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1710 |
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I precursori dal 1710 a 1780 con la nascita del pianoforte
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CRISTOFORI Bartolomeo
| CRISTOFALI | CRISTOFANI
(1655 - 1731)
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1722 |
Pianoforte
a coda ca. 1720, The
Metropolitan Museum of Art,
New York, U.S. Pianoforte
a coda ca. 1720, foto su Gallica
Pianoforte
a coda ca. 1722,
Museo Nazionale degli
Strumenti Musicali, Roma, Italia Pianoforte
a coda ca. 1725, Collezione privata (strumento mancante, l'azione
sopravvive), Vancouver, British Columbia, Canada Pianoforte
a coda ca. 1726,
altre foto, Universität
Musikinstrumenten-Museum, Lipsia, Germania Pianoforte
a coda ca. 1726,
e
l'iscrizione,
(probabilmente distrutto durante la seconda guerra mondiale)
Musikhistorisches Museum von Wilhelm Heyer, Cöln, Germania
1711
DESCRIZIONE
D'UN GRAVICEMBALO COL PIANO, E FORTE
"Aggiunte alcune considerazioni sopra gli strumenti musicali.
Se il pregio delle invenzioni dee misurarsi dalla novità, e dalla
difficoltà, quella, di cui siamo al presente per dar ragguaglio, non è
certamente inferiore a qualunque altra da gran tempo in qua si sia
veduta. Egli è noto a chiunque gode della musica, che uno de'principali
fonti, da'quali traggano i periti di quest'arte il segreto di
singolarmente dilettar chi ascolta, è il piano, e il sorte che
corrisponde al chiaro, e scuro della pittura: o sia nelle proposte, e
risposte, o sia quando con artifiziosa degradazione lasciandosi a poco a
poco mancar la voce, si ripiglia poi ad un tratto strepitosamente : il
quale artifizio è usato frequentemente, ed a maraviglia ne'gran concerti
di Roma con diletto incredibile di chi gusta la perfezione dell'arte.
Ora di questa diversità, ed alterazione di voce, nella quale eccellenti
sono fra gli altri gli instrumenti da arco, affatto privo è il cembalo;
e sarebbe da chi che sia stata riputata una vanissima immaginazione il
proporre di fabricarlo in modo, che avesse questa dote. Con tutto ciò
una sì ardita invenzione è stata non meno felicemente penfata, che
eseguita in Firenze dal Sig. BARTOLOMEO CRISTOFALI, Padovano, Cembalista
stipendiato del Serenissimo Principe di Toscana. Egli ne ha finora
fatti tre della grandezza ordinaria degli altri gravicembali, efon tutti
riusciti perfettamente. [...]"
Giornale de letterati d'Italia, 1711, p. 144-159 e
Rime
e prose : parte raccolte de varii libri, e parte non piu stampate,
Scipione Maffei (Marchese), 1719, p. 309-315
CRISTOFORI
su questo sito
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Cristofori costruirebbe 20 pianoforti prima della sua morte in 1731.
Uno dei suoi allievi,
Giovanni FERRINI, costruiti
piani a Firenze fino al 1755.
"Mécanique
de piano, de B. Cristofori.
- Bartolomeo Cristofori (Padoue, 4 mai 1653 — Florence, 17 mars 1731) imagina en 1709 une mécanique qui permettait de jouer piano ou forte sur
le gravicembalo, et il exposa en 1711
un instrument construit d'après le système dont on voit ici le modèle.
Cristofori, baptisé sous le nom de Cristofani, a été aidé dans ses
travaux par Giovanni Perrini. Le comte S. Maffei, dans son Giomale dei
letterati d'Italia (t. IV), est le premier écrivain qui ait appelé
l'attention sur le facteur particulier de Ferdinand de Medici"
Le musee du Conservatoire national de musique :
catalogue descriptif et raisonne, 1884
|
Padova
Firenze (Toscana) |
? |
|
CHRISTOFANI
: Trascrizione sul libro dei
battezzati della parrocchia di San Luca, a Padova; vi è scritto
Christofani e non Cristofori in quanto nel padovano il nome Cristoforo è
ancora spesso mutato in Cristofano.
(¹³)
Bartolomeo
CRISTOFORI
°Padova 4 maggio 1655
- Firenze, 27 gennaio 1731
è stato un artigiano italiano,
costruttore di clavicembali e
altri strumenti a tastiera.
Il pianoforte, il
cui meccanismo è stato inventato nel 1700 dal padovano Bartolomeo
Cristofori, ha compiuto 300 anni, ma non vi sono dati confortanti sulla
diffusione di questo strumento in Italia. (⁷)
Lavorò presso la corte
dei Medici a Firenze intorno al 1690. Tra il 1698 e il 1700 inventò il
Gravicembalo con il piano e il forte: Sono pervenuti a noi solo tre
pianoforti, che ora si trovano uno a Lipsia, uno a New York e uno a Roma
(costruito nel 1722, conservato presso il Museo degli strumenti musicali).
Dalla descrizione che
Maffei ha dato lo strumento inventato da Cristofori, sulla testa del
martello sembravano ai piccoli pezzi di pelle di cervo foderato nella
parte superiore.
1839 - " [...] Cependant l'idée,
l'idée première est tout dans ces sortes de trouvailles; les moyens
d'exécution viennent après et ne sont que des accessoires. Cette idée
lumineuse appartient à Cristofali, telle est. du moins mon opinion, si
j'ose la’ donner dans une cause qui a soulevé tant de controverses.
Un écrit périodique publié à Venise, Giomale de’ Lillerali d’Italie, tome V,
année 1711, pages 144-159, contient un article intitulé : Nuova invenzione
d'un gravecembalo col piano e forte. Cet article est accompagné du dessin de
l'instrument nouveau construit par Bartolomeo Cristofali, de Padoue; le
texte du journal en donne la description. Beaucoup d'auteurs, et, parmi eux,
Salimbeni, qui devait être porté à soutenir l'honneur de son compatriote,
veulent que Cristofali n'ait publié son invention qu'en 1718. Pour arriver à
cette preuve, il faut nécessairement frapper de nullité le témoignage du
journal vénitien, ou démontrer que sa date est postérieure à 1711. C'est la
que gît la question. La vérification de cette pièce importante doit juger le
différend et terminer le procès. M. Anders affirme solennellement que la
date de 1711 est incontestable, de même que le nom de Cristofali,
que plusieurs ont appelé Cristofori.
M. Anders est un savant qui montre autant de patience dans ses recherches
que d’exactitude dans ses citations; je me range donc sous sa bannière, et
j'attribue l'invention du piano à l'Italien Cristofali, en attendant que
d'autres preuves me soient administrées.
En 1716, cinq ans plus tard, Marius, facteur de clavecins à Paris, fit
paraître, dans le recueil des machines et des inventions approuvées par
l’Académie, le dessin et la description de ses clavecins à maillets. L'année
suivante, 1717, Amédée Schrœter, organiste de Nordhausen, concevait un
instrument analogue, dont il présenta seulement, en 1721, deux essais
inachevés à l'électeur de Saxe.
Cependant Schrœter, bien que le dernier en date, passe néanmoins pour
l'inventeur du forte-piano. Schrœter réclame l'honneur de cette invention
dans une missive publiée dans les 'Lettres critiques' de Marpurg en 1763,
c'est-à-dire, cinquante-deux ans après la publication de Cristofali. C'est
prendre hypothèque un peu tard, et le conservateur Marpurg devait opposer au
requérant des fins de non-recevoir bien positives; les délais étaient
expirés depuis trop long-temps.
La préférence accordée à Schrœter par l'opinion vient de ce que l'Allemagne
avait accueilli favorablement les instrumens construits sur le modèle de
l'organiste de Nordhausen, tandis que les inventions de Cristofali, de
Marius, étaient négligées en ltalie comme en France : les premiers pianos
partirent de l'Allemagne pour se répandre dans ces deux pays. [...]"
Revue de Paris : journal critique, politique et
littéraire, 1839, p. 192
Voor de Nederlandstaligen :
Twaalf redeneeringen over nuttige muzikaale
onderwerpen, 1756, p. 548-554
|
|
FERRINI Giuseppe |
1783 |
|
Firenze |
? |
|
Giuseppe Ferrini, figlio di
Giovanni FERRINI,
cura fino alla sua morte, avvenuta nel 1783, gli strumenti a tastiera della
corte a Firenze (¹³) |
|
PIANTANIDA Felice |
1799 |
Fortepiano
a tavolo ca. 1778, Museo degli Strumenti Musicali, Castello Sforzesco, Milano,
Italia Fortepiano
a tavolo ca. 1799,
Universität, distrutto durante la
Seconda Guerra Mondiale, Lipsia, Germania
VEDERE ANCHE ...
PIANTANIDA Gaetano
|
Milano |
2311, contrada del
Rovello (**1828)(**1829)(x1830)(**1831)
1110, contrada di
San Margherita (**1834)(**1836)(**1837)(x1838)(**1839)(**1841)(***1842)(*1843)
contrada del
Bocchetto [caffè Sanquirico]
(y1844)(**1845)(***1845)(yy1846)(**1847)(**1848)(**1850)(**1853)(**1854)
|
|
Fabbricante di 'Fortepiani' a tavolo
ca. 1800-54;
(⁴)(⁵)
Ed editori di musica (**1839)
------- 'Accordatore di cembali'
(x1830) -------- 'Accordatore di cembali;
ricapito al caffè Sanquirico'
(x1844)(y1844)(yy1846)(**1848)
PIANTANIDA
Camillo (**1828)(**1829)(x1830)(**1831)(**1836)(x1838)(**1839)(***1842)(x1844)(y1844)(**1845)(***1845)(yy1846)(**1848)(**1850)(**1854)
"Piantanida
Camillo, accordatore di cembali; ricapito al negozio di Ferdinando Artaria e
figlio, contr. di s. Margherita 1110."
Guida di Milano per l'anno 1842, p. 440
- Vedete
Ferdinando ARTARIA
|
|
DE MEGLIO Carlo
| DE MAGLIO
|
1800 |
Piano
a coda ca. 1830, Sotheby's 2003/2004
DE MEGLIO
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BREVETTO
"Del Signor Carlo de Meglio,
costruttore di pianoforti, per un nuovo modo
di appoggiare le corde, differente da quello del Signor Erard."
Annali civili del regno delle due Sicilie, 1840,
p. 38
"(N.° 6789.) Decreto che
concede una privativa a D. Carlo de Meglio pel suo trovato di collocare ne'
piano-forti la cordiera di un sol pezzo di ottone.
Napoli, 29 Novembre 1840. FERDINANDO II. PER LA GRAZIA DI DIO RE DEL REGNO
DELLE DUE SICILIE, DI GERUSALEMME ec. DUCA DI PARMA, PIACENZA, CASTRO ec.
ec. GRAN PRINCIPE EREDITARIO DI TOSCANA ec. ec. ec.
Veduto il parere della Consulta de’ nostri reali dominii di qua del Faro;
Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato;
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo quanto segue.
ART. 1. Concediamo a D. Carlo de Meglio Privariva di anni cinque ne’ nostri
reali dominii di qua del Faro, a' termini del decreto de' 2 marzo 1810
provisiamente in vigore, pel suo trovato di collocare ne' pianoforti la
cordiera di un sol pezzo di ottone.
Sulla proposizione del nostro Ministro Segretario di Stato degli affari
interni;
2. Il nostro Ministro Segretario di Stato degli aifari interni è incaricato
del a esecuzione del presente decreto.
Firmato, FERDINANDO.
Il Ministro Segretario di Stato degli affari interni Firmato, NIUCOLA
SANTANGELO
Il Consigliere Ministro di Stato Pres. interino del Cons. de’ Ministri.
Fir. MARCHESE DI PIETRACATELLA."
Collezione delle leggi e de' decreti reali del Regno
delle Due Sicilie, 1840, p. 141
INFO EXTRA
"Archetto
metallico" per pianoforte progettato da Carlo De Meglio, 1840
(Archivi di Teatro Napoli)
|
Napoli |
11, strada San Mattia
[primo piano] (x1826)(**1832)
Strada S.-Calterina di Sienna (*1827)(*1829)
52, al largo di [via]
Montesanto (*1836)(x1840)(*1842)
20, Vicolo secondo
Porteria San Tommaso d'Aquino (**1844)(*1845)(*1854)(xxx1855)
14, Strada Trinità degli
Spagnoli (*1854)(xxx1855)(**1856)(***1865)
40, Strada Santa Anna de'
Lombardi (*1854)(xxx1855) |
|
'Fabbricante di pianoforti'
1800-55; (¹⁰)(x1860)(*1832)(*1834)(**1889)
Un
allievo di
Conrad GRAF
(°1804)
Fratelli
DE MEGLIO - o
-
DE
MEGLIO Carlo & Giovanni
(**1832)(**1844)(*1854)(xxx1855)
- Vedete DE MEGLIO Giovanni
(°1800)
su questa pagina.
DE
MEGLIO Carlo (**1856)(**1889), vedete
(°1828)
su questa pagina.
1827 -
"De
Meglio hat bei vielen der Eingebornen desshalb den Vorzug, weil der
Mechanism seiner Instrumente sich gleich anfangs zum brillanten Vortrag
mehr eignet, indem, nächst den übrigen guten Eigenschaften, der Ton auch
bei neuen sangbarer klingt und keinen solchen Kraftaufwand erfordert,
als jener des Molitor. Seine Instrumente sind indess nicht vorzüglich
dauerhaft, und halten nicht besonders die Stimmung. Ich will jedoch
damit den Gehalt dieser Instrumente nicht zu sehr herabwürdigen; aber
insoferne als, wie gesagt, ein Clementi, C'ramer, Hummel ein Pianoforte
Molitors; ein Ries, Moscheies, Lanza ein Instrument des De Meglio zum
Vortrage ihrer Konzertstücke wählen würden, in so weit glaube ich den
Werth und das Verhältnis dieser beiden Künstler gegen einander ohne alle
Partialität angeben zu können. De Meglio wohnt in der Strada S.
Catterina di Sienna."
Cäcilia, 1827, p. 287
1829 -
"Parmi
les facteurs de piano-forte, il en est deux qui se disputent le premier rang
: Molitor né allemand, et Demeglio indigène. Abstraction faite de toute
préférence pour mes compatriotes, je suis d'avis que Molitor l'emporte sur
son rival. Ses relations avec les meilleurs fabricans de Vienne, dont les
instrumens qu'il fait venir au fur et mesure fui révèlent, année par année,
les améliorations successivement introduites, ces relations, disons nous,
lui donnent sur tous ses rivaux des avantages incontestables, quoiqu'on ne
puisse nier que Demeglio ne perd pas de temps à se les approprier ensuite.
Cependant il ne peut guère se mettre de niveau avec son rival que lorsque
celui-ci a reçu de Vienne avis de quelques nouvelles inventions. Quant à la
faculté créatrice, aucun des deux ne la possède; ce ne sont qne des
éclectriques qui ont appris à distinguer ce qui, au-delà des monts, peut
convenir au public qu'ils se sont chargés de satisfaire.
Auprès de beaucoup de Napolitains, Demeglio obtient la préférence,
parce que le mécanisme de ses instrumens se prête du premier abord au jeu
brillant, et parce que, dans les plus neufs, le son est tout de suite
mélodieux, et n'exige pas, pour être produit, un aussi grand emploi de force
que ceux de Molitor. Ils ne se distinguent pas par la durée, et ne tiennent
particulièrement pas très long-temps l'accord. Je ne prétends pas cependant
abaisser leur mégite, et quand j'aurai dit que Clementi, Cramer, Hummel,
préféreraient, pour jouer dans un concert, un piano de Molitor, tandis que
Ries, Moscheles et Lanza, choisiraient un instrument de Demeglio, j'aurai,
je crois, donné, sans partialité, une idée véritable du mérite relatif des
instrumens de ces deux facteurs. Demeglio demeure Strada S.-Calterina di
Sienna."
Revue musicale, Volume 4, François-Joseph Fétis, 1829,
p. 152-153 - Vedete
MOLITOR
|
Medaglia d'oro alla Mostra del Lavoro, Napoli 1800 |
Elenco d'exposizione Napoli, 1826 | Medaglia d'oro Napoli, 1828
|
Medaglia d'oro Napoli, 1832 | Medaglia d'oro,
1838 | Brevetto privativa, 1840 | Medaglia di argento
Napoli, 1844 |
Elenco
d'esposizione Napoli, 1853 |
Elenco d'esposizione Firenze,
1861 | Parigi, 1867 |
Elenco d'esposizione Milano, 1881 | Medaglia d'oro, Napoli, 1890
|
MARINI Charles
| MARINIEN | MORINI
|
Carlo
|
1805 |
Carlo
MARINI
Pianoforte
a tavolo del 1805, Collezione Artemio Versari, Museo della musica, chiesa di San
Maurizio, Venezia, Italia
Pianoforte
a tavolo del 1812,
Cité des Arts, Chambéry,
Francia
Carlo
MARINI & Luigi ALOVISIO
Pianoforte
a tavolo del 1830,
Collezione Tagliavini, Bologna, Italia
FOTO EXTRA
Pianoforte a tavolo del 1812
Clicca per ingrandire le foto
|
Torino |
31, contrada della
Provvidenza [primo piano]
(y1829)(y1831)(y1832)(y1833)(y1834)(y1835)(y1837) |
|
'Fabbricante di pianoforti' a
tavola
ca. 1812-38;
(¹)
Carlo
MARINI & Luigi ALOVISIO
(ca. 1805-30)(y1829)(y1831)(y1832)(y1833)(y1834)(y1835)(y1837)
-
vedete anche ALOVISIO Luigi (°1824)
'Fabbricanti d'organi'
(y1829)(y1831)(y1832)(y1833)(y1835)(y1837)
------- 'Accordatore di cembali'
(y1834) -------
'Fabbricante di pianoforti'
(xx1838)
VEDETE ANCHE ...
ALOVISIO
(°1824)
a Torino, su questa pagina
|
|
PRESTINARI Giuseppe
(1777 - 1844) |
1810 |
Pianoforte di
'Carlo FUCHS', del negozio di Prestinari a Milano
Pianoforte
a tavolo ca. 1825-30,
Museo degli Strumenti Musicali, Castello Sforzesco,
Milano, Italia
PRESTINARI
su questo sito
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Milano
Corbetta (Milano) |
4120, Corso de' Moroni
(**1820)(*1821)(**1821)(**1822)
3993,
contrada de’ Nobili [casa
Pestalozza]
(**1824)(**1826)(**1827)(**1828)(**1829)(***1829)(x1830)(**1831)(**1833)(**1834)(**1836)(***1836)(**1837)(x1838)(**1839)(**1841)(**1842)(**1843)(**1846)(**1853)(**1854)(***1855)(**1857)(***1858)(**1859)
12, via Unione (**1870)(y1871)(**1873)(**1879)
a Milano
a Corbetta |
|
'Fabbricante di pianoforti a tavolo' e organi (?) ca.
1810-1926;
(⁵)(*1814)(x1926)
Milano
'Accordatore, fabbricatore e negozio di cembali
nostrali e di Vienna' (x1830)
PRESTINARI Sorelle,
negozianti di pianoforti (**1854)(***1855)(y1871)(**1873)(**1879)
'Magazzino per vendita e nolo di pianoforti e fisarmoniche'
(y1871) ------- 'Fabbrica di Organi da Chiesa e Piano forti' (x1899) -------
'Orgel- u.
Pianobauer, -Reparateur u. -Stimmer'
(x1912)
PRESTINARI
Giuseppe (x1899)(x1912)
Seguito da
RICORDI & FINZI
(°1882)
Corbetta
'Orgel- u. Piano-bauer' (x1906) ------- 'Pianobauer, -Reparateur u.
-Stimmer' (x1926)
|
|
1807 |
|
Se nel 1807 a Napoli
c'erano
26 cembalari, quarant'anni dopo si registravano 93 fabbriche di
pianoforti, di cui 20 di costruttori stranieri stabilitisi a Napoli;
si trattava in gran parte di imprese artigianali, molte delle quali con
una lunga tradizione alle spalle, come la famiglia Fabbricatore, che
dalla seconda metà del Settecento si era distinta per la produzione di
strumenti a corde e che nell'Ottocento si era espansa anche nel settore
dell'editoria.
|
|
|
|
|
|
CIPOLLONE Quirino
|
1810 |
Pianoforte
n° 56 del'800, appartenuto al compositore Francesco Masciangelo, Lanciano,
Italia
" FABBRICA
DI PIANOFORTI E DI ORGANI IN LANCIANO - Coloro che amano il progredire delle
arti liberali ed industriali nel nostro paese, leggeranno certamente con
piacere in queste pagine ogni notizia che attesti questo avanzarsi in
qualunque punto del nostro paese – ln Lanciano, ragguardevole città
dell'Abruzzo Citeriore, si è stabilita e va ogni dì prosperando una fabbrica
di pianoforti e di organi diretta da Quirico Cipollone. Quest'artefice
nipote del conosciutissimo e valoroso Quirico Gennari, che ha lasciato
grande rinomanza di se per aver costruito moltissimi famosi strumenti di tal
fatta, fra quali basterà citare l'organo della Reale Basilica di S.
Francesco da Paola in Napoli, e l'altro nella Chiesa della SS. Trinità nel
Monistero de Benedettini in Cava, segue le orme dello Zio, s'ispira nelle
sue opere, e si studia di creare novità, aggiungendo altri pregi ad
istrumenti di tanta imortanza. Infatti i pianoforti di ogni estensione e
orma da lui costruiti, nulla lasciano a desiderare per dolcezza di suono,
per finitezza di lavoro, e ben possono reggere al paragone di quelli
provenienti dall' estero. Dicasi lo stesso degli organi.
|
Lanciano (Chieti) |
? |
|
Compositore (?) e 'Fabbricante di pianoforti' a
tavola
ca. 1810;
(⁷)
Seguito da
DI DIEGO Luigi e Giuseppe
(°1866)
(il seguito)
Nel maggio dello scorso anno
1852, per invito ricevuto dalla Società Economica di Abruzzo Citra,
presentava il Cipollone a quel dotto Consesso un pianoforte di forma
verticale, che riscosse applausi da tutti gl'intelligenti, e fu rimeritato
con una medaglia di onore, oltre una retribuzione pecuniaria. Egli ha pure
voluto costruire un organo che suona a cilindro, e può suonarsi anche colla
tastiera: la riuscita è stata superiore ad ogni aspettativa. Questo
lavoro elogiato grandemente, fa bella mostra di sè per esatto e ben condotto
magistero interno, non che per esterni ornamenti. ll Cipollone, non profauo
alla scienza musicale, in cui anzi si è addentrato in modo, che come buon
compositore di musica chiesastica viene universalmente applaudito; ha anche
il dono naturale di finissimo orecchio, mercè il quale è inarrivabile per
ridurre a persetto accordo glistrumenti di cui è parola.
E già le cospicue famiglie di Chieti e di altre città della provincia, della
sua opera si avvalgono per mantener sempre armoniosi e perfettamente
accordati i loro pianoforti. È desiderabile che questo distinto artefice,
vienaggiormente incoraggiato mercè molte commissioni, vada semprepiù
ingrandendo la sua fabbrica, e perfezionando l'arte cui con tanto amore e
con tante belle disposizioni si addice. M. C."
Poliorama pittoresco opera periodica diretta a
spandere in tutte le classi ..., 1854, p. 159
INFO EXTRA
QUIRINO nel 'Abruzzo Cultura'
|
|
BERRA Giovanni
|
1820 |
INFO EXTRA
I BERRA : UNA FAMIGLIA
TORINESE DI COSTRUTTORI DI PIANOFORTI
VEDETE ANCHE ...
BERRA Cesare
(°1850)
|
Torino
Corbetta (Milano) |
20, Casa Fiore (1800)
20, contrada de'
Mercanti (y1837)(y1839)(y1840)(y1841)(y1842)
17, via Santa Teresa
(y1845)(y1846)(y1847)(y1848)(y1851)(y1852)
|
|
'Fabbricante di
pianoforti'
a tavolino e pianoforti verticali
ca. 1820-1853; (¹³)(¹²)
Il capostipite Giovanni Berra inizia la
sua attività a Torino intorno al 1820 e può essere considerato uno dei
precursori di quella che sarà, lungo il corso di tutto il secolo e fino alla
metà del '900, una fiorente produzione locale. Il none di Giovanni Berra
spicca, assieme a quello di Francesco Weiss e Giuseppe Marchisio, tra i sei
riportati nelle guide di Torino del 1836 alla voce Negozianti di
piano-forte.
BERRA
Giovanni (ca. 1820 ?? - 1884)(¹⁰)(y1840)(y1841)(y1842)(y1845)(y1847)(xx1854)(xx1855)
prima del 1858
'Negoziante di
piano-forti' (y1837)(y1839)(y1840)(y1842)(y1845)
------- 'Fabbricante'
(y1846)(y1847)
|
|
ALOVISIO Luigi
|
1824 |
FRATELLI ALOVISIO
Pianoforte
a tavolo del 1820,
Collezione Tagliavini, Bologna, Italia
ALOVISIO
Pianoforte
a tavolo del 1824, Collezione Andrea Cavigliotti, Italia
Carlo
MARINI & Luigi ALOVISIO
Pianoforte
a tavolo del 1830,
Collezione Tagliavini, Bologna, Italia
TORINO -
"585. Panarmonico, ossia
organo a tastiera ed a cilindro, chiuso in una cassa impiallacciata di
mahogany : le canne son tutte di legnò : il cilindro ed i mantici son mossi
da pesi per via di ruote dentate; arrestando il movimento del cilindro, lo
stromento si suona come gli organi ordinarii. Opera del sig. Luigi Alovisio,
fabbricante d'organi e di cembali in Torino, via della Provvidenza, n.° 31."
