmente verso questi pianoforti."

MILANO - "Bella lode vuoisi qui riferita al sig. Giuseppe Berzioli per l'esattezza ed il buon gusto con ch'egli lavora di legname; ma molto più ancora per la sua abilità nel costruire piano-forti a varii registri, tali veramente da porre in dubbio se ci torni a preferirne di stranieri. Né ciò si estimi esagerazione, o patria parzialità. Noi, non ignari all'atto di musica, abbiamo e veduti ed ascoltati gli stromenti di quel giovine artefice, degno di protezione, ed avemmo a rimanere ammirati nel discernere l'intonazione loro, la forza, e l'uguaglianza nella graduazione delle scale, e la docilità delle tastiere" Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, Lorenzo Molossi, 1834, p. 599

FIRENZE - "I Fratelli Berzioli di Parma, esposero un piano-forte verticale retto, del prezzo di lire 1400, ed altro a corde oblique del prezzo di lire 1300. Questi pianoforti, bellissimi come mobili, sono sembrati alla Sezione non elevarsi straordinariamente per le qualità musicali." Expo Firenze - Esposizione italiana tenuta in Firenze nel 1861, Volume 2, 1861 e Gli strumenti musicali all'esposizione italiana del 1861 descrizione ..., 1861, p. 13

FIRENZE - "2468. Berzioli fratelli. Parma. [Modena, Privilegio]. — Pianoforti." Atti officiali della Esposizione italiana agraria, industriale e artistica, 1861, p. 121-123

INFO EXTRA

BERZIOLI Fratelli

 

Parma Chiesa di S. Agostino nell'Oltre Torrente (1836)

71, Strada San Croce (**1875)

33, Piazza Grande (**1875)(x1889)(xx1890)(x1896)

Piazza Garibaldi (x1899)

33, Piazza Garibaldi (x1906)(x1912)(*1921)(x1926)(**1933)

 

Fabbricatore di pianoforti verticali e pianoforti a tavolo ca. 1834-1933 [dal 1836 (x1889)(x1906) o dal 1834 (x1912)(x1926)]; (⁷)(¹²)

BERZIOLI & GHERARDI (pochi anni dopo?)

Nel 1836 [o 1834 ] si era unito in società con il fratello Vitale BERZIOLI, ma non dura lungo. Questi si associò a un certo GHERARDI. E qualche anno dopo, con il figli di Giuseppe, Roberto BERZIOLI (1840 - ?)

"Berzioli (Giuseppe e vitale, fratelli) nati a Zibello, il primo nel settembre 1803, il secondo nell'aprile 1820. Sino dal 1830, Giuseppe Berzioli, comunque manchevole delle necessarie cognizioni tecniche, cominciò da solo, nel suo paese natio, e piucchè altro per semplice divertimento, a fabricare pianoforti ed, a forza di buon volere e perseveranza, riuscì a produrne qualcuno che fu giudicato buono. Cresciuto in età il fratello Vitale, lo coadiuvò in simili tentativi, attalchè, incoraggiati dall' autorevole parola di valenti maestri quali il Frondoni di Piove-Ottoville e lo stesso Verdi di Busseto, si decisero, nel 1836, a trasportare la loro mndustria a Parma, dove stabilirono fabrica in Sant'Agostino. Il 25 novembre 1845, Giuseppe ottenne brevetto di privativa per tale suo genere d'industria. Il 16 settembre 1854, Vitale fu nominato fabricatore di pianoforti al servizio della corte ducale e, il 17 giugno 1857, fornitore del nostro teatro. Nella esposizione del 1863 i fratelli Berzioli conseguirono, coi loro pianoforti, la medaglia di prima classe. Giuseppe è morto il 31 luglio 1871. Il fratello Vitale continuó, da tale epoca, in unione col nipote Roberto, la fabrica de' pianoforti, alla quale, non ha guari, ha aggiunto un grande deposito di pianoforti esteri e nazionali. Il premiato stabilimento dei Fratelli Berzioli è una delle poche cose industriali, per non dire la sola, che abbia attecchito nella città nostra, il che dimostra una volta di più come Parma nostra sia uno de' centri più musicali d'Italia. Attualmente la fabbrica Berzioli trovasi in Strada Santa Croce no. 71 e lo stabilimento di deposito in Piazza Grande, no 33." I nostri fasti musicali dizionario biografico di Parmenio Bettoli, 1875, p. 25-27

"Alla morte di Giuseppe, il figlio Roberto (1840 - ?) continuò con il Berzioli nella gestione della fabbrica e nel 1874 aprirono un negozio in piazza Grande n. 33, al primo piano dell’antico Palazzo di Giustizia, angolo strada San Michele, dove vendevano musica e strumenti di ogni marca. La sala ospitò in quegli anni anche una serie di concerti, sia per pianoforte che per strumenti vari e cantanti solisti. Benché la costruzione dei pianoforti non fosse economicamente più redditizia, il Berzioli non volle chiudere la fabbrica per non dover licenziare quegli operai che lavoravano con lui da tanti anni. Un giudizio assai lusinghiero su questi pianoforti è riportato dalla Gazzetta di Parma del 18 gennaio 1876." Dizionario della Musica del Ducato di Parma e Piacenza

BERZIOLI Paride (1846 - 1891), comincia dal 1879

BERZIOLI Fratelli (*1861)(**1889)(x1889)(xx1890)(x1899)(x1906)(x1912)(*1921)(x1926)(**1933), Roberto e Paride BERZIOLI

'Pianofabrik u. Handlung' (xx1890) ------- 'Fabbrica di pianoforti' (x1899) ------- 'Musikal.-Handlung, Piano-Fabrik u. -Handlung' (x1906) ------- 'Piano-Fabrik, sowie Musikal.-, Piano- u. Harmonium-Handlung' (x1912)(x1926)

NECROLOGIA

1891 - "De Parme on annonce la mort de Paride Berzioli, chef d'une importante fabrique de pianos, qui a laissé une grande partie de sa très grande fortune à l'hôpital civil de cette ville, afin qu'on y fonde une salle qui portera son nom. " Le Ménestrel, 05/07/1891, p. 216 (gallica.bnf.fr)

 

Elenco d'esposizione Firenze, 1861 | medaglia d'argento alle esposizioni del 1883 e 1887

CATTANEO Giuseppe 1834  

MILANO - "Cembali migliorati. -I cembali che erano tra noi in migliore riputazione ne giunevano ordinariamente dalle Fabbriche di Vienna, e dall’ Inghilterra. Parecchi de’ nostri fabbricatori avevano tentato di sottrarsi dal pagare agli stranieri questo tributo; ma sempre inutilmente, chè quelli fra noi fabbricati o erano mediocri o appena lodevoli. Ora però il signor Cattaneo fabbricatore di pianoforti in Milano venne a toglierci da tale dipendenza, e non già solo uguagliò ma, diremmo, vinse i cembali inglesi e viennesi. Ei presentò al concorso de’premii Industria due cembali, la cui voce ampia, limpidissima, sonora edolcissima rende a prima iunta la miglior testimonianza della perizia di quel artefice. Il quale per ottenere un tale effetto esegui notabili variazioni,e introdusse meccanici congegni concementi in ispecial modo la tavolo armonica, la tastatura, i martelletti e lo stesso telaio. Questi noi esprimeremo quasi colle stesse parole usate nell’indicarli da un nostro amico, intelligente quant’ altri mai in silfatte cose, il ch. signor D. Sacchi. Invece di fare l’ossatura interna del cembalo d’ un’ asse sola nello spessore, e d’ un sol legno ed a grossi pezzi, divise il rimo a quattro piani alternando il faggio e l’ abete; tagliò a piccoli regoli il legno, e ne fece un telaio trecciato a quadretti: quindi l’ossatura non si torce ed è forte quanto l’ antica perchè il tutto è ben commesso con colla. - La tavolo armonica è di consueto rafferma alla cassa del cembalo: ei pensò di isolarla e tenerla sospesa col solo contrasto delle corde che fermano sull’arco armonico: quindi l’ oscillazione è maggiore, il suono non risente del legno, ed acquista di armonia, e tiene di più la voce. Per l'isolamento della tavolo armonica poi, avendo diminuita l'ossatura, la rinforzo con un gran lastrone di metallo con fori che è unito al sominiere con quattro braccia di ferro: perciò le corde attaccate al margine del metallo sono scorciate per tutte la tratta dell’ arco armonico, e ne succede più facile l’ accordatura non solo, ma il cembalo la tiene più lungo tempo. Introdiisse pure un miglioramento rilevante nella tastiera. Ne’ piano-forti comuni il martello è piantato sull’ estremità interna del tasto, e sovente essendo uesto oscillante, comunica al martello un movimento infermo, sicché non batte precisamente le tre corde che danno la voce. Il Cattaneo rovesciò, per così dire, il meccanismo, e piantò il martello nel telaio della tastiera,e il meccanismo che lo fa muovere sul tasto, per cui, qualunque scossa faccia il tasto, il martello non ne risente e batte all'unissono le tre corde. Finalmente, siccome nei martelli soliti, attaccati sur un cavalletto d’ ottone con spina d’ acciajo, incontra che questa ossidandosi o rendendo polvere,viene im edita articolazione del martello stesso, il Cattaneo lo rese sempre ugualmente mobile raffermandolo con una cerniera di ottone e di pelle.
L' I. R. Istituto premiò questo benemerito fabbricatore colla medaglia d’oro; e meritamente, chè estendendosi questa sua fabbrica ne riceverà non poco utile il nostro paese." Indicatore Lombardo, ossia raccolta periodica di Scelti articoli tolti dai ..., 1834, p. 280-281

"Fabbrica di Pian-forti a Firenze, ed a Milano. [...] ln Milano abbiamo varii fabbricatori di Cembali, ed il sig. Cattaneo in Contrada di S. Vito al Pasquirolo ne fabbrica che hanno il meccanismo inglese, la tavolo e le spranghe di metallo, quindi sono tali da poter gareggiare con quelli di qualunque fabbrica." L'Eco, giornale di scienze, lettere, arti, mode e teatri, Volume 8, 1835, p. 447

 

Milano 522, contrada di San Vito al Pasquirolo vicino a St. Maria de Servi (**1835)(**1837)(x1838) 1 pianoforte per settimana (1845-47)

 

'Fabbricante di fortepiani' e negoziante ca. 1820-38

Allievi Ambrogio RIVA, Angelo COLOMBO & Luigi STUCCHI (⁵)

Successori : Ambrogio RIVA & VOETTER (1841-51)

Antonio VAGO, 'successore a G. CATTANEO' (⁴)


(il seguito)

MILANO - "Giuseppe Cattaneo, pur di Milano, fabbricatore di piano-forti, riuscì finalmente a costruirne di quelli che alla eleganza ed alla solidità riuniscono le qualità, e i pregi degl' inglesi e dei viennesi, ne presentò due all'I. R. Istituto, che fan chiara prova poter noi anche in questo ramo di manifattura non rimaner addietro a nissuno." Biblioteca italiana, o sia Giornale di letteratura, scienze ed arti, Volume 75, 1834, p. 340

MILANO - "ln Milano abbiamo varii fabbricatori di Cembali, ed il sig. Cattaneo in Contrada di S. Vito al Pasquirolo ne fabbrica che hanno il meccanismo inglese, la tavolo e le spranghe di metallo, quindi sono tali da poter gareggiare con quelli di qualunque fabbrica." L'Eco, giornale di scienze, lettere, arti, mode e teatri, Volume 8, 1835, p. 447

Brevetto dell' 1820 : 'Dem Cattaneo Joseph, Claviermacher in Mailand, (Contrada di San Vito al Pasquirolo Nr. 522) auf die Erfindung Pianoforte zu verfertigen, welche sich durch Absonderung des Resonanzbodens (Isolomento della tavolo armonica) auszeichnen ( Jahre)." Gemeinnütziger und erheiternder Haus-Calender für das österr ..., 1820, p. 70 - e - Jahrbücher, 1837, p. 454

Brevetto dell' 1834 : "CATTANEO GIUSEPPE, fabbricatore di pianoforti di Milano — Per pianoforti emulanti quelli delle migliori fabbriche straniere — Medaglia d'oro — Anno 1834 in Milano." Collezione degli atti delle solenni distribuzioni de' premj d'industria ..., 1834, p. 53/519

"N.° 26 - N.° 4173-428. A Cattaneo Giuseppe fabbricatore di cembali in Milano, contrada di S. Vito al Pasquirolo, n.° 522, per anni cinque, come da determinazione dell’ imperiale regia camera aulica generale 26 novembre 1834 e da aulico dispaccio 8 dicembre detto n.° 31086-2481, per l’ invenzione di fabbricare i fortepiani in modo diverso da quelli delle migliori fabbriche all’ estero, i quali n si distinguono particolarmente per l’ isolamento della tavolo armonica." Raccolta degli atti del governo e delle disposizioni generali ..., Volume 1, 1835, p. 84

Brevetto del 1836 : "31З9. Joseph Cattaneo, Klaviermacher in Mailand (Contrada di S. Vito al Pasquirolo, Nro. 522); auf die Erfindung, die Pianoforte auf eine Art zu verfertigen, welche von jener der besten auswärtigen Fabriken verschieden ist, und sich vorzüglich durch die Absonderung des Resonanzbodens (isolamento délia tavalu armónica) auszeichnet. Auf fünf Jahre;, vom 26. November." Jahrbücher, 1837, p. 454

Medaglia d'oro Milano, 1834

KOVATS Michele
| KAVATS | HOVATS
1835

 

Brevetto del 1836 : "A Michele Kovats per un pianoforte con tastiera di madreperla elegantemente lavorato." Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumi 10-12, 1836, p. 93

Brevetto a Napoli, 1841 : "Kovatz [sic] Michele. Per i perfezionamenti a' pianoforti orizzontali e verticali. S. A. 25 febbraio 1841." Atti del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di Napoli - P. 200R. Istituto d'incoraggiamento di Napoli, 1863, p. 200 - "Ed approva anche l' altro della Commissione creata per l'esame della domanda del Signor Michele Kovatz, al quale essa Commissione è di avviso potersi accordare privativa di anni cinque per la nuova maniera di costruire i pianiforti si verticali che orizzontali." Annali civili del regno delle Due Sicilie, Volumes 25-30, 1841, p. 60 - "A Soci Signori Cagnazzi e Carfora è commesso l'esame della domanda avanzata da Michele Kovatz ungarese, di conseguire la privativa di dieci anni per miglioramenti da lui arrecati alla costruzione de pianoforti si orizzontali come verticali. [...] Alla stessa Commissione incaricata di esaminare la domanda di Kovatz si commette l'esame di quella avanzata da Giovanni Stanzieri anche per miglioramenti arrecati alla costruzione del pianoforti. La quale Commissione è di avviso potersi accordare allo Stanzieri privativa di dieci anni." Annali civili del regno delle due Sicilie, 1840, p. 125 - vedere Giovanni STANZIERI (°1841) su questa pagina

 

Napoli 21, alla spalita della Trinita degli Spagnoli (*1836)

190, strada di Chiaia (*1845)

35, Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone (x1860)

 

'Fabbricante di pianoforti' ca. 1834-41; (⁴)

Era nato in Ungheria.

