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FUMMO Antonio
a Napoli (°1843)

1861

Il Lampione: giornale per tutti, Volume 4, 06/12/1861, p. 430

"Le prodezze del Sig. Kraus Tedesco strimpellatore e sciupatore di pianoforti italiani.

È nota a tutti l'ingiustizia commessa a carico del Fummo egregio fabbricante di pianoforti a Napoli, per dato e fatto di certe vergognose rabbiuzze del sig. Kraus, tedesco strimpellatore e sciupatore di pianoforti italiani!

Ora è bene che si sappia sin dove giunge il livore e l'invidia in cotestui. La sera che doveva aver luogo l'accademia in Palazzo Vecchio, Kraus in comunella col Ducci fece dire al Fummo per mezzo dell' ispettor Cecchi che in sulla sera avrebbe mandati i facchini per trasportare il Piano melodium alla sala dell' accademia. Ma il Fummo che conosceva i suoi polli, s'avvide che lo volevano portare a spasso sino a una cert' ora, per poi con una scusa o con un'altra lasciarlo con tanto di naso!

E detto fatto, a mezz'ora di notte il Ducci manda un biglietto al Fummo in cui gli diceva a chiare note che era impossibile trasportar il Piano melodium in Palazzo Vecchio, per la gran ragione che i suoi uomini eran tutti in campagna !?

Insomma per fare un discorso corto, il Fummo rispettabilissimo artista, dovette con molto sacrificio di denaro trovare tre o quattro uomini che facessero all'uopo. Si noti che una parte del Piano smontato la dovė portar egli stesso sulle proprie spalle, non avendo trovato tante braccia per far l'opera sua. Cosi fu visto per Firenze questo egregio artista far la figura del facchino, e tutto era per causa del sig. Kraus, tedesco strimpellatore e sciupatore di pianoforti italiani!

Intanto questo bel ciaccherino spargeva per la sala dell' accademia che il Piano melodium del Fummo non si sarebbe suonato. E ciò andava dicendo con un'aria di trionfo e con una compiacenza veramente donnesca! In quel momento la sua fredda natura di tedesco la gli andava tutta in brodo di succiole! Ma ecco che la faccia invetriata del sig. Kraus si turba, e dal sorriso dell' uomo soddisfatto passa alla ghigna dell' uomo deluso nelle sue stolte speranze. Il Fummo ha già montato il suo Piano melodium.

Ora il lettore crederà che il sig. Kraus, si desse per vinto? non è egli vero? Tutt' altro! egli è più stizzito che mai, e per mostrare che era un coso duro, e tedesco nell'anima, dichiara come direttore dell' accademia che il Piano melodium del Fummo suonerà, niente meno, dopo tredici pezzi!

E pigliava questo ripiego supponendo che a quell' ora la sala sarebbe stata vuota. Ma la fece bassa, ma bassa di molto ! Il buon popolo fiorentino non si stanco di aspettare, benchè sbadigliasse assai quando il tedesco Kraus sciupó con quattro mani un pezzo della Norma in unione al combriccolajo Ducci. Tutti e due invece di applausi riscossero dei sibili, educati se volete, ma eran sibili ! Dopo che questi due signori ebbero finito di straziare con quattro mani il pezzo della Norma, eccoti il giovane prof.

Mattei che suona il medesimo pezzo sul Piano melodium del Fummo. L'inarrivabile esecuzione, la dolce armonia dell' istrumento desto si vivo entusiasmo che se ne volle il bis. Allora il Mattei per mostrare che i due strimpellatori non valevano il suo dito mignolo, per non far ripetizioni invece del pezzo della Norma eseguisce il finale della Lucia.

E qui non vi so dire se venne applaudito! Nella sala non vi era una mano che stesse ferma, una voce che non gridasse bravo. Fu allora che si penso anche al povero fabbricante avvilito, a cui si tolse per basso livore il distintivo della medaglia.

E ciò si sapeva in tutta la sala e fu per questa gran ragione che si levò un grido unanime di « fuori il Fummo » L'invidia non avea potuto nulla contro di lui, il trionfo dell'artista era compiuto, e valea più di cento medaglie dispensate a casaccio. Al povero Fummo, per la contentezza cadean le lacrime, era l'amor proprio d'artista soddisfatto che glie le spremeva dal ciglio!

Ora a noi sig. Kraus: voi fate il mestiere dello strimpellatore di piano forti, voi date delle accademie, voi date delle lezioni, sciupando gli scolari, non egli vero! Riflettete a queste semplici dimande e converrete con noi che il Lampione avrà da voi pan di ricatto." Il Lampione: giornale per tutti, Volume 4, 06/12/1861, p. 431

"NOTIZIE TEATRALI - Martedi sera al Teatro Pagliano, ceduto dalla gentilezza degli egregi fratelli Marzi, ebbe luogo una splendidissima Accademia a benefizio della Società Artigiana. Vi fu molto concorso e molti applausi agli artisti.

Al Fummo, all'esimio fabbricante di Pianoforti, anche a Pagliano fu resa quella giustizia che invano potè sperare dal tedesco Kraus, e si volle fuori più volte in urione all' inarrivabile prof. Mattei.

Queste proteste del pubblico fiorentino son tutti colpi mortali alla riputazione del già noto sciupatore di pianoforti Italiani." Il Lampione: giornale per tutti, Volume 4, 15/12/1861, p. 442

1867

"XIII. Vista la deliberazione data dal Consiglio provinciale addi 15 gennaio ultimo. Vista la dimanda del signor Fummo cav. Antonio, costruttore di pianoforti, diretta ad ottenere un sussidio, che di unita alle lire mille all'uopo largitegli da questo Municipio, valesse a dargli agio di assistere alla Esposizione Universale di Parigi.

Attesocchè il signor Fummo è artefice di grande rinomanza, e di non comune condizione, e tale che il Municipio di Napoli non volendo confonderlo colla condizione, di quegli Operai che ha prescelto spedire a Parigi, gli è stato largo di un sussidio doppio che per gli altri; Che ragione e convenienza volendo che tali sussidii sie no proporzionati appunto allo stato dello Artista, è forza riconoscere che le mille lire ottenute dal Municipio non possano bastare al signor Fummo.

Che nel primo dispositivo della deliberazione provinciale suddetta, fu demandata la Deputazione a valutare secondo opportunità, e convenienza la somma del sussidio.

Che la ripruova della convenienza di dare maggiori somme al Fummo sta nella convinzione del Consiglio di Prefettura, nella pubblica voce, nelle esortazioni della stampa, e uella eccezionalità che il Municipio ha dichiarato competere al valente inventore del nuovo Piano — melodium-sistro.

Il Consiglio di Prefettura, Avvisa, Largirsi al signor Fummo una somma uguale a quella che il Municipio gli ha dato, cioè lire mille. Firmati i Consiglieri - Ferrara- Gatti - Avellino." Atti della deputazione provinciale di Napoli, 1867, p. 267-268

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