Catalogo dei prodotti dell' industria de' R. Stati
ammessi alla Pubblica ..., 1838, p. 119
|
Torino |
31, via della
Provvidenza [primo piano] (y1829)(y1831)(y1832)(y1833)(y1835)(y1837)(xxx1838)(y1839)(y1840)(y1841)(y1842)(y1843)(y1845)(y1846)(y1848)(y1851)
(b)
29, Contrada
Ospedale (y1847)(y1848)
[4], via della Provvidenza
[casa d'Harcourt](*1844-45)
(xx1871)(*1871-72)
(b)
n. 0 bis, Contrada
Provvidenza, Casa Rorà
(y1851)(y1852) |
|
'Fabbricante di pianoforti' a tavolo, cembali,
ed organi
ca. 1824-72;
(⁵)(⁷)
(*1871-72)
MARINI
Carlo & ALOVISIO
Luigi (ca. 1805-37)(y1829)(y1831)(y1832)(y1833)(y1837)
- vedete anche MARINI Carlo
(°1805)
'Fabbricanti d'organi'
(y1829)(y1831)(y1832)(y1833)(y1837)
-------
'Fabbricante d'organi' (y1839)(y1840)(y1841)(y1842)(y1843) ------- 'Fabbricante d'organi a cilindro'
(y1845)(y1846) -------
'Fabbricante d'organi a cilindro'
(b)
(y1847)(y1848)(y1852) ------- 'Fabbricante
d'organi per chiese' (y1848) ------- 'Fabbricante d'organi per chiese'
(y1848)(y1851)
ALOVISIO
Luigi (y1839)(y1840)(y1841)(y1842)(y1843)(y1851)
ALOVISIO
Francesco (b) (y1847)(y1848)(y1852)
(il seguito)
TORINO - "Instrumenti di
musica se ne trovano a profusione. Cembalo a coda del signor Gregori,
cembalo a tavola del signor Weiss, organo a tastiera ed a cilindro del
signor Alovisio, viola e violino dei signori Presenda, violino e
chitarra del signor Guadagnini, chiarino e flauto del signor Cortellini,
i quali instrumenti debbono tutti essere di una rara eccellenza, ma per
ne udi il suono, come exempli - gratia per me, tanto fa il cembalo del
signor Weiss e l'organo del signor Alovisio come il mortajo, il trepiede
e il campanello del signor Domenico Boeri."
Il messaggiere torinese prose scelte di Angelo Brofferio, 1839, p.
472
TORINO - "136.
Armonia di lastrette di cristallo, con tastiera di quattro ottave :
cassa impiallacciata di mogano con filetti bianchi; del sig. Luigi
Alovisio, fabhricatore di organi e piano-forti, in Torino, via della
Provvidenza."
Catalogo dei prodotti dell'industria de' R. Stati ammessi alla pubblica
Esposizione dell'anno 1844 nelle sale del R. Castello del Valentino e
degli oggetti di belle arti che ne accrescono l'ornamento, 1844, p.
40 (MuseoTorino.it)
TORINO -
"MEDAGLIA DI RAME - Signor Luigi ALovisio, via della Provvidenza,
casa d'Harcourt, a Torino. Questo fabbricatore di organi e di piano-forti
ha esposta un'armonica di lastrette di cristallo con tastiera di quattro
ottave, e con cassa impiallacciata di mogano e ornata di filetti bianchi. I
suoni dell'armonica, parcamente e giudiziosamente impiegati, sono capaci di
produrre effetti pieni di soavità. Lo strumento esposto dal signor Alovisio è degno di lode per la giustezza de'
suoni e per la buona costruzione del meccanismo. La Camera aggiudica una
medaglia di rame al signor Luigi Alovisio. - MEDAGLIA DI RAME."
Giudizio della Regia camera di agricoltura e di
commercio di Torino ..., 1844-45, p. 370-371
|
Elenco d'esposizione Torino, 1838 | Medaglia di rame
Torino, 1844
|
DE MEGLIO Giovanni
| DE MAGLIO |
1828 |
DE MEGLIO
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Brevetto nel 1866 :
"Attestato di privativa industriale (12 Marzo 1866 -
Vol. 6.° N.° 373), per anni sei, a datare dal 31 Marzo 1866,
rilasciato al Sign. De Meglio Giovanni a Napoli, per un trovato che
ha per titolo: - Pianoforte a doppio scappo adattabile alla
costruzione dei pianoforti cosi detti alla Tedesca. Tavola XXIII.
Lo scappo introdotto nel piano forte indicato nel disegno col N.° 1
porta una fuga assai inclinata affinchè il martellino colpito con
forza regolare, possa scorrere una quantità bastante a produrre
l'oscillazione della corda.
La coda della bacchetta del martellino N.° 2, è fatta a doppia
curva, (e non già ad angolo come nei piani ordinarii) affinchè possa
facilmente sottomettersi al suo scappo N.° 1, onde ricevere il
secondo colpo prima che torni a riposare sul cuscinetto N.° 9.
Lo scappo N.o 1 nel ricevere regolarmente l'urto del martellino N. 3
si scosta tanto quanto vi è d'uopo per fare oscillare la corda, e
questo movimento vien regolato dalla chiavetta N.° 6, che si
allontana e si avvicina a seconda del bisogno, per dar l'ugua
glianza all'intera tastatura.
Il secondo scappo N.° 5 che serve di sostegno al primo N.° 1, riceve
dal martellino i colpi con maggior forza e ne viene che il primo
scappo N.° 1, urta il secondo N.° 5 (munito di una molla N. 8) ed il
martellino N. 3, va a frenarsi nel suo paramartello N. 4, dimodochè,
rallentando il dito senza toglierlo dal tasto, il martello invece di
riposarsi nel suo cuscinetto N.° 9 viene urtato subito dal secondo
scappo N. 5 e resta sospeso per ricevere i ripetuti colpí del tasto,
quando ne venisse di dover trillare o di dover suonare a tempo
celerissimo.
Nel nuovo pianoforte, il paramartello N.° 4 è fatto a balestra ed è
posto un ventimetro e mezzo più alto che non nel pianoforte
ordinario. Ciòè anche vantaggioso se si osserva che quanto più alto
incappa il martellino, tanto più la piccola coda N.° 2 si trova
presso a sottomttersi al proprio scappo N.° 7. Tali modoficazioni
hanno poi il vantaggio di arrecare ai pianoforti oltre notevole
semplicità e lunga durata, una non comune economia."
Bollettino delle privative industriali del regno d'Italia, 1866,
p. 56
|
Napoli |
11, Strada S. Mattia
(**1832)
Fabbrica : 20, vicolo secondo Porteria S.
Tommaso d'Aquino (xx1844)(*1845)(*1854)(xxx1855)
29, vico 2, strada San Tommaso
d'Aquino (**1856)
14, Strada Trinità degli
Spagnoli (xxx1855)
3, vico Pietro a Majello
(*1893)
53, Vicolo Lungo Gelso (xx1890)(*1895)(*1896)(x1896)
Piazza N. Amore (1902)
248, Corso Umberto I Rettililo (*1903)(*1905)(*1906)
4, vico Tre Re (x1906)
via Roma
(*1909)(*1910)
317, via Roma
[difronte S. Giacomo]
(x1912)(x1926)(*1929)(**1933)(y1935)(*1937)(x1946)(y1947) |
|
'Fabbricanti di
pianoforti' e pianoforti a coda, mandolini ca. 1832-1947
; (⁵)(*1845)(**1889)
"Fabbrica di Pianoforti e deposito di Piani esteri, Casa fondata nel
1800, si costruiscono Mandole e Mandolini privilegiati, Traforo Armonico
e Pressione alle corde."
Figlio di Carlo DE MEGLIO
(°1800), su questa pagina.
DE
MEGLIO Fratelli o
DE MEGLIO Carlo & Giovanni
(**1832)(*1845)(*1854)(xxx1855)
DE
MEGLIO Giovanni (**1856)(**1889)
DE
MEGLIO Giovanni & Figlio (1890)(etichetta in un mandolino dal 1895 :
Forntorini della real casa Cav. Giovanni de Meglio e figlio Fabbrica di
Piano-forti e deposito di Piani esteri, Casa fondata nel 1800, Si
costruiscono Mandole e mandolini privilegiati, Trafono Armonico e Pressione
alle corde, Medaglie d'oro alla nostra del lavoro, Napoli 1890, Napoli -
Vico Lungo Gelso, 53, Anno 1895)
DE MEGLIO
Leopoldo
(*1862), figlio di Giovanni DE MEGLIO.
DE
MEGLIO & Figli (xx1890)(*1893)(*1895)
DE
MEGLIO Giovanni'
(x1896)
'Fabbr. di pianoforti' (x1896) -------
'Pianofabrik' (xx1890)
------- 'Piano-Handlung' (x1906) ------- 'Piano-, Harmonium-, Sprechm.-
u. Mandolinen-Handlung auch Reparatur-Werkstatt' (x1912)(x1926)
GUNI
& Figlio, successori
(*1903)(*1905)(*1906)(*1907)(*1909)(*1910)
DE
MEGLIO Giovanni & Figlio
(x1906)(x1912)(x1926)
DE
MEGLIO G. & F.
(**1933)
DE
MEGLIO Giovanni (y1935)(*1937)(y1947)
(il seguito)
Brevetto nel 1886 :
"RAPPORTO intorno al perfezionamento arrecato ai pianoforti dai
Signori Giovanni de Meglio e figlio, letto nella tornata del 16
Settembre 1886. Gli abili fabbricanti di pianoforti, Giovanni de Meglio
e figlio, con officina nell'Istituto Casanova, avendo trovato il modo di
graduare secondo il bisogno la resistenza dei tasti al tatto del
pianista, domandarono in proposito il giudizio del nostro Istituto. Una
commissione composta dai socii Semmola Vetere e Palmieri assistita dal
Comm. Florimo ando ad esaminare le modificazioni arrecate al meccanismo
delle tastiere.
Trovò utile il risultamento pratico che si otteneva e proponendo la
piccola medaglia d'argento in premio agl' inventori, esprimeva il
desiderio che nel passare da un grado all'altro non dovesse il pianista
aver bisogno dell'opera del costruttore, ma che potesse da se medesimo
e con operazione semplicissima conseguire il detto scopo.
Ora i Signori de Meglio essendo riusciti a soddisfare questo desiderio
della commissione, espressero alla Presidenza il voto che il loro
perfezionamento fosse giudicato - La Commissione antecedente quindi fu
incaricata di esaminare e riferire. La medesima assistita anche questa
volta cortesemente dal venerando maestro Florimo, esamino accuratamente
il lavoro dei Signori de Meglio e ne fu altamente compiaciuta.
Essa quindi vi propone che la piccola medaglia d'argento già deliberata in
premio ai Signori Giovanni de Meglio e figlio sia convertita su quella
di argento del grande conio accademico. F. VETERE - E. SEMMOLA - L.
PALMIERI, relatore."
Atti del R. Istituto d'Incoraggiamento di Napoli,
1886, p. 4 - e -
"La medaglia di argento del grande conio accademico, fu concessa ai
signori Giovanni de Meglio e figlio, abili fabbricanti di pianoforti,
con officina nell'Istituto Casanova, per una importante modificazione
arrecata al meccanismo delle tastiere dei pianoforti, la cui mercè il
pianista può graduare a suo piacere la resistenza dei tasti al tatto
della sua mano.
La detta modificazione ha riportato favorevole giudizio di valorosi
artisti tra i quali mi piace ricordare il venerando Comm. Florimo.
[...]"
Atti del R. Istituto d'Incoraggiamento di Napoli,
1886, p. 9
|
Medaglia d'oro Napoli, 1828 |
Medaglia d'oro Napoli, 1832 | Medaglia d'oro,
1838 | Brevetto privativa, 1840 | Medaglia di argento
Napoli, 1844 |
Elenco
d'esposizione Napoli, 1853 |
Elenco d'esposizione Firenze,
1861 | Elenco d'esposizione Londra, 1862 | Parigi, 1867 | Medaglia de merita Vienna, 1873 | Medaglia d'oro, Napoli, 1890
|
BERLYANS Luigi
| BERLIANS
(ca. 1782 - ?) |
1830 |
Piano
a coda ca. 1846, Collezione granducale
del Conservatorio Cherubini, Firenze, Italia
FIRENZE -
"Altro
pian-forte egregiamente lavorato presenta fuori di concorso il signor Luigi
Berlyans di Firenze. In questo strumento è ammirabile la costruzione e
posizione dei martelli, ai quali è adattato
tal meccanismo per cui la voce prodotta viene notabilmente prolungata."
Relazioni Intorno Alla Terza Riunione tenuta in
Firenze nel 1841, p. 241 o
Annali di fisica, chimica e matematiche, Volumes 3 à
4, 1841, p. 311
FIRENZE -
"9. LUIGI BERLIANS di Firenze. Due piano-forti verticali e due
piano-forti orizzontali."
Catalogo dei prodotti naturali e industriali della
Toscana presentati all ..., 1854, p. 128
FIRENZE -
"SIGNOR LUIGI BERLYANS DI FIRENZE. - Erano da questo esposti quattro
piano-forti, di cui due verticali e due a coda, nella costruzione dei
quali era stato prescelto per uno il modello di Pietro Erard e per
l'altro quello di Pleyel. Nella tastiera del secondo l'espositore avea
usata tale disposizione che per effetto di essa ciascun tasto potea
individualmente venir tolto, senza che fosse smontato l'intero
meccanismo. Sebbene in uno di questi l'estensione della scala diatonica
fosse troppo limitata, il che è da reputarsi grave difetto, non comune
però all'altro, rendendo ambedue suoni potenti, puri, armonici, avendo
agile la tastiera e presentando una grande esattezza nel modo col quale
in essi ogni parte era eseguita, il Consiglio reputò meritevole il
signor Berlyans del premio della Medaglia d'Argento."
Rapporto generale della Pubblica Esposizione dei prodotti naturali e
..., Firenze, 1854, p. 149
PARIGI -
"Il existe d'excellentes fabriques d'instruments harmoniques à Bologne,
Césène, Pésaro. En Toscane, les meilleurs pianos droits sont ceux des frères
Reali, et ceux à queue de M. Berlyans, et les meilleures orgues sont celles
fabriquées par Antoine et Michelange Ducci, de Florence, et par Landi, de
Sienne."
L'Italie économique, avec un aperçu des industries
italiennes à l'Exposition, 1867, p. 275
|
Firenze |
via
de'Neri (***1856)
via Ghibellina (***1863)
2, Borgo degli Albizi
(y1880)(x1889)(*1893)
52, via Pietrapiana
(x1896)(x1906)(x1912) |
|
'Fabbricante di pianoforti'
ca. 1835-1912
Erano
i primi per introdurre la doppia azione dello scappamento di
ERARD.
Figlio di Carlo DE
MEGLIO
(°1800)
1835 -
"Fabbrica di Pian-forti a Firenze, ed a Milano.
Nella fabbrica Berlyans di Firenze si non terminati quattro Pian forti
col Pancone di metallo ed altre particolarità per maggiore stabilita,
una bella invenzione di Monsieur Berlyans, de’ quali tre sono esitati
con grande onore dell'Autore. Adesso si son finiti altri due Pian-forti
particolari, che si terranno a posta per chiunque vorrà tenere accademia,
i quali sono posti in una gran Sala ed invita tutti i sigg. Maestri e
Dilettanti, che avranno piacere di sentirli.
ln detta fabbrica si trovano de’ Pian forti di meccanismo inglese. Di
più un deposito di Pian forti usati di diversi Autori da vendersi e
darsi a nolo. A motivo delle molte ordinazioni per la bella sua
invenzione di quel gli strumenti, ha ingrandita la sua fabbrica, o fa
sapere che prende chiunque lavorante che si presenterà in detta fabbrica.
Detto fabbricante fa sapere che manda i Pian-forti ai compratori dentro
Toscana franchi di trasporto, e di qualunque altra spesa. [...]"
L'Eco, giornale di scienze, lettere, arti, mode e
teatri, Volume 8, 1835, p. 447
1868 -
"M. Berlyans, fabricant de pianos à Florence, âgé de 76 ans, avait un
énorme calcul dans la vessie. Les douleurs, les besoins fréquents d'uriner,
de formidables hématuries, etc., etc., ne lui laissaient'plus ni trêve ni
repos. La santé était si délabrée que l'on taxait de folie mon projet de le
guérir par la lithotritie. Pour la litholomie, autant aurait valu le
condamner immédiatement à mort sans merci ni pitié. [...]"
Le vrai trésor de la santé, ou Doctrine nouvelle sur
l'origine, la nature ..., Constant Crommelinck, 1868, p. 278
BERLYANS
Ann[in]a
[di Luigi[
(y1880)(**1889)(x1896)(x1899)(x1906)(x1912)
'Noleggiatrice di pianoforti, armonium e arpe' (y1880) ------- 'Piano- u.
Musikinstr.-Handlung' (x1906) -------
'Piano-, Harmonium-, Musikinstr.-Handlung' (x1912) |
Elenco d'esposizione Firenze, 1841 | Medaglia d'argento Firenze, 1854
| Elenco d'exposizione Parigi, 1867
|
DUCCI Michelangelo & Antonio |
1830 |
Pianoforte
ca. 18??,
Collezione (privata?), Salento, Italia
DUCCI Fratelli
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Brevetto del 1851 : "Concessioni di Privilegi escusivi. L'I. R.
Ministero del Commercio, con Decreto del giorno 21 agosto 1851 N. 6559
H, [...] - Ad Antonio e Michelangelo Ducci, fabbricatori di piano-forti
e di organi a Firenze, un privilegio pure di cinque anni per
l'invenzione di un nuovo istromento musicale detto Baristato, che è
un'ottava più basso del contrabasso, che per la forza e la chiarezza del
suo suono è specialmente idoneo per l'orchestra."
Foglio della camera di commercio e d'industria
della provincia di Milano, 26/10/1851, p. 34
Brevetto del 1866 : "ATTESTATO di privativa privativa industriale
(25 ottobre 1866 Vol. 7.° N. 64) per anni tre, a datare dal 31 dicembre
1866, rilasciato al Sig. Ducci Giuseppe a Firenze, per un trovato che ha
per titolo : - Nuovo sistema di meccanismo per piano-forti verticali.
Tav. LXX
I pianoforti ai quali intendo applicare la mecca. nica di nuovo sistema,
sono piccoli, dell'altezza di un metro e 02 centimetri, e larghi sette
ottave, fabbricati solidamente con un buon sistema di intelajatura di
correnti di legno, é panconi assicurati con viti e barre di ferro, allo
scopo di poterli, armare di una buona incordatura, nei bassi, le corde
sono fasciate di rame, é le ultime venti sono a doppia fasciatura, e ciò
ho potuto fare, perchè la meccanica, con la sua disposizione mi permette
di avere tutto lo sviluppo di un pianoforte a Coda; ed insieme, una
solidità di colpo del martello, che è assolutamente impossibile ad
aversi in pianoforti si piccoli adoperando le meccaniche di Francia i
cosi detti Bibi; ove tutti i pezzi sono impiccoliti.
I pregi di questa meccanica, sommariamente descritti sono:
In piccolo spazio gran sviluppo ai pezzi di movimento, gran semplicità
per esser composto di pochi pezzi, minore attrito per la sua azione
spontanea.
Minima spesa per essere di facile fattura.
I pezzi consistono nel tasto semplice (come negli altri pianoforti) »
che ha alla sua estremià uno zoccolo, il quale porta un pezzo basculato
da due viti, una delle quali lo fissa, l'altra lo tiene al punto
d'altezza. Questo pezzo che chiamo Basquille, è fatto a forcella, e
porta imperniato lo scappamento rivolto in basso che con la sua testa va
a prendere il martello nella presa fasciata di pelle, ed il martello che
è fisso su di un regolo solido fa diverse operazioni; da ii colpo alla
corda; scosta lo smorziere che sta în appoggio al di dietro del
medesimo; e quindi ritorna sul para-martello, il quale è un semplice
filo d'ottone invitato nella basquille ed entrante nell'asta del
martello, che è forata. Lo scappamento ha uno sdrucciolo che al punto di
scatto, si trova contro un bottone di legno fasciato di pelle, su cui
scivola, appena dato il colpo, per poco che si scemi la pressione del
testo la molla che è dietro lo scappamento. lo respinge, e lo obbliga a
rientrare nel suo punto di scatto, lo smorziere fatto a lamina, è
imperoiato in una forcella ed è respinto da una molla che lo obbliga
verso le corde, e nello stesso tempo respinge il martello verso il suo
para-martello appena dato il colpo; il regolo che porta lo smor ziere è
mobile, si fa agire col pedale, ed è combinato in modo che movendosi si
mantiene alla stessa distanza di contatto dal martello.
Tutti i pezzi sono guarniti di feltri e pelli, come negli altri
Pianoforti.
I pregi di questa invenzione, consistono nell'aver ridotto la Meccanica
a soli cinque pezzi príncipali cioè: Basquille, Scappamento, Martello,
Smorziere, & Para-martello: nell'aver mantenuto nei singoli pezzi, le
proporzioni di un Pianoforte grande, mercè la rivoltatura dello
scappamento; nell'avere in fine ottenuto tutti gli effetti propri degli
altri Pianoforti verticali, senza complicazioni di chiamate, di cigne e
regolatori; ma il ventaggio da prendersi in speciale considerazione si è
quello della felice disposizione dei pezzi soprannominati, che
contribuisce non poco alla semplicità, ed alla mitezza del prezzo dell'
Istrumento.
La maniera di regolare lo scappamento è facicilissima: dato il caso che
per abassamento di panni, lo scappamento si sia allontanato, basta
serrare la vite sulla Basquille ed allentarla al caso che non rientri.
Per il punto di scatto, vi è fra il martello e lo scappamento un regolo,
che porta tante viti con bottoni di legno, fasciati di pelle, e
stringendoli, si accelera lo scatto, mentre allentandoli si ritarda,
acciò poi, che lo smorzo sia sempre a contatto con le corde, si piega il
ferretto che porta in testa."
Bollettino delle privative industriali del regno d'Italia, 1866, p.
238
IL TRIBUNALE
I fratelli DUCCI contro il signor Angiolo DE
SIMONE in
Annali di giurisprudenza : raccolta di decisioni
della Suprema, Volume 19, 1857, p. 2070-2071
"Abbiamo pure da ricordare fra gli oggetti di mobilia, gli eccellenti piano
forti che si fabbricano alla Piazza presso S. Donato in Poggio nel Chianti
dal Sig. Michele Angiolo Ducci, i quali per finitezza di lavoro e per
dolcezza d'armonia nulla hanno da invidiare ai migliori fabbricati in
Germania."
Rapporto delle adunanze tenute dalla terza classe
dell'I. e R. Accademia, 1838, p. 102
"Piano-forti e Organi. - Michelangiolo Ducei di Monte-Castello ha
intrapreso da qualche anno la fabbricazione dei piano-fortì con tal
precisione e bellezza meccanica, e con tanta dolcezza di suono, da
meritar la menzione onorevole. Il Ducci valendosi in tali opere dell’
abeto nostrale bene scelto, lo ha fallo riconoscere atto pei piani
armonici quanto quello di Germania ; ed è sperabile che questa
fabbricazione possa prendere tanto piede da non aver bisogno di far
venire di colà i piano-forti. Abbiamo 7 tra fabbricatori di piano-forti
e d’organi."
Notizie e guida di Firenze e de' contorni, 1841, p. 99 (archive.org) |
Varlungo (Firenze) |
Piazza presso S. Donato in
Poggio nel Chianti (***1838)
via Evangelista, nel
Palazzo Gondi (*1841)
[2], Piazza San Gaetano
(*1846)(***1854)(***1856)(***1863)
[1 & 2], Piazza San Gaetano (xx1860)(xxx1860)(y1868)(1871)
Piazza degli Antinori da
Santo Gaetano (x1872)
36, Lung'Arno Nuovo (***1873) |
40 pianoforti
per mese
|
'Fabbricanti di pianoforti'
ca. 1833-1873
DUCCI
Michele Angiolo (***1838) 'Machina d'impiallacciatura idraulico'; in 1841
dai fratelli Antonio e Michelangelo Ducci, di cui la ditta di
pianoforte è fiorito a Firenze a partire da 1830 a 1847
(⁵)
p. 57
Pianoforti come
Carl Andreas STEIN (⁷)
1843 -
"Pianoforti e Organi.
Michelangiolo Ducci di Monte-Castello ha intrapreso da qualche anno la
fabbricazione dei piano-forti con tal precisione e bellezza meccanica, e con
tanta dolcezza di suono, da meritar la menzione onorevole. ll Ducci
valendosi in tali opere dell'abete nostrale bene scelto, lo ba fatto
riconoscere atto pei piani armonici quanto quello di Germania; ed è
sperabile che questa fabbricazione possa prendere tanto piede da non aver
bisogno di far venire di colà i piano-forti. Abbiamo 7 tra fabbricatori di
piano-forti e di organi."
Enciclopedia del negoziante ossia gran dizionario del
commercio dell ..., 1843, p. 2458-2459
DUCCI
Carlo ? (xxx1860) - vedete
DUCCI Carlo
DUCCI
Giuseppe & Compagnia, dal
1866 - vedete
DUCCI Giuseppe
1866 -
"Col privato atto de'24
febbraio 1866, recognito ser Vincenslao Querci, Giuseppe e Luigi del fu sig.
Antonio Ducci possidenti e negozianti domiciliati in Firenze hanno fra loro
constituita una Società commerciale per la fabbricazione dei piano-forti. La
residenza della Società è posta fuori la Porta alla Croce, sulla R. via del
Ponte a Sieve a numero comunale 178 presso Varlango. La ragion di commercio
è la seguente: Giuseppe Ducci e Compagnia. Giuseppe Ducci è reggente e
direttore della Società e fabbricazione. Le obbligazioni della Società si
emettono con la firma d'ambedue i soci. I capitali sociali sono stati
fissati in italiane lire 20,000 salva la facoltà d'aumentarli occorrendo.-
La Società ha avuto il suo principio nel suddetto giorno ed avrà la durata
di anni dieci con facoltà di prorogarla per anni cinque quando non avvenisse
la disdetta sei mesi prima dello spirar del decennio. Firenze, il 26 febbaio
1866. Giuseppe DUCCI - Luigi DUCCI. Visto per la legalità, e verità
delle retroscritte firme del sigg. Giuseppe e Luigi Ducci."
Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia N. 061 del 2
Marzo 1866
DUCCI
A. & M. (y1868)
'Gran deposito di musica,
piani ed altri strumenti. Rappresentati dal sig. F. Lucca di Milano per
affitto defli spartiti per i teatri' (y1868)
DUCCI
(x1872)(***1873)
Il fratelli Ducci finalmente produrrebbero fino a 40 piani per mese.
(il seguito)
"Piano-forti
di Vienna a prezzi fissi. Antonio e Michelange Ducci, fabbricatori
d'organi, piano-forti e fisarmoniche in Firenze, via Evangelista,
nel palazzo Gondi, si fanno un dovere di avvisare i loro ricorrenti
che attese le molte occupazioni riguardanti la loro professione onde
facilitare i contratti dei piano-forti di Vienna del loro deposito
situato in detto locale, hanno stabilito i prezzi fissi come
appresso.