Ferdinando SIEVERS è cominciato da KOVATS dall'1835

NAPOLI - "Sette ne conteneva la gran sala, più o meno ricchi di esterni ornamenti, ma che rassomigliavarsi nella forma non meno che nell'interno costruizione; se non vuol esser eccettuato quello Michele Kovats ov' era un ingegno di nuova invenzione, mercé del quale l'accordo può ad un tratto trasportarsi di mezzo tuono al di sopra o al di sotto del corista; ed ognun vede quanto risparmio di tempo e d'impaccio per tal mezzo si ottenga. [...] 1. A Michele Kovats per un pianoforte con tastiera di madreperla elegantemente lavorato." Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumi 10-12, 1836, p. 81-93

 

Medaglia di argento Napoli, 1836

 

SIEVERS Giacomo Ferdinando

(1809 - 1878)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pianoforti, Il Pianoforte, Guida pratica per costruttori, accordatori, dilettanti e possessori di pianoforti, 1868

 

1835 - 1862  

TITOLO

"Breveté du Roi"

Pianoforte a coda ca. ?, modello n° 6 del catalogo, Collezione Priv., Milano, Italia
Pianoforte a coda ca. 1845, Arquà Petrarca, Padova, Italia
Pianoforte a coda ca. 1860, Arquà Petrarca, Padova, Italia
Pianoforte verticale inclinato ca. ?, Museo Nazionale degli strumenti Musicali, Roma, Italia
Pianoforte a coda ca. 1850, CulturaItalia.it
Pianoforte a coda ca. 1860, Castello di Compiano, Parma, Italia

Piano verticale ca. 1860-70, Museo San Pietro, Majella, Italia

SIEVERS
su questo sito

ARTICOLI

ESPOSIZIONI

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LIBRO
di SIEVERS

Il russo italianizzato Giacomo Ferdinando SIEVERS (1810/78) di Pietroburgo, che pubblicò anche un trattato :

Il Pianoforte, Guida pratica per costruttori, accordatori, dilettanti e possessori di pianoforti, 1868. (da leggere on-line!) e le immagini (on-line).

LIBRO
su SIEVERS

"G. F. Sievers and mid 19th-century pianoforte technology." per Marco Tiella, 1997

NECROLOGIA

 "J.-F. Sievers, facteur de pianos, établi à Naples depuis près de cinquante ans, vient de mourir dans cette ville. Sievers était né à Pétersbourg en 1809." Le Monde artiste, 29/06/1878, p. 7 (gallica.bnf.fr)

INFO EXTRA

L'influenza delle pelle nell'evoluzzione del fortepiano nel XVII en XIX secolo.

SIEVERS Giacomo Ferdinando da Archivi Teatro Napoli Beni Culturali

 

Napoli 14, via Nardones (x1840)(*1842)

3, (accanto) la Chiesa di San Teresa a Chiaia (**1844)(*1845)

Strada di Chiaja, Palazzo Francavilla di Cellamare (***1853)(*1854)(xxx1855)(**1856)(**1862)(**1865)(***1865)(***1867)(**1868)(**1869)(*1872)(*1873)(x1877)

149, Strada di Chiaja, Palazzo Francavilla di Cellamare (x1876)(**1880)(**1883)

 

'Fabbricante di pianoforti' ca. 1835-83; (x1853)(x1863)(x1866)

SIEVERS Ferdinando (**1889)

"Sievers Giacomo Ferdinando, fabbricante di Pianoforti, è nato a Pietroburgo in Wassili-Ostrov (Isola di Basile) il 10/23 giugno 1809, da Carlo. Fece i suoi studi letterari in due collegi dagli 8 a'12 anni, quindi in un Ginnasio che frequentò sino a'17. Contemporaneamente studiò dapprima il flauto con un organista, quindi il violino ed infine il Pianoforte, nel mentre che lavorava nella fabbrica di pianoforti di suo padre Carlo. Fu inviato per 5 anni a Riga presso il fabbricante Kelberer, quindi, tornato a Pietroburgo, lavorò per 2 anni presso il fabbricante Junhert. Passò poscia in Germania, si trattenne per 2 anni a Roma donde, fornitosi di tutti gli utensili necessari, venne in Napoli nel 1834. Dopo aver lavorato per 12 mesi presso Kovatz, fondò (1835) con modesti principii la fabbrica che portò il suo nome sino al 1867 e che in breve divenne una delle prime. Oggi essa è diretta da' sig. Hussung ed Eckert, che s'intitolano Successori di G. F. Sievers." Annuario generale della musica, 1874, p. 185 - Vedere KOVATZ (°1835) su questa pagina, qui sopra

Brevetto del 1838 : "Per la costruzione e smaltimento de'piano-forti con pancone e cassa di ferro fuso ; rimanendo libero a tutti di fabbricar piano-forti nel modo usalo finora, o in altro modo qualunque, purché sieno differenti da quelli che s'introducono dal Sievers con pancone e cassa di ferro fuso." (**1838)- "Sievers Ferdinando. Per la fabbricazione dei pianoforti con cassa di ferro. S. A. 5 aprile 1838." Atti del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di ..., Volume 10, Napoli, 1863, p. 200-201

"( N.° 4755. ) Decreto col quale accordasi a Ferdinando Sievers la privativa per la costruzione de'piano-forti con pancone e cassa di ferro fuso.
Napoli, 5 Agosto 1838. FERDINANDO II. Per La Grazia Di Dio Re DEL REGNO DELLE DUE SICILIE, DI GERUSALEMME ec. DUCA DI PARMA, PIACENZA, CASTRO ec. ec GRAN PRINCIPE EREDITARIO DI TOSCANA ec. ec. ec.
Veduto il parere della Consulta de' nostri reali dominii al di qua del Faro; Sulla proposizione del nostro Ministro Segretario di Stato degli affari interni; Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato; Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo quanto segue.
Art. 1. Concediamo a Ferdinando Sievers la Srivativa di anni cinque ne'nostri reali dominii al i qua del Faro, a' termini del decreto de' 2 di marzo 1810 provvisoriamente in vigore, per la costruzione e smaltimento de' piano-forti con pancone e cassa di ferro fuso; rimanendo libero a tutti di fabbricar piano-forti nel modo usato finora, o in altro modo qualunque, purché sieno differenti da quelli che s'introducono dal Sievers con pancone e cassa di ferro fuso.
2. Il nostro Ministro Segretario di Stato degli affari interni è incaricato della esecuzione del presente decreto. Firmato, FERDINANDO. Ministro Segretario di Stato degli affari interni. Firmato, Niccola Santangelo. - II Consigliere Ministro di Stato Pres. interino del Cons. de' Ministri. Firmato, Marchese Ruffo." Collezione delle leggi e de' decreti reali del regno delle Due Sicilie, 1838, p. 51

Brevetto del 1849 : "Sievers Giacomo Ferdinando. Nuova maniera di pianoforti. S. A. 13 settembre 1849." Atti del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di ..., Volume 10, 1863, p. 200

Brevetto del 1850 : "(N.° 1590) Decreto che accorda privativa al Signor Giacomo Ferdinando Sievers di Pietroburgo per,un meccanismo da lui inventato pe piano-forti detti a consola. Caserta, 18 Marzo 1850. FERDINANDO II. Per La Grazia Di Dio Re Del Regno DelLe DUE SICILIE, DI GERUSALEMME ec. DUCA DI PARMA, PIACENZA,
Castro ec. ec. Gran Principe Ereditario Di Toscana ec. ec. ec.
Veduto 1' avviso del Consiglio di Stato;
Sulla proposizione del Direttore del Ministero Q real Segreteria di Stato dell' interno, ramo interno;
Udito il nostro Consiglio ordinario;
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo quanto segue.
Art. 1. Concediamo al Signor Giacomo Ferdinando Sievers di Pietroburgo privativa di anni dieci ne' nostri reali dominii di qua del Faro, a termini del decreto de' 2 di marzo 1810 provvisoriamente in vigore, pel meccanismo di sua invenzione applicabile a'piano-forti detti a consola, senza che un tal privilegio possa impedire la immessione dall'estero di piano-forti della medesima costruzione, nel caso che fossero di già conosciuti altrove. Firmato, FERDINANDO. Il Direttore del Ministero e real Segreteria di Stato dell'interno pel ramo interno è incaricato della esecuzione del presente decreto. - Il Ministro Segretario di Stato pel ramo interno Presidente del Consiglio de' Ministri. - Firmato, S. Murena. Firmato, Fortunato." Collezione delle leggi e decreti emanati nelle provincie continentali dell ..., 1850, p. 133-134

Brevetto del 1851 : "Sievers Giacomo Ferdinando. Miglioramenti a'pianoforti con meccanismi tedeschi. S. A. 21 agosto 1851." Atti del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di ..., Volume 10, Napoli, 1863, p. 200-201

Brevetto del 1860 : "Sievers Ferdinando. Nuovo modo di comporre le tastiere dei pianoforti. S. A. 20 dicembre 1860." Atti del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di ..., Volume 10, Napoli, 1863, p. 200-201

Brevetto del 1861 : "913° Le brevet d'invention dont la demande a été déposée, le 17 octobre 1861, all secrétariat de la préfecture du département de la Seine, par le sieur Sievers (Giacomo-Ferdinand), fabricant de pianos, représenté par le sieur Ricordeau, à Paris, loulevard de Strasbourg, n° 23, pour un perfectionnement dans le mécanisme des pianos (brevet italieu de dix ans, expirant le 3 juin 1871)." Bulletin des lois de la République Française, Volume 20, 1862, p. 1194

 

Medaglia d'oro Napoli, 1838 | Medaglia d'argento Napoli, 1840 | "Sievers Brevetè du Roi Naples Medailles d'or et d'argent"| Medaglia di argento Napoli, 1844 | Elenco d'esposizione Napoli, 1853 | Brevetto di privativa 1838 (¹⁷), 1840, 1849(¹⁷), 1850, 1851 (¹⁷)1859, 1860(¹⁷), 1861, 1862 | Medaglia de merita Vienna, 1873

 

ANELLI

(1795 - 1883)

 

Modello 'Verticoda' - Brevetto del 1940

1836

 

Pianoforte a tavolo ca. 1820-30, Museo teatrale alla Scala, Milano, Italia
Pianoforte verticale ca. 1934-35, Collezione Scala, Bologna, Italia

Brevetto del 1901 : Pianoforte a corista registrabile
Brevetto del 1908 : Tavola Armonica per Pianoforti Apollo
Brevetto del 1912 : Tastiera a leva registtabile (in tutti gli stati)
Brevetto del 1918 : Pianoforte a doppia tavolo harmonica
Brevetto del 1940 :
Il 'verticoda', circa 1940

MARCHE

METALPIANO (x1926)
VERTICODA (1936)(dati.acs.beniculturali.it)
ANELLI (Fisarmoniche)(1939)(dati.acs.beniculturali.it)

  

Fiera Campionaria, Milano 1923

 

Codogno (1836)(x1912)

Cremona (1909)(*1922)

Lodi (1862)

 

2, Corso Umberto I (x1906)

13, Corso Porta Venezia (**1906)

2, Piazza Filodrammatici (***1911)

10, Corso Garibaldi (1921)(*1922)(x1926)(*1939)

1-3 & 4-6, Piazza Castello (x1926)

3-4-6, Piazza Castello (*1922)(1928)(*1932)

1a, via Montello (1938)(*1939)(y1939)(y1942)(1956)

a Cremona

17, via Felice Cavalotti (x1906)

6, via Unione (x1906)(x1912)

a Codogno

?

a Lodi

900 pianoforti nel 1900 (¹)

4 piani al giorno, 1924

21.000 pianoforti nel 1961 (¹)

 

'Fabbricante di pianoforti', pianoforti a tavolo, organi e autopiani  [dal 1836 (x1906)(x1912)(x1926)]

Cremona

ANELLI. - Famiglia d'organari e fabbricatori di pianoforti. Il fondatore era Antonio A. ANELLI, nato nel 1795 a Santo Stefano al Corno (Piacenza), che fondò a Codogno una fabbrica di organi. La sua grande passione e studio lo portano a diventare prima un restauratore e poi un costruttore di organi da chiesa sempre più richesto e stimato. Antonio Anelli, chiamato "el pitturin", in virtù della sua grande abilità come pittore, si introduce negli ambienti ecclesiastici dove osserva da vicino gli organi a canne.

