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AYMONINO
Giacinto
a Torino (°1858)
Il sig. Aymonino è il primo nei nostri Stati che ardi impiantare una fabbrica completa ed in grande scala di Piano-forti ed Armonium, ed il successo che accolse l'ardita sua intrapresa è il miglior garante della superiorità e bontà dei suoi prodotti. Egli fabbrica attualmente più di 200 pianoforti all'anno, ed è occupato ad ingrandire ancora i suoi laboratorii, aumentando i suoi attrezzi ed accrescendo il numero degli operai che vi lavorano, onde sostenere con maggior successo ancora che del passato la concorrenza straniera. Cercò di introdurre presso di noi la fabbricazione dei meccanismi da piano-forti che sinora si tirano tutti dalla Francia, e le prime e felici prove che egli faceva lo incoraggeranno a continuare in quella via: lo stesso diremo degli Armonium che cominciò in quest'anno appunto a fabbricare nelle sue officine, e che speriamo si andranno migliorando in modo da uguagliare quel che ci viene di meglio in tal genere dalla Francia. I Piani presentati dal sig. Aymonino erano in numero di quattro, tutti di modello diverso, l'uno a due corde, in mogano, semplice e di bassissimo prezzo; il secondo di gran formato a tre corde; i due altri metà-obliqui a tre corde di piccolo e di grande formato. Dagli sperimenti fatti dalle persone dell'arte, e dal giudizio che ne portarono i membri del Giurì d'esame ed i più rinomati Maestri della capitale, gli strumenti di questo Fabbricante sono di eccellente qualità, e degni di essere paragonati con quelli dello stesso genere e prezzo che fanno di meglio in Francia. Per quanto ai lavori di stipettajo, essi vennero pure favorevolmente giudicati dal pubblico, ed i nostri lellori potranno dalle fig. 1, 2, 3 e della Tav. XII farsi un'idea delle loro buone proporzioni, e della semplicità ed eleganza della loro ornamentazione. I progressi che il signor Aymonino ha fatto fare all'industria nazionale dei pianoforti e la grande estensione che ha dato a quella fabbricazione, ciò che è dimostrato dalla già ragguardevole esportazione che fa de' suoi istrumenti lo hanno fatto giudicare dalla Camera di Commercio meritevole di una medaglia d'argento, e ciò sia per ricompensarlo del già fatto, che per incoraggiarlo a migliorare sempre più i suoi metodi di fabbricazione ed a perseverare nella via sin ora battuta con tanto successo." Album descrittivo della sesta esposizione nazionale di prodotti d'industria nell'anno 1858, expo Torino 1858, p. 41-42
È questa la fabbricazione dei Pianoforti dei quali vi erano più saggi, esposti dal sig. Clotz-Thibaux, dal signor Roeseler, dal signor Giovanni Berra e dal signor Giacinto Aymonino, tutti di Torino, e dal Verani di Nizza. Secondo l'opinione degli intelligenti e dello stesso giuri, i pianoforti del signor Aymonino sono pregevoli per la qualità della voce, per la precisione e morbidezza del tocco, donde ne prognosticano rapido perfezionamento, tanto più che la sua fabbrica è ordinata sopra ampia scala, e già fornisce da 12 a 44 piani al mese. Nei pianoforti degli altri esponenti non si riscontrano cotesti pregi ; tuttavia quelli del signor Clotz-Thibaux non erano privi di bella voce e di sufficiente eguaglianza di meccanismo; e se il Berra abbandonerà la modificazione introdotta nel movimento del secondo pedale, potrà dare la voluta precisione al suo meccanismo; della quale precisione difettano pure i pianoforti del Roeseler, e segnatamente poi quelli del Verani. Ciò nondimeno tutti auguravano rapidi progressi a questa nascente industria, perocchè non gli mancano buoni modelli da imitare, ed ha l' incoraggiamento di un grande e sicuro smercio." L'Economista. Giornale di agricoltura teorico-prattica, di ragioneria ..., 1858, p. 761