Piano-forti a coda, di legno-noce, con cinque registri, estesi
ottave sei e mezzo, con più il 'sol'.
|
Zecchini |
Pottié . . . . . . . . . . . . . . .
|
70 |
Simon, vera copia dei piano-forti Graf
. . . . |
61 |
Bayer . . . . . . . . . . . . . . .
|
51 |
Bayer con incordatura all'inglese, estesi fini al 'la'. |
55 |
Scott estasi fino al 'la'. . .
|
50 |
Paridon . . . . . . . . . . . . . . .
|
46 |
Paridon con cassa elegante all'inglese
. . .
|
49 |
Schrimpf . . . . . . . . . . . . . .
|
45 |
Schrimpf con cassa elegante alla francese
. . .
|
46 |
Dohnal . . . . . . . . . . . . . . .
|
47 |
Dohnal a coda corta . . .
|
38 |
Dorr . . . . . . . . . . . . . . .
|
45 |
I suddetti offrono la vistosa diminuzione di valore che resulta dai
prezzi di sopra stabiliti, sprando di trovare il loro conto nello
smercio, contentandosi di un tenne guadagno, d'altronde si lusingano
con certezza di contentare il genio dei ricorrenti, essendo stati da
loro stessi a Vienna, e lasciatovi persone abili incaricate di
visitare gli istrumenti, e rigettare quelli che fossero trovati
difettosi.
Presso i medesimi trovansi pure molti altri piano-forti a coda e a
tavolino delle migliori fabbriche di Vienna, dei quali hanno creduto
inutile stabilire i prezzi, riservandosi a far ció, quando saranno
conosciuti più comunemente i loro autori.
Si ricevono commissioni di piano-forti per tutti gli autori di
Vienna e di Parigi.
In tutta la Toscana chi commettesse piano-forti ai suddetti, gli
potrà ricevere direttamente da Vienna, franchi di porto, al prezzo
suddetto in qualunque della città doganali di Toscana e del Ducato
di Lucca che gli piacesse di scegliere; purchè sian date in tempo le
relative commissioni di più saranno garantiti per la qualità
richiesta.
Si avvertono i signori commettenti che se a caso gli strumenti
che riceveranno non fossero di loro piena soddisfazione son pregati
a render ne subito intesi i soprascritti da cui saranno ricevuti e
cambiati in altri da scegliersi a piacere al detto loro deposito,
sempre a prezzo di lista."
La Moda. Giornale dedicato al bel sesso.
(Estensore: Francesco Lampato), 1841, p. 244 - Vedete
POTTJE,
SIMON,
BAYER,
SCOTT,
PARIDON,
SCHRIMPF,
DOHNAL e
DORR
(°1837)
a Vienna, Austria
"Antonio e
Michelangiolo Fratelli Ducci, Fabbricanti di Organi, Fisarmoniche e
Piano-Forti, proprietari di un Magazzino fornito di un grande
assortimento di Piano Forti di Germania, di Francia e d'Inghilterra, da
vendersi e darsi a nolo, non che delle Macchine suddette, rendano noto
al Pubblico che hanno ottenuto dall'I. e R. Dogana il permesso
d'introdurre i legnami esteri con sper dizione condizionata, per segarsi
alle loro Macchine le quali si raccomandano da se stesse per i grandi
vantaggi che si ritraggano dall'unitezza e sottigliezza delle foglie
segate e dal risparmio di legname e dalla piccolezza ed unitezza dei
coccoli tagliati, perchè nel primo caso è molto più facile e più
sollecito il lavoro d'inapiallacciatura e nel secondo un solo quarto
d'ora di cottura basta ad estrarre da coccoli la sostanza che serve alla
tinta, si raccomandano ancora grandemente per la discretezza dei prezzi,
che sono i seguenti;
Le foglie di Noce, Magogane, Acero, e simili si segano a Soldi 5. 4. il
braccio quadro.
Il Campeggio, si taglia a L. 1 13 4 le libbre cento
Scuotano 2 - -
Verzino 2 6 8
Sandalo giallo 1 13 4
Sandalo rosso 2 6 8
I Legni da segarsi (che dovranno essere spianati da una parte) e da
tagliarsi si ricevono al Magazzino dirimpetto la porta dei Mulini in Via
de' Renaj, dove trovansi vendibili a prezzi fissi le foglie già segate,
e il Campeggio già tagliato detto di S. Domingo, di buonissima qualità a
L. 4U. 6- 8. il cento.
Altri legni a prezzi discretissimi."
Gazzetta di Firenze, 06/07/1843, p. 66
"Fra
le generosità di molti che prestarono l'opera loro gratuitamente
nell'Accademia eseguita al Cocomero a benefizio di Venezia, è debito nostro
di notare quella dei Signori Ducci proprietari del Magazzino di PIANI-FORTI
in Piazza S. Gaetano i quali per il nolo della sola sera dell'Accademia di
un loro PIANO-FORTE pretesero la bagatella di cinque Francesconi !! Noi
desideriamo che il nome di questi patriottici cittadini sia ricoperto della
stima che merita ???"
Il lampione giornale per tutti, Firenze, 05/12/1848,
p. 488
|
Menzione onorevole
Firenze, 1833 | Medaglia d'oro di 1° classe, Firenze, 1841 : Elenco
d'esposizione Firenze, 1844 | Elenco d'esposizione Milano, 1871 | Elenco
d'esposizione Milano, 1881
|
LACHIN
Nicolo
| LACHINI | LACCHIN |
1830 |
Pianoforte
a coda ca. 1856, Collezione Fondazione Musicale Masiero e Centanin,
Padova, Italia
Pianoforte
a coda ca. 1860, Collezione Fondazione Musicale Masiero e Centanin,
Padova, Italia
LACHIN
su questo sito
ARTICOLO
1855 -
"Altri però vi sono
oppositori sinceri e candidi, fra i quali dobbiam nominare principalmente
l'Annotatore friulano citato nella Gazzetta ufficiale di Venezia. La quale
dopo avere ai 24 Marzo 1855 N. 69 accennato con lode al Violicembalo del P.
Taparelli, inserisce imparzialmente nel n. 82 (10 Aprile) una rettificazione
dell'Annotatore friulano: secondo il quale questo istrumento fu inventato,
30 anni sono, dall'Abate Gregorio Trentin padovano, il primo che abbia
posto in onore i pianoforti italiani, istitutore e maestro di Nicolò Lachin,
attuale fabbricatore rinomato di Pianoforti in Padova, che ottenne gli onori
degli elogi del Pianista Thalberg, e fu premiato con medaglia d'oro dall'1. R. Istituto in Venezia. L'Editore del giornale L'Armonia può trattare
questo istrumento esistente nel negozio Lachin in Padova, nel quale suonando
sopra una tastiera da forte piano n'escono i suoni di Viola e di Violoncello.
È singolare la coincidenza cosi dell'istrumento come del nome, imperocché
anche l'ab. Trentin lo fregiò di quello di Violicembalo. [...]"
La Civiltà cattolica, 1855, p. 493 |
Padova |
via Selciato del Santo (x1855)
4021, via Selciato del
Santo (**1889)
Selciato Santo
(xx1890)
[4021], via del Santo (*1903)(*1905)(*1906)(x1906)(*1907)(*1909)(*1910)(x1912)(*1921)(*1922)(x1926)
19, via del Santo
(y1918)(*1929)(*1937)(y1939)(y1942)(y1947) |
|
'Fabbricante di pianoforti' verticale ed a coda ed armonium,
'negoziante di pianoforti di Vienna'
ca. 1830-1947 [dal 1830
(x1912)];
(⁵)(¹²)
'Allievo del distinto sig.
Abate Trentin' (**1846) - Vedete
TRENTIN
'Pianofabrik und Handlung'
(xx1890) ------- 'Piano-Fabrik, [sowie] Piano-
u. Harmonium-Handlung' (x1906)(x1912)(x1926)
Piani con Pleyel azione
(⁷)
LACHIN
E. (*1929)
LACHIN
N. (y1947)
"Il sig. Nicola Lachin, negoziante e fabricatore di piano-forti in Padova,
allievo del distinto sig. abate Trentin, tiene un deposito abbondante di
scelli clavicembali delle fabriche più celebrate di Vienna, e ne fa un
abbondante commercio a prezzi moderatissimi. Egli sempre più operoso ed
innamorato delle recenti riforme e perfezionamenti, per cui le fabriche di
Marsiglia si avvantaggiarono su quelle della Germania, si è messo in
corrispondenza con la casa Boisselot, e già il primo strumento, non appena
giunto alla sua officina, allogò sull'istante, ed altri ne aspetta fra poco
che possono dirsi il compendio della perfezione sott'ogni rapporto.
Eleganza nella forma, lavoro finito con intarsii di ottone all'esterno,
costruzione interna maravigliosa con rinforzi di ferro fuso; di facile
maneggio, di sempre eguale registro, di suono forte e dilicato ad un tempo,
armonioso nei soprani, pieno e vibrato nei bassi : ecco i pregi non pochi di
questo nuovo modello della casa Boisselot, a cui si aggiunga il sistema dei
suoni sostenuti a piacimento.
Sia lode pertanto al bravo ed intraprendente Lachin per averci fatto
conoscere ed apprezzare così rilevanti modificazioni e miglioramenti della
scuola francese che raggiunse finora il più allo grado di perfezionamento,
da notarsi nella storia della fabricazione dei Piano-forti."
Il Caffè Pedrocchi, 22/03/1846, p. 94
"Provenivano i primi, mezzo secolo addietro, da Ratisbona, ed
erano a quei tempi i migliori. Ne giungevano pure di eccellenti, conformati
a tavolino, da Londra. Nella seconda epoca austriaca cominciavano ad aversi
da Vienna, costando allora dai 120 ai 160 zecchini, perchè ricchi di fregi
di getto, con miniature, rappresentanti battaglie, con banda turca, e con
molti registri. Nel corso di quattro lustri si perfezionarono a tal grado,
che intendesi subito un classico, quando si nomina un Conrad Graf, un
Brodmann, uno Steim [Stein], uno Streicher, e un Besendorfer [Bosendorfer];
e il prezzo in oggi comune è dagli 80 ai 100 ongari. Di presente ne arrivano
da Marsiglia con tastiera un po' pesante, e faticosi a suonarsi, ma pur
sufficienti per costruzione; gli ottimi poi derivano da Parigi, nè si
acquistano in copia, essendo di considerevole prezzo. Anni sono, ne avevamo
una fabbrica, tra noi distinta: era dell'ab. Gregorio Trentin, alle
Muneghette in s. Stefano, ove fioriva l'istituto diretto dal maestro G. G.
Ayblinger e costruiva egli pianoforti eccellenti che gli venivano anche da
principi ordinati per il merito delle invenzioni, e di cui taluni suonansi
tra noi, e costruiva anche arpe ad imitazione di Parigi. Egli ebbe anzi 5
medaglie d'oro, per l'arpe stesse, per il cembalo metagosano, e per quello
organistico. Ora fiorisce in Padova la rinomata fabbrica, sotto la ditta
Trentin e Lachin. I nostri attuali fabbricatori sono Gio. Hug s. Apollinare,
Giacomo Fiori sulle fondamente nuove, calle del trasporto; Luigi Hoffer, a
s. Gio. Grisostomo; e Donadi Ermenegildo in calle del forno a castello."
Manuale ad uso del forestiere in Venezia, 1847,
p. 228-229
"Nè
lascierai di visitare la fabrica premiata di piano-forti di Nicolò Lachin in
Via Selciato del Santo; nel quale artista riscontrerai l’arte coltivata con
vera passione, per cui non gli riesce difficile di emulare i migliori
fabricatori di Germania, accostandosi i suoi pianoforti, nel pregio e nella
qualità, ai migliori che vengono di Francia; adoperando nel costruirli
materie nostrali, se ne togli i feltri e le corde, che riceve d’Inghilterra,
al paro de’ fabricatori di Parigi, di Marsiglia e dell’austriaca Vienna."
Nuova guida di Padova e suoi dintorni con disegni di
Marco Moro. - Padova, 1855, p. 186
|
Medaglia d'oro dell’Istituto Lombardo, Venezia, 1854 |
Medaglia d'oro dall'I.R. Istituto Veneto,
1854
|
Medaglia d'oro dall'J.B. Instito
Venezia, 1855 | Elenco d'esposizione Firenze, 1861
|
MARCHISIO
Marchisio in Guida
generale di Torino 1871-72 p. 282
THE SIENA PIANO
Ecco un articolo sul un pianoforte forse fatto per MARCHISIO di Torino.
The Siena Piano. Vedete anche il commento alla mostra a Parigi nel
1867 ["pianos sculptés par Bertolozzi et Ferri, de Sienne."] E
vedete i commenti sull' exposizione del 1867 |
1830 |
TITOLO
'Fabbricanti
Pianoforti, proveditori delle LL. MM. il Re d'Italia ed il Re di
Portogallo'(**1872)
PARIGI - "21. Marchisio frères,
Turin. — Piano staticophone à cordes obliques, en bois de noyer sculpté,
à système d'équilibre ou de compensation entre la puissance (corde) et
la résistance (barres de fer). — Piano avec sculptures de MM. Bertolozzi
et Ferri de Sienne. Clavecin staticophone en noyer à cordes obliques.—
Production annuelle: 250 clavecins de différents modèles.—Prix: 600 à
1,800 fr. chacun. — Scies circulaires, couteaux à machines, tours.—
Matières premières indigènes et étrangères. — Débouché: Italie, étranger.
[1489.] "
L'Italie économique, avec un aperçu des industries
italiennes à l'Exposition, 1868, p. 202 e
Catalogue général: Exposition Universelle de 1867
à Paris, Volume 1, 1867, p. 126
PARIGI -
"La sculpture sur bois figure dans l'exposition du mobilier. On notera
de beaux supports de très jolis encadrements de feuillages et de fruits.
Nous passerions bien sous silence le piano des frères MARCHINO [sic] de
Turin, car nous savons que les pianos sculptés ne sont pas en faveur. Le
public n'admet guère cette alliance des deux arts; la musique pourrait
souffrir des soins donnés à l'ornementation. Mais ce piano doit trouver
grâce. Ses trois reliefs (bande d'amours qui jouent ensemble), les deux
amours qui portent négligemment à chaque coin les candélabres, sont des
sculptures fort jolies. Dût-on ne jamais jouer de ce piano, on voudrait
le posséder chez soi au moins pour le voir."
Les curiosités de l'Exposition Universelle de 1867
suivi d'un indicateur, 1867, p. 118-119
PARIGI -
"Pianoforti verticali. -
[...] Dei verticali nel dipartimento Italiano se ne rimarcava uno di
Berra, uno di Mola e due di Marchisio tutti di Torino, tutti più o meno
in cattivo stato poichè nessuno li curava."
Il Pianoforte, guida pratica per costruttori,
accordatori, etc., Sievers, 1868, p. 227
TORINO -
"Marchisio Fratelli di Torino. Inventori del Piano-forte da essi
appellato staticofone. Ritrovato che aggiunge forza e solidità
all'istrumento. — Premio di I Classe." Expo Torino - Torino
e le sue vie, Giuseppe Torricella, 1868 - e -
Rivista contemporanea nazionale italiana, 1868,
p. 93
PARIGI -
"Je préfère les pianos demi-obliques de
MM. Marchisio frères, de Turin. La sonorité est égale et distinguée, le
clavier facile, les caisses, en chêne sculpté, accusent la patrie des
arts plastiques."
La musique, les musiciencs, et les instruments de
musique chez les ..., Jean Pierre Oscar Comettant, 1869, p.
657
TORINO -
"Marchisio Fratelli di Torino. Inventori del Piano-forte da essi
appellato staticòfone. Ritrovato che aggiunge forza e solidità
all'istrumento. — Premio di I Classe."
Rivista
contemporanea, Volume 54, 1871
Vedete il seguito
"Al magazzino di Giuseppe
Marchisio accanto San Francesco di Torino è giunta una quantità di
pianoforti a coda ed a tavolo dei migliori autori di Vienna, che può
facilitare molto nei prezzi.
Oltre a questi tiene un piano-forte a coda di nuova costruzione con due
tastiere, e filarmonica dentro."
Gazzetta Piemontese, 1832, p. 246
"Nel magazzino di Giuseppe Marchisio, contrada di
S. Francesco di Torino, casa Gianotti, num. 15, vi sono arrivati da
Vienna una quantità di piano forti di moderna costruzione e e di legni
finissimi."
Gazzetta Piemontese, 18/11/1837, p.
1084
"VENDITE
ED AFFITTAMENTI - Casse da pianoforti in quantità, di varie dimensioni:
da vendere. Ricapito al magazzino di pianoforti di G. Marchisio, piazza
san Carlo, palazzo dell'Academia Filarmonica, n. 6, pianno terreno"
Gazzetta del popolo, Nummers 1-310,
1850
"Casa
fondata nel 1830 Fratelli Marchisio,inventori del Pianoforte Staticofone,
Negozianti e fabbricanti Pianoforti, proveditori delle LL. MM. il Re
d'Italia ed il Re di Portogallo. Assortimento di Pianoforti dlle più
riniate fabbriche Estere, per vendita e per nolo. Salone per concerti.
Grande laboratorio per ristauri di Pianoforti. Deposito degli
organi-Alexandre. Torino (Via Rossini, 8 e 10, con succursale a Roma,
via Frattina, 134-135 e via Mario de' Fiori, 1-2"
Economista di Roma, rivista ebdomadaria,
07/01/1872, p. 1
|
Torino
Roma |
contrada di San Francesco
(*1837)
13, contrada San Francesco di Torino,
seconda corte, piano 2 (y1837)(y1839)(y1840)(y1841)
13, contrada San Francesco d'Assisi [secondo cortile, piano 2]
(y1842)(y1843)(y1845)(y1846)(y1847)
16, contrada della Meridiana, Borgo Nuovo
(y1842)(y1843)(y1845)(y1846)(y1847)
6, Piazza San Carlo, Palazzo
dell'Academia Filarmonica (y1848)(1850)
4, Piazza S. Carlo
(y1851)(y1852)
11, Piazza Vittorio
Emanuele (1854-58)(¹⁰)
2, via San Teresa
(1859-62)(¹⁰)
8, via
dell'Ippodromo (1863-74)(¹⁰)(xx1868)
8, via Rossini
(xx1871)
8-10, via Rossini
(*1871-72)(**1872)
7, via Principe Amedeo
(1875-76)(¹⁰)
29, via Barbaroux (1879-81)(¹⁰)
11, Piazza Vittorio (?), piano nobile
a Torino
134-135, via Frattina
(x1871)(**1872)
1-2, via Mario de' Fiori
(x1871)(**1872)
a Roma (succursale) |
|
'Fabbricante di pianoforti'
ca. 1830-81;(¹⁸)
Famiglia di musicisti
piemontesi, originaria di Buttigliera d'Asti, trasferitasi a Torino. (¹⁶)
MARCHISIO
Pierantonio
(¹⁶), 'Fabbricante
di pianoforti'
MARCHISIO Sebastiano,
padre (?) e fabbricante di cembali e i primi pianoforti
MARCHISIO
Giuseppe Antonio
(1795 - 1858)(1836-52)(¹⁰)
MARCHISIO
Antonio
-
"MARCHISIO ANTONIO, professore e compositore, nacque a Bottigliera
d'Asti il 19 febbraio 1817 e morì a Torino nel 1875."
I maestri di musica italiani del secolo xix: notizie
biografiche, 1834, p. 106
MARCHISIO
Giuseppe (y1837)(y1839)(y1840)(y1841)(y1842)(y1845)(y1846)(y1847)(y1851)(y1852)
'Tiene magazzino di piano-forti di Vienna'
(y1837)(y1839)(y1840)(y1841) -------
'Tiene magazzino di piano-forti di Vienna
e di Parigi'
(y1842)(y1843)(y1845)(y1846)(y1847)(y1848)(y1851)(y1852)
MARCHISIO
Fratelli [MARCHISIO
Frères](1854-76)(¹⁰), Antonio e Giuseppe
1874 - "I fratelli
Marchisio che si dedicano alla fabbricazione degli stromenti fini, ne vedono
con soddisfazione diminuita riguardo a Torino l'importazione dall'estero, e
si lusingano che ove si perseveri nello sforzo di produrre stromenti
inappuntabili, si giungerà ad eliminare la concorrenza straniera per questo
prodotto, il quale, nato in Italia, può giungere nell'Italia stessa a un
alto grado di perfezione."
Atti del Comitato dell'inchiesta industriale, 1874, p. 13
MARCHISIO
Giuseppe Enrico
(1831 - 1903)(1879-81)(¹⁰), "MARCHISIO GIUSEPPE ENRICO, pianista e compositore, nacque a
Torino l'otto marzo 1831."
I maestri di musica italiani del secolo xix: notizie
biografiche, 1834, p. 106
(il seguito)
PARIGI -
"Anche il signor Aimonino e i fratelli Marchisio di Torino, e il De Meglio
di Napoli, vanno rammentati per pianoforti in cui si veggono de'lodevoli
tentativi per il loro perfezionamento; ma più di tutti il sig. Vincenzo
Lachin di Padova e il sig. Maltarello di Vicenza per i loro pianoforti a
coda, pregevolissimi per forza e dolcezza di suono."
L'Italia alla esposizione universale di Parigi nel
1867, rassegna critica, 1867, p. 348
TORINO -
"In questa casa, con le
attigue sue dipendenze, tengono i fratelli Marchisio il loro Stabilimento
per la fabbricazione di pianoforti. In essa sono impiegati ottanta operai, e
annualmente si producono dai 250 ai 300 istrumenti, numero che prova in
quanto credito son tenuti i pianoforti che escono dalla vasta fabbrica, i
quali non temono il confronto dei migliori di Francia e di Germania. La casa
di commercio dei fratelli Marchisio sussiste fin dal 1830. Questa famiglia,
che conta le due sorelle Carlotta e Barbara, note per la loro valentia nel
mondo teatrale, il maestro di musica e di canto cav. Antonio, il concertista
di pianoforte cav. Giuseppe, ed Enrico direttore dello Stabilimento, è
eminentemente artistica e industriale." Torino
e le sue vie, Giuseppe Torricella, 1868
TORINO -
"131 Marchisio fratelli, Via Ippodromo, 8. Pianoforte di legno noce, scolpito."
Rivista contemporanea nazionale italiana, 1868,
p. 278
TORINO -
"Marchisio Fratelli di
Torino. Inventori del Piano-forte da essi appellalo staticofone. Ritrovato
che aggiunge forza e solidità all'istrumento. — Premio di I Classe."
Rivista
contemporanea, Volume 54, 1868,
p. 93
TORINO -
"pianoforti a coda" e "Pianoforte detto Staticofone" Expo Torino 1868 (¹⁰)
TORINO -
"[...] il signor Marchisio (via Rossini, 8)
ne fabbrica eziandio di quelli che costano fino a 2000 lire."
Torino, descrizione illustrata di A. Covino, 1873,
p. 129
Brevetto del
1867 : "Marchisio G. E. a Torino.
Pianoforte staticofone.
"
L'Italie
économique, avec un aperçu des industries italiennes à l'Exposition
..., 1867
e
Annuario scientifico ed industriale: rivista
annuale delle scienze d ..., 1867, p. 631
"Marchisio frères, Turin. — Piano staticophone à cordes
obliques, en bois de noyer sculpté, à système d'équilibre ou de compensation
entre la puissance (cordes et la résistance (barres de fer)."
L'Italie
économique, avec un aperçu des industries italiennes à l'Exposition
..., 1867
Brevetto del 1900 : "296992. Brevet de quinze ans, 8 février 1900;
Marchisio, représenté par la société Thirion et Bonnet, à Paris,
boulevard- Beaumarchais n° 95.
Délie doigts Marchisio
pour accélérer la partie mécanique de l'étude du piano et autres
instruments de musique."
Bulletin des lois de la République française,
07/1901, p. 1738 (gallica.bnf.fr)
|
Elenco d'esposizione Firenze, 1861 | Elenco d'esposizione Parigi, 1867 |
Medaglia di prima classe Torino, 1868 |
Premio di I Classe Torino, 1871
|
FEDERICO Fratelli
| FEDERICI
|
1831 |
Brevetto di 1837 : "Nuovo mezzo escogitato dal M. di cappella
napolitano, sig. Luigi Pastina posto in pratica da’ signori fratelli
Federici, fabbricanti di Pianoforti in Napoli per la infallibìlità della
tastiera di detto strumento, e per la esatterra della esecuzione nel
suonare.
L'invenzione è la seguente.
Al di sotto di ciaschedun tasto esiste una piccola molla proporzionata
al bilancino ed alla molla opposta, in modo che, calato il tasto non
una, ma mille volte, si rimette sempre al suo luogo, rendendolo nè
troppo duro, nè troppo debole, senza che mai possa fallire, e ciò evita
anche che il martello possa uscire fuori del monachetto, che è situato
dietro la bracciola : quindi pare che si sia trovato ciocche in tanti
anni non si è potuto, e ciò che sempre si desiderava per rendere
perfetto questo strumento."
La Fama. Giornale di scienze, lettere, arti, in.
dustria e teatri, Vol. 2, 1837, p. 148
Brevetto a Napoli, 1860: "FEDERICO
Pasquale ed Angelo. Perfezionamenti
alla fabbricazione dei pianoforti. S. A. 7 settembre 1860."
Atti
del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di ..., Volume
10, Napoli, 1863, p. 200-201
NAPOLI -
"Fabbrica di piano-forti de' fratelli Pasquale e Aniello Federico, in
via Speranzella N.° 100. Piano-forte di legno maogano a sei ottave e mezzo e
quattro tasti acuti, ossia con alamirè acuto. Vi è la guarnizione traforata
e con meccanismo di nuova foggia per ducati 300."
Elenco di saggi de' prodotti della industria napoletana presentati nella
..., 1840, p. 63
NAPOLI -
"Manifattura di pianoforti de’ fratelli Federico sita nella strada
Speranzella N.° 100.
Pianoforte di legno palissandro a sei ottave e mezzo, e due tasti,
con due pedaliere, e con la spina di ottone divisa a pezzi sino
alla estremità degli acuti. La spina di ottone è portata in questo
pianoforte per tutta l’ intera cordiera, e la fascia che mantiene
la cordiera è di ottone. Il suo meccanismo è all’ uso inglese, ed
evvi lo smorzo costrutto in modo che non produce alcun rumore. Il
costo è duc. 450."