ANELLI Gualtiero (1820) figlio del precedente, (⁵) p. 160

Nel 1862 la ditta si trasferisce a Lodi, dove realizza e restaura gli organi di varie chiese locali. Antonio, oltre a rstaurare organi, costruisce anche pianoforti.

L'azienda, rilevata dal figlio Gualtiero (1841-1880), cui successe il figlio Pietro (1863 - 1939), ebbe per alcuni anni un centro, in unione col fabbricante inglese G. Trice, anche a Genova.

TRICE, ANELLI & Cia (1880)(George TRICE)

Nel 1896 trasferirono la fabbrica a Cremona. Nel 1910 l'impresa fu trasformata in società anonima e raggiunse in breve una grande prosperità dedicandosi soprattutto alla produzione di uno speciale tipo di pianoforte, il verticoda, che alle possibilità del pianoforte a coda unisce la comodità di quello verticale.

ANELLI P[ietro] (**1906)(x1906)(***1911)(x1912)(y1918), a Cremona

'Piano-Handlung' (x1906) ------- 'Piano- u. Harmonium-Fabrik, sowie -Handlung' (x1912) ------- 'Piano*Fabrik u. -Handlung, Marke «Metalpiano»' (x1926) & 'Piano-, Harmonium-, selbstspiel. Piano- u. Notenrollen-Handlung' (x1926) ------- 'Fabbrica Pianoforti, Fisarmoniche' (y1939)(y1942)

A capo della ditta sono stati in seguito i figli di Pietro, Gualtiero (1896-1970), Guido (1899-1976), Giacomo (n. 1901), Pier Luigi (n. 1910)

Soc. Anonima ANELLI [& Cia] (y1918)(*1932) a Cremona

ANELLI Pietro & Figli (1921), P. ANELLI con il 'Metalpiano' come su-marca. Pietro ANELLI (1863-1939) era il figlio di Gualtiero ANELLI.

ANELLI Fratelli di Pietro (x1926)

1935 - "CREMONE, 28 septembre. (Ag.) — Un incendie a éclaté dans un des ateliers de la société Anelli, fabrique de pianos, où depuis un mois, on avait commencé à fabriquer des accordéons. Les dégàts sont évalués à un demi-million de lires." Le Nouvelliste, 29/09/1935, p. 3 (e-newspaperarchives.ch)

ANELLI Pietro (? - 1939), titolare della ominima casa da 1936

ANELLI Soc. An. (y1939)(y1942)

Codogno

'Kirchenorgelbauer u. Piano-Hândler. Vertreter der Pianoforte-Fabrik von Rich. Lipp & Sohn, Stuttgart' (x1906)(x1912) a Codogno

INFO EXTRA

 Su doojoo.it, Treccani.it e CollezioneMaggi.altervista.org/anelli

Museo Anell i: dal saper fare al far sapere, Fabio Perrone, 2015, p. 27

Numeri de serie (pianomax.ru)

 

Elenco d'esposizione, Torino, 1911 | Brevetto la tastiera a leva registrabile, 1922 | Brevettò la meccanica a ripetizione, 1935

BRETSCHNEIDER Paolo 1838

 

NAPOLI - "Fabbrica di piano-forti di Paolo Bretschneider, che abita salita Trinità degli Spagnuoli. N.° 17 - 1.° piano,
Pianoforte di legno maogano a sei ottave, e tre quarti per duc. 300." Elenco di saggi de' prodotti della industria napoletana presentati nella ..., 1840, p. 64

NAPOLI - "Fabrica di pianoforti di Vincenzo Mach e Paolo Bretschneider sita nel vicolo Sergente Maggiore N.° 51 primo piano.
Pianoforte di mogano a sette ottave, con trasporto della tastiera e del forte, nuovo meccanismo inglese, e colla lastra di metallo fuso per duc. 400.
Pianoforte a mezza coda di legno palissandro a sette ottave all'uso Tedesco e colla lastra di metallo fuso per duc. 300." Elenco di saggi de prodotti della industria napolitana presentati nella ..., 1842, p. 37

NAPOLI - "Fabbrica di pianoforti di Paolo Bretschneider nella strada di Chiaja N.° 190 primo piano. Pianoforte a foggia inglese di sette ottave a due pedaliere, per duc. 400." Elenco di saggi de' prodotti della industria napolitana presentati nella ..., 1844, p. 28

NAPOLI - "Anche i fratelli de Meglio han lavorato col meccanismo inglese il loro pianoforte verticale: evvi però in esso lo smorzo costrutto in modo da potersi armare tutto a tre corde, per facilitarne lo accordo. Tre pianoforti di diverso lavorìo sono quelli del fabbricante Vincenzio Mach, ma tutti contengono il meccanismo tedesco; uno è a tavolino di bellissima forma, ed ha la tastiera di sole sei ottave, e gli altri due sono a coda di elegante aspetto, e di armonioso suono. Essi sono con tastiera di sette ottave e due tasti, come similmente l'è costrutto il pianoforte di Egidio Helzel, e l'altro di Angelo Federici." Rapporto letto al Real Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali, 1844, p. 55-56

NAPOLI - "[...] più due tasti; quello di Paolo Bretschneider è col congegnamelo all'inglese, ha due pedaliere, ed è di otto ottave." Rapporto letto al Real Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali, 1844, p. 55-56

NAPOLI - Pianoforti "col congegnamento all'inglese." Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumes 34-33Naples (Kingdom), Real Ministero dell'interno, 1844 e (**1844)(**1867)

NAPOLI - "Fabbrica di pianoforti del Signor Paolo Bretschneider. Un pianoforte verticale. Due pianoforti a coda." Elenco di saggi de' prodotti della industria napolitana maggio 1853, p. 51

 

Napoli 17, salita Trinità degli Spagnuoli (x1840)

51, vicolo Sergente Maggiore (*1842)

190, Strada di Chiaia (**1844)(*1845)

Strada Chiaia (**1869)(*1873)

 

'Fabbricante di pianoforti' ca. 1840-73; (x1853)(x1863)(x1866)

BRETSCHNEIDER, di origine russa.

BRETSCHNEIDER Paolo (x1840), 'Fabbrica di piano-forti'

MACH Vincenzo & BRETSCHNEIDER Paolo (*1842). Vedete anche Vincenzo MACH (°1842) su questa pagina.


(il seguito)

NAPOLI - "I premiati sono quindici. Due con grande medaglia d'oro, e sono i signori Federico Pasquale e De Meglio Carlo: sei con piccola medaglia d'oro, i signori Breazzano Vincenzo, Helzel Giorgio, Helzel Egidio, Mach Vincenzo, De Meglio Giovanni, Sievers Ferdinando: sette finalmente con medaglia d' argento, i signori Bretschneider Paolo, Carrabba Pietro, Dei Baroni Corvo Girolamo, Leone Giuseppe, Maurer Giovanni, Muller (fratelli), Muti Raffaele. [...] I due pianoforti finalmente di sette ottave presentati dal Bretschneider e dal Muti diconsi pur pregevoli, ma non sembrano racchiudere invenzione alcuna." Gazzetta musicale di Milano, 12/02/1854, p. 53-54

NAPOLI - "Se dobbiamo arguire dalla specie degli strumenti presentati dai fabbricatori premiati, convien dire che la sola fabbricazione dei pianoforti sia attiva ed anche numerosa in quella capitale. [...] Mach espose quattro pianoforti, uno grande di concerto, gli altri più piccoli. I meccanismi sono fatti dietro sistemi inglesi o francesi." Gazzetta musicale di Milano, 12/02/1854, p. 54

NAPOLI - "Pianoforte del signor Paolo Bretschneider - Il nome che gode il sig. Bretschnaider era di ben valida garentia alla precisa costruzione del pianoforte orizzontale da lui messo in mostra. La estensione della tastiera era di sette ottave, costrutta come dicesi a semplice meccanica, e la cassa di legno palessandro con semplici ma eleganti ornati." Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumes 50-52, Naples (Kingdom). Real Ministero dell'interno, 1855, p. 57

Medaglia di argento Napoli, 1844 | Medaglia d'argento Napoli, 1853

GREGORI Domenico 1838  

TORINO - "173. Piano-forte a coda accorciata e a due pedali : cassa impiallacciata di mahogany e di palmizio con filetti bianchi; pancóne e tavolaccio ricoparti di lastra d’ottone, e tenuti in sesto da tre spranghe longitudinali di ferro, ec. - Opera del sig. Domenico Gregori di Nizza; inviata dalla Regia Camera di Agricoltura e di Commercio di quella Città." Catalogo dei prodotti dell' industria de' R. Stati ammessi alla Pubblica ..., 1838, p. 42

TORINO - "Instrumenti di musica se ne trovano a profusione. Cembalo a coda del signor Gregori, cembalo a tavola del signor Weiss, organo a tastiera ed a cilindro del signor Alovisio, viola e violino dei signori Presenda, violino e chitarra del signor Guadagnini, chiarino e flauto del signor Cortellini, i quali instrumenti debbono tutti essere di una rara eccellenza, ma per ne udi il suono, come exempli - gratia per me, tanto fa il cembalo del signor Weiss e l'organo del signor Alovisio come il mortajo, il trepiede e il campanello del signor Domenico Boeri." Il messaggiere torinese prose scelte di Angelo Brofferio, 1839, p. 472

Nizza (adesso Francia)

Torino ?

?

 

'Fabbricante di pianoforti' ca. 1838-45(⁷)

Nato a Nizza (adesso Francia)


(il seguito)

TORINO - "MEDAGLIA D'ARGENTO. Signor Domenico Gregori, di Nizza al mare. Il signor Gregori, già premiato con medaglia di rame nel 1838, ha esposto quest'anno un piano-forte verticale con tastiera di sei ottave e mezzo, e con cassa elegantemente impiallacciata di mogano, di palisandro e di tasso, con filetti d'argento. Questo strumento è stato molto favorevolmente giudicato dalla Giunta d'esame, principalmente a motivo della forza e della pienezza delle voci gravi, dovute ad una particolar disposizione delle corde più lunghe, seconda tavolo armonica : : quest'aggiunta non sembra aver nociuto alla eguaglianza nella qualità e nella intensità de'suoni. Considerato anche come mobile di ornamento il piano-forte del signor Gregori si può lodare per la bellezza delle impiallacciature e per l'esattezza del commesso. La Camera aggiudica una medaglia d'argento al signor Domenico Gregori, e vede con rincrescimento che la barriera doganale che divide la provincia di Nizza dalle altre provincie del Regno gli vieti di spacciare in queste i suoi piano-forti." Giudizio della Regia camera di agricoltura e di commercio ; di Torino ..., 1844-45, p. 370-371

 

Medaglia di rame Torino, 1838 | Medaglia d'argento Torino, 1844

PANIZZA Carlo 1838

 

TORINO - "422. Pianoforte a cilindro, che eseguisce otto sonate e contiene quattro strumenti, coè flauto e flautino pel cantabile, pianoforte e contrabasso per l'accompagnamento; del sig. Carlo Panizza fabbricante di pianoforti in Alessandria." Esposizione d'industria e di belle arti, Torino, 1838, p. 93 (MuseoTorino.it) e Catalogo dei prodotti dell' industria de' R. Stati ammessi alla Pubblica ..., 1838, p. 93

 

Alessandria, Piemonte ?

 

'Fabbricante di pianoforti' (⁷)

Nato a Alessandria.

 

Elenco d'esposizione Torino, 1838

SCOGNAMILLO Gabriele & Figlio Achille
| SCOGNAMIGLIO

(1816 - ?)

1838  

"Scognamillo Gabriele, fabbricante di pianoforti (Via Poerio n. 76), è nato a Napoli nel febbraio 1816. A 20 anni cominciò a lavorare da ebanista presso Gutwenger, quindi successivamente con Bretschneider, Vincenzo Mach e Lapesa, a cui succedette nel 1858 dietro cessione che questi gli fece della sua fabbrica, ritenendolo il migliore de'suoi allievi. Costruisce per proprio conto ed ha deposito di quelli delle principali fabbriche straniere." Annuario generale della musica, 1874, p. 184

 

Napoli  

76, via Carlo Poerio a Chiaja (*1872)(**1874)(xx1890)(*1892)(*1893)(**1893)

 30, Piazza dei Martiri [Palazzo Calabritto](*1895)(y1896)(x1896)(*1897)(*1903)(*1905)(*1906)(*1907)(*1909)(*1910)

118, via Corminiello a toledo (x1906)

 

'Fabbricante di pianoforti' ca. 1860-1910 [dal 1838 (x1906)]; (⁷)

'Armonium, harpe' (**1889)(*1905) ------- 'Pianohandlung' (xx1890) ------- 'Negozio di pianoforti' (x1896) ------- 'Piano-, Harmonium- u. Musikinstr.-Macher' (x1906)

Figlio di Gaetano SCOGNAMILLO.

La famiglia SCOGNAMILLO passa da Gaetano a Gabriele ed infine ad Achille SCOGNAMILLO.

SCOGNAMILLO Gabriele (y1874)(**1889)(**1893)

SCOGNAMILLO Achille [fu Gabriele] (x1896)(*1903)(*1905)(x1906)(*1907)(*1909)(*1910)

1906 - Proprietario : Achille SCOGNAMILLO (x1906)

 

 
GRIFFA & Figli 1840

INFO EXTRA

GRIFFA & Figli

Torino

Milano

?

a Torino

35, via Corridoni

a Milano

 

'Fabbricante di pianoforti'

Francisco GRIFFA, Milano (1950)

Dal 1840 i componenti della famiglia Griffa si tramandano competenze ed esperienze acquisite e rielaborate nella costruzione e riparazione del pianoforte. L'attività iniziata a Torino si trasferisce a Milano agli inizi del '900.