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![]() Nei quattro pianoforti presentati dal sig. Aymonino la Commissione ravvisò pregi e qualità sufficienti in proporzione del prezzo di cadono strumento. In generale presentavano buona natura di suono, omogeneità di voce in tutta l'estensione della tastiera, docilitlr nei tasti e facilità a ricavarne gli effetti musicali. L'officina del sig. Aymonino è di gran lunga la più importante degli Stati in tal genere; egli dichiarò di fabbricare annualmente più di duecento pianoforti, ed occupa trentacinque operai. Una parte già ragguardevole dei suoi prodotti è destinata all'esportazione. Questo fabbricante è poi lodevole per il tentativo che ha fatto di fabbricare nel paese i meccanismi da pianoforte, che sinora tutti fanno venire di Francia. La Commissione spera che questo primo e forse incompleto tentativo non rimarrà infruttuoso, e sarà seguitato in quella officina da tutto quanto occorre ad una completa e regolare fabbricazione di questi meccanismi. Ne a ciò si sono limitati i tentativi del sig. Aymonino : in occasione di questa Esposizione egli ha pure iniziato la fabbricazione degli armomium, ad eccezione delle linguette che provengono da Parigi, ma sinora non si può asserire che quest'industria sia completamente avviata nella sua officina. Il sig. Aymonino venne in conseguenza giudicato dalla Commissione meritevole di particolari incoraggiumenti per l’arditezza colla quale ha intrapreso su grande scala un'industria che si poteva dire nuova nel nostro paese, per i perfezionamenti che vi ha già arrecati in un breve volgere d'anni, e per animarlo a fare i pochi progressi che ancora gli restano onde vincere la concorrenza estera negli strumenti ordinarii." Relazione dei giurati e giudizio della R. Camera di agricoltura e commercio, 1858 , p. 285
Cav. Laclaire, fabbricante in panni lana, presidente.
Membri aggiunti.
Periti.
Considerando la formazione del giuri, potrebbesi argomentare come il
suo giudizio non fosse appoggiato a solide ed estesse coguizioni
relative alla costruzione dei piano forti. I suttoscritti stimano di aver adempiuto un lore dovere verso il proprio paese e l'industria che professano, rifiutando il premio che era stato lore essegnato, perché il giudizio del giuri in favore del sig. Aymonino, toglieva a quello la significazione onorevole, che sta sopra ogni cosa a cuore degli industriali. Egli o si crederono inoltre in obbligo di far palese questo rifiuto, e sarebbero riconoscenti a' giornali che volessero, annunziandole, accreserne la pubblicità.
Berra Giovanni, fabbricante di piano forti, già premiato con medaglia
d'argento 1854.
dell'Opinione.
A nostro avviso, il
giudicio della Commissione fu giusto, e componevano, fra cui giova
nominare il cav. Riccardi ed il sig. Rossaro, ambidue maestri di musica
e pianisti reputati, i signori Marchisio, Renaldi e Collino, negozianti,
accordatori e fabbricanti di piano-forti. I piano-forti del sig.
Aymonino vanno lodati sotto ogni riguardo e possono oramai competere con
quelli delle migliori fabbriche di Francia.
1861
- Fra i molti veramente buoni, stupendi, ha fatto un
miracolo d’arte, nel costrurne uno in legno rosso, ma diligentemente
però lavorato, pel prezzo di 380 franchi."
Sulla esposizione di Firenze lettere di Carlo
Pisani Carlo Pisani, 1861, p. 47
Piano-forte verticale obliquo, del prezzo di L. 1400. Piano-forte verticale dritto, del prezzo di L. 700. Piano-forte verticale dritto, del prezzo di L. 380.
Tutti questi piano-forti hanno il meccanismo francese : sono
notevoli per buona voce ed ottime tastiere, e possono in tutto
qualificarsi per buoni strumenti. E degna di nota speciale la
mitezza dei prezzi."