Elenco di saggi de prodotti della industria
napolitana presentati nella ..., 1842, p. 46
NAPOLI -
"Essi sono con tastiera di sette ottave e due tasti, come similmente
l'è costrutto il pianoforte di Egidio Helzel, e l'altro di Angelo
Federici." Expo Napoli -
Rapporto
letto al Real Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali,
Francesco Cantarelli, 1844
NAPOLI -
"Fabbrica di pianoforti dei
fratelli Pasquale ed Agnello Federico, in via Speranzella N.° 100.
Pianoforte di legno mogano a sei ottave e mezzo, e due tasti, con
tre pedaliere, per duc. 260."
Elenco di saggi de' prodotti della industria
napolitana presentati nella ..., 1844, p. 53
(il seguito )
|
Napoli |
118, vico lungo del
Gelso (*1836)
100, via [Strada
lunga] Speranzella
(x1840)(*1842)(**1844)(*1845)(*1854)(xxx1855)(**1856)(xx1890)(*1893)(x1906)(x1912) |
|
'Fabbricante di
fortepiani' a coda e a muro ca. 1831-1912
FEDERICO
Fratelli
o Pasquale
& Antonio (*1836)
FEDERICO
Fratelli o Pasquale
& Aniello
(x1840)
FEDERICO
Pasquale (***1853)
FEDERICO
Pasquale & Angelo
(*1845)(***1855)(*1863)
FEDERICO
Fratelli
(*1845)(**1889)(xx1890)(*1893)(x1906)
'Pianofabrik' (xx1890)(x1906)(x1912)
Fortepiani verticale e
fortepiani a coda (nella forma ERARD - Paris),
(⁵) p. 56,
o da confrontare con i modelli di
PREISIG a Napoli.
(il seguito)
NAPOLI -
"Bella e numerosa si è mostrata la fabbricazione degli strumenti
musicali in questo concorso industriale. Non meno di un'arpa, un
pianoforte ad arpa, e nove pianoforti di svariate forme ne contiene
la gran Sala, de'quali alcuni sono di legni esotici, altri di legni
nostrali, ma quasi tutti rassomigliansi per gli ornamenti che li
decorano, e per la eleganza e precisione con cui sono lavorati. Dei
diversi meccanismi di pianoforti parlammo dettagliatamente nel
nostro rapporto sulla mostra dell'anno 1838, e conseguentemente ora
accenneremo solo qualche particolare che merita la vostra attenzione.
La meccanica e lo scappamento del pianoforte de'soci Giovanni Schmid
e Giacomo Eppler sono all'uso inglese, e ciò che vi troviamo di
nuono, è la spina ed i bischeri situati al di sotto del pancone;
poichè il martello battendo la corda in senso opposto, la rende più
salda, e la voce fassi più armoniosa e chiara."
Annali civili del regno delle due Sicilie,
Vol. 31-33, 1843, p. 136
NAPOLI -
"Anche i fratelli de Meglio han lavorato col meccanismo inglese il
loro pianoforte verticale: evvi però in esso lo smorzo costrutto in
modo da potersi armare tutto a tre corde, per facilitarne lo accordo.
Tre pianoforti di diverso lavorìo sono quelli del fabbricante
Vincenzio Mach, ma tutti contengono il meccanismo tedesco; uno è a
tavolino di bellissima forma, ed ha la tastiera di sole sei ottave,
e gli altri due sono a coda di elegante aspetto, e di armonioso
suono. Essi sono con tastiera di sette ottave e due tasti, come
similmente l'è costrutto il pianoforte di Egidio Helzel, e l'altro
di Angelo Federici."
Rapporto letto al Real Istituto
d'incoraggiamento alle scienze naturali, 1844, p. 55-56
NAPOLI -
"Fabbrica di pianoforti di Pasquale Federici. Pianoforte di gran
concerto alla Erard, Con varie modificazioni del costruttore."
Elenco di saggi de' prodotti della industria
napolitana maggio 1853, p. 51
NAPOLI -
"I premiati sono quindici. Due con grande medaglia
d'oro, e sono i signori Federico Pasquale e De Meglio Carlo: sei con piccola
medaglia d'oro, i signori Breazzano Vincenzo, Helzel Giorgio, Helzel Egidio,
Mach Vincenzo, De Meglio Giovanni, Sievers Ferdinando: sette finalmente con
medaglia d' argento, i signori Bretschneider Paolo, Carrabba Pietro, Dei
Baroni Corvo Girolamo, Leone Giuseppe, Maurer Giovanni, Muller (fratelli),
Muti Raffaele. [...] Il Pianoforte dei Federico è alla Erard."
Gazzetta musicale di Milano, 12/02/1854, p. 53-54
NAPOLI -
"Pianoforte del signor Pasquale Federici.
- Non poca rinomanza han saputo presso di noi acquistarsi i fratelli Federici coi
loro lavori di solida e positiva costruzione. Era di tal genere il
pianoforte per gran concerto alla Erhard [sic] messo alla gara, il quale
segnalatasi specialmente per gli acuti, che a dirlo artisticamente eran veri
e non finti; circostanza che ne produceva mollo armonica la voce, ne rendeva
i toni di squisita bontà, e metteva gradatamente in accordo i sonori bassi
con i flautati acuti. E noi perciò ci congratidianio coi fratelli Federici
non solo per la maestria dimostrata nella costruzione dello strumento in
esame, ma per la nota operosità ancora con cui migliorano e rendono finiti i
loro lavori."
Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumes
50-52, Naples (Kingdom). Real Ministero dell'interno, 1855, p. 57
PARIGI -
"21. Federico,
fratelli, Napoli. - Pianoforte (sistema Pleyel)."
Catalogo generale, Commissione reale italiana
per l'Esposizione universale del 1878 in Parigi, 1878, p.
60
|
Medaglia d'argento Napoli, 1840 | Medaglia di argento
Napoli, 1844 |
Elenco
d'esposizione Napoli, 1853
|
Elenco
d'esposizione Parigi, 1878
|
COLOMBO Angiolo Cesare
(? - 1899)(²) |
1832 |
Pianoforte
a coda n° 88 ca. 1858, Museo degli Strumenti Musicali, Castello
Sforzesco, Milano, Italia
C OLOMBO
su questo sito
Brevetto del 1856 : "COLOMBO
ANGELO CESARE, in Milano. Per migliorata costruzione di pianoforti anche con
intelajatura di ferro atta a mantenere l'accordatura medaglia d'argento, con
giudizio sospeso per premio maggiore 1856 in Milano. Per ampliata
fabbricazione di pianoforti medaglia d'oro 1857 in Milano."
Collezione degli atti delle solenni distribuzioni de'premj d'industria fatte
..., 1857, p. 454
Brevetto del 1860 :
"Attestato N. 370, vol. 2° - perfezionamenti al pianoforte. P. - 3 anni, a
datare dal 30 giugno 1860 - Colombo Angelo Cesare, a Milano, via S. Mattia
alla moneta N. 4."
Descrizione delle macchine e procedimenti per cui
vennero ..., Volumes 4-6, 1860, p. 317
MARCHE
COLOMBO
(1922)(dati.acs.beniculturali.it)
VEDETE ANCHE ...
altri
con il nome
COLOMBO
|
Vimercate
Milano
Venezia |
CASA PRINCIPALE &
FABBRICA : 1023, Corsia del Duomo
(*1836)
23, via Vittorio
Emanuele (x1906)(x1912)(x1926)
a Vimercate
FILIALE : 4, contrada San
Mattia alla Moneta (*1838)
1023, Corsia del Duomo
(***1856)
1025, corsia del Duomo
(**1857)
3134, contrada San Mattia
alla Moneta (***1858)
4, via o contrada S.
Mattia alla moneta (x1858)(xx1860)
6, via Moneta
(**1870)(y1871)
14, via Tre Alberghi
(**1873)
7, Piazza San Sepolcro
(y1873)(**1879)
6, via Nuova
(1883)(²)(y1884)
4, via Rasori (1885)(²)
15, via Disciplini
(xx1882)(**1886)
8, Passaggio Carlo Alberto
(x1889)
1, Piazza Magenta
(**1889)
Fabbrica :
12, via Unione (1892)(²)(x1896)(x1899)(x1906)
6, via Mussa (*1893)
2, Passaggio Carlo
Alberto (x1896)(x1905)
7, via Unione (1910)(²)
Fabbrica : 12, via Unione
(y1918)(*1921)
via Dante (x1926)
4, via Porlezza, angelo
Camperio
(x1926)(y1939)(yy1940)
a Milano
FILIALE : 4023, calle S. Paterniano (x1858)
a Venezia
|
40 impiegati in 1855 - 57
150 piani per due anni in 1857
|
'Fabbricante di pianoforti' verticali e a coda ca. 1848-1940 [ dal
1832
(x1906)(x1912)(x1926)]; (x1860)(*1932)(⁷)(¹²)
"COLOMBO, originario di
Vimercate, Sicuramente Angelo Cesare, originario di Vimercate, già negli
anni ’40 gestisce con il fratello Carlo una fiorente fabbrica di
pianoforti denominata «Fratelli Colombo» (nel 1851 espongono un loro
strumento all’Esposizione industriale di Milano). Nel frattempo Angelo
si reca con Luigi é Stucchi, anch’egli di Vimercate, presso Boisselot
(Marsiglia) per apprendere le tecniche di costruzione con i nuovi
sistemi di intelaiatura muniti di spranghe di ferro. Produce strumenti
particolari, fra i quali lo scurtorne (un pianoforte a piccola coda)
realizzato in legno di abete." (²) - Vedete
BOISSELOT
(°1827)
a Marsiglia in Francia e
STUCCHI
(°1846), su questa
pagina in fondo
Successore a
CAMPLOY & COLOMBO
Vimercate
COLOMBO
Carlo (x1889), 'Fabbricante di
pianoforti'
COLOMBO
[Carlo] & Figlio
(xx1890)(*1893)
'Pianofabrik' (xx1890) -------
'Fabbrica di pianoforti'
(x1899) ------- 'Pianofabrik' (x1906)(x1912)(x1926)
COLOMBO
& Cia
(1903-32)
COLOMBO
Francesco (x1906)(x1912)(x1926)(*1932)
Milano
COLOMBO
Angelo Cesare (y1871)(**1873)(xx1882)(y1884)(1886)(**1889)(xx1890)(1892)(x1899)(x1912)
'Fabbrica privilegiata e premiata di pianoforti'
(y1871)(xx1882) ------- 'Fabbrica premiata con due
medaglie d'oro e cinque d'argento' (y1884) ------- 'Fabbricante di
pianoforti' & 'Negozio di pianoforti' (x1889) ------- 'Pianohandlung' (xx1890)
COLOMBO
Francesco (x1905)
1906 -
Proprietario : Silvio
COLOMBO (x1906)
'Piano-Fabrik u.
-Handlung' (x1906) ------- 'Piano-Macher, auch Piano-
u. Harmonium-Händler' (x1912) ------- 'Piano-bauer u. -Händler'
(x1926) ------- 'Fabbrica pianoforti
nazionali e deposito pianoforti esteri'
(y1939)
1912-26 -
Proprietario : Carlo & Guido
COLOMBO (x1912)(x1926)
COLOMBO
A. C.
(x1926)
PUBBLICITÀ
Guida di Milano e provincia, 1940, p. 1683
|
Elenco d'esposizione Milano, 1851 | Elenco d'esposizione Milano, 1853 |
Medaglia d’argento dell’Istituto Lombardo, 1855 | Medaglia d’oro
dell’Istituto Lombardo, 1857
| Medaglia d’oro dell’Istituto Lombardo, 1860 |
Elenco d'esposizione Firenze, 1861 |
Elenco d'espozione Milano, 1871
|
Elenco d'espozione Milano, 1881
Brevetto : Innovazione nei pianoforti, 1899 |
VAGO Antonio |
1832 |
Pianoforte a tavolino
ca. ?, Liceo Musicale “O. Vecchi”
di Modena
(⁴)
1840 -
"766 Vago Antonio, successo a
Giuseppe Cattaneo, fabbricatore e negoziante di piano-forti, insignito
di sovrano privilegio e premiato dall’ I.R. Governo."
Dizionario pittoresco della storia naturale e
delle manifatture ad uso della ..., 1840, p. 764
1848 -
"Al Leone di Porta Orientale si trovò pure un piano-forte a coda, di ottave
sei e mezzo, dell’autore Fritz [di Vienna], che il signor Antonio Vago,
fabbricatore e negoziante di piani-forti, volle somministrare al bisogno; e
dopo otto giorni avendolo ritirato lo trovò intattissimo, sebbene avesse
ricevuto ed acqua e sole, e fosse stato tutto coperto di terra."
Cronaca della rivoluzione di Milano, 1848,
p. 92
|
Milano |
425, contrada del
Durino (**1842)
423, contrada del Durino
(**1841)(**1843)(x1844)(y1844)(**1845)(***1845)(yy1846)(**1847)(**1848)(**1850)(**1853)(**1854)(**1855)(**1857)(***1858)(**1859)
58, Corso Venezia
(**1870)(y1871)
30, via San Damiano
(**1879)
4, via Conservatorio
(**1881)(xx1882)(**1886)(**1887)
12, via Rastrelli
(xx1890)(*1893)(*1896)(*1897)
71, Corso San romano
(x1912) |
|
'Fabbricante di fortepiani'
ca. 1832-97
Successore a
Giuseppe CATTANEO
(°1834), su
questa pagina; (x1844)(y1844)(yy1846)(**1848)
'Fabbric. e negoz. di
piano-forti' (x1844) ------- 'Fabbric. e negozio di
piano-forti' (y1844)(yy1846)(**1848) -------
'Fabbr. ed accordatore di pianoforti' (y1871) ------- 'Fabbr. di pianoforti' (xx1882)
------- 'Piano-Reparteur u. Stimmer'
(xx1890)(x1912)
In 1851 fuso con
ABATE Stefano
dal 1853
VIGO
[VAGO]
Antonio & Domenico
1871-85;
(⁷)
VAGO
Antonio
(y1871)
VAGO
Pio (xx1890)(x1912)
"Vago
Antonio, success. a Gius. Cattaneo, fabbric. e negoz. di piano-forti,
contr. del Durino 425."
Guida di Milano per l'anno 1842, p. 441 |
|
BERZIOLI Giuseppe
(1803 - 1871)
|
1834 |
TITOLI
'Fabbricante di
pianoforti al servizio della corte di Parma' (1854)
'Fornitore del Regio
Teatro' (1857)
Pianoforte
a coda (di Verdi ?), nel museo di Busseto,
Italia Pianoforte
verticale ca. 1860, Museo Glauco Lombardi, Parma, Italia Pianoforte
a coda 1860-80, Galleria d' Arte Moderna, Firenze, Italia
"Si dice che Giuseppe Verdi si fosse
espresso favorevolmente verso questi pianoforti."
MILANO -
"Bella lode vuoisi
qui riferita al sig. Giuseppe Berzioli per l'esattezza ed il buon
gusto con ch'egli lavora di legname; ma molto più ancora per la sua abilità nel costruire piano-forti a varii registri, tali veramente
da porre in dubbio se ci torni a preferirne di stranieri. Né ciò si
estimi esagerazione, o patria parzialità. Noi, non ignari all'atto
di musica, abbiamo e veduti ed ascoltati gli stromenti di quel giovine artefice, degno di protezione, ed avemmo a rimanere ammirati
nel discernere l'intonazione loro, la forza, e l'uguaglianza nella
graduazione delle scale, e la docilità delle tastiere"
Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza
e Guastalla, Lorenzo Molossi, 1834, p. 599
FIRENZE -
"I Fratelli Berzioli di Parma, esposero un piano-forte verticale retto,
del prezzo di lire 1400, ed altro a corde oblique del prezzo di lire
1300. Questi pianoforti, bellissimi come mobili, sono sembrati alla
Sezione non elevarsi straordinariamente per le qualità musicali." Expo
Firenze - Esposizione
italiana tenuta in Firenze nel 1861, Volume 2, 1861 e
Gli strumenti musicali all'esposizione italiana
del 1861 descrizione ..., 1861, p. 13
FIRENZE -
"2468. Berzioli
fratelli. Parma. [Modena, Privilegio]. — Pianoforti."
Atti officiali della Esposizione italiana agraria,
industriale e artistica, 1861, p. 121-123
INFO EXTRA
BERZIOLI Fratelli
|
Parma |
Chiesa di S. Agostino nell'Oltre
Torrente
(1836)
71, Strada San Croce (**1875)
33, Piazza Grande (**1875)(x1889)(xx1890)(x1896)
Piazza Garibaldi (x1899)
33, Piazza
Garibaldi
(x1906)(x1912)(*1921)(x1926)(**1933) |
|
Fabbricatore di pianoforti
verticali e pianoforti a tavolo
ca. 1834-1933 [dal 1836
(x1889)(x1906) o
dal 1834
(x1912)(x1926)];
(⁷)(¹²)
BERZIOLI
& GHERARDI (pochi anni dopo?)
Nel 1836
[o 1834 ] si era unito in società con il fratello
Vitale BERZIOLI, ma non dura lungo. Questi si associò a un certo
GHERARDI.
E qualche anno dopo, con il figli di Giuseppe,
Roberto BERZIOLI
(1840 - ?)
"Berzioli (Giuseppe e vitale,
fratelli) nati a Zibello, il primo nel settembre 1803, il secondo
nell'aprile 1820. Sino dal 1830, Giuseppe Berzioli, comunque manchevole
delle necessarie cognizioni tecniche, cominciò da solo, nel suo paese natio,
e piucchè altro per semplice divertimento, a fabricare pianoforti ed, a
forza di buon volere e perseveranza, riuscì a produrne qualcuno che fu
giudicato buono. Cresciuto in età il fratello Vitale, lo coadiuvò in simili
tentativi, attalchè, incoraggiati dall' autorevole parola di valenti maestri
quali il Frondoni di Piove-Ottoville e lo stesso Verdi di Busseto, si
decisero, nel 1836, a trasportare la loro mndustria a Parma, dove
stabilirono fabrica in Sant'Agostino. Il 25 novembre 1845, Giuseppe ottenne
brevetto di privativa per tale suo genere d'industria. Il 16 settembre 1854,
Vitale fu nominato fabricatore di pianoforti al servizio della corte ducale
e, il 17 giugno 1857, fornitore del nostro teatro. Nella esposizione del
1863 i fratelli Berzioli conseguirono, coi loro pianoforti, la medaglia di
prima classe. Giuseppe è morto il 31 luglio 1871. Il fratello Vitale
continuó, da tale epoca, in unione col nipote Roberto, la fabrica de'
pianoforti, alla quale, non ha guari, ha aggiunto un grande deposito di
pianoforti esteri e nazionali. Il premiato stabilimento dei Fratelli
Berzioli è una delle poche cose industriali, per non dire la sola, che abbia
attecchito nella città nostra, il che dimostra una volta di più come Parma
nostra sia uno de' centri più musicali d'Italia. Attualmente la fabbrica
Berzioli trovasi in Strada Santa Croce no. 71 e lo stabilimento di deposito
in Piazza Grande, no 33."
I nostri fasti musicali dizionario biografico di
Parmenio Bettoli, 1875, p. 25-27
"Alla morte di Giuseppe, il figlio Roberto
(1840 - ?) continuò con il Berzioli nella
gestione della fabbrica e nel 1874 aprirono un negozio in piazza Grande
n. 33, al primo piano dell’antico Palazzo di Giustizia, angolo strada
San Michele, dove vendevano musica e strumenti di ogni marca. La sala
ospitò in quegli anni anche una serie di concerti, sia per pianoforte
che per strumenti vari e cantanti solisti. Benché la costruzione dei
pianoforti non fosse economicamente più redditizia, il Berzioli non
volle chiudere la fabbrica per non dover licenziare quegli operai che
lavoravano con lui da tanti anni. Un giudizio assai lusinghiero su
questi pianoforti è riportato dalla Gazzetta di Parma del 18 gennaio
1876." Dizionario
della Musica del Ducato di Parma e Piacenza
BERZIOLI
Paride (1846 - 1891),
comincia dal 1879
BERZIOLI
Fratelli (*1861)(**1889)(x1889)(xx1890)(x1899)(x1906)(x1912)(*1921)(x1926)(**1933), Roberto e Paride
BERZIOLI
'Pianofabrik u. Handlung' (xx1890) -------
'Fabbrica di pianoforti' (x1899) -------
'Musikal.-Handlung, Piano-Fabrik u. -Handlung' (x1906) ------- 'Piano-Fabrik, sowie
Musikal.-, Piano- u. Harmonium-Handlung' (x1912)(x1926)
NECROLOGIA
1891 -
"De Parme on annonce la mort de
Paride Berzioli, chef d'une importante fabrique de pianos, qui a laissé une
grande partie de sa très grande fortune à l'hôpital civil de cette ville,
afin qu'on y fonde une salle qui portera son nom. "
Le Ménestrel, 05/07/1891, p. 216 (gallica.bnf.fr)
|
Elenco d'esposizione Firenze, 1861
| medaglia d'argento alle
esposizioni del 1883 e 1887
|
CATTANEO Giuseppe |
1834 |
MILANO - "Cembali migliorati. -I
cembali che erano tra noi in migliore riputazione ne giunevano
ordinariamente dalle Fabbriche di Vienna, e dall’ Inghilterra. Parecchi
de’ nostri fabbricatori avevano tentato di sottrarsi dal pagare agli
stranieri questo tributo; ma sempre inutilmente, chè quelli fra noi
fabbricati o erano mediocri o appena lodevoli. Ora però il signor
Cattaneo fabbricatore di pianoforti in Milano venne a toglierci da tale
dipendenza, e non già solo uguagliò ma, diremmo, vinse i cembali inglesi
e viennesi. Ei presentò al concorso de’premii Industria due cembali, la
cui voce ampia, limpidissima, sonora edolcissima rende a prima iunta la
miglior testimonianza della perizia di quel artefice. Il quale per
ottenere un tale effetto esegui notabili variazioni,e introdusse
meccanici congegni concementi in ispecial modo la tavolo armonica, la
tastatura, i martelletti e lo stesso telaio. Questi noi esprimeremo
quasi colle stesse parole usate nell’indicarli da un nostro amico,
intelligente quant’ altri mai in silfatte cose, il ch. signor D. Sacchi.
Invece di fare l’ossatura interna del cembalo d’ un’ asse sola nello
spessore, e d’ un sol legno ed a grossi pezzi, divise il rimo a quattro
piani alternando il faggio e l’ abete; tagliò a piccoli regoli il legno,
e ne fece un telaio trecciato a quadretti: quindi l’ossatura non si
torce ed è forte quanto l’ antica perchè il tutto è ben commesso con
colla. - La tavolo armonica è di consueto rafferma alla cassa del
cembalo: ei pensò di isolarla e tenerla sospesa col solo contrasto delle
corde che fermano sull’arco armonico: quindi l’ oscillazione è maggiore,
il suono non risente del legno, ed acquista di armonia, e tiene di più
la voce. Per l'isolamento della tavolo armonica poi, avendo diminuita
l'ossatura, la rinforzo con un gran lastrone di
metallo con fori che è
unito al sominiere con quattro braccia di ferro: perciò le corde
attaccate al margine del metallo sono scorciate per tutte la tratta dell’
arco armonico, e ne succede più facile l’ accordatura non solo, ma il
cembalo la tiene più lungo tempo. Introdiisse pure un miglioramento
rilevante nella tastiera. Ne’ piano-forti comuni il martello è piantato
sull’ estremità interna del tasto, e sovente essendo uesto oscillante,
comunica al martello un movimento infermo, sicché non batte precisamente
le tre corde che danno la voce. Il Cattaneo rovesciò, per così dire, il
meccanismo, e piantò il martello nel telaio della tastiera,e il
meccanismo che lo fa muovere sul tasto, per cui, qualunque scossa faccia
il tasto, il martello non ne risente e batte all'unissono le tre corde.
Finalmente, siccome nei martelli soliti, attaccati sur un cavalletto d’
ottone con spina d’ acciajo, incontra che questa ossidandosi o rendendo
polvere,viene im edita articolazione del martello stesso, il Cattaneo lo
rese sempre ugualmente mobile raffermandolo con una cerniera di ottone e
di pelle.
L' I. R. Istituto premiò questo benemerito fabbricatore colla medaglia
d’oro; e meritamente, chè estendendosi questa sua fabbrica ne riceverà
non poco utile il nostro paese."
Indicatore Lombardo, ossia raccolta periodica di
Scelti articoli tolti dai ..., 1834, p. 280-281
"Fabbrica di Pian-forti a Firenze, ed a Milano. [...] ln
Milano abbiamo varii fabbricatori di Cembali, ed il sig. Cattaneo in
Contrada di S. Vito al Pasquirolo ne fabbrica che hanno il meccanismo
inglese, la tavolo e le spranghe di metallo, quindi sono tali da poter
gareggiare con quelli di qualunque fabbrica."
L'Eco, giornale di scienze, lettere, arti, mode e
teatri, Volume 8, 1835, p. 447
|
Milano |
522,
contrada di San Vito al Pasquirolo vicino a St. Maria de Servi (**1835)(**1837)(x1838) |
1 pianoforte per settimana (1845-47)
|
'Fabbricante di fortepiani' e negoziante ca. 1820-38
Allievi
Ambrogio RIVA, Angelo COLOMBO &
Luigi STUCCHI
(⁵)
Successori : Ambrogio RIVA
&
VOETTER (1841-51)
Antonio VAGO,
'successore a G. CATTANEO'
(⁴)
(il seguito)
MILANO -
"Giuseppe Cattaneo, pur
di Milano, fabbricatore di piano-forti, riuscì finalmente a costruirne
di quelli che alla eleganza ed alla solidità riuniscono le qualità, e i
pregi degl' inglesi e dei viennesi, ne presentò due all'I. R. Istituto,
che fan chiara prova poter noi anche in questo ramo di manifattura non
rimaner addietro a nissuno." Biblioteca
italiana, o sia Giornale di letteratura, scienze ed arti, Volume 75,
1834, p. 340
MILANO -
"ln Milano abbiamo varii fabbricatori di Cembali, ed il sig. Cattaneo in
Contrada di S. Vito al Pasquirolo ne fabbrica che hanno il meccanismo
inglese, la tavolo e le spranghe di metallo, quindi sono tali da poter
gareggiare con quelli di qualunque fabbrica."
L'Eco, giornale di scienze, lettere, arti, mode e
teatri, Volume 8, 1835, p. 447
Brevetto dell' 1820 : 'Dem Cattaneo Joseph,
Claviermacher in Mailand, (Contrada di San Vito al Pasquirolo Nr. 522) auf
die Erfindung Pianoforte zu verfertigen, welche sich durch Absonderung des
Resonanzbodens (Isolomento della tavolo armonica) auszeichnen ( Jahre)."