 

 
MONTÙ Ludovico
| MONTI Lodovico | MONTU
1840  

CALDERA & MONTÙ
su questo sito

ESPOSIZIONI

 

 

 

"Pianoforte, 10 marzo 1868 - Luigi Caldera – Ludovico Montù : Il melopiano è un pianoforte dotato di un motore con carica a manovella, che messo in azione per mezzo di un pedale consente di «continuare alla corda il suono ripercotendola velocemente con un secondo martelletto, il quale, obbediente alla variata pressione del dito che [agisce] sul tasto, oltreché prolungare, [modifica] anche l’intensità del suono, superando in ciò la potenza dell’organo, e dando al pianoforte una fluidità, una dolcezza una varietà di suono inaccostumata e veramente nuova, sorprendente, aggradevolissima». Questo strumento, ideato nel 1862 dall’ingegner Luigi Caldera di Cuneo e prodotto in collaborazione con Ludovico Montù e Stefano Brossa, costruttore torinese di pianoforti, fu presentato nel 1867 all’Esposizione Universale di Parigi, dove suscitò l’interesse perfino dell’«imperturbabile Rossini». Il melopiano fu apprezzato da musicisti come Berlioz, Hans von Bülow, Meyerbeer e Thalberg, e fu guardato con interesse da importanti costruttori (Herz, Érard, Pleyel, Bösendorfer). Stefano Brossa, il primo costruttore, ottenne all’esposizione di Torino del 1868 una medaglia di prima classe per «pianoforti verticali nei quali si scorge limpidezza e sonorità di voce, sveltezza di forme e tastiera obbedientissima». La produzione continuò ad essere premiata sino all’esposizione del 1898." ilpost.it di 27 ott 2011 (immagine) - Vedete CALDERA

 

Torino 9, contrada Ripari (1853-56)(¹⁰)

28, piazza Maria Teresa (1856-57)(¹⁰)

22, contrada della Provvidenza (1858 -61)(¹⁰)

13, contrada della Provvidenza (1861-67)(¹⁰)

10, via Arsenale [piano nobile] (1868-72)(¹⁰)(xx1871)(*1871-72)

 13, via Alfieri (1869-72)(¹⁰)(*1871-72)

 2, via Cernaia (1871-77)(¹⁰)

23, via Garibaldi (**1889)

'Fabbricante di pianoforti' ca. 1853-89[dal 1840 (x1912)]

CALDERA Luigi & MONTÙ Ludovico (*1869) - Vedete CALDERA

Attilio GRIGGI-MONTÙ, suo nipote e successore

INFO EXTRA

Pdf su Luigi CALDERA e Ludovico MONTÙ, il melopiano, 1868

Elenco d'esposizione Parigi, 1867 | Elenco d'esposizione Torino, 1871 | Elenco d'esposizione Vienna, 1873

 

NAPOLITANO Antonio

 

1840

 

INFO EXTRA

NAPOLITANO Antonio

 

Napoli  

CASA PRINCIPALE : 2, vico San Matteo (x1896)

7, Vico San Matteo (x1906)

3, via San Pietro a Maiella (x1926)

a Napoli

 

'Fabbricante di pianoforti' ca. 1896-1926

'Negozio di pianoforti' (x1896) ------- 'Piano-Handlung' (x1906) ------- 'Piano- u. Harmonium-Handlung' (x1926)

 
LUCHERINI Angiolo 1841  

"Dal Negozio di Musica, e Piano-forti di Angiolo Lucherini in piazza del Granduca sarà pubblicata per associazione nna collezione contenente i pezzi più applauditi degli Oratori, e Opere serie di Rossini, Mayerbeer [sic], Mercadante, Vacca i, ed altri celebri compositori ridotti a guisa di sonate servibili per Organo, e per il Piano forte anche di cinque ottave. Detti pezzi verranno ridotti dai più abili Maestri in un modo facile, saranno divisi in sei fascicoli di n. pagine al prezzo di L. 1. 6. 8 l' uno. Il primo sortirà il 15 del prossimo Ottobre l'ultimo nel mese li Gennaio 1827. le associazinni si ricevono in detto negozio fino alla metá di Ottobre." Gazzetta di Firenze, 26/09/1826, p. 112

"Nel Negozio di Musica, e Piano-Forti di Angiolo Lu cherini in Piazza del Gran -Duca trovansi vendibili i seguenti pezzi: Czerni – Introduzione, e variazioni per pian-forte, e flauto L. 3. Garnier – Metodo completo per oboe L. 10. – Piccolo metodo per Flauto L. 1. 6. 8. Righini Solfeggi in chiave di Soprano L. 4 - Clementi, Metodo completo per P. F. prima traduzione Italiana sulla quinta edizione di Parigi L. 18 – Iansen, Trecento cadenze in sol maggiore per P. F. L. 9 – In detto Negozio sono povvenuti recentemente dei P. Forti nuovi a tavolino, e a coda di Graf, Leschen, Jachesh, Oscha, e di altre primarie fabbriche di Vienna, e per render semipre più completo l'assortimento trovansi dei P. Fi, a sette ottave, e quattro corde per ogni tasto fabbricati a Berlino dal rinomato Autore Druner, e tanto i nuovi che gli usati si rilasciano in compra, e a nolo a discretissimi prezzi." Gazzetta di Firenze, 06/06/1829, p. 3

"Nel Negozio di Musica, e Pianoforti di Angiolo Lucherini in Piazza del Granduca sono sortiti i seguenti pezzi nuovi.
[...]. Quei Sigg. che volessero onorare di commissioni il suddetto Negozio ad ogetto che non le siano ritardate, favoriranno scrivere direttamente nel Angiolo Lucherini essendo egli il solo, ed unico propretario del Piano forti, musica, ed ogni altro ogetto esistente nel Negozio, e Magazzini separati." Gazzetta di Firenze, 06/05/1830, p. 14

"Si engono i Signori dilettanti, e professori di Musica che è stata attivata in Firenze una Fabbrica di Piano forti, ove prestano la loro opera diversi artefici di Germania, il capo dei quali è stato per molti anni direttore di una delle primarie fabbriche di Vienna. Detta Fabbrica è stata fornita di tutte le macchine necessarie per eseguire con la massima perfezione ciascun pezzo secondo i recenti metodi di Vienna, e Londra, ed è stata provveduta dei legnami forestieri adattati per detta lavorazione. - Quanto prima saranno in ordine alcuni Piano-forti, i quali potranno esaminarsi, e sentirsi a piacimento. La massima precisione, e solidità nel lavoro, e la tenuità del prezzo lusingano il proprietario di detta fabbrica Angiolo Lucherini di essere onorato di molte commissioni, essendo egli in grado di eseguirne qualunque numero atteso che la fabbrica conta oltre 20. lavoranti. Si accomodano, e si rimettono a nuovo quei Piano forti che fossero in cattivo stato atteso il lungo uso. I Signori committenti potranno dirigersi al suddetto Augiolo Lucherini Negoziante di musica, e Piano forti in Piazza del Granduca." Supplemento alla Gazzetta di Firenze, 10/05/1831, p. 230


Firenze Piazza del Granduca (*1826)(x1829)(**1830)(**1831)(x1834)(*1835)(xx1843)(*1846)

Piazza del Duomo presso il Palazzo Riccardi (xx1843)

via dei Legnaioli (***1854)

20 lavoranti in 1831

 

'Fabbricante di pianoforti' ed editore di musica

Diretto per un tecnico tedesco, usando le etichette del tedesco. (⁷)


(il seguito)

"Negozio di Musica, e Piano-Forti di Angiolo Lucherini posto in Piazza del Granduca sono stati pubblicati i seguenti pezzi di musica per Piano-Forte. [...] Nella fabbrica di Piano Forti del suddetto Angiolo Lucherini diretta da artefici di Germania sono sortiti diversi Piano-forti costruiti tanto nell'interno, quanto nell'esterno secondo il metodo del rinomatissimo Graf di Vienna, e si rilasciano a discretissimi prezzi." Gazzetta di Firenze, 13/10/1831, p. 504

"Presso gli Editori del Giornale di Commercio Piazza S. Trinita è Angiolo Lucherini Fabbricante di Piano-forti in Piazza del Gran-Duca, trova in vendita Contradanza francese rdotta per Piano-forte dal Barone di Kaulmans e dedicata a S. A. la Principessa Matilde di Montfolt al prezzo di paoli 2." Gazzetta di Firenze, 28/01/1834, p. 22

"PIANO-FORTI DI VIENNA - a prezzi fissi dei depositi di ANGIOLO LUCHERINI. Situati in Firenze in Piazza del Gan-Duca, e Piazza del Duomo presso il Palazzo Riccardi. Pianoforti a coda di legno noce con casse filettate, e di forma alla francese, con corde tutti inglesi, con le solite mutazioni.
POTTIE - Zecchini 76
TOMASCHEK - Zecchini 70
SIMON - Zecchini 68
BAYER - Zecchini 57
IAHN CHRISTOF - Zecchini 54
SEIGMOND - Zecchini 54
SCHOT - Zecchini 52
PARIDON - Zecchini 51
SCHRIMF - Zecchini 45
I Piano-forti dei sopra descritti Autori con cassa solita senza corde inglesi, e di seconda qualità costano dai tre ai sei Zecchini meno dei prezzi sopra indicati. I medesimi Depositi sono forniti di altri Piano-Forti a coda e a tavolino di molte altre Fabbriche di Vienna, come pure si trovano dei Piano-Forti usati a discretissimi prezzi." Gazzetta di Firenze, 19/08/1843, p. 172 - Vedete POTTJE, SIMON, BAYER, SCOTT, PARIDON, SCHRIMPF, JAHN e TOMASCHEK

"Piano-Forti - di Francia di Erard, Pleyel, Mager, maury, e altri. - Di Germania di Tomaschek, Oxa, Simon, Potie, Schot e altri per vendersi e darsi a nolo presso Angiolo Lucherini in Piazza de Gran Duca." Gazzetta di Firenze, 22/12/1846, p. 57

"ARCHIVIO DI MUSICA Contenente 9000 Opere per Piano-forte solo a 4 mani, e accompagnamento di vari strumenti. Tutte le Opere complete per canto di Rossini, Bellini, Donizettti, Pacini, Verdi, e altri compositori. Musica da Chiesa, Metodi per tutti gli stumenti di cui trovasi un catalogo stampato. Il tutto per darsi a nolo nel Magazzino di Piano-Forti di Angelo Lucherini in Piazza del Granduca." Gazzetta di Firenze, 22/12/1846, p. 63

 
SALTINI Leopoldo 1841

Pianoforte verticale giraffa, ca. 1843, collezione privata, Italia

Firenze ?

 

'Fabbricante di pianoforti ' ca 1841

"La Medaglia D'argento è stata in simil modo conferita al Sig. Leopoldo Saltini di Firenze per avere esposto un pian-forte verticale con flauto e fisarmonica, tutto riunito, e tutto assai bene eseguito. In questo pian-forte i diversi strumenti riuniti possono essere sonati colla medesima tastiera ed a piacere o tutti insieme o uno indipendentemente dall'altro." Rapporto della pubblica esposizione dei prodotti di arti e manifatture, 1841, p. 53

 

Medaglia d'argento Firenze, 1841

STANZIERI Giovanni 1841

 

PARIGI - "Stanzieri (Jean), à Naples. — Piano de construction nouvelle, à squelette en fer." Catalogue général: Exposition Universelle de 1867 à Paris, Volume 1, 1867, p. 126

Brevetto del 1866 : "Stanzieri Giovanni a Napoli. Pianoforte di nuova costruzione e di nuovo meccanismo. Anni 5." Annuario scientifico ed industriale: rivista annuale delle scienze d ..., 1867, p. 627  -  "Giovanni Stanzieri, costruttore di pianoforti, cercò rendere più armonici e sonori questi strumenti, preservandoli ad un tempo dalle alterazioni, a cui vanno soggetti per le variazioni almosferiche. Si servì all' uopo d' uno scheletro di ferro, nel quale inquadrò la tavola armonica, e rese la cassa esteriore indipendente dallo stromento, così che non ad altro servisse se non che a guarentirlo quando non è in azione. Foggiò la spina, o archetto del pianoforte a guisa del ponticello del violino per accrescer la limpidezza del suono, modificò il congegnamento della tastiera ed altri particolari di costruzione, tanto da meritare lode ed incoraggiamento per questi suoi studii, sicchè fu premiato con medaglia Accademica." Atti del R. Istituto d'incoraggiamento di Napoli, Volumes 17-18, 1867, p. 18 - Bollettino delle privative industriali del regno d'Italia, 1866, p. 46-47

 

Napoli 3, vico Fico a San Brigida (*1845)

101, vico Conte di Mola (x1896)

 

'Fabbricante ed accordatore di pianoforti' ca. 1845-96; (*1845)

Il suo figlio era Giuseppe STANZIERI (1835-1861), pianista e compositore famoso, è sepolto al Père Lachaise, Parigi, Francia

