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PEROTTI Carlo
a Torino (°1870)
D'artefici buoni anche in questo ramo ne abbiamo parecchi, e la stessa Esposizione, oltre il Maltarello e il sig. Giovanni Berra, di Torino ci offre saggi di meccaniche del Beferal e del Perotti, il quale ultimo è specialmente lodevole per aver presentata una varietà di sistemi, tutti ugualmente pronti ed esatti, fra i quali quello che fu posto in opera e che funziona da gran tempo conservandosi inalterabile nel Melopiano Caldera Brossa di Torino." Album dell'esposizione industriale italiana 1871 compilato dal prof. Ignazio ..., 1871, p. 159
Ancorchè i suoi lavori siano imperfetti, e non possano quindi sostenere vantaggiosamente il confronto con quelli esposti dai grandi e provetti fabbricanti in questo genere, tanto francesi quanto austriaci ed alemanni, pure bisognerebbe incoraggiare il Perotti ad accrescere e perfezionare questa importantissima industria in Italia, senza di che la fabbricazione nazionale dei pianoforti non potrà mai emanciparsi dalla concorrenza estera. Perotti occupa digià dieci operai nella sua nascente fabbrica. Se egli ne avesse i mezzi, aumenterebbe il numero dei lavoranti suoi; ed è da ciò appunto che dipende il miglioramento e la perfezione dei pianoforti. Poichè, la fabbricazione di ogni singolo pezzo di uno strumento richiedendo una esattezza straordinaria, fa d'uopo avere delle centinaia di operai speciali come per l'orologeria, onde poter costruire dei pianoforti di primissimo ordine." Relazioni dei Giurati Italiani Sulla Esposizione Universale di Vienna, 1873, p. 59
![]() I suoi lavori però erano un nulla a petto di quelli presentati dagli espositori di altre nazioni, cosicché niuno fra gli italiani ottenne la meda-daglia del progresso in questo ramo d’industria." L'Economista, 20 giugno 1875, p. 748 (Bess Digital Archive)
Perotti Carlo di Torino per profili e meccaniche da pianoforte." Expo Arezzo, 1882, in Arte e storia, 1882, p. 139
![]() Martelletti filtrati con macchina speciale. Premiati alle Esposizioni di Torino del 1871 con menzione onorevole e nello stesso anno a Forli con medaglia d'argento, musicale di Arezzo del 1882 con medaglia d'oro del Ministero d'agricoltura, industria e commercio, di Torino del 1881 con madalia d'argento. Ha introdotto in Italia l'industria dei martellatti filtrati, fornendoli ora alle altre fabbriche italiane. Nel suo stabilmento lavorano da quaranta a cinquanta operai." Sezione industriale italiana: catalogo generale, Esposizione universale di ..., 1885, p. 170-171
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Ed è solo peccato non vi sia un esempio di meccanica a doppio scappamento. Queste in ristretto le cose che a mio parere specialmente emergono nella sezione dei pianoforti ; ad altra corrispondenza di altri istrumenti." Gazzetta musicale di Milano, 07/10/1888, p. 372
Sistemo il suo opificio e per sottrarsi dalla dipenza straniera per le meccaniche imprese a fabbricarle su vasta scala, ed all'uopo inventò une macchina per ottenere i martelli feltrati con velocità cinque volte maggiore di quella che si usava prima manualmente, e con un' esattezza, uniformità e pulitezza che prima era impossibile ottenere. Pomendo tutte le sue cure nella scelta dei legnami e nell' applicazione di tutte le innovazioni, che il progresso portava nella confezione dei pianoforti, riusci a produrre degli strumenti assai apprezzabili e ricercati. Egli ora impiega nei suoi vasti laboratori da 50 a 60 operai diretti dai capi Olivero Giovanni e Quartero Felice, e produce annualmente 250 pianoforti, oltre alle meccaniche, martelli e tastiere che fornisce ad altri fabbricanti, anche fuori di Torino." L'Esposizione nazionale del 1898, Roux Frassati, Torino 1898, p. 317 (MuseoTorino.it)
La Casa Perotti fu fondata nell'anno 1870, come fabbrica di meccaniche e martelli; fabbricazione che il Perotti perfeziond coll'invenzione d'una macchina celere per guarnire e tagliare i martelli. Quindi si diede anche alla confezione dei Pianoforti, impiegando nei suoi opifizi sessanta operai diretti dal sig. Olivero Giuseppe e producendo in media 250 istrumenti annualmente, oltre ad una notevole quantità di meccaniche, martelli e tastiere, che fornisce agli altri fabbricanti, e per le quali ebbe all'Esposizione Musicale d'Arezzo del 1882 speciali onorificenze." Rivista musicale italiana, Volume 5, 1898, p. 826
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