Gemeinnütziger und erheiternder Haus-Calender für das
österr ..., 1820, p. 70 - e -
Jahrbücher, 1837, p. 454
Brevetto dell' 1834 : "CATTANEO GIUSEPPE, fabbricatore
di pianoforti di Milano — Per pianoforti emulanti quelli delle migliori
fabbriche straniere — Medaglia d'oro — Anno 1834 in Milano."
Collezione degli atti delle solenni distribuzioni de'
premj d'industria ..., 1834, p. 53/519
"N.° 26 - N.° 4173-428. A Cattaneo Giuseppe
fabbricatore di cembali in Milano, contrada di S. Vito al Pasquirolo,
n.° 522, per anni cinque, come da determinazione dell’ imperiale regia
camera aulica generale 26 novembre 1834 e da aulico dispaccio 8 dicembre
detto n.° 31086-2481, per l’ invenzione di fabbricare i fortepiani in
modo diverso da quelli delle migliori fabbriche all’ estero, i quali n
si distinguono particolarmente per l’ isolamento della tavolo armonica."
Raccolta degli atti del governo e delle
disposizioni generali ..., Volume 1, 1835, p. 84
Brevetto del 1836 :
"31З9. Joseph Cattaneo, Klaviermacher in Mailand
(Contrada di S. Vito al Pasquirolo, Nro. 522); auf die Erfindung, die
Pianoforte auf eine Art zu verfertigen, welche von jener der besten
auswärtigen Fabriken verschieden ist, und sich vorzüglich durch die
Absonderung des Resonanzbodens (isolamento délia tavalu armónica)
auszeichnet. Auf fünf Jahre;, vom 26. November."
Jahrbücher, 1837, p. 454
|
Medaglia d'oro Milano, 1834
|
KOVATS Michele
| KAVATS | HOVATS |
1835 |
Brevetto del 1836 : "A
Michele Kovats per un pianoforte con tastiera di madreperla
elegantemente lavorato."
Annali civili del regno delle due Sicilie,
Volumi 10-12, 1836, p. 93
Brevetto a Napoli,
1841
: "Kovatz
[sic]
Michele. Per i perfezionamenti a' pianoforti orizzontali e verticali.
S. A. 25 febbraio 1841."
Atti
del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di Napoli -
P. 200R. Istituto d'incoraggiamento di Napoli,
1863, p. 200 - "Ed approva
anche l' altro della Commissione creata per l'esame della domanda del
Signor Michele Kovatz, al quale essa Commissione è di avviso potersi
accordare privativa di anni cinque per la nuova maniera di costruire i
pianiforti si verticali che orizzontali."
Annali civili del regno delle Due Sicilie, Volumes 25-30, 1841, p.
60 - "A Soci
Signori Cagnazzi e Carfora è commesso l'esame della domanda avanzata da
Michele Kovatz ungarese, di conseguire la privativa di dieci anni per
miglioramenti da lui arrecati alla costruzione de pianoforti si
orizzontali come verticali. [...] Alla stessa Commissione incaricata di
esaminare la domanda di Kovatz si commette l'esame di quella avanzata da
Giovanni Stanzieri anche per miglioramenti arrecati alla costruzione del
pianoforti. La quale Commissione è di avviso potersi accordare allo
Stanzieri privativa di dieci anni."
Annali civili del regno delle due Sicilie, 1840,
p. 125 - vedere Giovanni STANZIERI
(°1841)
su questa pagina
|
Napoli |
21, alla spalita della
Trinita degli Spagnoli (*1836)
190, strada di Chiaia (*1845)
35, Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone
(x1860) |
|
'Fabbricante di p ianoforti'
ca. 1834-41;
(⁴)
Era nato in Ungheria.
Ferdinando SIEVERS è cominciato da
KOVATS dall'1835
NAPOLI -
"Sette ne conteneva la gran
sala, più o meno ricchi di esterni ornamenti, ma che rassomigliavarsi nella
forma non meno che nell'interno costruizione; se non vuol esser eccettuato
quello Michele Kovats ov' era un ingegno di nuova invenzione, mercé del
quale l'accordo può ad un tratto trasportarsi di mezzo tuono al di sopra o
al di sotto del corista; ed ognun vede quanto risparmio di tempo e d'impaccio
per tal mezzo si ottenga. [...] 1. A Michele Kovats per
un pianoforte con tastiera di madreperla elegantemente lavorato."
Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumi
10-12, 1836, p. 81-93 |
Medaglia di argento
Napoli, 1836
|
SIEVERS
Giacomo Ferdinando
(1809 - 1878)
Pianoforti,
Il Pianoforte, Guida pratica per costruttori,
accordatori, dilettanti e possessori di pianoforti, 1868
|
1835 - 1862 |
TITOLO
"Breveté du Roi"
Pianoforte
a coda ca. ?, modello n° 6 del catalogo, Collezione Priv., Milano,
Italia
Pianoforte
a coda ca. 1845, Arquà Petrarca, Padova, Italia
Pianoforte
a coda ca. 1860, Arquà Petrarca, Padova, Italia
Pianoforte
verticale inclinato ca. ?, Museo Nazionale degli strumenti Musicali, Roma,
Italia
Pianoforte
a coda ca. 1850,
CulturaItalia.it
Pianoforte
a coda ca. 1860, Castello di Compiano, Parma, Italia Piano
verticale ca. 1860-70, Museo San Pietro, Majella,
Italia
SIEVERS
su questo sito
Cliccate sui link qui sopra.
LIBRO di SIEVERS
Il russo italianizzato
Giacomo Ferdinando SIEVERS
(1810/78) di Pietroburgo, che pubblicò anche
un trattato :
Il
Pianoforte, Guida pratica per costruttori, accordatori, dilettanti e
possessori di pianoforti, 1868.
(da leggere on-line!) e
le
immagini (on-line).
LIBRO
su SIEVERS
"G. F. Sievers and mid
19th-century pianoforte technology." per Marco Tiella, 1997
NECROLOGIA
"J.-F.
Sievers, facteur de pianos, établi à Naples depuis près de cinquante
ans, vient de mourir dans cette ville. Sievers était né à Pétersbourg en
1809."
Le Monde artiste, 29/06/1878, p. 7 (gallica.bnf.fr)
INFO EXTRA
L'influenza delle pelle nell'evoluzzione del
fortepiano nel XVII en XIX secolo.
SIEVERS
Giacomo Ferdinando da Archivi Teatro
Napoli Beni Culturali
|
Napoli |
14,
via Nardones (x1840)(*1842)
3, (accanto) la Chiesa di San Teresa a
Chiaia (**1844)(*1845)
Strada di Chiaja, Palazzo Francavilla
di Cellamare (***1853)(*1854)(xxx1855)(**1856)(**1862)(**1865)(***1865)(***1867)(**1868)(**1869)(*1872)(*1873)(x1877)
149, Strada di Chiaja,
Palazzo Francavilla di Cellamare (x1876)(**1880)(**1883) |
|
'Fabbricante di
pianoforti' ca. 1835-83; (x1853)(x1863)(x1866)
SIEVERS
Ferdinando (**1889)
"Sievers Giacomo
Ferdinando, fabbricante di Pianoforti, è nato a Pietroburgo in
Wassili-Ostrov (Isola di Basile) il 10/23 giugno 1809, da Carlo. Fece i
suoi studi letterari in due collegi dagli 8 a'12 anni, quindi in un
Ginnasio che frequentò sino a'17. Contemporaneamente studiò dapprima il
flauto con un organista, quindi il violino ed infine il Pianoforte, nel
mentre che lavorava nella fabbrica di pianoforti di suo padre Carlo. Fu
inviato per 5 anni a Riga presso il fabbricante Kelberer, quindi,
tornato a Pietroburgo, lavorò per 2 anni presso il fabbricante Junhert.
Passò poscia in Germania, si trattenne per 2 anni a Roma donde,
fornitosi di tutti gli utensili necessari, venne in Napoli nel 1834.
Dopo aver lavorato per 12 mesi presso Kovatz, fondò (1835) con modesti
principii la fabbrica che portò il suo nome sino al 1867 e che in breve
divenne una delle prime. Oggi essa è diretta da' sig. Hussung ed Eckert,
che s'intitolano Successori di G. F. Sievers."
Annuario generale della musica, 1874,
p. 185 - Vedere KOVATZ (°1835)
su questa pagina, qui sopra
Brevetto del 1838 : "Per la costruzione e smaltimento de'piano-forti con
pancone e cassa di ferro fuso ; rimanendo libero a tutti di fabbricar
piano-forti nel modo usalo finora, o in altro modo qualunque, purché
sieno differenti da quelli che s'introducono dal Sievers con pancone e
cassa di ferro fuso." (**1838)- "Sievers Ferdinando. Per la
fabbricazione dei pianoforti con cassa di ferro. S. A. 5 aprile 1838."
Atti
del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di ..., Volume
10, Napoli, 1863, p. 200-201
"( N.° 4755. ) Decreto
col quale accordasi a Ferdinando Sievers la privativa per la costruzione
de'piano-forti con pancone e cassa di ferro fuso.
Napoli, 5 Agosto 1838. FERDINANDO II. Per La Grazia Di Dio Re DEL REGNO
DELLE DUE SICILIE, DI GERUSALEMME ec. DUCA DI PARMA, PIACENZA, CASTRO
ec. ec GRAN PRINCIPE EREDITARIO DI TOSCANA ec. ec. ec.
Veduto il parere della Consulta de' nostri reali dominii al di qua del
Faro; Sulla proposizione del nostro Ministro Segretario di Stato degli
affari interni; Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato; Abbiamo
risoluto di decretare, e decretiamo quanto segue.
Art. 1. Concediamo a Ferdinando Sievers la Srivativa di anni cinque
ne'nostri reali dominii al i qua del Faro, a' termini del decreto de' 2
di marzo 1810 provvisoriamente in vigore, per la costruzione e
smaltimento de' piano-forti con pancone e cassa di ferro fuso; rimanendo
libero a tutti di fabbricar piano-forti nel modo usato finora, o in
altro modo qualunque, purché sieno differenti da quelli che
s'introducono dal Sievers con pancone e cassa di ferro fuso.
2. Il nostro Ministro Segretario di Stato degli affari interni è
incaricato della esecuzione del presente decreto. Firmato, FERDINANDO.
Ministro Segretario di Stato degli affari interni. Firmato, Niccola
Santangelo. - II Consigliere Ministro di Stato Pres. interino del Cons.
de' Ministri. Firmato, Marchese Ruffo."
Collezione delle leggi e de' decreti reali del
regno delle Due Sicilie, 1838, p. 51
Brevetto del 1849 :
"Sievers
Giacomo Ferdinando. Nuova maniera di pianoforti. S. A. 13 settembre
1849."
Atti del R. Istituto d'incoraggiamento alle
scienze naturali di ..., Volume 10, 1863, p. 200
Brevetto
del 1850 : "(N.° 1590) Decreto che accorda privativa al Signor Giacomo
Ferdinando Sievers di Pietroburgo per,un meccanismo da lui inventato pe
piano-forti detti a consola. Caserta, 18 Marzo 1850. FERDINANDO II. Per
La Grazia Di Dio Re Del Regno DelLe DUE SICILIE, DI GERUSALEMME ec. DUCA
DI PARMA, PIACENZA,
Castro ec. ec. Gran Principe Ereditario Di Toscana ec. ec. ec.
Veduto 1' avviso del Consiglio di Stato;
Sulla proposizione del Direttore del Ministero Q real Segreteria di
Stato dell' interno, ramo interno;
Udito il nostro Consiglio ordinario;
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo quanto segue.
Art. 1. Concediamo al Signor Giacomo Ferdinando Sievers di Pietroburgo
privativa di anni dieci ne' nostri reali dominii di qua del Faro, a
termini del decreto de' 2 di
marzo 1810 provvisoriamente in vigore, pel meccanismo di sua invenzione
applicabile a'piano-forti detti a consola, senza che un tal privilegio possa
impedire la immessione dall'estero di piano-forti della medesima
costruzione, nel caso che fossero di già conosciuti altrove. Firmato,
FERDINANDO. Il Direttore del Ministero e real Segreteria di Stato
dell'interno pel ramo interno è incaricato della esecuzione del presente
decreto. -
Il Ministro Segretario di Stato pel ramo interno Presidente del
Consiglio de' Ministri. -
Firmato, S. Murena. Firmato, Fortunato."
Collezione delle leggi e decreti emanati nelle
provincie continentali dell ..., 1850, p. 133-134
Brevetto del 1851 :
"Sievers
Giacomo Ferdinando. Miglioramenti a'pianoforti con meccanismi tedeschi.
S. A. 21 agosto 1851." Atti
del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di ..., Volume
10, Napoli, 1863, p. 200-201
Brevetto del 1860 :
"Sievers Ferdinando. Nuovo modo di comporre le tastiere dei pianoforti.
S. A. 20 dicembre 1860." Atti
del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di ..., Volume
10, Napoli, 1863, p. 200-201
Brevetto del 1861 :
"913° Le brevet
d'invention dont la demande a été déposée, le 17 octobre 1861, all
secrétariat de la préfecture du département de la Seine, par le sieur
Sievers (Giacomo-Ferdinand), fabricant de pianos, représenté par le
sieur Ricordeau, à Paris, loulevard de Strasbourg, n° 23, pour un
perfectionnement dans le mécanisme des pianos (brevet italieu de dix
ans, expirant le 3 juin 1871)."
Bulletin des lois de la République Française, Volume 20, 1862, p.
1194
|
Medaglia d'oro Napoli, 1838 |
Medaglia d'argento Napoli, 1840 | "Sievers Brevetè du Roi Naples
Medailles d'or et d'argent"|
Medaglia di argento
Napoli, 1844 |
Elenco
d'esposizione Napoli, 1853 |
Brevetto di privativa 1838 (¹⁷),
1840, 1849(¹⁷),
1850, 1851 (¹⁷)1859,
1860(¹⁷), 1861, 1862
| Medaglia de merita Vienna, 1873
|
ANELLI
(1795 - 1883)
Modello
'Verticoda' -
Brevetto del 1940
|
1836 |
Pianoforte
a tavolo ca. 1820-30, Museo teatrale alla Scala, Milano, Italia
Pianoforte
verticale ca. 1934-35, Collezione Scala, Bologna, Italia
Brevetto del 1901 : Pianoforte
a corista registrabile
Brevetto del 1908 : Tavola
Armonica per Pianoforti Apollo
Brevetto del 1912 : Tastiera a
leva registtabile (in tutti gli stati)
Brevetto del 1918 : Pianoforte
a doppia tavolo harmonica Brevetto del
1940 : Il 'verticoda',
circa 1940
MARCHE
METALPIANO (x1926)
VERTICODA (1936)(dati.acs.beniculturali.it)
ANELLI (Fisarmoniche)(1939)(dati.acs.beniculturali.it)
Fiera Campionaria, Milano 1923
|
Codogno (1836)(x1912)
Cremona (1909)(*1922)
Lodi (1862) |
2, Corso Umberto I
(x1906)
13, Corso Porta Venezia
(**1906)
2, Piazza
Filodrammatici (***1911)
10, Corso Garibaldi (1921)(*1922)(x1926)(*1939)
1-3 & 4-6, Piazza
Castello (x1926)
3-4-6, Piazza
Castello (*1922)(1928)(*1932)
1a, via Montello (1938)(*1939)(y1939)(y1942)(1956)
a Cremona
17, via Felice Cavalotti
(x1906)
6, via Unione
(x1906)(x1912)
a Codogno
?
a Lodi |
900 pianoforti nel 1900 (¹)
4
piani al giorno, 1924
21.000 pianoforti nel 1961 (¹) |
'Fabbricante di
pianoforti', pianoforti
a tavolo, organi e autopiani [dal
1836 (x1906)(x1912)(x1926)]
Cremona
ANELLI. - Famiglia d'organari e
fabbricatori di pianoforti. Il fondatore era
Antonio A. ANELLI, nato nel 1795 a Santo Stefano al Corno (Piacenza),
che fondò a Codogno una fabbrica di organi.
La sua grande passione e studio lo portano a diventare prima un restauratore e poi un
costruttore di organi da chiesa sempre più richesto e stimato.
Antonio Anelli, chiamato "el pitturin", in virtù della sua grande abilità come pittore,
si introduce negli ambienti ecclesiastici dove osserva da vicino gli
organi a canne.
ANELLI
Gualtiero (1820) figlio del precedente,
(⁵) p. 160
Nel 1862 la ditta si trasferisce a Lodi, dove realizza e restaura gli
organi di varie chiese locali. Antonio, oltre a rstaurare organi,
costruisce anche pianoforti.
L'azienda, rilevata dal figlio Gualtiero (1841-1880), cui
successe il figlio Pietro (1863 - 1939), ebbe per alcuni anni un centro, in
unione col fabbricante inglese G. Trice, anche a Genova.
TRICE,
ANELLI & Cia (1880)(George TRICE)
Nel 1896 trasferirono la
fabbrica a Cremona. Nel 1910 l'impresa fu trasformata in società anonima e
raggiunse in breve una grande prosperità dedicandosi soprattutto alla
produzione di uno speciale tipo di pianoforte, il verticoda,
che alle possibilità del pianoforte a coda unisce la comodità di quello
verticale.
ANELLI P[ietro]
(**1906)(x1906)(***1911)(x1912)(y1918), a Cremona
'Piano-Handlung' (x1906)
------- 'Piano- u. Harmonium-Fabrik,
sowie -Handlung' (x1912) ------- 'Piano*Fabrik u. -Handlung, Marke
«Metalpiano»' (x1926) & 'Piano-, Harmonium-, selbstspiel. Piano- u.
Notenrollen-Handlung' (x1926) ------- 'Fabbrica Pianoforti, Fisarmoniche'
(y1939)(y1942)
A capo della ditta sono stati
in seguito i figli di Pietro, Gualtiero (1896-1970), Guido (1899-1976),
Giacomo (n. 1901), Pier Luigi (n. 1910)
Soc.
Anonima ANELLI [& Cia]
(y1918)(*1932) a Cremona
ANELLI
Pietro
& Figli
(1921),
P. ANELLI
con il 'Metalpiano' come su-marca. Pietro ANELLI (1863-1939) era il figlio
di Gualtiero ANELLI.
ANELLI
Fratelli di
Pietro
(x1926)
1935 -
"CREMONE, 28 septembre. (Ag.)
— Un incendie a éclaté dans un des ateliers de la société Anelli, fabrique
de pianos, où depuis un mois, on avait commencé à fabriquer des accordéons.
Les dégàts sont évalués à un demi-million de lires."
Le Nouvelliste, 29/09/1935, p. 3
(e-newspaperarchives.ch)
ANELLI Pietro
(? - 1939), titolare della ominima casa da 1936
ANELLI Soc.
An.
(y1939)(y1942)
Codogno
'Kirchenorgelbauer u.
Piano-Hândler. Vertreter der Pianoforte-Fabrik von Rich. Lipp & Sohn,
Stuttgart' (x1906)(x1912) a Codogno
INFO EXTRA
Su
doojoo.it,
Treccani.it
e
CollezioneMaggi.altervista.org/anelli
Museo Anell i: dal saper fare al far sapere, Fabio
Perrone, 2015, p. 27
Numeri de serie (pianomax.ru)
|
Elenco d'esposizione, Torino, 1911
|
Brevetto la tastiera a leva
registrabile, 1922 | Brevettò la meccanica a ripetizione, 1935
|
BRETSCHNEIDER Paolo |
1838 |
NAPOLI -
"Fabbrica di piano-forti di Paolo Bretschneider,
che abita salita Trinità degli Spagnuoli. N.° 17 - 1.° piano,
Pianoforte di legno maogano a sei ottave, e tre quarti per duc. 300."
Elenco di saggi de' prodotti della industria napoletana presentati nella
..., 1840, p. 64
NAPOLI - "Fabrica di pianoforti di Vincenzo Mach e Paolo Bretschneider sita
nel vicolo Sergente Maggiore N.° 51 primo piano.
Pianoforte di mogano a sette ottave, con trasporto della tastiera
e del forte, nuovo meccanismo inglese, e colla lastra di metallo
fuso per duc. 400.
Pianoforte a mezza coda di legno palissandro a sette ottave all'uso
Tedesco e colla lastra di metallo fuso per duc. 300."
Elenco di saggi de prodotti della industria
napolitana presentati nella ..., 1842, p. 37
NAPOLI -
"Fabbrica di pianoforti di Paolo Bretschneider nella strada di Chiaja N.° 190 primo piano. Pianoforte
a foggia inglese di sette ottave a due pedaliere, per duc. 400."
Elenco di saggi de' prodotti della industria
napolitana presentati nella ..., 1844, p. 28
NAPOLI -
"Anche i fratelli de Meglio han lavorato col meccanismo inglese il
loro pianoforte verticale: evvi però in esso lo smorzo costrutto in
modo da potersi armare tutto a tre corde, per facilitarne lo accordo.
Tre pianoforti di diverso lavorìo sono quelli del fabbricante
Vincenzio Mach, ma tutti contengono il meccanismo tedesco; uno è a
tavolino di bellissima forma, ed ha la tastiera di sole sei ottave,
e gli altri due sono a coda di elegante aspetto, e di armonioso
suono. Essi sono con tastiera di sette ottave e due tasti, come
similmente l'è costrutto il pianoforte di Egidio Helzel, e l'altro
di Angelo Federici."
Rapporto letto al Real Istituto
d'incoraggiamento alle scienze naturali, 1844, p. 55-56
NAPOLI -
"[...] più due tasti; quello di Paolo Bretschneider è col
congegnamelo all'inglese, ha due pedaliere, ed è di otto ottave."
Rapporto letto al Real Istituto
d'incoraggiamento alle scienze naturali, 1844, p. 55-56
NAPOLI -
Pianoforti "col congegnamento
all'inglese."
Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumes 34-33, Naples
(Kingdom), Real Ministero dell'interno, 1844 e (**1844)(**1867)
NAPOLI -
"Fabbrica di pianoforti del Signor Paolo Bretschneider. Un
pianoforte verticale. Due pianoforti a coda."
Elenco di saggi de' prodotti della industria
napolitana maggio 1853, p. 51
|
Napoli |
17,
salita Trinità degli
Spagnuoli (x1840)
51,
vicolo Sergente Maggiore
(*1842)
190, Strada di Chiaia (**1844)(*1845)
Strada Chiaia (**1869)(*1873) |
|
'Fabbricante di pianoforti' ca. 1840-73; (x1853)(x1863)(x1866)
BRETSCHNEIDER, di origine russa.
BRETSCHNEIDER
Paolo
(x1840),
'Fabbrica
di piano-forti'
MACH
Vincenzo & BRETSCHNEIDER
Paolo
(*1842). Vedete
anche
Vincenzo MACH
(°1842)
su questa pagina.
(il seguito)
NAPOLI -
"I premiati sono quindici. Due con grande medaglia
d'oro, e sono i signori Federico Pasquale e De Meglio Carlo: sei con piccola
medaglia d'oro, i signori Breazzano Vincenzo, Helzel Giorgio, Helzel Egidio,
Mach Vincenzo, De Meglio Giovanni, Sievers Ferdinando: sette finalmente con
medaglia d' argento, i signori Bretschneider Paolo, Carrabba Pietro, Dei
Baroni Corvo Girolamo, Leone Giuseppe, Maurer Giovanni, Muller (fratelli),
Muti Raffaele. [...] I due pianoforti finalmente di sette ottave presentati
dal Bretschneider e dal Muti diconsi pur pregevoli, ma non sembrano
racchiudere invenzione alcuna."
Gazzetta musicale di Milano, 12/02/1854, p. 53-54
NAPOLI -
"Se dobbiamo arguire dalla specie
degli strumenti presentati dai fabbricatori premiati, convien dire
che la sola fabbricazione dei pianoforti sia attiva ed anche
numerosa in quella capitale. [...] Mach espose quattro pianoforti,
uno grande di concerto, gli altri più piccoli. I meccanismi sono
fatti dietro sistemi inglesi o francesi."
Gazzetta musicale di Milano, 12/02/1854,
p. 54
NAPOLI -
"Pianoforte del signor Paolo Bretschneider -
Il nome che gode il sig. Bretschnaider era di ben valida garentia alla
precisa costruzione del pianoforte orizzontale da lui messo in mostra. La
estensione della tastiera era di sette ottave, costrutta come dicesi a
semplice meccanica, e la cassa di legno palessandro con semplici ma eleganti
ornati."
Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumes
50-52, Naples (Kingdom). Real Ministero dell'interno, 1855, p. 57
|
Medaglia di argento
Napoli, 1844 | Medaglia d'argento Napoli, 1853
|
GREGORI Domenico |
1838 |
TORINO -
"173. Piano-forte a coda
accorciata e a due pedali : cassa impiallacciata di mahogany e di
palmizio con filetti bianchi; pancóne e tavolaccio ricoparti di lastra
d’ottone, e tenuti in sesto da tre spranghe longitudinali di ferro, ec.
- Opera del sig. Domenico Gregori di Nizza; inviata dalla Regia Camera
di Agricoltura e di Commercio di quella Città."
Catalogo dei prodotti dell' industria de' R. Stati
ammessi alla Pubblica ..., 1838, p. 42
TORINO - "Instrumenti di
musica se ne trovano a profusione. Cembalo a coda del signor Gregori,
cembalo a tavola del signor Weiss, organo a tastiera ed a cilindro del
signor Alovisio, viola e violino dei signori Presenda, violino e
chitarra del signor Guadagnini, chiarino e flauto del signor Cortellini,
i quali instrumenti debbono tutti essere di una rara eccellenza, ma per
ne udi il suono, come exempli - gratia per me, tanto fa il cembalo del
signor Weiss e l'organo del signor Alovisio come il mortajo, il trepiede
e il campanello del signor Domenico Boeri."
Il messaggiere torinese prose scelte di Angelo Brofferio, 1839, p.
472
|
Nizza (adesso Francia)
Torino ? |
? |
|
'Fabbricante di pianoforti' ca. 1838-45(⁷)
Nato a Nizza (adesso Francia)
(il seguito)
TORINO -
"MEDAGLIA D'ARGENTO. Signor Domenico Gregori, di Nizza al mare. Il
signor Gregori, già premiato con medaglia di rame nel 1838, ha esposto
quest'anno un piano-forte verticale con tastiera di sei ottave e mezzo,
e con cassa elegantemente impiallacciata di mogano, di palisandro e di
tasso, con filetti d'argento.