1876 - "Giovanni Stanzieri, uno dei più vecchi fabbricanti di pianoforti di Napoli, nel 1850, per secondare il talento musicale di suo figlio, smise la fabbrica e partì per la Germania, onde farlo studiare. Mortogli sventuratamente il figlio a Parigi nel 1861, dove ritornare a riprendere la fabbricazione antica.
Nel 1866 espose nella gran Sala di Monteoliveto in un concerto pubblico, una nuova costruzione di pianoforti a Scheletro di ferro, della quale ottenne la privativa dal Ministero, e la medaglia dal R. Istituto d'incoraggiamento di Napoli.
Oggi lo Stanzieri ha costruito altri due pianoforti del medesimo sistema, con l'aggiunta della Tavola armonica, collocata al contrario di come si usa ordinariamente, acciocchè la stessa riceva il colpo de' martelli di fronte, e non alle spalle, come in tutti gli altri pianoforti ; come pure ha apportato altre modifiche alla meccanica della tastiera.
Fin dal 1866 siffatta costruzione fu trovata vantaggiosa alla tenuta dell'accordo, non essendo soggetta alle variazioni atmosferiche.
Attestano i sottoscritti che avendo visitato i pianoforti di nuova costruzione del fabbricante signor Giovanni Stanzieri da Napoli, costruzione che egli chiama a Scheletro di ferro, ne rimasero soddisfattissimi sia per la sonorità, e per molti altri vantaggi che meglio garentiscono la conservazione dell'istrumento.
Attalchè i sottoscritti rilasciano di buon grado al prelodato signor Stanzieri il presente Documento con facoltà di valersene come meglio gli parrà.
Visto Il Presidente Lauro Rossi, Michele Cemmele, il direttore Lauro Rossi, Francesco Coop." Gazzetta musicale di Milano, Volume 31, 24/09/1876, p. 326

'Fabbr. di pianoforti' (x1896)

Elenco d'exposizione Parigi, 1867

MACH Vincenzo
| MACK

 

 

 

 

1842  

MANIFATTURA DI PIANOFORTI V. MACH & C. NAPOLI - FABBRICA PALAZZO CARIATI

Pianoforte verticale ca. 1850, CulturaItalia.it

NAPOLI - "Fabrica di pianoforti di Vincenzo Mach e Paolo Bretschneider sita nel vicolo Sergente Maggiore N.° 51 primo piano.
Pianoforte di maogano a sette ottave, con trasporto della tastiera e del forte, nuovo meccanismo inglese, e colla lastra di metallo fuso per duc. 400.
Pianoforte a mezza coda di legno palissandro a sette ottave all'uso Tedesco e colla lastra di metallo fuso per duc. 300." Elenco di saggi de prodotti della industria napolitana presentati nella ..., 1842, p. 37

NAPOLI - "Contengono il meccanismo tedesco." Expo Napoli Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumes 34-33Naples (Kingdom), Real Ministero dell'interno, 1844

NAPOLI - "Fabbrica di pianoforti di Vincenzo Mach, in via Monteoliveto palazzo Gravina, 2° piano. Due pianoforti, ogni uno di diversa costruzione, i cui prezzi si troveranno seguati su di essi." Elenco di saggi de' prodotti della industria napolitana presentati nella ..., 1844, p. 52

NAPOLI - "Tre pianoforti di diverso lavorìo sono quelli del fabbricante Vincenzio Mach, ma tutti contengono il meccanismo tedesco; uno è a tavolino di bellissima forma, ed ha la tastiera di solo sei ottave, e gli altri due sono a coda di elegante aspetto, e di armonioso suono." Expo Napoli - Rapporto letto al Real Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali, Francesco Cantarelli, 1844

NAPOLI - "Manifattura premiata di pianoforti di V. Mach, e C., Palazzo Cariati.
Grande pianoforte a coda di concerto a 3 corde 7 ottave, nuovo sistema di scappamento alla Pleyel, con barre armoniche per la nettezza del suono, sistema nuovo di Agnoff per la perfezione dell’ accordo, con 5 barre di ferro; in legno palessandro profilato, abbellito di legno rosa. ‘
Altre di grande modello verticale, a 3 corde, di 6¾ ottave con nuovo meccanismo, di legno mogano ed in palessandro.
Altro verticale con corde obblique a 3 corde, 6¾ ottave, con nuovo meccanismo, in legno mogano moschettato, con bassirilievi di ebano massiccio.
Altro a mezza coda della più bella forma, con meccanismo di ultima invenzione alla Pleyel, con barra di ferro, sistema d’ Agnoff, con bassi rilievi di legno rosa massiccio.
Altro a mezza coda, con meccanismo di Vienna, con nuovi perfezionamenti di 6¾ ottave, con barre di ferro, barre metalliche ed in mogano.
(N. B. ) Questa fabbrica garantisce per due anni i suoi istrumenti."
Elenco di saggi de' prodotti della industria napolitana maggio 1853, p. 52  (il seguito )

 

Napoli 51, vicolo Sergente Maggiore (*1842)

4, strada Monteoliveto Palazzo Gravina, 2° piano (**1844)(*1845)

Fabbrica : Palazzo Cariati alla Concordia (***1853)(**1856)

34, Largo a Capella (***1865)

Strada Santa Caterina a Chiaja (x1853)(x1863)(x1866)

Strada di Chiaia Palazzo Francavilla (***1867)

33, Piazza dei Martiri Palazzo Calabritto (*1872)(*1873)(x1876)

61, Strada Baglivo Uties a Toledo (**1880)(**1883)

 

'Fabbricante di pianoforti' verticali, pianoforti a tavolo e a coda ca. 1842-83

MACH Vincenzo & BRETSCHNEIDER Paolo (*1842). Vedete BRETSCHNEIDER (°1838)

Strumenti Italiani, realizzato a Napoli dal costruttore Mach. Evidentemente ispirato alla produzione francese : PLEYEL (°1807)

Ha ricevuto in 1853 un premio per un piano con le fibbie (⁷)

MACH V. & Co (x1853)(x1863)(x1866)

'in Pianoforti' (**1856) ------- 'Pianos, also for hire' (x1876)(**1880)(**1883)


(il seguito)

NAPOLI - "I premiati sono quindici. Due con grande medaglia d'oro, e sono i signori Federico Pasquale e De Meglio Carlo: sei con piccola medaglia d'oro, i signori Breazzano Vincenzo, Helzel Giorgio, Helzel Egidio, Mach Vincenzo, De Meglio Giovanni, Sievers Ferdinando: sette finalmente con medaglia d' argento, i signori Bretschneider Paolo, Carrabba Pietro, Dei Baroni Corvo Girolamo, Leone Giuseppe, Maurer Giovanni, Muller (fratelli), Muti Raffaele. [...] Mach espose quattro pianoforti, uno grande di concerto, gli altri più piccoli. I meccanismi sono fatti dietro sistemi inglesi o francesi." Gazzetta musicale di Milano, 12/02/1854, p. 53-54

NAPOLI - "Pianoforti del signor Vincenzo Mach e Compagni. - La fabbrica del signor Mach già godea presso di noi una lusinghiera riputazione; ed egli sapea confirmarsela con gli applauditi pianoforti che al pubblico esame esponeva. Il primo gran pianoforte orizzontale di concerto, se pel suo esterno richiamava l'attenzione di quanti visitavano quelle sale, essendo di palessandro elegantemente ornato di lagno rosa, lo era molto più per la interna sua costruzione. Il meccanismo infatti della tastièra, della estensione di sette ottave, era sul sistema di scappamento alla Pleyel ; aveva tre registri di corde, e le così dette barre armoniche, nuovo sistema inglese di Tacche ed Agraff, riconosciuto utilissimo per la nettezza della voce, e pel giusto accordo. Ad assicurarne poi la stabilità egli ne foderava il pancone con cinque sbarre e cordiera di ferro prolungata. Il secondo pianoforte anche a coda, ma di piccola dimensione, era di palessandro con ornati alla rococò, e piedi di ebano e legno rosa. L'interno meccanismo era sullo stesso sistema del precedente; egli però vi avea applicata una nuova modifica inventata a Parigi, vi avea fatto cioè le forche di metallo con le viti a pressione. Un'altro verticale, obliquo, di legno di mogano moschettato, e bassorilievi di ebano massiccio, avea la tastiera di sei ottave e tre quarti, con meccanismo secondo le ultime modifiche francesi, e tre registri di corde. Abbenchè questo strumento nulla avesse offerto di nuovo, pel tuono di voce però, e per la perfetta esecuzione degnamente figurava fra gli emuli suoi. Anche un altro, dello per studio, dello stesso legno mogano, con intagli di ebano, e col meccanismo alla tedesca, reputavasi dello stesso merito del precedente. Un quinto pianoforte, in fine, a mezza coda, di legno mogano, con la tastiera di sei ottave e mezzo, secondo il recente meccanismo di Vienna utilmente innovato dal costruttore, e col pancone fortificato da barre di ferro, per eleganza, lavorio, e bontà non era secondo agli altri. Epperò i giusti encomii che dalle persone intelligenti si largheggiavano al sig. Mach, lusingavano abbastanza le cure e le sollecitudini ch'egli spende per l'incremento della sua fabbrica." Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumes 50-52, Naples (Kingdom). Real Ministero dell'interno, 1855, p. 55

FIRENZE - "Mach Vincenzo, avente fabbrica in Napoli, ha esposto quattro piano-forti. Il primo di 7 ottave, a coda, con cassa di mogogon, del prezzo di lire 1250, ha buoni bassi, voce di bel carattere ma non molto espansiva, e si presta assai bene alla esecuzione. Il meccanismo è immaginato sopra un sistema misto italiano e francese. Gli altri tre piano-forti sono verticali: il primo è di 7 ottave con cassa di mogogon, del prezzo di lire 1500, a corde dritte: il secondo è mezzo obliquo, con cassa di palissandro, del prezzo di lire 1000: il terzo è obliquo, del prezzo di lire 2000. Il meccanismo è francese; la voce è piuttosto buona, ma difetta di sonorità. La Sezione, in vista del merito del primo di questi piano-forti, crede che possa conferirsi al Mach l'onorificenza della medaglia, in visto tanto del primo dei suddetti strumenti, quanto dell'insieme della fabbricazione." Expo Firenze - Esposizione italiana tenuta in Firenze nel 1861, Volume 2, 1861, p. 396 - Gli strumenti musicali all'esposizione italiana del 1861 descrizione sommaria e motivi dei giudizii pronunziati dalla terza Sezione della Classe 9. del Consiglio dei Giurati per L. F. Casamorata, 1861, p. 16

FIRENZE - "6. Mach Vincenzo di Napoli.
Piano-forte a coda di 7 ottave, con cassa di magogano, del prezzo di L. 1250. Meccanismo francese modificato : voce poco espansiva, ma buona : buoni bassi : si presta bene all'esecuzione."
La esposizione italiana del 1861 giornale con 190 incisioni e con gli atti ..., 1861, p. 269
- e - Consiglio dei giurati: Cenno sommario dui giudizi emessi dalla commissione ..., 1861, p. 7

FIRENZE - "Mach Vincenzo, Napoli. [Napoli P. 3 A. e O.] — Pianoforti, Esposizione Firenze 1861." Catalogo officiale pubblicato per ordine della Commissione reale, Firenze, 1862

INFO EXTRA

Pianoforti.eu.org

 

1842, 1844 E 1853 colla megaglia d'oro, Napoli | Elenco d'esposizione Firenze, 1861

FUMMO Antonio

(1818 - ?)

 

 

 

 

1843  

Pianoforte-armonium ca. 1868, Villa La Petraia, Napoli, Italia

FUMMO
su questo sito

ESPOSIZIONI

Cliccate sul link qui sopra.

Pianoforti e Fisarmonica unita (chiamato Piano-Melodio) (⁷) (*1860), p. 645 : 'Piano melodium' Catalogue général‎, 1867

Brevetto del 1860 : L'invenzione de pianoforti con organetti armonici a flauto. Napoli, 26 Marzo 1860. Collezione delle leggi e de' decreti reali del Regno delle Due Sicilie, 1860, p. 169-170

Brevetto del 1871 : 19. 27 gennaio 1871. Attestato di privativa per anni tre al signor Fummo Antonio in Napoli. — Auto-piano, ossia pianoforte verticale a tastiera e cilindro alla stessa corda. Annali del Reale museo industriale italiano, Volume 1, 1871, p. 421-323

Brevetto del 1872 : Fummo Antonio, Napoli. — Pianoforte verticale ed a coda in ferro e cristallo, invenzione Fummo — anni 3." Annuario scientifico ed industriale, 1873, p. 816

Brevetto del 1875 : "ATTESTATO di prolungamento (18 giugno 1875 - Vol. 16, N. 91), per anni sette, à datare dal 31 marzo 1875, della privativa industriale rilasciata il 12 marzo 1874 - Vol. 14, N. 203, al signor Fummo Antonio, a Napoli, per un trovato che ha per titolo: Pianoforte verticale e a coda in ferro, nuovo sistema." Bollettino delle privative industriali del regno d'Italia, 1875, p. 406 - e -  Annuario scientifico ed industriale, 1876, 821

"Invenzioni e scoperte e segnatamente del piano melodio sistro verticale ad una tastiera." Fummo Antonio, 1866

 

Napoli via Toledo (1868)

178, Strada Toledo (***1865)

 

'Fabbricante di Pianoforti di S.M. il Re. d'Italia'