Consiglio
dei giurati : Cenno sommario dui giudizi emessi dalla commissione ...,
1861, p. 6 &
La esposizione italiana del 1861 giornale con
190 incisioni e con gli atti ..., 1861, p. 269
La voce di questi strumenti è buona, buone le tastiere, e buonissima in ispecie quella del suddescritto pianino, e tutti tre sono da annoverarsi tra i buoni piano-forti verticali. Stando alle indicazioni del bullettino, la fabbrica di questo espositore deve ritenersi come la più importante per la estensione della manifattura, avendo denunziato una fabbricazione di 235 piano-forti all' anno. Pur nonostante egli dichiara che è obbligato a provvedersi dei pezzi del meccanismo in Francia, non potendo aver convenienza ad intraprenderne esso stesso la costruzione, finche non abbia raggiunto una fabbricazione di 500 piano-forti all' anno. L'Aymonino ha esposto pure un armonium della sua fabbrica, ma questo sarà parlato in appresso. Per le cose sopra esposte, la Sezione crede questo fabbricante meritevole del confrimento della medaglia." Esposizione italiana tenuta in Firenze nel 1861, Volume 2, 1861, p. 396 & Gli strumenti musicali all'esposizione italiana del 1861 descrizione sommaria e motivi dei giudizii pronunziati dalla terza Sezione della Classe 9. del Consiglio dei Giurati per L. F. Casamorata, 1862, p. 16-17
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E siccome l’industria dei pianoforti è della massima importanza, attesa la grande importazione che se ne fa continuamente dall’estero, le assegniamo il primo luogo in questa relazione (Gli esponenti sono divisi in questa relazione per gruppi quanto sono le famiglie degli strumenti esposti), desiderando che essa si estenda nel miglior modo possibile e si ponga in grado di rivaleggiare coi prodotti esteri, i quali sono ancora maggiormente ricercati perchè buoni ed a buon mercato. Giustizia vuole d’altronde sia qui ricordato che il padre dell’industria pianistica in Torino è il cav. Giacinto Aymonino, fabbricante di pianoforti in piazza Madama Cristina, il quale da oltre 16 anni si è dato a questo ramo di meccanica musicale e per il primo fece venire da Parigi abili costruttori, con cui potè fare buoni allievi e mettere insieme un cospicuo stabilimento non solo, ma permettere ad altri l’esercizio di questa industria. In principio tanto l’Aymonino, quanto altri fabbricanti, si contentavano di fabbricare la cassa armonica e tutta la parte esterna del pianoforte, importando dall’estero la meccanica e la tastiera. Al presente invece presso di lui, e presso gli altri, tutto intiero l’istrumento esce dalle fab- briche del paese; e solo ancora si ricorre all’estero per gli avorii, per i feltri e per le corde, poiché in Italia manca ancora il coraggioso capitalista che voglia occuparsi di tali materie prime unicamente consumate dai fabbricanti di pianoforti. Il Giurì ha fissato principalmente la sua attenzione sopra tre fra i migliori esponenti di pianoforte e dopo maturo esame e minutissime inchieste per determinare con severa ed equa imparzialità un giudizio, ha conferito ai signori Aymonino cav. Giacinto, in Torino, piazza Madama Cristina; e Roeseler Carlo, in Torino, viale San Maurizio, N. 21, il diploma di primo grado, per la buona e lodevole fabbricazione, l’eguaglianza di sonorità negli strumenti esposti e per l’importanza dei loro stabilimenti." Relazione illustrata della esposizione campionaria fatta per cura della Società promotrice dell'Industria nazionale, 1871, p. 188
Questa reputatissima Casa fu fondata nel 1850 da Giacinto Aymonino, e tenne sempre il primato nella fabbricazione dei pianoforti. Il numero degli operai che lavora nella fabbrica è di circa 50, diretti dai capi Monti Carlo e Rovetto Giovanni, addetti alla Casa da oltre trent'anni. La produzione media della Casa Aymonino negli ultimi cinque anni fu di 220 pianoforti per anno, oltre a 20 o 25 riparazioni complete fatte a pianoforti vecchi di propria fabbricazione o per soddisfare alle continue richieste di varii negozianti e privati. La Casa Aymonino produce anche nei suoi laboratorii le meccaniche di quelqiasi sistema, che fornisce anche alle minori fabbriche." L'Esposizione nazionale del 1898, Roux Frassati, Torino 1898, p. 317 (MuseoTorino.it)
Gli altri espositori a concorso sono: i successori GIACINTO AYMONINO; la
Ditta FELICE CHIAPPO; la Ditta MOLA; il sig. FEDERICO COLOMBO; e la Casa
GOVINO E FIGLI.
Per i riferimenti,
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