Questo strumento è stato molto favorevolmente giudicato dalla Giunta d'esame,
principalmente a motivo della forza e della pienezza delle voci gravi,
dovute ad una particolar disposizione delle corde più lunghe, seconda tavolo
armonica : : quest'aggiunta non sembra aver nociuto alla eguaglianza nella
qualità e nella intensità de'suoni. Considerato anche come mobile di
ornamento il piano-forte del signor Gregori si può lodare per la bellezza
delle impiallacciature e per l'esattezza del commesso. La Camera aggiudica
una medaglia d'argento al signor Domenico Gregori, e vede con rincrescimento
che la barriera doganale che divide la provincia di Nizza dalle altre
provincie del Regno gli vieti di spacciare in queste i suoi piano-forti."
Giudizio della Regia camera di agricoltura e di
commercio ; di Torino ..., 1844-45, p. 370-371 |
Medaglia di rame
Torino, 1838
| Medaglia d'argento
Torino, 1844
|
PANIZZA Carlo |
1838 |
TORINO -
"422. Pianoforte a
cilindro, che eseguisce otto sonate e contiene quattro strumenti, coè
flauto e flautino pel cantabile, pianoforte e contrabasso per
l'accompagnamento; del sig. Carlo Panizza fabbricante di pianoforti in
Alessandria."
Esposizione d'industria e di belle arti, Torino,
1838, p. 93 (MuseoTorino.it) e
Catalogo dei prodotti dell' industria de' R. Stati
ammessi alla Pubblica ..., 1838, p. 93
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Alessandria, Piemonte |
? |
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'Fabbricante di pianoforti'
(⁷)
Nato a
Alessandria. |
Elenco d'esposizione
Torino, 1838
|
SCOGNAMILLO Gabriele &
Figlio Achille
| SCOGNAMIGLIO
(1816 - ?) |
1838 |
"Scognamillo Gabriele,
fabbricante di pianoforti (Via Poerio n. 76), è nato a Napoli nel febbraio
1816. A 20 anni cominciò a lavorare da ebanista presso Gutwenger, quindi
successivamente con Bretschneider, Vincenzo Mach e Lapesa, a cui succedette
nel 1858 dietro cessione che questi gli fece della sua fabbrica, ritenendolo
il migliore de'suoi allievi. Costruisce per proprio conto ed ha deposito di
quelli delle principali fabbriche straniere."
Annuario generale della musica, 1874, p.
184
|
Napoli |
76, via Carlo Poerio a
Chiaja (*1872)(**1874)(xx1890)(*1892)(*1893)(**1893)
30, Piazza dei Martiri
[Palazzo Calabritto](*1895)(y1896)(x1896)(*1897)(*1903)(*1905)(*1906)(*1907)(*1909)(*1910)
118, via Corminiello a toledo (x1906) |
|
'Fabbricante di pianoforti'
ca. 1860-1910 [dal 1838 (x1906)];
(⁷)
'Armonium, harpe' (**1889)(*1905)
-------
'Pianohandlung' (xx1890)
-------
'Negozio di pianoforti' (x1896) ------- 'Piano-, Harmonium- u.
Musikinstr.-Macher' (x1906)
Figlio di Gaetano
SCOGNAMILLO.
La famiglia SCOGNAMILLO passa da Gaetano a Gabriele ed infine ad
Achille SCOGNAMILLO.
SCOGNAMILLO
Gabriele (y1874)(**1889)(**1893)
SCOGNAMILLO
Achille [fu Gabriele] (x1896)(*1903)(*1905)(x1906)(*1907)(*1909)(*1910)
1906 - Proprietario : Achille
SCOGNAMILLO (x1906)
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GRIFFA & Figli |
1840 |
INFO EXTRA
GRIFFA & Figli
|
Torino
Milano |
?
a Torino
35, via Corridoni
a
Milano |
|
'Fabbricante di pianoforti'
Francisco
GRIFFA, Milano (1950)
Dal 1840 i componenti della famiglia Griffa si tramandano competenze ed
esperienze acquisite e rielaborate nella costruzione e riparazione del
pianoforte. L'attività iniziata a Torino si trasferisce a Milano agli
inizi del '900. |
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MONTÙ Ludovico
| MONTI Lodovico | MONTU |
1840 |
C ALDERA
& MONTÙ su questo sito
"Pianoforte, 10
marzo 1868 - Luigi Caldera –
Ludovico Montù : Il melopiano è un pianoforte dotato di un motore
con carica a manovella, che messo in azione per mezzo di un pedale
consente di «continuare alla corda il suono ripercotendola
velocemente con un secondo martelletto, il quale, obbediente alla
variata pressione del dito che [agisce] sul tasto, oltreché
prolungare, [modifica] anche l’intensità del suono, superando in ciò
la potenza dell’organo, e dando al pianoforte una fluidità, una
dolcezza una varietà di suono inaccostumata e veramente nuova,
sorprendente, aggradevolissima». Questo strumento, ideato nel 1862
dall’ingegner Luigi Caldera di Cuneo e prodotto in collaborazione
con Ludovico Montù e Stefano Brossa, costruttore torinese di
pianoforti, fu presentato nel 1867 all’Esposizione Universale di
Parigi, dove suscitò l’interesse perfino dell’«imperturbabile
Rossini». Il melopiano fu apprezzato da musicisti come Berlioz, Hans
von Bülow, Meyerbeer e Thalberg, e fu guardato con interesse da
importanti costruttori (Herz, Érard, Pleyel, Bösendorfer). Stefano
Brossa, il primo costruttore, ottenne all’esposizione di Torino del
1868 una medaglia di prima classe per «pianoforti verticali nei
quali si scorge limpidezza e sonorità di voce, sveltezza di forme e
tastiera obbedientissima». La produzione continuò ad essere premiata
sino all’esposizione del 1898."
ilpost.it di 27 ott 2011 (immagine)
- Vedete
CALDERA
|
Torino |
9, contrada Ripari
(1853-56)(¹⁰)
28, piazza Maria Teresa (1856-57)(¹⁰)
22, contrada della Provvidenza (1858
-61)(¹⁰)
13, contrada della
Provvidenza (1861-67)(¹⁰)
10, via Arsenale
[piano nobile] (1868-72)(¹⁰)(xx1871)(*1871-72)
13, via Alfieri (1869-72)(¹⁰)(*1871-72)
2, via Cernaia (1871-77)(¹⁰)
23, via Garibaldi (**1889) |
|
'Fabbricante di pianoforti'
ca. 1853-89[dal 1840
(x1912)]
CALDERA
Luigi & MONTÙ Ludovico (*1869) - Vedete
CALDERA
Attilio GRIGGI-MONTÙ,
suo nipote e successore
INFO EXTRA
Pdf su Luigi CALDERA e Ludovico MONTÙ, il melopiano,
1868
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Elenco d'esposizione Parigi, 1867
| Elenco d'esposizione Torino, 1871 | Elenco d'esposizione Vienna, 1873
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NAPOLITANO Antonio
|
1840 |
INFO EXTRA
NAPOLITANO
Antonio
|
Napoli |
CASA
PRINCIPALE : 2, vico San Matteo (x1896)
7, Vico San Matteo (x1906)
3, via San Pietro a Maiella (x1926)
a Napoli
|
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'Fabbricante di pianoforti' ca. 1896-1926
'Negozio di
pianoforti' (x1896) -------
'Piano-Handlung'
(x1906) -------
'Piano- u. Harmonium-Handlung' (x1926) |
|
LUCHERINI Angiolo |
1841 |
"Dal Negozio di Musica, e Piano-forti di Angiolo Lucherini in piazza del
Granduca sarà pubblicata per associazione nna collezione contenente i pezzi
più applauditi degli Oratori, e Opere serie di Rossini, Mayerbeer [sic],
Mercadante, Vacca i, ed altri celebri compositori ridotti a guisa di sonate
servibili per Organo, e per il Piano forte anche di cinque ottave. Detti
pezzi verranno ridotti dai più abili Maestri in un modo facile, saranno
divisi in sei fascicoli di n. pagine al prezzo di L. 1. 6. 8 l' uno. Il
primo sortirà il 15 del prossimo Ottobre l'ultimo nel mese li Gennaio 1827.
le associazinni si ricevono in detto negozio fino alla metá di Ottobre."
Gazzetta di Firenze, 26/09/1826, p. 112
"Nel Negozio di Musica, e Piano-Forti di Angiolo Lu cherini in Piazza del
Gran -Duca trovansi vendibili i seguenti pezzi: Czerni – Introduzione, e
variazioni per pian-forte, e flauto L. 3. Garnier – Metodo completo per oboe
L. 10. – Piccolo metodo per Flauto L. 1. 6. 8. Righini Solfeggi in chiave di
Soprano L. 4 - Clementi, Metodo completo per P. F. prima traduzione Italiana
sulla quinta edizione di Parigi L. 18 – Iansen, Trecento cadenze in sol
maggiore per P. F. L. 9 – In detto Negozio sono povvenuti recentemente dei
P. Forti nuovi a tavolino, e a coda di Graf, Leschen, Jachesh, Oscha, e di
altre primarie fabbriche di Vienna, e per render semipre più completo
l'assortimento trovansi dei P. Fi, a sette ottave, e quattro corde per ogni
tasto fabbricati a Berlino dal rinomato Autore Druner, e tanto i nuovi che
gli usati si rilasciano in compra, e a nolo a discretissimi prezzi."
Gazzetta di Firenze, 06/06/1829, p. 3
"Nel
Negozio di Musica, e Pianoforti di Angiolo Lucherini in Piazza del Granduca
sono sortiti i seguenti pezzi nuovi.
[...].
Quei Sigg. che volessero onorare di commissioni il suddetto Negozio ad
ogetto che non le siano ritardate, favoriranno scrivere direttamente nel
Angiolo Lucherini essendo egli il solo, ed unico propretario del Piano
forti, musica, ed ogni altro ogetto esistente nel Negozio, e Magazzini
separati."
Gazzetta di Firenze, 06/05/1830, p. 14
"Si engono i
Signori dilettanti, e professori di Musica che è stata attivata in
Firenze una Fabbrica di Piano forti, ove prestano la loro opera diversi
artefici di Germania, il capo dei quali è stato per molti anni direttore
di una delle primarie fabbriche di Vienna. Detta Fabbrica è stata
fornita di tutte le macchine necessarie per eseguire con la massima
perfezione ciascun pezzo secondo i recenti metodi di Vienna, e Londra,
ed è stata provveduta dei legnami forestieri adattati per detta
lavorazione. - Quanto prima saranno in ordine alcuni Piano-forti, i
quali potranno esaminarsi, e sentirsi a piacimento. La massima
precisione, e solidità nel lavoro, e la tenuità del prezzo lusingano il
proprietario di detta fabbrica Angiolo Lucherini di essere onorato di
molte commissioni, essendo egli in grado di eseguirne qualunque numero
atteso che la fabbrica conta oltre 20. lavoranti. Si accomodano, e si
rimettono a nuovo quei Piano forti che fossero in cattivo stato atteso
il lungo uso. I Signori committenti potranno dirigersi al suddetto
Augiolo Lucherini Negoziante di musica, e Piano forti in Piazza del
Granduca."
Supplemento alla Gazzetta di Firenze, 10/05/1831,
p. 230
|
Firenze |
Piazza del Granduca (*1826)(x1829)(**1830)(**1831)(x1834)(*1835)(xx1843)(*1846)
Piazza del Duomo presso il Palazzo Riccardi (xx1843)
via dei Legnaioli (***1854) |
20 lavoranti in 1831
|
'Fabbricante di pianoforti'
ed editore di musica
Diretto per un tecnico tedesco, usando le etichette del
tedesco.
(⁷)
(il seguito)
"Negozio di Musica, e Piano-Forti di Angiolo Lucherini posto in Piazza del
Granduca sono stati pubblicati i seguenti pezzi di musica per Piano-Forte.
[...]
Nella fabbrica di
Piano Forti del suddetto Angiolo Lucherini diretta da artefici di Germania
sono sortiti diversi Piano-forti costruiti tanto nell'interno, quanto
nell'esterno secondo il metodo del rinomatissimo Graf di Vienna, e si
rilasciano a discretissimi prezzi."
Gazzetta di Firenze, 13/10/1831, p. 504
"Presso
gli Editori del Giornale di Commercio Piazza S. Trinita è Angiolo Lucherini
Fabbricante di Piano-forti in Piazza del Gran-Duca, trova in vendita
Contradanza francese rdotta per Piano-forte dal Barone di Kaulmans e
dedicata a S. A. la Principessa Matilde di Montfolt al prezzo di paoli 2."
Gazzetta di Firenze, 28/01/1834, p. 22
"PIANO-FORTI DI VIENNA - a prezzi fissi dei depositi di ANGIOLO LUCHERINI.
Situati in Firenze in Piazza del Gan-Duca, e Piazza del Duomo presso il
Palazzo Riccardi. Pianoforti a coda di legno noce con casse filettate, e di
forma alla francese, con corde tutti inglesi, con le solite mutazioni.
POTTIE - Zecchini 76
TOMASCHEK - Zecchini 70
SIMON - Zecchini 68
BAYER - Zecchini 57
IAHN CHRISTOF - Zecchini 54
SEIGMOND - Zecchini 54
SCHOT - Zecchini 52
PARIDON - Zecchini 51
SCHRIMF - Zecchini 45
I Piano-forti dei sopra descritti Autori con cassa solita senza corde
inglesi, e di seconda qualità costano dai tre ai sei Zecchini meno dei
prezzi sopra indicati. I medesimi Depositi sono forniti di altri Piano-Forti
a coda e a tavolino di molte altre Fabbriche di Vienna, come pure si trovano
dei Piano-Forti usati a discretissimi prezzi."
Gazzetta di Firenze, 19/08/1843, p. 172 -
Vedete
POTTJE,
SIMON,
BAYER,
SCOTT,
PARIDON,
SCHRIMPF,
JAHN e
TOMASCHEK
"Piano-Forti - di Francia di Erard, Pleyel, Mager, maury, e altri. - Di
Germania di Tomaschek, Oxa, Simon, Potie, Schot e altri per vendersi e
darsi a nolo presso Angiolo Lucherini in Piazza de Gran Duca."
Gazzetta di Firenze, 22/12/1846, p. 57
"ARCHIVIO DI MUSICA Contenente 9000 Opere per Piano-forte solo a 4
mani, e accompagnamento di vari strumenti. Tutte le Opere complete per
canto di Rossini, Bellini, Donizettti, Pacini, Verdi, e altri
compositori. Musica da Chiesa, Metodi per tutti gli stumenti di cui
trovasi un catalogo stampato. Il tutto per darsi a nolo nel Magazzino di
Piano-Forti di Angelo Lucherini in Piazza del Granduca."
Gazzetta di Firenze, 22/12/1846, p. 63
|
|
SALTINI Leopoldo |
1841 |
Pianoforte
verticale giraffa, ca. 1843, collezione privata, Italia
|
Firenze |
? |
|
'Fabbricante di pianoforti ' ca 1841
"La Medaglia
D'argento è stata in simil modo conferita al Sig. Leopoldo Saltini di
Firenze per avere esposto un pian-forte verticale con flauto e
fisarmonica, tutto riunito, e tutto assai bene eseguito. In questo
pian-forte i diversi strumenti riuniti possono essere sonati colla
medesima tastiera ed a piacere o tutti insieme o uno indipendentemente
dall'altro."
Rapporto della pubblica esposizione dei prodotti
di arti e manifatture, 1841, p. 53
|
Medaglia d'argento Firenze, 1841
|
STANZIERI Giovanni |
1841 |
PARIGI -
"Stanzieri (Jean),
à Naples. — Piano de construction nouvelle, à squelette en fer."
Catalogue général: Exposition Universelle de 1867
à Paris, Volume 1, 1867, p. 126
Brevetto del 1866 :
"Stanzieri Giovanni a Napoli.
Pianoforte di nuova costruzione e di nuovo meccanismo. Anni 5."
Annuario scientifico ed industriale: rivista annuale
delle scienze d ..., 1867, p. 627 - "Giovanni
Stanzieri, costruttore di pianoforti, cercò rendere più armonici e
sonori questi strumenti, preservandoli ad un tempo dalle
alterazioni, a cui vanno soggetti per le variazioni almosferiche. Si
servì all' uopo d' uno scheletro di ferro, nel quale inquadrò la
tavola armonica, e rese la cassa esteriore indipendente dallo
stromento, così che non ad altro servisse se non che a guarentirlo
quando non è in azione. Foggiò la spina, o archetto del pianoforte a
guisa del ponticello del violino per accrescer la limpidezza del
suono, modificò il congegnamento della tastiera ed altri particolari
di costruzione, tanto da meritare lode ed incoraggiamento per questi
suoi studii, sicchè fu premiato con medaglia Accademica."
Atti del R. Istituto d'incoraggiamento di Napoli, Volumes 17-18,
1867, p. 18 -
Bollettino delle privative industriali del regno d'Italia, 1866,
p. 46-47
|
Napoli |
3, vico Fico a San
Brigida (*1845)
101, vico Conte di
Mola (x1896) |
|
'Fabbricante ed accordatore di pianoforti' ca. 1845-96; (*1845)
Il suo figlio era
Giuseppe STANZIERI (1835-1861), pianista e compositore famoso, è sepolto
al
Père Lachaise, Parigi, Francia
1876 -
"Giovanni Stanzieri, uno
dei più vecchi fabbricanti di pianoforti di Napoli, nel 1850, per
secondare il talento musicale di suo figlio, smise la fabbrica e partì
per la Germania, onde farlo studiare. Mortogli sventuratamente il figlio
a Parigi nel 1861, dove ritornare a riprendere la fabbricazione antica.
Nel 1866 espose nella gran Sala di Monteoliveto in un concerto pubblico,
una nuova costruzione di pianoforti a Scheletro di ferro, della quale
ottenne la privativa dal Ministero, e la medaglia dal R. Istituto
d'incoraggiamento di Napoli.
Oggi lo Stanzieri ha costruito altri due pianoforti del medesimo
sistema, con l'aggiunta della Tavola armonica, collocata al contrario di
come si usa ordinariamente, acciocchè la stessa riceva il colpo de'
martelli di fronte, e non alle spalle, come in tutti gli altri
pianoforti ; come pure ha apportato altre modifiche alla meccanica della
tastiera.
Fin dal 1866 siffatta costruzione fu trovata vantaggiosa alla tenuta
dell'accordo, non essendo soggetta alle variazioni atmosferiche.
Attestano i sottoscritti che avendo visitato i pianoforti di nuova
costruzione del fabbricante signor Giovanni Stanzieri da Napoli,
costruzione che egli chiama a Scheletro di ferro, ne rimasero
soddisfattissimi sia per la sonorità, e per molti altri vantaggi che
meglio garentiscono la conservazione dell'istrumento.
Attalchè i sottoscritti rilasciano di buon grado al prelodato signor
Stanzieri il presente Documento con facoltà di valersene come meglio gli
parrà.
Visto Il Presidente Lauro Rossi, Michele Cemmele, il direttore Lauro
Rossi, Francesco Coop."
Gazzetta musicale di Milano, Volume 31, 24/09/1876, p. 326
'Fabbr. di pianoforti'
(x1896)
|
Elenco d'exposizione Parigi, 1867
|
MACH Vincenzo
| MACK
|
1842 |
MANIFATTURA DI PIANOFORTI
V.
MACH & C.
NAPOLI
-
FABBRICA PALAZZO CARIATI
Pianoforte
verticale ca. 1850, CulturaItalia.it
NAPOLI - "Fabrica di pianoforti di Vincenzo Mach e Paolo Bretschneider sita
nel vicolo Sergente Maggiore N.° 51 primo piano.
Pianoforte di maogano a sette ottave, con trasporto della tastiera
e del forte, nuovo meccanismo inglese, e colla lastra di metallo
fuso per duc. 400.
Pianoforte a mezza coda di legno palissandro a sette ottave all'uso
Tedesco e colla lastra di metallo fuso per duc. 300."
Elenco di saggi de prodotti della industria
napolitana presentati nella ..., 1842, p. 37
NAPOLI - "Contengono il meccanismo tedesco." Expo Napoli
Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumes 34-33, Naples
(Kingdom), Real Ministero dell'interno, 1844
NAPOLI - "Fabbrica di pianoforti di Vincenzo Mach, in via Monteoliveto
palazzo Gravina, 2° piano. Due pianoforti, ogni uno di diversa
costruzione, i cui prezzi si troveranno seguati su di essi."
Elenco di saggi de' prodotti della industria
napolitana presentati nella ..., 1844, p. 52
NAPOLI - "Tre pianoforti di diverso lavorìo sono quelli del fabbricante
Vincenzio Mach, ma tutti contengono il meccanismo tedesco; uno è a
tavolino di bellissima forma, ed ha la tastiera di solo sei ottave,
e gli altri due sono a coda di elegante aspetto, e di armonioso
suono." Expo Napoli -
Rapporto
letto al Real Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali,
Francesco Cantarelli, 1844
NAPOLI -
"Manifattura premiata di pianoforti di V. Mach,
e C., Palazzo Cariati.
Grande pianoforte a coda di concerto a 3 corde 7 ottave, nuovo
sistema di scappamento alla Pleyel, con barre armoniche per la
nettezza del suono, sistema nuovo di Agnoff per la perfezione dell’
accordo, con 5 barre di ferro; in legno palessandro profilato,
abbellito di legno rosa. ‘
Altre di grande modello verticale, a 3 corde, di 6¾ ottave con
nuovo meccanismo, di legno mogano ed in palessandro.
Altro verticale con corde obblique a 3 corde, 6¾ ottave, con
nuovo meccanismo, in legno mogano moschettato, con bassirilievi di
ebano massiccio.
Altro a mezza coda della più bella forma, con meccanismo di ultima
invenzione alla Pleyel, con barra di ferro, sistema d’ Agnoff,
con bassi rilievi di legno rosa massiccio.
Altro a mezza coda, con meccanismo di Vienna, con nuovi
perfezionamenti di 6¾ ottave, con barre di ferro, barre metalliche
ed in mogano.
(N. B. ) Questa fabbrica garantisce per due anni i suoi istrumenti."
Elenco di saggi de' prodotti della industria
napolitana maggio 1853, p. 52 (il seguito
)
|
Napoli |
51, vicolo Sergente
Maggiore (*1842)
4, strada Monteoliveto
Palazzo Gravina, 2° piano (**1844)(*1845)
Fabbrica : Palazzo Cariati
alla Concordia (***1853)(**1856)
34, Largo a Capella
(***1865)
Strada Santa
Caterina a Chiaja (x1853)(x1863)(x1866)
Strada di Chiaia
Palazzo Francavilla (***1867)
33, Piazza dei Martiri
Palazzo Calabritto (*1872)(*1873)(x1876)
61, Strada Baglivo
Uties a Toledo (**1880)(**1883) |
|
'Fabbricante di pianoforti' verticali, pianoforti a tavolo e a coda
ca. 1842-83
MACH
Vincenzo & BRETSCHNEIDER Paolo
(*1842). Vedete BRETSCHNEIDER
(°1838)
Strumenti Italiani, realizzato a
Napoli dal costruttore Mach. Evidentemente ispirato alla produzione
francese :
PLEYEL
(°1807)
Ha ricevuto in 1853 un premio per un piano con le fibbie
(⁷)
MACH
V. & Co (x1853)(x1863)(x1866)
'in Pianoforti' (**1856) ------- 'Pianos, also for hire'
(x1876)(**1880)(**1883)
(il seguito)
NAPOLI - "I premiati sono quindici. Due
con grande medaglia d'oro, e sono i signori Federico Pasquale e De Meglio
Carlo: sei con piccola medaglia d'oro, i signori Breazzano Vincenzo, Helzel
Giorgio, Helzel Egidio, Mach Vincenzo, De Meglio Giovanni, Sievers
Ferdinando: sette finalmente con medaglia d' argento, i signori
Bretschneider Paolo, Carrabba Pietro, Dei Baroni Corvo Girolamo, Leone
Giuseppe, Maurer Giovanni, Muller (fratelli), Muti Raffaele. [...] Mach
espose quattro pianoforti, uno grande di concerto, gli altri più piccoli. I
meccanismi sono fatti dietro sistemi inglesi o francesi."
Gazzetta musicale di Milano, 12/02/1854, p. 53-54
NAPOLI -
"Pianoforti del signor Vincenzo Mach e Compagni. -
La fabbrica del signor Mach già godea presso di noi una lusinghiera
riputazione; ed egli sapea confirmarsela con gli applauditi pianoforti
che al pubblico esame esponeva. Il primo gran pianoforte orizzontale di
concerto, se pel suo esterno richiamava l'attenzione di quanti
visitavano quelle sale, essendo di palessandro elegantemente ornato di
lagno rosa, lo era molto più per la interna sua costruzione. Il
meccanismo infatti della tastièra, della estensione di sette ottave, era
sul sistema di scappamento alla Pleyel ; aveva tre registri di corde, e le così dette barre armoniche, nuovo sistema inglese di Tacche ed Agraff, riconosciuto utilissimo
per la nettezza della voce, e pel giusto accordo.
Ad assicurarne poi
la stabilità egli ne foderava il pancone con cinque sbarre e
cordiera di ferro prolungata. Il secondo pianoforte anche a coda, ma
di piccola dimensione, era di palessandro con ornati alla rococò, e
piedi di ebano e legno rosa. L'interno meccanismo era sullo stesso
sistema del precedente; egli però vi avea applicata una nuova
modifica inventata a Parigi, vi avea fatto cioè le forche di
metallo con le viti a pressione. Un'altro verticale, obliquo, di
legno di mogano moschettato, e bassorilievi di ebano massiccio, avea
la tastiera di sei ottave e tre quarti, con meccanismo secondo le
ultime modifiche francesi, e tre registri di corde. Abbenchè questo
strumento nulla avesse offerto di nuovo, pel tuono di voce però, e
per la perfetta esecuzione degnamente figurava fra gli emuli suoi.
Anche un altro, dello per studio, dello stesso legno mogano, con
intagli di ebano, e col meccanismo alla tedesca, reputavasi dello
stesso merito del precedente. Un quinto pianoforte, in fine, a mezza
coda, di legno mogano, con la tastiera di sei ottave e mezzo, secondo il recente meccanismo di Vienna utilmente innovato dal
costruttore, e col pancone fortificato da barre di ferro, per
eleganza, lavorio, e bontà non era secondo agli altri. Epperò i
giusti encomii che dalle persone intelligenti si largheggiavano al
sig. Mach, lusingavano abbastanza le cure e le sollecitudini ch'egli
spende per l'incremento della sua fabbrica."
Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumes
50-52, Naples (Kingdom). Real Ministero dell'interno, 1855, p. 55
FIRENZE -
"Mach Vincenzo, avente
fabbrica in Napoli, ha esposto quattro piano-forti. Il primo di 7
ottave, a coda, con cassa di mogogon, del prezzo di lire 1250, ha
buoni bassi, voce di bel carattere ma non molto espansiva, e si
presta assai bene alla esecuzione. Il meccanismo è immaginato sopra
un sistema misto italiano e francese. Gli altri tre piano-forti sono
verticali: il primo è di 7 ottave con cassa di mogogon, del prezzo
di lire 1500, a corde dritte: il secondo è mezzo obliquo, con cassa
di palissandro, del prezzo di lire 1000: il terzo è obliquo, del
prezzo di lire 2000. Il meccanismo è francese; la voce è piuttosto
buona, ma difetta di sonorità. La Sezione, in vista del merito del
primo di questi piano-forti, crede che possa conferirsi al Mach
l'onorificenza della medaglia, in visto tanto del primo dei suddetti
strumenti, quanto dell'insieme della fabbricazione." Expo Firenze - Esposizione
italiana tenuta in Firenze nel 1861, Volume 2, 1861, p. 396 -
Gli strumenti musicali all'esposizione
italiana del 1861 descrizione sommaria e motivi dei giudizii
pronunziati dalla terza Sezione della Classe 9. del Consiglio dei
Giurati per L. F. Casamorata, 1861,
p. 16
FIRENZE -
"6. Mach Vincenzo di
Napoli.
Piano-forte a coda di 7 ottave, con cassa di magogano, del prezzo di
L. 1250. Meccanismo francese modificato : voce poco espansiva, ma
buona : buoni bassi : si presta bene all'esecuzione."
La esposizione italiana del 1861 giornale con
190 incisioni e con gli atti ..., 1861, p. 269
- e -
Consiglio
dei giurati: Cenno sommario dui giudizi emessi dalla commissione
...,
1861,
p. 7
FIRENZE -
"Mach Vincenzo, Napoli. [Napoli P. 3 A. e O.] — Pianoforti,
Esposizione Firenze 1861."
Catalogo
officiale pubblicato per ordine della Commissione reale,
Firenze, 1862
INFO EXTRA
Pianoforti.eu.org
|
1842, 1844 E 1853 colla
megaglia d'oro, Napoli | Elenco d'esposizione Firenze, 1861
|
FUMMO Antonio
(1818 - ?)
|
1843 |
Pianoforte-armonium
ca. 1868, Villa La Petraia, Napoli, Italia
FUMMO
su questo sito
Cliccate sul link qui sopra.
Pianoforti e
Fisarmonica unita (chiamato Piano-Melodio)
(⁷)
(*1860), p. 645 :
'Piano
melodium'
Catalogue
général, 1867
Brevetto del 1860 : L'invenzione de pianoforti con organetti armonici a flauto. Napoli, 26
Marzo 1860.
Collezione delle leggi e de' decreti reali del Regno
delle Due Sicilie, 1860, p. 169-170
Brevetto del 1871 :
19. 27 gennaio 1871. Attestato di privativa per anni tre al signor Fummo
Antonio in Napoli. — Auto-piano, ossia pianoforte verticale a tastiera e
cilindro alla stessa corda.
Annali del Reale museo industriale italiano, Volume 1,
1871, p. 421-323
Brevetto del 1872 : Fummo
Antonio, Napoli. — Pianoforte verticale ed a coda in ferro e cristallo,
invenzione Fummo — anni 3."
Annuario scientifico ed industriale, 1873,
p. 816
Brevetto del 1875 :
"ATTESTATO di prolungamento (18 giugno 1875 -
Vol. 16, N. 91), per anni sette, à datare dal 31 marzo 1875, della
privativa industriale rilasciata il 12 marzo 1874 - Vol. 14, N. 203, al
signor Fummo Antonio, a Napoli, per un trovato che ha per titolo:
Pianoforte verticale e a coda in ferro, nuovo sistema."
Bollettino delle privative industriali del regno
d'Italia, 1875, p. 406 - e -
Annuario scientifico ed industriale, 1876,
821
"Invenzioni e scoperte e segnatamente del piano melodio sistro verticale
ad una tastiera." Fummo Antonio, 1866
|
Napoli |
via Toledo (1868)
178, Strada Toledo
(***1865) |
|
'Fabbricante di Pianoforti di S.M. il Re.
d'Italia '
BIO
"Fummo Antonio, fabbricante di
pianoforti, è nato a Napoli il 16 maggio 1818. Fin dall'età di 20 anni
attese alla costruzione di pianoforti sotto la direzione di Carlo
Enchen. 1846 intraprese l'esercizio dell'arte per proprio conto è d'
allora sinoggi, oltre varie invenzioni di meccanica applicata alle arti,
ha costrutto tra gli altri con sistemi propri: Piano melodio a coda e ad
una tastiera, Sistro a tastiera, strumenti approvati dal 1o Congresso
Musicale di Napoli (1864); Auto-piano ossia pianoforte a tastiera ed a
cilindro, premiato con medaglia d'oro dal R. Istituto d'Incoraggiamento
di Napoli (1871), Piroauto-piano che ottenne la Menzione Onorevole alla
Mostra Marittima (1871) e Pianomelodio verticale ad una tastiera
premiato con Medaglia d' argento, primo premio, dal VII Congresso
Pedagogico Italiano, (Napoli 1871). Il Fummo fu decorato della Croce dei
SS. Maurizio e Lazzaro e nominato Fabbricante di S. M. il Re d'Italia
nel 1862."
Annuario generale della musica, 1874,
p. 94
"XIII. Vista la deliberazione data dal Consiglio provinciale addi 15
gennaio ultimo.
Vista la dimanda del signor Fummo cav. Antonio, costruttore di
pianoforti, diretta ad ottenere un sussidio, che di unita alle lire
mille all'uopo largitegli da questo Municipio, valesse a dargli agio di
assistere alla Esposizione Universale di Parigi.
Attesocchè il signor Fummo è artefice di grande rinomanza, e di non
comune condizione, e tale che il Municipio di Napoli non volendo
confonderlo colla condizione, di quegli Operai che ha prescelto spedire
a Parigi, gli è stato largo di un sussidio doppio che per gli altri;
Che ragione e convenienza volendo che tali sussidii sie no proporzionati
appunto allo stato dello Artista, è forza riconoscere che le mille lire
ottenute dal Municipio non possano bastare al signor Fummo. Che nel
primo dispositivo della deliberazione provinciale suddetta, fu demandata
la Deputazione a valutare secondo opportunità, e convenienza la somma
del sussidio. Che la ripruova della convenienza di dare maggiori somme
al Fummo sta nella convinzione del Consiglio di Prefettura, nella
pubblica voce, nelle esortazioni della stampa, e uella eccezionalità che
il Municipio ha dichiarato competere al valente inventore del nuovo
Piano — melodium-sistro.Il Consiglio di Prefettura, Avvisa, Largirsi al
signor Fummo una somma uguale a quella che il Municipio gli ha dato,
cioè lire mille. Firmati i Consiglieri - Ferrara- Gatti - Avellino."
Atti della deputazione provinciale di Napoli, 1867,
p. 267-268
INFO EXTRA
Pianoforti a coda con organetti armonici a flauto
progettati da Antonio Fummo, da
Archivi Teatro Napoli Beni Culturali
|
Brevetto a Napoli, 1859 | Elenco
d'esposizione Firenze, 1861(¹⁷)
| Elenco d'esposizione Parigi, 1867 |
Piccola medaglia e la grande,
massima ricompensa Napoli, 1870 | Elenco d'esposizione Vienna, 1873
|
SARDI Giovanni
|
1843 |
|
Palermo (Sicilia) |
? |
|
'Fabbricante di pianoforti'
(⁷) |
|
BRIZZI & NICCOLAI
| NICOLAI
|
1844 |
Pianoforte
a tavolo ca. 1840, distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale,
Musikhistorisches Museum von Wilhelm Heyer, Cöln, Germania
Tastiera
'muet' ca. 1900, Schweizer National Landesmuseum, Zurigo, Svizzera
PARIGI -
"Mélopiano ; pianos d'une sonorité agréable, mais claviers résistants."
Esposizione a Parigi,
Rapport sur les instruments de musiques à l'exposition universelle
de 1878, Chouquet
PARIGI -
"BRIZZI ET NICOLAÏ. - Italie. - Pianos et harmoniums ; mélopiano ;
pianos d’une sonorité agréable, mais claviers résistants."
Chouquet, Rapport sur les instruments de musiques
à l'exposition universelle de 1878
PARIGI -
"18. Brizzi e Niccolai, Firenze. — Pianoforti verticali (n. 2). La
Casa commerciale Brizzi e Niccolai, fondata nel 1844, ha intrapreso la
manifattura de pianoforti solo nel giugno 1875."
Catalogo generale, Commissione reale italiana
per l'Esposizione universale del 1878 in Parigi, 1878, p.
60
MILANO -
"La ditta Brizzi e
Niccolai, di Firenze, ha esposto quattro pianoforti verticali di
differente formato ed un pianoforte a coda, tutti mirabili per la bella
costruzione e la vigorosa e brillante sonorità. Solo non oseremmo
accertare che la meccanica di quello a coda strumento degno dei più
poderosi pianistisia lavoro nazionale.
La fabbrica Brizzi e Niccolai gode così bella rinomanza da onorare il
paese. Ad essa sono dovuti pianoforti a corde diritte, a corde oblique,
a cordiera di ferro, a corde incrociate, e secondo i più recenti sistemi
americani. Col tempo giova sperare trovi dei modelli e dei sistemi
originali, così da poter sfidare i Pleyel e gli Erard.
Oltre un bel pianoforte con armatura in ferro, la quale preserva lo
strumento da qualsiasi alterazione, fra gli strumenti del Brizzi ne
abbiamo ammirato uno elegantissimo pei suoi lavori di basso rilievo in
legno; ma sì l'uno che l'altro, questi due strumenti sono superati di
gran lunga da quello a coda summenzionato, dalla voce piena, gagliarda,
epica, dagli acuti vibrati e scintillanti; qualità codeste pronte a
metamorfosarsi a seconda del tocco del pianista e così da simulare
talfiata la dolce armonia di un'arpa eolia."
Il teatro Illustrato, Il salone Pompejano espozione Nazionale del 1881,
10/1881, p. 7
AREZZO -
"L'elenco dei premiati, con medaglia d'oro, incomincia collo
Stabilimento Brizzi e Niccolai di Firenze, così distinto, specialmente
per la costruzione del pianoforte a mezza coda e per vari pianoforti
verticali, oltre all'applicazione del melopiano Caldera e della tastiera
cromatica del prof. Grassi-Landi. I pianoforti dello Stabilimento Brizzi
e Niccolai sono stati ritenuti pregevoli principalmente per l' unitezza
e buon timbro di voce, per la tastiera pronta ai più difficili giuochi
di mano e la lodevole costruzione. Il cav. Niccolai poi, ha il merito di
aver ridotto a fabbrica importantissima, quella che pochi anni addietro
poteva considerarsi come una cosa insignificante. [...] Tornando
all'elenco dei premiati, ecco come vennero assegnate le Medaglie d'oro :
1. Brizzi e Niccolai pei pianoforti [...]"
Arte e storia, 01/10/1882, p. 143
|
Firenze |
via dei Cerretani
(***1856)(xxx1860)
[4], Piazza Santa Maria
Maggiore (**1863)(***1863)
Palazzo Aldobrandini,
Piazza Madonna (y1868)(x1872)
Succursale in [12], via dei
Cerretani
(y1868)(x1872)
Piazza Madonna degli
Aldobrandini (***1873)
12, via dei Cerretani
(*1878)(y1880)(1886)(**1889)(x1889)(*1893)(*1895)(*1896)(x1896)(x1899)(*1903)(*1905)(*1906)(*1907)(*1909)(*1910)(x1912)(y1918)(x1926)(*1932)(**1933)
13, via di Soffiano (1895)
Valetta, Malta (1909)
2, via Cerretani
(*1929)
10, via Cerretani
(y1939)(y1942) |
|
'Fabbricante di pianoforti', pianoforti a tavolo ed armoni e 'melopiani'
ca. 1878-1933
[ dal 1844
(x1906)(x1912)(x1926)]
Brizzi
e Niccolai è stata fondata nel 1844 a
Firenze, trasferitasi poi nel 1909
a Valetta, Malta.
BRIZZI
& NICCOLAI :
Commercianti per
Samuel MEISNER a
Firenze
(⁵) (⁷)
"I. Gli strumenti a tastiera Brizzi e
Nicolai di Firenze : pianoforte con tastiera cromatica." (¹⁹)
'Gabinetti di Musica e Pianoforti per nolo
e vendita' (**1863)
------- 'Gran deposito di piano-forti, strumenti a
fiato e musica, Sala per concerti' (y1868)
------- 'Gran fabbrica premiata di pianoforti e
magazzino di strumenti musicali' (y1880)
------- 'Fabrica di pianoforti' &
'Negozio di pianoforti' (x1896) -------
'Fabbrica di pianoforti' (x1899)
-------
'Piano-Fabrik u. Handlung
mit Musikinstr., ausländ. Pianos, Harmoniums, Harfen u. Musikalien'
(x1906) ------- 'Musikal.-Verlag, auch
Handlung mit Musikal., Pianos, Harmoniums, Harfen, Musikinstr., Musikw.,
sowie Saiten für Harfen. Auch Reparatur-Werkstatt' (x1912)(x1926)
------- 'Vendita, riparazioni e
noleggio' (**1933)
1906-26 - Proprietario
: G. NICCOLAI
(x1906)(x1912)(x1926)
(il seguito)
MELBOURNE -
"COTTAGE
PIANOS. [...] BRIZZI AND NICCOLAI, who show a fair sample of their make,
have adopted the overstrung system, but, in other respects, they have
retained the principles of the European makers. The piano is well
constructed, the action is good, and the tone and touch of the kind that
has hitherto characterised this firm. First award."
Official Record: Containing Introduction, History
of Exhibition, Description ..., 1882, p. 49
TORINO -
"1494. Brizzi e Niccolai, Firenze. Per la sempre più emergente bontà,
leggiadria e piacevolezza di suono dei pianoforti di sua fabbricazione;
per lo impulso efficacissimo che in pochi anni seppe imprimere allo
sviluppo di una industria che ormai in Italia segna un reale e proficuo
progresso artistico e commerciale."
Esposiziona generale italiana, Torino, 1884,
p. 25 (MuseoTorino.it)
BOLOGNA -
"N. 64. Brizzi e Nicolai. Firenze. Tre pianoforti verlicali. Un
pianoforte verticale a corde incrociate. Un pianoforte a coda.
Rappresentante F. Biancani, Bologna."
Catalogo ufficiale, Esposizione internazionale di musica, Bologna, 1888,
p. 123
BOLOGNA -
"E finalmente sta in
primissima linea il Brizzi e Nicolai di Firenze, il quale è l'unico che
possa competere al pari colle migliori fabbriche estere. Furono fatte
esperienze in questo senso confrontando gli effetti acustici ed i
pianoforti di questa ditta non scapitarono punto. Sono cinque
pianoforti, fra i quali primeggia un a coda con meccaniche di
fabbricazione propria, sistema Erard semplice. La qualità del suono e la
prontezza dei meccanismi è oltremodo lodevole ed in vero abbiamo ragione
di rallegrarci per questo splendido risultato dell'industria nazionale."
Gazzetta musicale di Milano, 07/10/1888,
p. 372
PARIGI -
"1 . BRIZZI &
NICCOLAI, à Florence, via Cerretani. — Piano vertical."
Catalogue général officiel de l'exposition
universelle de 1889, p. 17 (gallica.bnf.fr)
PARIGI -
"I nostri fabbricanti non si sono astenuti ; ma è ben lungi che vi siano
tutti; così, pei Fiorentini, non trovammo che dei piano-forti a 7 ottave
di Brizzi e Niccolai e di Volpi, che ha inoltre un piano-arpa di 6
ottave, nonché dei buoni intagli, alcuni dei quali dorati, di
Valdinori."
L'Economista, 10/11/1889, p. 714
MILANO - "Entriamo
nel salone riservato ai pianoforti ed agli organi. Espongono pianoforti
Daverio Giosuè, Sala Francesco e Figli, Norcini Angelo, Angelo
Stangalini, Mola Giuseppe, Pellandi Ottina, F. Colombo, Brizzi e
Nicolai, Roeseler Carlo, Perotti Carlo, Mattarello Vincenzo, Daverio
Luigi, Garatti e C. che espone oltre i pianoforti anche gli armonium, i
Fratelli Pozzi coi pianoforti a manubrio, ecc."
Guide del visitatore nelle esposizioni riunite del 1894 in Milano, 1894,
p. 175
|
Medaglia di bronzo, Parigi 1878
| Elenco d'exposizione Milano, 1881 | Medaglia d'oro Arezzo, 1882
| First award Melbourne, 1882 |
Diploma d'onore Torino, 1884
|
Elenco d'exposizione
Bologna, 1888
|
Medaglia di argento Parigi, 1889
| Elenco d'esposizione Milano, 1894
|
SCHMID Giovanni
| SCHENID
|
SCHMIDT&
EPPLER Giacomo | HEPPLER |
1844 |
NAPOLI -
"Fabbrica di
pianoforti de’ Soci Giovanni Schmid, e Giacomo Eppler tedeschi sita
nella Trinità degli Spagnuoli N.° 22.
Pianoforte di forma ovale di maogano riccio di sette ottave con
meccanismo e scappamento all'inglese, e con cordiera di ferro coverta di
legno acero per attaccarvi le corde, per duc. 500."
Elenco di saggi de prodotti della industria
napolitana presentati nella ..., 1842, p. 43
NAPOLI -
"La meccanica
e lo scappamento del pianoforte de'soci Giovanni Schmid e Giacomo Eppler
sono all'uso inglese, e ciò che vi troviamo di nuono, è la spina ed i
bischeri situati al di sotto del pancone ; poichè il martello battendo
la corda in senso opposto,
la rende più salda, e la voce fassi più armoniosa e chiara." Expo Napoli
-
Rapporto
letto al Real Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali,
Francesco Cantarelli, 1844
NAPOLI -
"Fabbrica di pianoforti dè
socj Giovanni Schmid e Giacomo Eppler, nella salita Trinità degli
Spagnuoli N.° 22. Pianoforte a coda di legno palissandro col pancone
rivestito di ferro fuso, e con la cordiera di ferro. La spina, ed i
bischeri sono situati al di sotto del pancone: utile novità, poiché il
martelletto battendo la corda in senso opposto, e rendendola più salda,
ne risulta che la voce fassi più armoniosa e netta. La meccanica, e lo
scoppamento son costrutti all'inglese. Vi è la tastiera di avorio, che
conta sei ottave e mezzo, e due tasti. Evvi la lira a due pedaliere con
lo smorzo, e trasporto della tastiera, per due 500."
Elenco di saggi de' prodotti della industria
napolitana presentati nella ..., 1844, p. 53
NAPOLI -
"Bella e numerosa si è mostrata la fabbricazione degli strumenti musicali
in questo concorso industriale. Non meno di un'arpa, un pianoforte ad
arpa, e nove pianoforti di svariate forme ne contiene la gran Sala,
de'quali alcuni sono di legni esotici, altri di legni nostrali, ma quasi
tutti rassomigliansi per gli ornamenti che li decorano, e per la
eleganza e precisione con cui sono lavorati. Dei diversi meccanismi di
pianoforti parlammo dettagliatamente nel nostro rapporto sulla mostra
dell'anno 1838, e conseguentemente ora accenneremo solo qualche
particolare che merita la vostra attenzione. La meccanica e lo
scappamento del pianoforte de'soci Giovanni Schmid e Giacomo Eppler sono
all'uso inglese, e ciò che vi troviamo di nuono, è la spina ed i
bischeri situati al di sotto del pancone; poichè il martello battendo la
corda in senso opposto, la rende più salda, e la voce fassi più
armoniosa e chiara."
Rapporto letto al Real Istituto d'incoraggiamento
alle scienze naturali, 1844, p. 55-56
NAPOLI -
"Fabbrica di pianoforti
del Signor Giovanni Schmid. Un pianoforte a coda, di costruzioue e
meccanismo alla francese di sette ottave.
Altro pianoforte a coda.
Altro verticale anche della estensione di sette ottave, con meccanismo
di sua invenzione."
Elenco di saggi de' prodotti della industria
napolitana maggio 1853, p. 50
NAPOLI -
"Pianoforti del signor Giovanni Schimd [sic]. - Non recherà più
meraviglia il veder tanto moltiplicati i costruttori de'pianoforti, e
tutti intenti a modificarli e perfezionarli, se riflettasi che la moda
forse piucchè il gusto per la musica gli han resi di un uso così
generale da potersi riguardare come mobili di una ben messa casa
anzicchè come istrumenti. Tra le tante modificazioni apportate ai
recenti istrumenti, quelle attenenti alle tastiere non sono certamente
le meno interessanti; imperocché sonosi resi più atti alle sonate di
forza e di agilità. (il seguito
)
|
Napoli |
22, salita Trinità degli Spagnuoli
(*1842)(**1844)(*1845)
190, Strada Chiaja (x1853)
50, Strada Nardones (**1856)
Strada S. Fernando
(x1863)(x1866)
51, Strada Nardones
(*1872)(*1873)(x1876)(**1880)(**1883) |
|
'Fabbricanti di pianoforti'
verticali ca. 1842-83; (⁷)(x1863)(x1866)
SCHMID
&
EPPLER
(*1842)(*1844)(*1845) - vedete
EPPLER Giacomo
SCHMID[T]
(x1863)(x1866)(*1872)(x1876)(**1880)(**1883)
'Pianos, also for hire'
(x1876)(**1880)(**1883)
SCHMID
& PETER (??)
Brevetto a Napoli,1849 :
"Schmit
Giovanni. Per alcuni perfezionamenti apportati ai pianoforti. S. A. 15
novembre 1849."
Atti
del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di ..., Volume
10, Napoli, 1863, p. 200-201
Brevetto del 1850 : "Schmit
Giovanni. Per alcuni perfezionamenti alla tastiera dei pianoforti. S. A.
10 novembre 1850." Atti
del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di ..., Volume
10, Napoli, 1863, p. 200-201
(il seguito)
Tra queste utili rettifiche it notabile quella giudiziosamente recala
dal sig. Schimd, per la quale il Reale Istituto lin dal 1850 proponeva in di
lui favore il privilegio della Privativa. Lo scopo che l'ingegnoso
costruttore si proponeva di raggiungere, era quello di costruire una
tastiera, che ai pregi delle più accreditate, tale semplicità avesse riunito
da renderne difficile il guasto, e sì tenue il prezzo da agevolare l'acquisto di un buon istrumento. Egli felicemente vi perveniva aggiungendo all'estremo del tasto un pezzo
apparentemente informe, ma conformalo in modo da poter esso solo supplire ai
molti pezzi degli altri sistemi. Per l'uso a cui è destinato non è che quasi
una leva di terza specie avente il fulcro sul tasto, la potenza espressa da
un puntello stabile che la spinge indietro per liberare la martellina, e
farla ricadere; e la resistenza nella stessa martellina agente nel suo
estremo.
La martellina poi è anche una
leva della stessa specie, poiché articolata in un punto stabile per uno
de'suoi estremi, è spinta da sotto in sopra in mezzo di sua lunghezza Costa
quindi la nuova tastiera di una leva di prima specie, che è il tasto, e di
due di terza, lo spingitore e la martellina. Quest'ultima specie di leva è
certamente la più svantaggiosa per la potenza, ma è d'altronde solo atta a
produrre un pronto e rapidissimo effetto alla minima azione della potenza;
tale essendo la condizione della martellina per la mano del suonatore.
Battuta appena la corda, la martellina pel proprio peso ricade, ed il
riprendilore, guidato da una molla sporgente dal tasto istesso, la rende al
suo posto; e nello stesso temp un'altra piccola molla rimette la leva, ossia
il pezzo informe, nelle condizioni in cui era per agire sulla martellina.
Applica poi l'inventore ai suoi pianoforti lo smorzo a sistema inglese, meno
per la facile costruzione, che per la maggiore corrispondenza a questo suo
congegno. Di questo nuovo sistema tutto il merito ne apprezzavamo nel bel
pianoforte orizzontale, colla tastiera di sette ottave, ch'egli recava nelle
pubbliche sale, al quale stavan bene associali un secondo pianoforte anche
di concerto, colla tastiera alla Pleyel, e della estensione di sette ottave;
ed un terzo tastiera da lui resa con molta maestria più acconcia allo scopo.
I quali strumenti per la eleganza ed esattezza di costruzione, per la
uguaglianza della tastiera, e molto più per la ricercata voce flautata, di
non scarsa lode tornavano al loro fabbricante."
Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumes
50-52, Naples (Kingdom). Real Ministero dell'interno, 1855, p. 55-56
NAPOLI -
"I premiati sono quindici. Due con grande medaglia
d'oro, e sono i signori Federico Pasquale e De Meglio Carlo: sei con piccola
medaglia d'oro, i signori Breazzano Vincenzo, Helzel Giorgio, Helzel Egidio,
Mach Vincenzo, De Meglio Giovanni, Sievers Ferdinando: sette finalmente con
medaglia d' argento, i signori Bretschneider Paolo, Carrabba Pietro, Dei
Baroni Corvo Girolamo, Leone Giuseppe, Maurer Giovanni, Muller (fratelli),
Muti Raffaele. [...] È questi il sig. Giacomo Schimd [sic], che presentò tre
pianoforti uno di concerto, come si esprime quel giornale, alla Pleyel : un
altro col nuovo meccanismo semplice: il terzo verticalę, mezzo obliquo;
tutti e tre di sette ottave."
Gazzetta musicale di Milano, 12/02/1854, p. 53-54 |
Medaglia di argento
Napoli, 1844 | Elenco
d'esposizione Napoli, 1853
|
STUCCHI Luigi |
1846 |
MILANO - "I due piano-forti a coda sono, il
primo della fabbrica nazionale di Luigi Stucchi di Vimercate con
deposito in Milano, il secondo della ditta Michele Voetter e F., che
espose parimenti un piano-forte verticale. Merita attenzione il
piano-forte a coda del signor Stucchi a doppio scappamento; ma è
pur forza osservare che i suoni sebbene forti, mancano tuttavia di
quella rotondità e dolcezza che si richiederebbero a rendere perfetto
tale istromento."