BIO

"Fummo Antonio, fabbricante di pianoforti, è nato a Napoli il 16 maggio 1818. Fin dall'età di 20 anni attese alla costruzione di pianoforti sotto la direzione di Carlo Enchen. 1846 intraprese l'esercizio dell'arte per proprio conto è d' allora sinoggi, oltre varie invenzioni di meccanica applicata alle arti, ha costrutto tra gli altri con sistemi propri: Piano melodio a coda e ad una tastiera, Sistro a tastiera, strumenti approvati dal 1o Congresso Musicale di Napoli (1864); Auto-piano ossia pianoforte a tastiera ed a cilindro, premiato con medaglia d'oro dal R. Istituto d'Incoraggiamento di Napoli (1871), Piroauto-piano che ottenne la Menzione Onorevole alla Mostra Marittima (1871) e Pianomelodio verticale ad una tastiera premiato con Medaglia d' argento, primo premio, dal VII Congresso Pedagogico Italiano, (Napoli 1871). Il Fummo fu decorato della Croce dei SS. Maurizio e Lazzaro e nominato Fabbricante di S. M. il Re d'Italia nel 1862." Annuario generale della musica, 1874, p. 94

"XIII. Vista la deliberazione data dal Consiglio provinciale addi 15 gennaio ultimo. Vista la dimanda del signor Fummo cav. Antonio, costruttore di pianoforti, diretta ad ottenere un sussidio, che di unita alle lire mille all'uopo largitegli da questo Municipio, valesse a dargli agio di assistere alla Esposizione Universale di Parigi. Attesocchè il signor Fummo è artefice di grande rinomanza, e di non comune condizione, e tale che il Municipio di Napoli non volendo confonderlo colla condizione, di quegli Operai che ha prescelto spedire a Parigi, gli è stato largo di un sussidio doppio che per gli altri; Che ragione e convenienza volendo che tali sussidii sie no proporzionati appunto allo stato dello Artista, è forza riconoscere che le mille lire ottenute dal Municipio non possano bastare al signor Fummo. Che nel primo dispositivo della deliberazione provinciale suddetta, fu demandata la Deputazione a valutare secondo opportunità, e convenienza la somma del sussidio. Che la ripruova della convenienza di dare maggiori somme al Fummo sta nella convinzione del Consiglio di Prefettura, nella pubblica voce, nelle esortazioni della stampa, e uella eccezionalità che il Municipio ha dichiarato competere al valente inventore del nuovo Piano — melodium-sistro.Il Consiglio di Prefettura, Avvisa, Largirsi al signor Fummo una somma uguale a quella che il Municipio gli ha dato, cioè lire mille. Firmati i Consiglieri - Ferrara- Gatti - Avellino." Atti della deputazione provinciale di Napoli, 1867, p. 267-268

INFO EXTRA

Pianoforti a coda con organetti armonici a flauto progettati da Antonio Fummo, da Archivi Teatro Napoli Beni Culturali

Brevetto a Napoli, 1859 | Elenco d'esposizione Firenze, 1861(¹⁷) | Elenco d'esposizione Parigi, 1867 | Piccola medaglia e la grande, massima ricompensa Napoli, 1870 | Elenco d'esposizione Vienna, 1873

 

SARDI Giovanni

 

1843 Palermo (Sicilia) ?

'Fabbricante di pianoforti' (⁷)

 
BRIZZI & NICCOLAI
| NICOLAI

 

 

 

 

1844

 

Pianoforte a tavolo ca. 1840, distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, Musikhistorisches Museum von Wilhelm Heyer, Cöln, Germania
Tastiera 'muet' ca. 1900, Schweizer National Landesmuseum, Zurigo, S
vizzera

PARIGI - "Mélopiano ; pianos d'une sonorité agréable, mais claviers résistants." Esposizione a Parigi, Rapport sur les instruments de musiques à l'exposition universelle de 1878, Chouquet

PARIGI - "BRIZZI ET NICOLAÏ. - Italie. - Pianos et harmoniums ; mélopiano ; pianos d’une sonorité agréable, mais claviers résistants." Chouquet, Rapport sur les instruments de musiques à l'exposition universelle de 1878

PARIGI - "18. Brizzi e Niccolai, Firenze. — Pianoforti verticali (n. 2). La Casa commerciale Brizzi e Niccolai, fondata nel 1844, ha intrapreso la manifattura de pianoforti solo nel giugno 1875." Catalogo generale, Commissione reale italiana per l'Esposizione universale del 1878 in Parigi, 1878, p. 60

MILANO - "La ditta Brizzi e Niccolai, di Firenze, ha esposto quattro pianoforti verticali di differente formato ed un pianoforte a coda, tutti mirabili per la bella costruzione e la vigorosa e brillante sonorità. Solo non oseremmo
accertare che la meccanica di quello a coda strumento degno dei più poderosi pianistisia lavoro nazionale.
La fabbrica Brizzi e Niccolai gode così bella rinomanza da onorare il paese. Ad essa sono dovuti pianoforti a corde diritte, a corde oblique, a cordiera di ferro, a corde incrociate, e secondo i più recenti sistemi americani. Col tempo giova sperare trovi dei modelli e dei sistemi originali, così da poter sfidare i Pleyel e gli Erard.
Oltre un bel pianoforte con armatura in ferro, la quale preserva lo strumento da qualsiasi alterazione, fra gli strumenti del Brizzi ne abbiamo ammirato uno elegantissimo pei suoi lavori di basso rilievo in legno; ma sì l'uno che l'altro, questi due strumenti sono superati di gran lunga da quello a coda summenzionato, dalla voce piena, gagliarda, epica, dagli acuti vibrati e scintillanti; qualità codeste pronte a metamorfosarsi a seconda del tocco del pianista e così da simulare talfiata la dolce armonia di un'arpa eolia." Il teatro Illustrato, Il salone Pompejano espozione Nazionale del 1881, 10/1881, p. 7

AREZZO - "L'elenco dei premiati, con medaglia d'oro, incomincia collo Stabilimento Brizzi e Niccolai di Firenze, così distinto, specialmente per la costruzione del pianoforte a mezza coda e per vari pianoforti verticali, oltre all'applicazione del melopiano Caldera e della tastiera cromatica del prof. Grassi-Landi. I pianoforti dello Stabilimento Brizzi e Niccolai sono stati ritenuti pregevoli principalmente per l' unitezza e buon timbro di voce, per la tastiera pronta ai più difficili giuochi di mano e la lodevole costruzione. Il cav. Niccolai poi, ha il merito di aver ridotto a fabbrica importantissima, quella che pochi anni addietro poteva considerarsi come una cosa insignificante. [...] Tornando all'elenco dei premiati, ecco come vennero assegnate le Medaglie d'oro :
1. Brizzi e Niccolai pei pianoforti [...]" Arte e storia, 01/10/1882, p. 143

 

Firenze via dei Cerretani (***1856)(xxx1860)

[4], Piazza Santa Maria Maggiore (**1863)(***1863)

Palazzo Aldobrandini, Piazza Madonna (y1868)(x1872)

Succursale in [12], via dei Cerretani (y1868)(x1872)

Piazza Madonna degli Aldobrandini (***1873)

12, via dei Cerretani (*1878)(y1880)(1886)(**1889)(x1889)(*1893)(*1895)(*1896)(x1896)(x1899)(*1903)(*1905)(*1906)(*1907)(*1909)(*1910)(x1912)(y1918)(x1926)(*1932)(**1933)

13, via di Soffiano (1895)

Valetta, Malta (1909)

2, via Cerretani (*1929)

10, via Cerretani (y1939)(y1942)

 

'Fabbricante di pianoforti', pianoforti a tavolo ed armoni e 'melopiani' ca. 1878-1933 [dal 1844 (x1906)(x1912)(x1926)]

Brizzi e Niccolai è stata fondata nel 1844 a Firenze, trasferitasi poi nel 1909 a Valetta, Malta.

BRIZZI & NICCOLAI : Commercianti per Samuel MEISNER a Firenze (⁵)(⁷)

"I. Gli strumenti a tastiera Brizzi e Nicolai di Firenze : pianoforte con tastiera cromatica." (¹⁹)

'Gabinetti di Musica e Pianoforti per nolo e vendita' (**1863) ------- 'Gran deposito di piano-forti, strumenti a fiato e musica, Sala per concerti' (y1868) ------- 'Gran fabbrica premiata di pianoforti e magazzino di strumenti musicali' (y1880) ------- 'Fabrica di pianoforti' & 'Negozio di pianoforti' (x1896) ------- 'Fabbrica di pianoforti' (x1899) ------- 'Piano-Fabrik u. Handlung mit Musikinstr., ausländ. Pianos, Harmoniums, Harfen u. Musikalien' (x1906) ------- 'Musikal.-Verlag, auch Handlung mit Musikal., Pianos, Harmoniums, Harfen, Musikinstr., Musikw., sowie Saiten für Harfen. Auch Reparatur-Werkstatt' (x1912)(x1926) ------- 'Vendita, riparazioni e noleggio' (**1933)

1906-26 - Proprietario : G. NICCOLAI (x1906)(x1912)(x1926)


(il seguito)

MELBOURNE - "COTTAGE PIANOS. [...] BRIZZI AND NICCOLAI, who show a fair sample of their make, have adopted the overstrung system, but, in other respects, they have retained the principles of the European makers. The piano is well constructed, the action is good, and the tone and touch of the kind that has hitherto characterised this firm. First award." Official Record: Containing Introduction, History of Exhibition, Description ..., 1882, p. 49

TORINO - "1494. Brizzi e Niccolai, Firenze. Per la sempre più emergente bontà, leggiadria e piacevolezza di suono dei pianoforti di sua fabbricazione; per lo impulso efficacissimo che in pochi anni seppe imprimere allo sviluppo di una industria che ormai in Italia segna un reale e proficuo progresso artistico e commerciale." Esposiziona generale italiana, Torino, 1884, p. 25 (MuseoTorino.it)

BOLOGNA - "N. 64. Brizzi e Nicolai. Firenze. Tre pianoforti verlicali. Un pianoforte verticale a corde incrociate. Un pianoforte a coda. Rappresentante F. Biancani, Bologna." Catalogo ufficiale, Esposizione internazionale di musica, Bologna, 1888, p. 123

BOLOGNA - "E finalmente sta in primissima linea il Brizzi e Nicolai di Firenze, il quale è l'unico che possa competere al pari colle migliori fabbriche estere. Furono fatte esperienze in questo senso confrontando gli effetti acustici ed i pianoforti di questa ditta non scapitarono punto. Sono cinque pianoforti, fra i quali primeggia un a coda con meccaniche di fabbricazione propria, sistema Erard semplice. La qualità del suono e la prontezza dei meccanismi è oltremodo lodevole ed in vero abbiamo ragione di rallegrarci per questo splendido risultato dell'industria nazionale." Gazzetta musicale di Milano, 07/10/1888, p. 372

PARIGI - "1 . BRIZZI & NICCOLAI, à Florence, via Cerretani. — Piano vertical." Catalogue général officiel de l'exposition universelle de 1889, p. 17 (gallica.bnf.fr)

PARIGI - "I nostri fabbricanti non si sono astenuti ; ma è ben lungi che vi siano tutti; così, pei Fiorentini, non trovammo che dei piano-forti a 7 ottave di Brizzi e Niccolai e di Volpi, che ha inoltre un piano-arpa di 6 ottave, nonché dei buoni intagli, alcuni dei quali dorati, di Valdinori." L'Economista, 10/11/1889, p. 714

MILANO - "Entriamo nel salone riservato ai pianoforti ed agli organi. Espongono pianoforti Daverio Giosuè, Sala Francesco e Figli, Norcini Angelo, Angelo Stangalini, Mola Giuseppe, Pellandi Ottina, F. Colombo, Brizzi e Nicolai, Roeseler Carlo, Perotti Carlo, Mattarello Vincenzo, Daverio Luigi, Garatti e C. che espone oltre i pianoforti anche gli armonium, i Fratelli Pozzi coi pianoforti a manubrio, ecc." Guide del visitatore nelle esposizioni riunite del 1894 in Milano, 1894, p. 175

 

Medaglia di bronzo, Parigi 1878 | Elenco d'exposizione Milano, 1881 | Medaglia d'oro Arezzo, 1882 | First award Melbourne, 1882 | Diploma d'onore Torino, 1884 | Elenco d'exposizione Bologna, 1888 | Medaglia di argento Parigi, 1889 | Elenco d'esposizione Milano, 1894

 

 

SCHMID Giovanni
| SCHENID
| SCHMIDT

&

EPPLER Giacomo
| HEPPLER

1844  

NAPOLI - "Fabbrica di pianoforti de’ Soci Giovanni Schmid, e Giacomo Eppler tedeschi sita nella Trinità degli Spagnuoli N.° 22.
Pianoforte di forma ovale di maogano riccio di sette ottave con meccanismo e scappamento all'inglese, e con cordiera di ferro coverta di legno acero per attaccarvi le corde, per duc. 500."
Elenco di saggi de prodotti della industria napolitana presentati nella ..., 1842, p. 43

NAPOLI - "La meccanica e lo scappamento del pianoforte de'soci Giovanni Schmid e Giacomo Eppler sono all'uso inglese, e ciò che vi troviamo di nuono, è la spina ed i bischeri situati al di sotto del pancone ; poichè il martello battendo la corda in senso opposto, la rende più salda, e la voce fassi più armoniosa e chiara." Expo Napoli - Rapporto letto al Real Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali, Francesco Cantarelli, 1844

NAPOLI - "Fabbrica di pianoforti dè socj Giovanni Schmid e Giacomo Eppler, nella salita Trinità degli Spagnuoli N.° 22. Pianoforte a coda di legno palissandro col pancone rivestito di ferro fuso, e con la cordiera di ferro. La spina, ed i bischeri sono situati al di sotto del pancone: utile novità, poiché il martelletto battendo la corda in senso opposto, e rendendola più salda, ne risulta che la voce fassi più armoniosa e netta. La meccanica, e lo scoppamento son costrutti all'inglese. Vi è la tastiera di avorio, che conta sei ottave e mezzo, e due tasti. Evvi la lira a due pedaliere con lo smorzo, e trasporto della tastiera, per due 500." Elenco di saggi de' prodotti della industria napolitana presentati nella ..., 1844, p. 53