L'Italia musicale, Volume 3,
Francesco Lucca, 1851, p. 181
MILANO -
"Pianoforte a coda,
con meccanica così detta a doppio scappamento, per la quale si ottiene
un secondo colpo senza levare il dito dal tasto, e quindi con facilità
il trillo. -- Della fabbrica di LUIGI STUCCHI in Vimercate."
Atti della distribuzione de' premj d'industria,
Volume 15, 1851
MILANO -
"Il sig. Luigi Stucchi
perfezionò i piano-forti verticali, ed ebbe la medaglia d'argento con
giudizio sospeso per il massimo premio."
Annali
universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia ...,
1853
MILANO -
"LUIGI STUCCHI.
– Quest'artefice,
tramutatosi ora da Vimercate in Milano, presentava alla esposizione del
1851 un pianoforte a coda, contenente il meccanismo a doppio
scappamento. Veniva lodato questo strumento per l'accuratezza del
lavoro, ma dal lato della omogeneità
e sonorità delle voci lasciava alcun che da desiderare.
Dedicatosi quindi
alla costruzione di cembali ad armadio, che permettono una maggiore
economia di spazio e riescono di minor prezzo, adottò, per allargare
l'influenza della tavolo armonica, il noto metodo di attaccarvi le corde
obbliquamente. Pose inoltre molta diligenza nell'applicare
opportunamente le catene di rinforzo, nel collocare gli archetti o
ponticelli a determinate distanze dal sommiero, nella scelta delle corde
e nella giusta posizione dei martelli.
Con queste cure, i
due cembali presentati all'attuale concorso, per robustezza, omogeneità,
e dolcezza di suoni, non meno che per finitezza di lavoro, sembrano
poter competere con alcuni usciti dalla fabbrica di Erard, nella quale
lo Stucchi passò qualche anno a perfezionare la sua educazione.
L'Istituto gli decreta perciò la seconda corona, colla promessa del
massimo premio qualora egli mostri con successive e più numerose
costruzioni di essersi impadronito dell'arte in guisa che non si possano
attribuire al caso gli ottimi risultati finora ottenuti."
Giornale dell'I.R. Istituto Lombardo di Scienze,
Lettere ed Arti e ..., 1853, p. 111
|
Vimercate
Milano |
1232, contrada de'
Bigli (**1854)
1223, contrada de'
Bigli (**1857)
571, contrada della
Passarella (***1858)
5, contrada di San
Prospero (**1859)
21, via San Pietro
all'Orto (**1870)(y1871)(**1879)
14, via Cerva
(*1893)(*1896)(*1897)
a Milano |
|
Costruttore e restauratore
ca. 1846-97;
(⁵)(x1860)
STUCCHI ha imparato da
Giuseppe CATTANEO e ERARD a Parigi, prima di cominciare se stesso. (⁶)
"Verticali. - Per notabili perfezionamenti nella cistruzione dei
pianoforti verticali - medaglia d'argento a Stucchi Luigi in Milano, con
riserva di premio maggiore - 1853."
Collezione degli atti delle solenni distribuzioni de'premj d'industria
fatte ..., 1857, p. 441
'Fabbricatore di
pianoforti' (y1871) -------
'Piano-Reparateur u. Stimmer' (xx1890)
STUCCHI
Adolfo (xx1890)
(il seguito)
MILANO - "STUCCHI
LUIGI, di Milano, Contrada de' Bigli N. 1232. – Questo valente
fabbricatore di piano-forti, già premiato con medaglia d'argento,
offerse all'attuale concorso strumenti bensì commendevoli per il
carattere spiccato e brillante delle voci acute, e per la forza e
pienezza delle gravi, ma non tali da sembrare alla Giunta eletta per
l'esame de' medesimi che fossero completamente soddisfatte le
condizioni, sotto alle quali gli veniva promesso un premio maggiore di
quello già assegnatogli. In vista di ciò l'Istituto decretava
l'esposizione degli strumenti fabbricati dallo Stucchi, e manteneva
tuttavia la sospensione del giudizio per il massimo premio."
Giornale dell' I. R. istituto lombardo di scienze,
lettere ed arti, 1856, p. 142
FIRENZE -
"Stucchi
Luigi, Milano [Istituto Lombardo A. 1853, B. 1851. j —
Pianoforte."
Catalogo
officiale pubblicato per ordine della Commissione reale, 1861
FIRENZE -
"Stucchi Luigi di Milano,
espose un piano-forte verticale di forma bassa, del prezzo di lire 1000.
La voce di questo strumento apparve alla Sezione assai buona; buonissimi
i bassi, e se gli acuti fossero alquanto migliori, questo piano-forte
potrebbe considerarsi fra i buonissimi : cosicché sembra alla Sezione
che questo fabbricante, anch'esso perseverante e zelantissimo nel far
progredire la costruzione, debba esser rammentato con lode." Expo
Firenze - Esposizione
italiana tenuta in Firenze nel 1861, Volume 2, 1861
MILANO -
"86. Stucchi Luigi,
Milano. Pianforte verticale."
Guida ufficiale della Esposizione industriale
italiana in Milano nel ..., 1871, p. 63
|
Elenco d'esposizione Milano, 1851 |
Medaglio d'argento Milano, 1853 | Medaglia
d’argento dell’Istituto Lombardo, 1855 | Elenco d'esposizione
Firenze, 1861 | Elenca d'esposizione, Milano, 1871
|
MADONNA Vincenzo fu Raffaele |
1849 |
VEDETE ANCHE ...
MADONNA Raffaele
a Napoli, ca. 1858 |
Lecce |
via Federico d'Aragona
(**1920)
Corso Vittorio Emmanuele II,
Palazzo Falco
(x1906)(x1912)(x1926)(*1929)(y1933) |
|
'Fabbricante e negoziante di
pianoforti'
ed Armonium ca. 1849-1937 [ dal
1849 (x1912)(x1926)]
'Piano-, Harmonium-, Musikinstr.- u. Sprechm.-Händler u.
-Reparateur' (x1906) -------
'Pianobauer u. Händler mit Pianos, Harmoniums, Musikinstr., mechan.
Klavieren, Sprechm. u. Saiten, auch Reparateur' (x1912)(x1926)
MADONNA
Alfredo fu Raffaele
(**1920), 'negoziante musica'
MADONNA Oronzo,
'Ditta Oronzo Madonna fu Vincenzo
fabbricante e Negoziante di Pianoforti LECCE - Corso Vittorio Emmanuele' (1933) e
publicazione di 1932.
1937 -
Direttore : A. De PASQUALIS (**1937)
|
|
MAURER Giovanni
| MACARER |
1849 |
Pianoforte
verticale ca. 1860, Museo degli Strumenti Musicali, Castello Sforzesco,
Milano, Italia
NAPOLI - "Fabbrica di pianoforti del
Signor Giovanni Maurer :
Strada S. Teresella de‘Spagnoli n. 4. Un pianoforte a coda."
Elenco di saggi de' prodotti della industria
napolitana maggio 1853, p. 50
NAPOLI -
"I premiati sono quindici. Due con grande medaglia
d'oro, e sono i signori Federico Pasquale e De Meglio Carlo: sei con piccola
medaglia d'oro, i signori Breazzano Vincenzo, Helzel Giorgio, Helzel Egidio,
Mach Vincenzo, De Meglio Giovanni, Sievers Ferdinando: sette finalmente con
medaglia d' argento, i signori Bretschneider Paolo, Carrabba Pietro, Dei
Baroni Corvo Girolamo, Leone Giuseppe, Maurer Giovanni, Muller (fratelli),
Muti Raffaele. [...] Lodasi un'invenzione nel pianoforte del Maurer, la
quale vuolsi influir debba vantaggiosamente sulla conservazione del mobile,
e sulla durata dell' accordo, dice il foglio citato. Probabilmente dovrassi
intendere dell'accordatura."
Gazzetta musicale di Milano, 12/02/1854, p. 53-54
NAPOLI -
"Pianoforte del signor Giovanni Maurer - Nei moderni pianoforti, come
negli antichi gravicembali, i bischieri di ferro destinati a dare alle
corde la convenevole tensione, sono verticalmente infissi e girevoli in
altrettanti buchi conici. Da ciò la facilità di smoversi e di uscire
dalla loro posizione per effetto delle oscillazioni alle corde impresse
dal batter dei martelli; onde perdendo queste facilmente l'accordo, si
deve spesso ristabilirlo. Questo notabile inconveniente in uno strumento
cotando generalizzato si toglieva in un modoquanto semplice, altrettanto
sicuro ed elegante dal. sign. Maurer, ed il Reale Istituto, che sin dal
1849 ne valutava tutto il pregio, raccomandava l'inventore alla
munificenza dell'ottimo Monarca per un Brevetto di Privativa.
(il seguito )
|
Napoli |
4, Strada Santa
Teresella de‘Spagnoli (**1853)
24, Largo Spirito
Santo (**1856) |
|
'Fabbricante di pianoforti' ca. 1853-55; (⁷)
Ha
fatto un viaggio da Civitavecchia nel'1842 (*1842)
Ha introdotto in 1853
una struttura di un pezzo del ferro.
(x1860)
(il seguito)
Nei pianoforti del Maurer i bischieri son perni di
ferro posti orizzontalmente, attaccati al banco con la vite che
costituisce il oro estremo, e sono assicurati dalla parte opposta
con delle scrofolette. Le corde stanno appicate a quei perni per
mezzo di un uncinetto che sta all'estremo di quelli, che formano
coi perni stessi una linea parallela alla cassa dell'istrumento. Or
le corde tirando i bischeri nella stessa direzione, che ha spirale
della vite, con cui bischeri sono attaccati al banco, nelle loro
oscillazioni secondano, e non contrastano la direzione che ha la
situazione dei perni. Questo sistema applicato con pancone e
cordiera di ferro nel pianoforte messo in mostra, ben facea vedere
quanto esso influisca alla durata dell'accordo non solo, ma bansi
alla conservazione del mobile, non avendo la forza di tensione delle
corde alcuna influenza sul legno, perché interamente contrastata dal
telaio metallico. Epperò se il valente Maurer dava per tal modo una
positiva solidità, ed un accordo durevole ai pianoforti, le maggiori
considerazioni si richiamava dei giusti estimatori delle applicate
verità meccaniche."
Annali civili del regno delle due Sicilie,
Volumes 50-52, Naples (Kingdom). Real Ministero dell'interno,
1855, p. 57
Brevetto di 1855 : "Signor Giovanni Maurer per l'invenzione
di un metodo da rendere fermo e durevole l'accordo a
pianoforti."
Collezione
delle Leggi e de Decreti Reali del Regno delle Due Sicilie Door
Naples, 1855, p. 313-14
"Maurer
Giovanni. Perfezionamenti ai pianoforti. S. A.
4 gen. 1855."
Atti
del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di ..., Volume
10, Napoli, 1863, p. 200-201
INFO EXTRA
MAURER Giovanni
da Archivi Teatro Napoli Beni Culturali ,
sul brevetto di 1855
|
Elenco
d'esposizione Napoli, 1853 |
Elenco
d'esposizione Napoli, 1855
|
MÜLLER Federico & Fratello |
1849 |
Piano
à queue ca. 1856, Museo del pianoforte storico e del suono, Fabriano, Italia
NAPOLI - "Fabbrica di pianoforti con
Real Privativa de’ fratelli Muller: Vico Monteroduni n. 22.
Un pianoforte di nuova costruzione a coda di sette ottave con lo scappamento
a doppio registro.
Altro pianoforte anche a coda di sette ottave di nuova costruzione con lo
scappamento a doppio registro." Altro pianoforte verticale di sei ottave e
mezzo a due tasti."
Elenco di saggi de' prodotti della industria
napolitana maggio 1853, p. 51
NAPOLI -
"Se dobbiamo arguire dalla specie degli
strumenti presentati dai fabbricatori premiati, convien dire che la sola
fabbricazione dei pianoforti sia attiva ed anche numerosa in quella
capitale. [...]
Dai fratelli Muller e Reisig ne furono presentati tre, dei quali due
per concerto. Hanno meccanismo a doppio scappamento, giusta il modello che
nel 1850 meritò privativa. Cosi quella Gazzetta Musicale. Lodasi
un'invenzione nel pianoforte del Maurer, la quale vuolsi influir debba
vantaggiosamente sulla conservazione del mobile, e sulla durata
dell'accordo, dice il foglio citato. Probabilmente dovrassi intendere
dell'accordatura."
Gazzetta musicale di Milano, 12/02/1854, p.
54
NAPOLI -
"Pianoforti dei signori fratelli Muller e Peisig [sic]. - I rinomati
costruttori Pleyel ed Erhard avendo saputo giudiziosamente ovviare ai
notabili difetti delle antiche tastiere de'pianoforti orizzontali, le
loro invenzioni tanta rinomanza acquistarono, che quasi tulli gli
strumenti che ci vengono dall'estero, o che si costruiscono in Napoli,
hanno le tastiere secondo il sistema dell'uno o dell'altro. Risultando
però queste dalla combinazione di molti piccoli pezzi, ciascuno de'quali
è destinato ad uno speciale uffizio, e che si metton tutti
complessivamente in azione ad ogni minimo movimento del tasto; ne
risulta, che le tastiere così costrutte per la loro complicazione costan
molto, si guastano facilmente, e malagevole ne riesce la riparazione.
Intenti i fratelli Müller ad escogitare un nuovo sistema, che ai pregi
di quello di Erhard, aggiungesse semplicità, faciltà di esecuzione,
solidità, ed economia, felicemente vi pervenivano. (il seguito ) |
Napoli |
22,
Vico Monteroduni (***1853) |
|
'Fabbricante di pianoforti' ca. 1849-53
Fratelli
MÜLLER
(***1853)
MÜLLER
BROS. & REISIG
(1855)(*1867)
Erano
i primi per introdurre la doppia azione dello scappamento
in quella zona.
(Brevetto nel 1850)
(⁷)
(il seguito)
Tutto il congegno infatti
dei Müller non consiste che nel munire il tasto di una specie di leva
zancata, la quale mentre con un estremo spinge la martellina da sotto in
sopra contro la corda, coli'estremo opposto limita l'ampiezza de'suoi
movimenti. La martellina, essendo articolata su di un punto stabile,
urtata appena la corda, ricade pel proprio peso; e mentre allora il
riprenditore, situato rerso l'estremo del tasto, la fissa nel suo posto,
una piccola molla rimette la leva nelle pristine condizioni per poterla
riurtare.
L'estremo poi del tasto funziona da potenza contro una leva di
seconda specie che l'è di rincontro, la di cui resistenza è espressa
dallo xmorzo, che si muove perciò da sotto in sopra. Epperò movendosi il
tasto, mentre la martellina è spinta contro la corda, con minima forza
lo smorzo ascende, libera la corda, e la rende capace di suonare; ma nel
rimettersi il tasto, lo smorto immantinenti ricade, e spegne nella corda
le impresse vibrazioni. Questo nuovo sistema essendo stato riconosciuto
dal Reale Istituto di positivo vantaggio per un istrumento divenuto ora
di uso generale; il munificente Monarca sin dal 1850 ne guiderdonava gli
inventori con Brevetto di Privativa. Tutto il pubblico ancora apprezzava
il merito dei Miiller nei tre pianoforti da essi recali in mostra, due
dei quali erano orizzontali per concerto, ed il terzo verticale. I primi
distinti per la voce sonora, non lo erano di meno per la straordinaria
docilità delle tastiere, di sette ottave, come costrutte secondo il
loro sistema, che dicono o doppio registro; onde non poche parole di
Iodi venivan rivolte ai valenti costruttori da tutti coloro, che
dell'arte divina della musica eran sapienti."
Annali civili del regno delle due Sicilie, Volumes
50-52, Naples (Kingdom). Real Ministero dell'interno, 1855, p. 53-54
Brevetto del
1850 a Napoli
: "Müller Federico. Per un meccanismo atto a migliorare la, tastiera dei
pianoforti verticali. S. A. 1 marzo 1850."
Atti
del R. Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali di ..., Volume
10, Napoli, 1863, p. 200-201
|
Elenco
d'esposizione Napoli, 1853 |
Elenco
d'esposizione Napoli, 1855
|
|
|
(*1814):
'Addressbuch der jetzt bestehenden Kaufleute und ...', 1814,
Milano p. 217-218
(**1820): 'Almanacco
di commercio, Milano', 1820, p. 117-118
(*1821): 'Almanacco di commercio', 1821,
Milano p. 122-124
(**1821): 'L'Interprete
Milanese ossia Guida per l'anno 1821', p. 128-130
(**1822): 'Almanacco
di commercio, 1822', p. 128-129
(**1824): 'Gazzetta di Milano', 12/04/1824, p. 4
(*1826): 'Gazzetta
di Firenze', 26/09/1826, p. 112
(**1826): 'L'Interprete
Milanese Ossia Guida:per l'anno 1826', Volume 7, p. 297-299
(x1826): 'Elenco
de' campioni presentati per la solenne esposizione delle manifatture', 1826,
p. 30
(*1827): 'Cäcilia',
1827, p. 287
(**1827): 'L'Interprete
Milanese Ossia Guida: per l'anno 1827', Volume 8, p.
375-377
(**1828): 'Guida Milanese per l'anno1828', Volumes 4-5, 1828, p. 337-339
(*1829): 'Revue
musicale', Volume 4, François-Joseph Fétis, 1829, p.
152-153
(**1829): 'Utile
giornale ossia Guida di Milano per l'anno 1829', p. 273-275
(***1829): 'Gazetta
di Milano', 14/03/1829, p. 364
(x1829): 'Gazzetta
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(y1829): 'Guida
di Torino, Almanacco per l'Anno 1829', p. 179 (archive.org)
(**1830): 'Gazzetta di Firenze', 06/05/1830, p. 14
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(*1831): 'Supplemento
alla Gazzetta di Firenze', 10/05/1831, p. 230
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di Torino, Almanacco per l'Anno 1831', p. 243 (archive.org)
(G.P.1832): 'Gazzetta
piemontese', 1832
(**1832): 'Elenco
Di Saggi', 1832, p. 67
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di Torino, Almanacco per l'Anno 1832', p. 202 (archive.org)
(*1833): 'Annali civili del regno delle due Sicilie', Volumes 1-3,
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Privilegiata di Milano 16/10/1833, p. 1266
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di Torino, Almanacco per l'Anno 1833', p. 204 (archive.org)
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Milanese : per l'anno 1834', Volume 10, 1834, p. 426-427
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(*1835): 'Gazzetta
di Firenze', 19/02/1835, p. 4
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degli atti del governo e delle disposizioni generali ...', Volume 1, 1835,
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di Torino, Almanacco per l'Anno 1835', p. 194 (archive.org)
(*1836): 'Annali civili del regno delle due Sicilie', Volumi 10-12, 1836, p. 81
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di Milano per l'anno 1836', p. 232-233
(***1836): 'Almanacco
Comunale E Provinciale Milanese Ossia Manuale', 1836, p.
324
(*1837): 'Gazzetta
Piemontese', 18/11/1837, p. 1084
(**1837): 'Utile
giornale ossia guida di Milano per l'anno 1837', p. 405-407
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delle macchine e procedimenti per cui vennero accordati attestati di
privativa ...', Volumes 4-6, 1838
(**1838): 'Collezione
delle Leggi e de'Decreti Reali del Regno delle Due Sicilie',
Naples (Kingdom),Naples (Kingdom), 1838
(***1838): 'Rapporto
delle adunanze tenute dalla terza classe dell'I. e R. Accademia', 1838,
p. 102
(x1838): 'Utile
giornale ossia Guida di Milano per l'anno 1838', p.416-418
(xx1838): 'Corografia
fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue ...', Volume
4, Attilio Zuccagni-Orlandini, 1838, p. 362
(xxx1838): 'Catalogo
dei prodotti dell' industria de' R. Stati ammessi alla Pubblica ...',
1838, p. 119
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giornale ossia Guida di Milano per l'anno 1839', p. 417-418
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di saggi de' prodotti della industria napoletana presentati nella ...', 1840,
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Moda. Giornale dedicato al bel sesso.' (Estensore: Francesco Lampato),
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giornale ossia guida di Milano per l'anno 1841', p. 429-431
(y1841): 'Guida
di Torino, Almanacco per l'Anno 1841', p. 260-261 (archive.org)
(*1842): 'Giornale
delle due Sicilie', 1842
(**1842): 'Guida
di Milano per l'anno 1842', p. 439-441
(x1842): 'Elenco di saggi de prodotti della industria
napolitana presentati nella ..., 1842, p. 46
(y1842): 'Guida
di Torino, Almanacco per l'Anno 1842', p. 274 (archive.org)
(**1843): 'Guida
Milanese per l'anno 1843', p. 459-460
(xx1843): 'Gazzetta
di Firenze', 19/08/1843, p. 172
(y1843): 'Guida
di Torino, Almanacco per l'Anno 1843', p. 243-244 (archive.org)
(**1844): 'Elenco
di saggi dei prodotti della industria napolitana presentati
nella solenne mostra', 1844
(***1844): 'Rapporto
letto al Real Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali',
Francesco Cantarelli, 1844
(x1844): 'Guida
Milanese per l'anno 1844', p. 464-466
(xx1844): 'Elenco
di saggi de'prodotti della industria napolitana presentati nella ...',
1844
(y1844): 'Utile
giornale, ossia, Guida di Milano per l'anno 1844', p. 464-466
(archive.org)
(*1844-45): 'Giudizio della Regia camera di agricoltura e di
commercio di Torino ...,' 1844-45, p. 370-371
(*1845): 'Album
scientifico-artistico-letterario: Napoli e sue provincie',
1845
(**1845): 'Guida
di Milano', 1845, p. 485-487 (archive.org)
(***1845): 'Utile
giornale ossia guida di Milano per l'anno 1845', p. 485-487
(archive.org)
(y1845): 'Guida
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(*1846): 'Gazzetta di Firenze', 22/12/1846, p. 57+18
(**1846): 'Bazar
di novita artistiche, letterarie e teatrali', Volume 6, 06/05/1846,
p. 446
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di Torino, Almanacco per l'Anno 1846', p. 79-80 (archive.org)
(yy1846): 'Utile
giornale, ossia, Guida di Milano per l'anno 1846', p. 486-487
(archive.org)
(**1847): 'Guida Milanese per l'anno1847', Volumes 21-24, 1847, p. 630-633
(y1847): 'Guida
di Torino, Almanacco per l'Anno 1847', p. 81-82 (archive.org)
(**1848): 'Handels-
und Gewerbs-Schematismus von Wien und dessen nächster ...', 1848, p.
1017-1018
(y1848): 'Guida
di Torino, Almanacco per l'Anno 1848', p. 105-106 (archive.org)
(**1850): 'Guida Milanese per l'anno1850', Volumes 21-24, 1850, p. 560-563
(y1851): 'Guida
di Torino, Almanacco per l'Anno 1851', p. 72-73 (archive.org)
(y1852): 'Guida di Torino, Almanacco per l'Anno 1852', p. 111
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(*1853): 'Annali
universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia ...',
1853
(**1853) 'Guida Milanese per l'anno1853', Volumes 25-31, 1853, p. 592-594
(***1853): 'Elenco
di saggi de' prodotti della industria napolitana maggio 1853',
p. 50-52
(x1853): 'Handbuch
für Reisende in Italien', 1853, p. 373
(y1853): 'Giornale
... e Biblioteca italiana, Istituto lombardo di scienze e
lettere, 1853
(*1854): 'L'osservatore
di Napoli, ossia Rassegna delle istituzioni civili, de ...',
1854, p. 568
(**1854): 'Guida
di Milano per l'anno 1854', p. 612-614
(***1854): 'Polimazia
di famiglia letture utili ed amene', 22/04/1854, p. 140
(xx1854): 'Annuaire
général du commerce, de l'industrie, de la magistrature et de
l'administration : ou almanach des 500.000 adresses de Paris, des
départements et des pays étrangers', 1854, p. 2223 (gallica.bnf.fr)
(*1855): 'Collezione
delle Leggi e de Decreti Reali del Regno delle Due Sicilie Door
Naples', 1855, p. 313-14
(**1855): 'Handels-
und Gewerbs-Schematismus von Wien und dessen nächster Umgebung', 1855,
p. 278-279
(***1855): 'Annali civili del regno delle due Sicilie', Volumes
50-52, Naples (Kingdom). Real Ministero dell'interno, 1855, p. 57
(x1855): 'Nuova
guida di Padova e suoi dintorni con disegni di Marco Moro. - Padova',
1855, p. 186
(xx1855): 'Annuaire
général du commerce, de l'industrie, de la magistrature et de
l'administration : ou almanach des 500.000 adresses de Paris, des
départements et des pays étrangers', 1855, p. 2223 (gallica.bnf.fr)
(xxx1855): 'L'Osservatore
di Napoli', 1855, p. 568
(*1856): 'Giornale
dell'I. R. istituto lombardo di scienze, lettere ed arti',
Volume 8, 1856
(**1856): 'Album,
ossia Libro d'indirizzi commerciale, scientifico, artistico per l'anno 1856',
p. 88/90-91/94
(***1856): 'Un
romanzo in vapore da Firenze a Livorno',
Carlo Lorenzini, 1856, p. 215
(*1857): 'Collezione
degli atti delle solenni distribuzioni
dei premi d'industria ...',
1857
(**1857): 'Guida Milanese per l'anno1857', Volumes 25-31, 1857, p. 648-650
(*1858): 'Album
descrittivo della sesta esposizione nazionale di prodotti d'industria
nell'anno 1858', Torino 1858
(**1858):
'Annuaire-almanach
du commerce, de l'industrie, de la magistrature et de
l'administration : ou almanach des 500.000 adresses de Paris,
des départements et des pays étrangers' : Firmin Didot et Bottin
réunis, 1858, p. 2308 (gallica.bnf.fr)
(***1858):
'Guida
di Milano per l'anno 1858', p. 656-658
(x1858): 'Il
Ferroviano. Giornale delle strade ferrate Europee. Redattore Giocomo
Lombroso', 1858, p. 14
(*1859): 'Annuaire-almanach
du commerce, de l'industrie, de la magistrature et de l'administration :
ou almanach des 500.000 adresses de Paris, des départements et des pays
étrangers', Firmin Didot et Bottin réunis, 1859, p. 2361
(gallica.bnf.fr)
(**1859): 'Guida
Milanese per l'anno 1859', Volumes 25-31, 1859, p. 646-649
(*1860): 'Il
Paese: giornale politico-letterario', s.n., 1860
(***1860): 'Atti
del governo estratti dal giornale officiale di Napoli',
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