NAPOLI - "Bella e numerosa si è mostrata la fabbricazione degli strumenti musicali in questo concorso industriale. Non meno di un'arpa, un pianoforte ad arpa, e nove pianoforti di svariate forme ne contiene la gran Sala, de'quali alcuni sono di legni esotici, altri di legni nostrali, ma quasi tutti rassomigliansi per gli ornamenti che li decorano, e per la eleganza e precisione con cui sono lavorati. Dei diversi meccanismi di pianoforti parlammo dettagliatamente nel nostro rapporto sulla mostra dell'anno 1838, e conseguentemente ora accenneremo solo qualche particolare che merita la vostra attenzione. La meccanica e lo scappamento del pianoforte de'soci Giovanni Schmid e Giacomo Eppler sono all'uso inglese, e ciò che vi troviamo di nuono, è la spina ed i bischeri situati al di sotto del pancone; poichè il martello battendo la corda in senso opposto, la rende più salda, e la voce fassi più armoniosa e chiara." Rapporto letto al Real Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali, 1844, p. 55-56

NAPOLI - "Fabbrica di pianoforti del Signor Giovanni Schmid. Un pianoforte a coda, di costruzioue e meccanismo alla francese di sette ottave.
Altro pianoforte a coda.
Altro verticale anche della estensione di sette ottave, con meccanismo di sua invenzione." Elenco di saggi de' prodotti della industria napolitana maggio 1853, p. 50

NAPOLI - "Pianoforti del signor Giovanni Schimd [sic]. - Non recherà più meraviglia il veder tanto moltiplicati i costruttori de'pianoforti, e tutti intenti a modificarli e perfezionarli, se riflettasi che la moda forse piucchè il gusto per la musica gli han resi di un uso così generale da potersi riguardare come mobili di una ben messa casa anzicchè come istrumenti. Tra le tante modificazioni apportate ai recenti istrumenti, quelle attenenti alle tastiere non sono certamente le meno interessanti; imperocché sonosi resi più atti alle sonate di forza e di agilità. (il seguito )

 

Napoli 22, salita Trinità degli Spagnuoli (*1842)(**1844)(*1845)

190, Strada Chiaja (x1853)

50, Strada Nardones (**1856)

Strada S. Fernando (x1863)(x1866)

51, Strada Nardones (*1872)(*1873)(x1876)(**1880)(**1883)

'Fabbricanti di pianoforti' verticali ca. 1842-83; (⁷)(x1863)(x1866)

SCHMID & EPPLER (*1842)(*1844)(*1845) - vedete EPPLER Giacomo

SCHMID[T] (x1863)(x1866)(*1872)(x1876)(**1880)(**1883)

'Pianos, also for hire' (x1876)(**1880)(**1883)

SCHMID & PETER (??)

Brevetto a Napoli,1849 : "Schmit Giovanni. Per alcuni perfezionamenti apportati ai pianoforti. S. A. 15 novembre 1849." Atti del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di ..., Volume 10, Napoli, 1863, p. 200-201

Brevetto del 1850 : "Schmit Giovanni. Per alcuni perfezionamenti alla tastiera dei pianoforti. S. A. 10 novembre 1850." Atti del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di ..., Volume 10, Napoli, 1863, p. 200-201


(il seguito)

Tra queste utili rettifiche it notabile quella giudiziosamente recala dal sig. Schimd, per la quale il Reale Istituto lin dal 1850 proponeva in di lui favore il privilegio della Privativa. Lo scopo che l'ingegnoso costruttore si proponeva di raggiungere, era quello di costruire una tastiera, che ai pregi delle più accreditate, tale semplicità avesse riunito da renderne difficile il guasto, e sì tenue il prezzo da agevolare l'acquisto di un buon istrumento. Egli felicemente vi perveniva aggiungendo all'estremo del tasto un pezzo apparentemente informe, ma conformalo in modo da poter esso solo supplire ai molti pezzi degli altri sistemi. Per l'uso a cui è destinato non è che quasi una leva di terza specie avente il fulcro sul tasto, la potenza espressa da un puntello stabile che la spinge indietro per liberare la martellina, e farla ricadere; e la resistenza nella stessa martellina agente nel suo estremo. La martellina poi è anche una leva della stessa specie, poiché articolata in un punto stabile per uno de'suoi estremi, è spinta da sotto in sopra in mezzo di sua lunghezza Costa quindi la nuova tastiera di una leva di prima specie, che è il tasto, e di due di terza, lo spingitore e la martellina. Quest'ultima specie di leva è certamente la più svantaggiosa per la potenza, ma è d'altronde solo atta a produrre un pronto e rapidissimo effetto alla minima azione della potenza; tale essendo la condizione della martellina per la mano del suonatore. Battuta appena la corda, la martellina pel proprio peso ricade, ed il riprendilore, guidato da una molla sporgente dal tasto istesso, la rende al suo posto; e nello stesso temp un'altra piccola molla rimette la leva, ossia il pezzo informe, nelle condizioni in cui era per agire sulla martellina. Applica poi l'inventore ai suoi pianoforti lo smorzo a sistema inglese, meno per la facile costruzione, che per la maggiore corrispondenza a questo suo congegno. Di questo nuovo sistema tutto il merito ne apprezzavamo nel bel pianoforte orizzontale, colla tastiera di sette ottave, ch'egli recava nelle pubbliche sale, al quale stavan bene associali un secondo pianoforte anche di concerto, colla tastiera alla Pleyel, e della estensione di sette ottave; ed un terzo tastiera da lui resa con molta maestria più acconcia allo scopo. I quali strumenti per la eleganza ed esattezza di costruzione, per la uguaglianza della tastiera, e molto più per la ricercata voce flautata, di non scarsa lode tornavano al loro fabbricante." Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumes 50-52, Naples (Kingdom). Real Ministero dell'interno, 1855, p. 55-56

NAPOLI - "I premiati sono quindici. Due con grande medaglia d'oro, e sono i signori Federico Pasquale e De Meglio Carlo: sei con piccola medaglia d'oro, i signori Breazzano Vincenzo, Helzel Giorgio, Helzel Egidio, Mach Vincenzo, De Meglio Giovanni, Sievers Ferdinando: sette finalmente con medaglia d' argento, i signori Bretschneider Paolo, Carrabba Pietro, Dei Baroni Corvo Girolamo, Leone Giuseppe, Maurer Giovanni, Muller (fratelli), Muti Raffaele. [...] È questi il sig. Giacomo Schimd [sic], che presentò tre pianoforti uno di concerto, come si esprime quel giornale, alla Pleyel : un altro col nuovo meccanismo semplice: il terzo verticalę, mezzo obliquo; tutti e tre di sette ottave." Gazzetta musicale di Milano, 12/02/1854, p. 53-54

Medaglia di argento Napoli, 1844 | Elenco d'esposizione Napoli, 1853

STUCCHI Luigi 1846  

MILANO - "I due piano-forti a coda sono, il primo della fabbrica nazionale di Luigi Stucchi di Vimercate con deposito in Milano, il secondo della ditta Michele Voetter e F., che espose parimenti un piano-forte verticale. Merita attenzione il piano-forte a coda del signor Stucchi a doppio scappamento; ma è pur forza osservare che i suoni sebbene forti, mancano tuttavia di quella rotondità e dolcezza che si richiederebbero a rendere perfetto tale istromento." L'Italia musicale, Volume 3, Francesco Lucca, 1851, p. 181

MILANO - "Pianoforte a coda, con meccanica così detta a doppio scappamento, per la quale si ottiene un secondo colpo senza levare il dito dal tasto, e quindi con facilità il trillo. -- Della fabbrica di LUIGI STUCCHI in Vimercate." Atti della distribuzione de' premj d'industria, Volume 15, 1851

MILANO - "Il sig. Luigi Stucchi perfezionò i piano-forti verticali, ed ebbe la medaglia d'argento con giudizio sospeso per il massimo premio." Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia ..., 1853

MILANO - "LUIGI STUCCHI. – Quest'artefice, tramutatosi ora da Vimercate in Milano, presentava alla esposizione del 1851 un pianoforte a coda, contenente il meccanismo a doppio scappamento. Veniva lodato questo strumento per l'accuratezza del lavoro, ma dal lato della omogeneità e sonorità delle voci lasciava alcun che da desiderare. Dedicatosi quindi alla costruzione di cembali ad armadio, che permettono una maggiore economia di spazio e riescono di minor prezzo, adottò, per allargare l'influenza della tavolo armonica, il noto metodo di attaccarvi le corde obbliquamente. Pose inoltre molta diligenza nell'applicare opportunamente le catene di rinforzo, nel collocare gli archetti o ponticelli a determinate distanze dal sommiero, nella scelta delle corde e nella giusta posizione dei martelli. Con queste cure, i due cembali presentati all'attuale concorso, per robustezza, omogeneità, e dolcezza di suoni, non meno che per finitezza di lavoro, sembrano poter competere con alcuni usciti dalla fabbrica di Erard, nella quale lo Stucchi passò qualche anno a perfezionare la sua educazione. L'Istituto gli decreta perciò la seconda corona, colla promessa del massimo premio qualora egli mostri con successive e più numerose costruzioni di essersi impadronito dell'arte in guisa che non si possano attribuire al caso gli ottimi risultati finora ottenuti." Giornale dell'I.R. Istituto Lombardo di Scienze, Lettere ed Arti e ..., 1853, p. 111

 

Vimercate

Milano

1232, contrada de' Bigli (**1854)

1223, contrada de' Bigli (**1857)

571, contrada della Passarella (***1858)

5, contrada di San Prospero (**1859)

21, via San Pietro all'Orto (**1870)(y1871)(**1879)

14, via Cerva (*1893)(*1896)(*1897)

a Milano

 

Costruttore e restauratore ca. 1846-97;  (⁵)(x1860)

STUCCHI ha imparato da Giuseppe CATTANEO e ERARD a Parigi, prima di cominciare se stesso. (⁶)

"Verticali. - Per notabili perfezionamenti nella cistruzione dei pianoforti verticali - medaglia d'argento a Stucchi Luigi in Milano, con riserva di premio maggiore - 1853." Collezione degli atti delle solenni distribuzioni de'premj d'industria fatte ..., 1857, p. 441

'Fabbricatore di pianoforti' (y1871) ------- 'Piano-Reparateur u. Stimmer' (xx1890)

STUCCHI Adolfo (xx1890)


(il seguito)

MILANO - "STUCCHI LUIGI, di Milano, Contrada de' Bigli N. 1232. – Questo valente fabbricatore di piano-forti, già premiato con medaglia d'argento, offerse all'attuale concorso strumenti bensì commendevoli per il carattere spiccato e brillante delle voci acute, e per la forza e pienezza delle gravi, ma non tali da sembrare alla Giunta eletta per l'esame de' medesimi che fossero completamente soddisfatte le condizioni, sotto alle quali gli veniva promesso un premio maggiore di quello già assegnatogli. In vista di ciò l'Istituto decretava l'esposizione degli strumenti fabbricati dallo Stucchi, e manteneva tuttavia la sospensione del giudizio per il massimo premio." Giornale dell' I. R. istituto lombardo di scienze, lettere ed arti, 1856, p. 142

FIRENZE - "Stucchi Luigi, Milano [Istituto Lombardo A. 1853, B. 1851. j — Pianoforte." Catalogo officiale pubblicato per ordine della Commissione reale, 1861

FIRENZE - "Stucchi Luigi di Milano, espose un piano-forte verticale di forma bassa, del prezzo di lire 1000. La voce di questo strumento apparve alla Sezione assai buona; buonissimi i bassi, e se gli acuti fossero alquanto migliori, questo piano-forte potrebbe considerarsi fra i buonissimi : cosicché sembra alla Sezione che questo fabbricante, anch'esso perseverante e zelantissimo nel far progredire la costruzione, debba esser rammentato con lode." Expo Firenze - Esposizione italiana tenuta in Firenze nel 1861, Volume 2, 1861

MILANO - "86. Stucchi Luigi, Milano. Pianforte verticale." Guida ufficiale della Esposizione industriale italiana in Milano nel ..., 1871, p. 63

 

Elenco d'esposizione Milano, 1851 | Medaglio d'argento Milano, 1853 | Medaglia d’argento dell’Istituto Lombardo, 1855 | Elenco d'esposizione Firenze, 1861 | Elenca d'esposizione, Milano, 1871

MADONNA Vincenzo fu Raffaele 1849

VEDETE ANCHE ...

MADONNA Raffaele a Napoli, ca. 1858

Lecce via Federico d'Aragona (**1920)

Corso Vittorio Emmanuele II, Palazzo Falco (x1906)(x1912)(x1926)(*1929)(y1933)

 

'Fabbricante e negoziante di pianoforti' ed Armonium ca. 1849-1937 [dal 1849 (x1912)(x1926)]

'Piano-, Harmonium-, Musikinstr.- u. Sprechm.-Händler u. -Reparateur' (x1906) ------- 'Pianobauer u. Händler mit Pianos, Harmoniums, Musikinstr., mechan. Klavieren, Sprechm. u. Saiten, auch Reparateur' (x1912)(x1926)

MADONNA Alfredo fu Raffaele (**1920), 'negoziante musica'

MADONNA Oronzo, 'Ditta Oronzo Madonna fu Vincenzo fabbricante e Negoziante di Pianoforti LECCE - Corso Vittorio Emmanuele' (1933) e publicazione di 1932.

1937 - Direttore : A. De PASQUALIS (**1937)

 
MAURER Giovanni
| MACARER
1849

 Pianoforte verticale ca. 1860, Museo degli Strumenti Musicali, Castello Sforzesco, Milano, Italia

NAPOLI - "Fabbrica di pianoforti del Signor Giovanni Maurer :
Strada S. Teresella de‘Spagnoli n. 4. Un pianoforte a coda." Elenco di saggi de' prodotti della industria napolitana maggio 1853, p. 50

NAPOLI - "I premiati sono quindici. Due con grande medaglia d'oro, e sono i signori Federico Pasquale e De Meglio Carlo: sei con piccola medaglia d'oro, i signori Breazzano Vincenzo, Helzel Giorgio, Helzel Egidio, Mach Vincenzo, De Meglio Giovanni, Sievers Ferdinando: sette finalmente con medaglia d' argento, i signori Bretschneider Paolo, Carrabba Pietro, Dei Baroni Corvo Girolamo, Leone Giuseppe, Maurer Giovanni, Muller (fratelli), Muti Raffaele. [...] Lodasi un'invenzione nel pianoforte del Maurer, la quale vuolsi influir debba vantaggiosamente sulla conservazione del mobile, e sulla durata dell' accordo, dice il foglio citato. Probabilmente dovrassi intendere dell'accordatura." Gazzetta musicale di Milano, 12/02/1854, p. 53-54

NAPOLI - "Pianoforte del signor Giovanni Maurer - Nei moderni pianoforti, come negli antichi gravicembali, i bischieri di ferro destinati a dare alle corde la convenevole tensione, sono verticalmente infissi e girevoli in altrettanti buchi conici. Da ciò la facilità di smoversi e di uscire dalla loro posizione per effetto delle oscillazioni alle corde impresse dal batter dei martelli; onde perdendo queste facilmente l'accordo, si deve spesso ristabilirlo. Questo notabile inconveniente in uno strumento cotando generalizzato si toglieva in un modoquanto semplice, altrettanto sicuro ed elegante dal. sign. Maurer, ed il Reale Istituto, che sin dal 1849 ne valutava tutto il pregio, raccomandava l'inventore alla munificenza dell'ottimo Monarca per un Brevetto di Privativa. (il seguito )

Napoli 4, Strada Santa Teresella de‘Spagnoli (**1853)

24, Largo Spirito Santo (**1856)

 

'Fabbricante di pianoforti' ca. 1853-55; (⁷)

Ha fatto un viaggio da Civitavecchia nel'1842 (*1842)

Ha introdotto in 1853 una struttura di un pezzo del ferro. (x1860)


(il seguito)

Nei pianoforti del Maurer i bischieri son perni di ferro posti orizzontalmente, attaccati al banco con la vite che costituisce il oro estremo, e sono assicurati dalla parte opposta con delle scrofolette. Le corde stanno appicate a quei perni per mezzo di un uncinetto che sta all'estremo di quelli, che formano coi perni stessi una linea parallela alla cassa dell'istrumento. Or le corde tirando i bischeri nella stessa direzione, che ha spirale della vite, con cui bischeri sono attaccati al banco, nelle loro oscillazioni secondano, e non contrastano la direzione che ha la situazione dei perni. Questo sistema applicato con pancone e cordiera di ferro nel pianoforte messo in mostra, ben facea vedere quanto esso influisca alla durata dell'accordo non solo, ma bansi alla conservazione del mobile, non avendo la forza di tensione delle corde alcuna influenza sul legno, perché interamente contrastata dal telaio metallico. Epperò se il valente Maurer dava per tal modo una positiva solidità, ed un accordo durevole ai pianoforti, le maggiori considerazioni si richiamava dei giusti estimatori delle applicate verità meccaniche." Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumes 50-52, Naples (Kingdom). Real Ministero dell'interno, 1855, p. 57

Brevetto di 1855 : "Signor Giovanni Maurer per l'invenzione di un metodo da rendere fermo e durevole l'accordo a pianoforti." Collezione delle Leggi e de Decreti Reali del Regno delle Due Sicilie Door Naples, 1855, p. 313-14

"Maurer Giovanni. Perfezionamenti ai pianoforti. S. A. 4 gen. 1855." Atti del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di ..., Volume 10, Napoli, 1863, p. 200-201

INFO EXTRA

MAURER Giovanni da Archivi Teatro Napoli Beni Culturali, sul brevetto di 1855

 

Elenco d'esposizione Napoli, 1853 | Elenco d'esposizione Napoli, 1855

MÜLLER Federico & Fratello 1849  

 Piano à queue ca. 1856, Museo del pianoforte storico e del suono, Fabriano, Italia

NAPOLI - "Fabbrica di pianoforti con Real Privativa de’ fratelli Muller: Vico Monteroduni n. 22.
Un pianoforte di nuova costruzione a coda di sette ottave con lo scappamento a doppio registro.
Altro pianoforte anche a coda di sette ottave di nuova costruzione con lo scappamento a doppio registro." Altro pianoforte verticale di sei ottave e mezzo a due tasti." Elenco di saggi de' prodotti della industria napolitana maggio 1853, p. 51

NAPOLI - "Se dobbiamo arguire dalla specie degli strumenti presentati dai fabbricatori premiati, convien dire che la sola fabbricazione dei pianoforti sia attiva ed anche numerosa in quella capitale. [...] Dai fratelli Muller e Reisig ne furono presentati tre, dei quali due per concerto. Hanno meccanismo a doppio scappamento, giusta il modello che nel 1850 meritò privativa. Cosi quella Gazzetta Musicale. Lodasi un'invenzione nel pianoforte del Maurer, la quale vuolsi influir debba vantaggiosamente sulla conservazione del mobile, e sulla durata dell'accordo, dice il foglio citato. Probabilmente dovrassi intendere dell'accordatura." Gazzetta musicale di Milano, 12/02/1854, p. 54

NAPOLI - "Pianoforti dei signori fratelli Muller e Peisig [sic]. - I rinomati costruttori Pleyel ed Erhard avendo saputo giudiziosamente ovviare ai notabili difetti delle antiche tastiere de'pianoforti orizzontali, le loro invenzioni tanta rinomanza acquistarono, che quasi tulli gli strumenti che ci vengono dall'estero, o che si costruiscono in Napoli, hanno le tastiere secondo il sistema dell'uno o dell'altro. Risultando però queste dalla combinazione di molti piccoli pezzi, ciascuno de'quali è destinato ad uno speciale uffizio, e che si metton tutti complessivamente in azione ad ogni minimo movimento del tasto; ne risulta, che le tastiere così costrutte per la loro complicazione costan molto, si guastano facilmente, e malagevole ne riesce la riparazione. Intenti i fratelli Müller ad escogitare un nuovo sistema, che ai pregi di quello di Erhard, aggiungesse semplicità, faciltà di esecuzione, solidità, ed economia, felicemente vi pervenivano. (il seguito )

 

Napoli 22, Vico Monteroduni (***1853)

 

'Fabbricante di pianoforti' ca. 1849-53

Fratelli MÜLLER (***1853)

MÜLLER BROS. & REISIG (1855)(*1867)

Erano i primi per introdurre la doppia azione dello scappamento in quella zona. (Brevetto nel 1850) (⁷)


(il seguito)

Tutto il congegno infatti dei Müller non consiste che nel munire il tasto di una specie di leva zancata, la quale mentre con un estremo spinge la martellina da sotto in sopra contro la corda, coli'estremo opposto limita l'ampiezza de'suoi movimenti. La martellina, essendo articolata su di un punto stabile, urtata appena la corda, ricade pel proprio peso; e mentre allora il riprenditore, situato rerso l'estremo del tasto, la fissa nel suo posto, una piccola molla rimette la leva nelle pristine condizioni per poterla riurtare. L'estremo poi del tasto funziona da potenza contro una leva di seconda specie che l'è di rincontro, la di cui resistenza è espressa dallo xmorzo, che si muove perciò da sotto in sopra. Epperò movendosi il tasto, mentre la martellina è spinta contro la corda, con minima forza lo smorzo ascende, libera la corda, e la rende capace di suonare; ma nel rimettersi il tasto, lo smorto immantinenti ricade, e spegne nella corda le impresse vibrazioni. Questo nuovo sistema essendo stato riconosciuto dal Reale Istituto di positivo vantaggio per un istrumento divenuto ora di uso generale; il munificente Monarca sin dal 1850 ne guiderdonava gli inventori con Brevetto di Privativa. Tutto il pubblico ancora apprezzava il merito dei Miiller nei tre pianoforti da essi recali in mostra, due dei quali erano orizzontali per concerto, ed il terzo verticale. I primi distinti per la voce sonora, non lo erano di meno per la straordinaria docilità delle tastiere, di sette ottave, come costrutte secondo il loro sistema, che dicono o doppio registro; onde non poche parole di Iodi venivan rivolte ai valenti costruttori da tutti coloro, che dell'arte divina della musica eran sapienti." Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumes 50-52, Naples (Kingdom). Real Ministero dell'interno, 1855, p. 53-54

Brevetto del 1850 a Napoli : "Müller Federico. Per un meccanismo atto a migliorare la, tastiera dei pianoforti verticali. S. A. 1 marzo 1850." Atti del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di ..., Volume 10, Napoli, 1863, p. 200-201

 

Elenco d'esposizione Napoli, 1853 | Elenco d'esposizione Napoli, 1855

   
 

(*1814): 'Addressbuch der jetzt bestehenden Kaufleute und ...', 1814, Milano p. 217-218

(**1820): 'Almanacco di commercio, Milano', 1820, p. 117-118

(*1821): 'Almanacco di commercio', 1821, Milano p. 122-124

(**1821): 'L'Interprete Milanese ossia Guida per l'anno 1821', p. 128-130

(**1822): 'Almanacco di commercio, 1822', p. 128-129

(**1824): 'Gazzetta di Milano', 12/04/1824, p. 4

(*1826): 'Gazzetta di Firenze', 26/09/1826, p. 112

(**1826): 'L'Interprete Milanese Ossia Guida:per l'anno 1826', Volume 7, p. 297-299

(x1826): 'Elenco de' campioni presentati per la solenne esposizione delle manifatture', 1826, p. 30

(*1827): 'Cäcilia', 1827, p. 287

(**1827): 'L'Interprete Milanese Ossia Guida: per l'anno 1827', Volume 8, p. 375-377

(**1828): 'Guida Milanese per l'anno1828', Volumes 4-5, 1828, p. 337-339

(*1829): 'Revue musicale', Volume 4, François-Joseph Fétis, 1829, p. 152-153

(**1829): 'Utile giornale ossia Guida di Milano per l'anno 1829', p. 273-275

(***1829): 'Gazetta di Milano', 14/03/1829, p. 364

(x1829): 'Gazzetta di Firenze', 06/06/1829, p. 3

(y1829): 'Guida di Torino, Almanacco per l'Anno 1829', p. 179 (archive.org)

(**1830): 'Gazzetta di Firenze', 06/05/1830, p. 14

(x1830): 'Guida Milanese per l'anno 1830', p. 272-274

(*1831): 'Supplemento alla Gazzetta di Firenze', 10/05/1831, p. 230

(**1831): 'Supplemento alla Gazzetta di Firenze', 10/05/1831, p. 230

(y1831): 'Guida di Torino, Almanacco per l'Anno 1831', p. 243 (archive.org)

(G.P.1832): 'Gazzetta piemontese', 1832

(**1832): 'Elenco Di Saggi', 1832, p. 67

(y1832): 'Guida di Torino, Almanacco per l'Anno 1832', p. 202 (archive.org)

(*1833): 'Annali civili del regno delle due Sicilie', Volumes 1-3, Naples (Kingdom). Real Ministero dell'interno, 1833

(**1833): 'Gazetta Privilegiata di Milano 16/10/1833, p. 1266

(y1833): 'Guida di Torino, Almanacco per l'Anno 1833', p. 204 (archive.org)

(*1834): 'Il Progresso delle scienze, delle lettere e delle arti, Tipografia Flautina', 1834

(**1834): 'Guida Milanese : per l'anno 1834', Volume 10, 1834, p. 426-427

(x1834): 'Gazzetta di Firenze', 28/01/1834, p. 22

(y1834): 'Guida di Torino, Almanacco per l'Anno 1834', p. 182 (archive.org)

(*1835): 'Gazzetta di Firenze', 19/02/1835, p. 4

(**1835): 'Raccolta degli atti del governo e delle disposizioni generali ...', Volume 1, 1835, p. 84

(y1835): 'Guida di Torino, Almanacco per l'Anno 1835', p. 194 (archive.org)

(*1836): 'Annali civili del regno delle due Sicilie', Volumi 10-12, 1836, p. 81

(**1836): 'Guida di Milano per l'anno 1836', p. 232-233

(***1836): 'Almanacco Comunale E Provinciale Milanese Ossia Manuale', 1836, p. 324

(*1837): 'Gazzetta Piemontese', 18/11/1837, p. 1084

(**1837): 'Utile giornale ossia guida di Milano per l'anno 1837', p. 405-407

(y1837): 'Guida di Torino, Almanacco per l'Anno 1837', p. 236-237 (archive.org)

(*1838): 'Descrizione delle macchine e procedimenti per cui vennero accordati attestati di privativa ...', Volumes 4-6, 1838

(**1838): 'Collezione delle Leggi e de'Decreti Reali del Regno delle Due Sicilie', Naples (Kingdom),Naples (Kingdom), 1838

(***1838): 'Rapporto delle adunanze tenute dalla terza classe dell'I. e R. Accademia', 1838, p. 102

(x1838): 'Utile giornale ossia Guida di Milano per l'anno 1838', p.416-418

(xx1838): 'Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue ...', Volume 4, Attilio Zuccagni-Orlandini, 1838, p. 362

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